“Caro Mario Draghi…”, lettera aperta di una cittadina al Capo del Governo

Ci è giunta ieri in redazione una email di una nostra lettrice.

Tra le tante che riceviamo, questa è stata tra quelle che ci ha emozionati e “toccati” di più… E’ stata scritta da una donna, firmatasi con nome e cognome, ma le cui generalità, nonostante Lei ci abbia dato il suo consenso, ci sembra opportuno, in tale pubblico contesto, non rivelare; d’altronde, per i contenuti esposti, questa lettera potrebbe benissimo essere quella di tutti gli italiani dotati ancora di un pizzico di discernimento e di coscienza…

Inizia così:

Gentilissimi, – (omissis …) – Ho 65 anni e sono gravemente afflitta da danni del vaccino polio che ha generato altre patologie tra cui l’attivazione della mucopolisaccaridosi che altrimenti sarebbe rimasta passiva e dormiente fino a morte naturale.” Dopo di ciò ci comunica di aver preparato una lettera aperta da voler spedire al Primo Ministro Mario Draghi, dicendo “DEVO farlo perchè non accada –(rif.: ciò che è successo a me) – ai nostri giovani, con conseguenze – questa volta – irrimediabili per l’intera umanità. Aiutatemi, grazie. Con tutto il più alto rispetto.”

Avendo chiesto ed ottenuto il suo consenso, condividiamo con Voi questa sua lettera

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https://www.spreaker.com/episode/46023417

*Caro Mario Draghi,

Caro” perché ci stai costando tanto, troppo.
Madre di 5 figli e altrettanti nipoti, Ti chiamerei in causa ugualmente anche se non ne avessi neppure UNO di figli.
Ma, in realtà, Ti scrivo per ringraziarTi. Senza Te, cosa avremmo fatto? 

Dispersi tra mille pro e contro, separati tra noi seppur uniti da un identico dramma vitale di salute e di libertà minacciate e soppresse

Ma Tu ci hai uniti tutti, dal Nord al Sud, tra simpatizzanti di destra e di sinistra, tra medici robotizzati e medici che curano per guarire, tra vaccinati e non!
Ci hai fatto riscoprire la gioia di liberarci dal superfluo, spesso dannoso e che crea dipendenza nell’accattivante seduzione del possedere e dell’essere, producendo, come effetto collaterale, la sorprendente scoperta di essere migliori di quel che si voleva apparire.
Hai riportato la storica memoria sopita e non vissuta dai più, della meravigliosa gioia di urlare la felice condizione di libertà in quel del 25 Aprile 1945: “l’Italia è Libera!”

Caro Draghi, Ti devo ringraziare particolarmente perché ci hai stimolati ad usare le piccole cellule grigie che quella terapia genica e falsamente salvifica voleva spegnere del tutto.
Infine, ci hai fatto riflettere, e molto, sui vaccini in generale…

sul “quando” sono necessari: sull’ “ASSOLUTAMENTE INUTILI IN PIENA PANDEMIA perché totalmente e completamente inefficaci sulle varianti delle quali il vaccino stesso è genesi e proliferazione”; e sul “quanto” siano dannosi in presenza di anticorpi naturali da asintomatici sani e in ottima salute.

Ci hai chiarito e avvalorato soprattutto l’inutilità di sperperare denaro in famigerate cure farmaceutiche sperimentali nonostante la PRESENZA DI CURE CLASSICHE, SICURE E AMPIAMENTE SPERIMENTATE CON SUCCESSO ogni anno, ad ogni influenza, quando nel mondo morivano milioni anziani con patologie pregresse senza che si gridasse alla pandemia.

Ci hai fatto “pensare”, Draghi, grazie!

Ci hai richiamato all’ordine del rispetto della libertà che finisce SOLO dove comincia l’altrui libertà. Così che la libertà di tutti è ben fortificata e al sicuro dalle .

Ci hai letto e riletto i diritti fondamentali e inviolabili della Costituzione Italiana fondata sul lavoro (ora di quello che resterà e che resisterà alla conseguente depressione economica…), dicevo, Costituzione Italiana fondata sul lavoro e sul Diritto di Stato del Popolo Sovrano.

Ci hai fatto capire che Dissenso e Disobbedienza sono sacri e inviolabili quando si Viola e si Violenta la Vita! 

Perché la Vita, caro Draghi, questa Vita, è tutto ciò che abbiamo per preparare un mondo davvero migliore per le generazioni future ora pericolosamente minacciate. Ma, qui, ci hai fatto riscoprire l’inviolabile e insopprimibile privilegio della Patria Potestà che nessun DioVaccino vincolerà a un nessun “lasciapassare”, Italiano, europeo o dell’OMS che dir si voglia.

Tu, Mario Draghi ci hai risvegliati, sollecitando, esortando e spronando la nostra curiosità di saperne di più, e incoraggiandoci a scavare nel web, dove si poteva e anche dove non si poteva, fino a trovare nella rete ufficiale del Senato, a cura del Sindacato Ispettivo.

Atto legislatura 18 – Atto Sindacato Ispettivo n. 1-00388 del 16 giugno 2021 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/print/18/Sindisp/0/1299973/0per il quale avresti dovuto indire immediatamente una pubblica conferenza stampa di informazione sanitaria e nel contempo attivare ogni procedura di farmacovigilanza a tutt’oggi assente e l’immediata attivazione del Comitato Etico, a tutt’oggi inesistente!

L’elenco sarebbe ancora lungo, ma non desidero approfittare ancora del Tuo tempo come Tu hai approfittato del nostro.

Bramo, invece, consigliarTi di non vaccinarTi e di non far vaccinare i Tuoi figli. 

Scusa Presidente, per un attimo ho dimenticato che hai un consigliere ben più fidato di me, Tua figlia Federica, dirigente di una multinazionale delle Biotecnologie. Ma, scusami Presidente, non c’è pericolo per te di un conflitto di interessi? 

Vedi cosa hai fatto, caro Mario Draghi? Grazie a Te abbiamo abbandonato la calcolatrice sul cellulare per ricominciare a fare “2+2” con le dita della mano, naturale prolungamento neurologico delle piccole cellule grigie della mente che ragiona.

Grazie a Te, caro Mario Draghi, sono arrivata alla conclusione che se proprio devo morire, meglio che accada di morte naturale piuttosto che come un topo da cavia.

Mi firmerò, caro Mario, con nome e cognome, perché non ho paura!

E pubblicamente dichiaro che nessuna ritorsione e rivalsa giuridica o governativa mi convincerà a suicidarmi… 

Lo devo a tutti i minori non più tutelati, a tutti i giovani inconsapevoli e ingannati. 

Lo devo a tutta l’umanità che continua a morire per la libertà, a tutti i popoli che insorgono impotenti. 

Lo devo a mio padre, a mia madre e ai miei figli e discendenti. 

Lo devo a tutti i medici che dall’inizio della pandemia onorano la loro missione determinati a difendere “Prima la Vita” e non hanno mai tradito il Vangelo Sanitario di Ippocrate. 

Lo devo a tutti i medici e operatori sanitari radiati, sospesi e non pagati dall’inizio della pandemia.

Lo devo soprattutto agli italiani coraggiosi che scendono in piazze autorizzate e non, e agli italiani vaccinati, e Tu, caro Mario Draghi, sai bene ciò che intendo…

Lo devo anche alla libertà di pensiero, di espressione e di capacità di intendere e di volere. 

Lo devo alla Patria potestà del mio corpo e della mia mente. 

Lo devo alla dignità della persona e dell’Umanità tutta.

M.A.A.

Lettera firmata

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]