LA MEDICINA TRADITA

di Lucia Giuliano

Mai e poi mai avrei immaginato, fino ad un anno e mezzo fa, ciò che saremmo diventati oggi.

Come persona dotata di buona razionalità, nessuna delle mie più fervide fantasie avrebbero potuto prendere il posto del mio senso critico nonostante, già da tempo, avessi annusato “qualcosa nell’aria”…

Sono laureata in Medicina e Chirurgia e in Scienze Tecnologiche Alimentari. Ho dato, con il massimo dei voti, materie come Microbiologia, Genetica Medica, e sono Specialista in Reumatologia.. Ho conseguito tre Master Universitari, e numerosi altri titoli ancora, che mi hanno formata con una visione olistica dell’uomo e del suo equilibrio. Una vita passata sui libri lavorando sodo tra i reparti di medicina generale, oncologia, pneumologia, medicina d’urgenza e pronto soccorso. Sul territorio in guardia medica, come medico di famiglia ed in emergenza territoriale, e cinque anni in psichiatria alla direzione di una struttura per disabili psichici. Eppure, nulla di tutta questa esperienza professionale, oggi, vale  più del parere di un laureato in Scienze Politiche, di un avvocato e di un economista, che prendono in maniera delirante le redini di una nazione, già da tempo svilita, per consegnarla in pasto ad un mostro, creato sovvertendo tutte le leggi della medicina e della scienza in generale. E cosa ben più grave, lo stesso popolo che ai bar, per le strade, davanti alla tv, malediva il continuo ladrocinio di un’incapace classe dirigente politica,  oggi, si consegna spontaneamente alla gogna del mainstream e della propaganda dittatoriale, le cui fila sono mosse dalla stessa classe politica, la cui regia appartiene ai più elevati livelli di massoneria.

Così, la “ bravissima dottoressa”, tanto ben considerata e ben voluta, come altri colleghi certamente più valorosi e competenti (ed è questo che è veramente pazzesco e raccapricciante), viene trasformata dalla società che la circonda in una pazza visionaria,  le cui medaglie al valore, guadagnate durante una vita onestamente dedicata alla medicina, vengono sostituite dalle moderne  etichette di “ complottista, no vax, no mask, negazionista e quant’altro, per mano di un popolo incattivito, sicuramente stanco ma più ignavo che ignorante, incapace di argomentare.

Detto questo, potrei adesso parlare all’infinito delle numerose pazzie pseudo-scientifiche dalle quali siamo continuamente bersagliati, che hanno portato alla totale disgregazione della società, dell’economia, ed allo sconquasso delle più basilari leggi della medicina. Ma andiamo per ordine. Ad oggi, versiamo in uno stato definito di “pandemia”, sebbene non sia mai stato dichiarato neppure dall’OMS.

Da subito, o quasi ( perché prima occorreva favorire la diffusione del virus, provocare i primi morti,  l’angoscia nel popolo, poi distruggere i cadaveri ecc), il problema pandemico è stato affrontato con mezzi già discutibili ai più bassi livelli di prevenzione…le mascherine!

Per chi non lo sapesse, la mascherina più efficace e non comunemente in commercio è la N95, i cui pori non scendono sotto i 300 nanometri; le mascherine chirurgiche hanno pori di 700 nm e le FFP2 stanno a metà strada. Il virus SARS COV 2 ha dimensioni  che oscillano intorno i 140 nm . Le tanto decantate Spike, non superano i 20 nm. Bene, provate ad immaginare come tale virus possa essere fermato da “buchi” ben più grandi delle sue stesse dimensioni. Eppure, ancora oggi, si pretende il loro utilizzo, sebbene gli effetti collaterali da un impiego sconsiderato superino di gran lunga gli ipotetici benefici. Ma la cosa che fa più specie, è che a fronte di tutto ciò, dobbiamo considerare come le stesse mascherine si trovino spesso abbandonate ovunque, oppure, indossate e reindossate sino a vederle nere o macchiate di caffè sui volti, e come, la maggior parte delle persone non ragioni sul fatto che, se tale virus fosse veramente così contagioso ed aggressivo, basterebbe solo questo comportamento a fare estinguere il genere umano!

Vogliamo parlare del distanziamento sociale?

Sebbene teoricamente utile in tempi di epidemia, è certo che non avevamo bisogno di tanta rigidita’, imposizioni, in quanto il distanziamento, e’ comportamento comune tra le persone anche solo raffreddate. Sarebbe bastato regolarizzare in modo migliore le indicazioni e, il popolo, avrebbe mostrato davvero tanto senso civico, come ha fatto sin dall’inizio di tutto, e avrebbe, certamente, capito lo stesso. Invece, tale strumento di difesa istintivo e naturale, è stato inflazionato,  con l’unico scopo di determinare tra le persone diffidenza, anaffettività ed addirittura ostilità, sfociata talvolta in episodi di violenza. Ogni conseguenza è stata tesa a determinare il crollo dell’umana relazione, e cosi, a valle, di un effetto domino anche per il capitolare di un’ economia già zoppicante.  In paesi più evoluti, cito la Svezia solo come esempio, il distanziamento sociale è stato applicato solo per anziani e fragili, che sono stati invitati a vivere nelle  periferie delle città e in mezzo ai boschi, consigliati, nel limite delle possibilità, a svolgere attività all’aria aperta  per il tempo necessario.  Le classi sociali sane, invece, seppur con qualche limitazione per lo più legata al buon senso, hanno svolto le loro nomali attività, favorendo, come da secoli la medicina conosce, la cosiddetta “immunita’ di gregge”, con notevole depotenziamento dell’aggressività del virus.

La COVID 19, certamente, può essere una patologia estremamente pericolosa per l’uomo, ma non sarebbe stata così diffusibile nè tantomeno mortale, se si fossero adottati tutti i criteri scientifici e del buon senso atti ad impedirne i contagi. Si sarebbe dovuto favorire il rinforzo delle difese immunitarie con campagne di educazione di  vita all’aria aperta, movimento, attività sportiva, sana alimentazione, buonumore. L’uomo, per fortuna,  possiede già  i propri meccanismi di difesa contro le malattie da microrganismi, ragione per la quale, scrive la sua storia e non si è estinto insieme ai dinosauri. Infatti le prime vie aeree, con le loro secrezioni, gli epiteli, le IgA secretorie, ed il corredo di mezzi meccanici (es. le vibrisse nel naso, la tosse, gli starnuti) , riescono molto meglio di una mascherina, a gestire l’ingresso di virus e batteri. Ma  tali meccanismi sono stati pure tutti boicottati dall’utilizzo, fuori  logica, di un uso indiscriminato e ossessivo di disinfettanti personali ed ambientali. Persino starnutire o tossire sono atti resi quasi criminosi  o almeno  imbarazzanti.

In Italia, sappiamo come le persone siano state tutte isolate dentro casa, favorendo l’iperalimentazione e la sedentarietà, la depressione, la rabbia, la stanchezza e pertanto l’abbassamento delle difese immunitarie e l’innalzamento dell’indice di intolleranza nei confronti dell’altro. E’ stato registrato un incremento del numero di suicidi e di tentati suicidi addirittura tra i giovani, sempre più demotivati e frustrati e accecati da ore passate in DAD. I malati di COVID abbandonati a se stessi, con “vigile attesa e tachipirina”, si sono trasformati in decine di migliaia di morti che dovranno pesare sulla coscienza dei fautori di questo genocidio, ovvero, le classi dirigenti della politica, della sanità e delle forze dell’ordine, nonché di tutte le persone che hanno accettato tutto questo a testa bassa, desiderando addirittura  le frustate, a dorso nudo, in “nome di un bene superiore” ahimè inesistente. Mi viene da pensare che, se fosse sceso di nuovo Gesù Cristo sulla terra, nessuno gli avrebbe creduto, mentre un Governo più in malafede che idiota, ha preso letteralmente posto nella testa di moltissimi Italiani, riempendola di bugie, peraltro e per molti versi, alquanto fantasiose.

Considerate queste e moltissime altre cose, la ragione e l’intelligenza di base, mi portano  a pensare che sarebbe bastato potenziare l’assistenza domiciliare, permettendo ai medici di base  e le USCA di fare il loro dovere, ovvero, visitare i malati e prescrivere loro i giusti rimedi, prendendosi  carico di tutti gli aspetti legati alla prevenzione della trasmessibilità del virus. Forse, i posti nelle intensive, avrebbero dovuto essere potenziati; e dico forse, non a caso, perché, probabilmente, tutto cio’ non sarebbe stato necessario se avessimo lavorato bene. La gestione scellerata della sanità, sin dai primi accorpamenti e riduzione di posti letto con la Legge 5, ha preparato il terreno al collasso, già evidente durante la stagione influenzale e reso insostenibile dalla velocità della diffusione di un’epidemia troppo spesso ingigantita dai numerosissimi test farlocchi, tesi a dimostrare, con effetti speciali, la presenza di un virus mai sequenziato perche’ impossibile da sequenziare”.  Le decine di migliaia di morti non sono bastate a bloccare la pandemenza sociale, in quanto, il peso del giogo dell’angoscia, non ha permesso a molti di sollevare il capo e di vedere che oltre le proprie scarpe esiste il sole.  Ma l’onda anomala si spinge ancora più nell’entroterra, portando con gli obblighi vaccinali e i passaporti sanitari (conquistati come fossero il lasciapassare che sancisce il diritto di vivere) solo spettrale desolazione, fatta di sacrifici di gente normale e oggi resi macerie galleggianti in un mega pantano politico, mentre i corpi di milioni di persone già giacciono sul fondo, immersi dal fango che li ha uccisi e che continuerà ad uccidere nell’ignoranza della diabolica intelligenza di chi ha pianificato questo olocausto.