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28 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Milano sempre più attenta a tutelare la qualità dell’aria e salvaguardare la salute dei suoi cittadini. 😂😂😂 In ottemperanza al “Regolamento per la qualità dell’Aria”, approvato dal Consiglio comunale lo scorso anno, il Sindaco ricorda che sono vietati botti e fuochi d’artificio, petardi, giochi pirotecnici e barbecue in occasione delle festività e della notte di fine anno. In realtà, il divieto in città, è continuativi dal 1 ottobre al 31 marzo, con una una duplice utilità: ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni migliorandone la qualità dell’aria.

Un sindaco virtuoso, diranno molti, se non fosse per l’ennesima presa in giro nei confronti dei suoi concittadini, nell’attribuire allo spettacolo pirotecnico (15/20 minuti) della serata più festosa dell’anno, la responsabilità di uno smog che, per il resto dell’anno, rimane a livelli altissimi! Secondo i dati dell’annuario delle emissioni INEMAR redatto da ARPA, (questi sono fuori di senno)i fuochi d’artificio sono responsabili del 6% delle PM10 di tutto l’anno🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️

«SALUTE DI PERSONE E AMBIENTE»

Lassessore all’Ambiente e Verde Elena Grandi ha dichiarato – “L’esplosione di fuochi d’artificio e botti è particolarmente dannoso e rilascia diverse sostanze nocive in quantità massicce come potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo. Oltre al meteo e alle misure antismog strutturali o temporanee, anche i comportamenti individuali concorrono al miglioramento della qualità dell’aria cittadina”.
Mentre, secondo loro , tutte le schifezze rilasciate nell’aria (scie chimiche) da aerei speciali, per volere dei globalisti, farebbero bene! Anzi, sarebbero invenzione d’ispirazione complottista!!!!!😱.
I nostri politici e amministratori conoscono i reali motivi di tali divieti! Abituarci, piano piano, ad una vita piatta, senza ambizioni, progetti e allegria, stimoli e voglia di vivere! E presto lo capirete!!!!! Anzi, viva Dio, molti si sono già redenti!!!!!

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

27 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

UDITE UDITE!

Rita Dalla Chiesa si è stufata. La giornalista e conduttrice televisiva, ospite della puntata del 27 dicembre di Controcorrente, talk show di Rete4 sotto la conduzione di Veronica Gentili, attacca frontalmente la politica e gli scienziati impegnati più ad apparire in tv sul Covid che a lavorare in ospedale o laboratorio:

«Mi sono stufata della politica che entra a gamba tesa in qualunque decisione della scienza. Parlo da cittadina, non da esperta. Mi sono anche stufata di sentire gli scienziati che dicono il contrario di una cosa detta da un altro scienziato soltanto perché l’ha detto questo e non va bene. C’è l’esigenza di dire il contrario dell’altro. Ma noi vogliamo cose normali e semplici. Io ho fatto il tampone prima di venire qui in tv, c’era una fila lunghissima di gente che stava facendo il tampone, ci sono rimasta molto male – conclude il racconto la Dalla Chiesa – perché un ragazzo che è risultato positivo è scoppiato a piangere».

https://twitter.com/Controcorrentv/status/1475553749850595330?s=20

QUESTE DICHIARAZIONI NON SONO CERTAMENTE UN IPSE DIXIT, PERCHÉ RITA DALLA CHIESA NON È UN’AUTORITA’ GIURIDICO/SANITARIA, DA CUI CI ATTENDEREMO DI SENTIR DIRE CHE “LA VERITÀ STA IN MEZZO AD UNA MONTAGNA DI BUGIE!”
PERÒ, RAPPRESENTA QUELL’IMPORTANTE PASSO IN AVANTI, CHE FA CAPIRE QUANTO IL DUBBIO, SULLA VICENDA COVID, SI STIA INSINUANDO ANCHE IN CHI SEMBRAVA AVESSE CONVINZIONI GRANITICHE…AVANTI COSÌ!

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28 Dicembre 2022 – Redazione Co.Te.Li

QUANDO LE INTENZIONI SONO BUONE, LA RIUSCITA È ASSICURATA. SOPRATUTTO IN UN MOMENTO STORICO COME QUESTO IN FORTE EVOLUZIONE, IN CUI LE BUGIE AVRANNO VERAMENTE LE GAMBE CORTE! COSI, DOPO LA CHIUSURA DELL’ASSOCIAZIONE IPPOCRATE.ORG, ECCO NASCERE L’APPLICAZIONE APP C-HEALER (COVID HEALER, GUARISCI COVID) IDEATA DAL MEDICO ANDREA STRAMEZZI E SCARICABILE GRATUITAMENTE SU PLAY STORE DI GOOGLE, PER IL MOMENTO SOLTANTO PER I SISTEMI ANDROID, MA A BREVE ANCHE PER APPLE.
SERVIRÀ’ A CHI, AMMALATO DI COVID, STARÀ CERCANDO UN DOTTORE CHE LO CURI A CASA.

MORALE: LE BUONE INTENZIONI, ANCHE SE VIOLATE, MASSACRATE, UMILIATE E ABBATTUTE DAI POTERI FORTI, RISORGONO DALLE LORO CENERI COME L’ARABA FENICE…E LA NUOVA APP NE È UN ESEMPIO…

Insieme al Dott. Stramezzi un gruppo di sostenitori illustri (tra questi il noto cardiologo bolognese Alessandro Capucci, il magistrato milanese Benedetto Simi de Burgis e l’imprenditore ferrarese Andrea D’Aniello). Il progetto è quindi decollato, grazie a una raccolta fondi promossa attraverso il crowfounding che ha permesso agli organizzatori di ricevere finora oltre 70 mila euro ed è ancora aperta per sostenere le spese di gestione.

Dottor Stramezzi: metodo veloce per trovare un medico

“Sono molto soddisfatto – continua Stramezzi – perché siamo riusciti a tradurre un sogno in realtà, in pochi mesi, meno di quattro, per l’esattezza; d’ora in avanti sarà più semplice e veloce per un paziente trovare un medico e per il medico tener monitorato il paziente, e aggiornare la cartella clinica in tempo reale”. Già adesso, a poche ore dal debutto, sei medici (tra questi il dottor Paolo Baron), hanno dato la loro disponibilità al servizio, ma gli organizzatori si aspettano a breve l’adesione di un migliaio di altri dottori, dal Nord al Sud Italia, che hanno mostrato interesse per l’iniziativa.

“Contiamo, per fine gennaio o inizio febbraio – dice ancora Stramezzi – di avere un grande numero di medici a disposizione per garantire agli ammalati un servizio sempre più puntuale”. Per qualsiasi esigenza o in caso di necessità di assistenza tecnica basta mandare una mail all’indirizzo staff@covidhealer.org, 

https://covidhealer.org/faq-e-tutorial-pazienti-app-covid-healer/

Qui ⬆️⬆️⬆️ si possono trovare tutorial per aiutare in nuovi utenti a registrarsi e ad usare l’App.

Durante le varie fasi dell’installazione andrà controllata anche la posta indesiderata per eventuali comunicazioni da parte dello staff.

Fermo restando il fatto che più precocemente viene iniziata la cura, minori sono i rischi di ospedalizzazione. IL confronto tra medici servirà anche per mettere a punto le migliori strategie di cure, nel rispetto assoluto della privacy dei pazienti. Studi recenti hanno sottolineato l’importanza di cure precoci nell’abbattere dell’85% il rischio di ospedalizzazione, anche se, come focalizzato da un gruppo di ricercatori di Baden-Baden, non si può escludere che l’aggravamento della malattia possa essere legato pure a un particolare enzima che potrebbe aumentare i fattori di rischio in alcune persone.

N.d.r.: abbiamo provveduto a cancellare quanto scritto erroneamente in questo articolo in merito alla chiusura dell’associazione IppocrateOrg. Scusandoci per il disguido, cogliamo l’occasione per ringraziare l’associazione per quanto ha fatto e sta continuando a fare con professionalità e generosa abnegazione, per la salute di tutti noi, e pubblichiamo la rettifica così come giuntaci dalla associazione stessa:

“Nell’articolo si legge che “DOPO LA CHIUSURA DELL’ASSOCIAZIONE IPPOCRATE.ORG, ecco nascere l’applicazione C-HEALER (COVID HEALER, GUARISCI COVID)”.
Con la presente sono a chiedere gentile rettifica di quanto sopra riportato in maiuscolo.
Il primo dicembre 2021, come annunciato dal Presidente dell’associazione IpporateOg, Mauro Rango, è stato chiuso il servizio di Assistenza dell’associazione, non già l’associazione stessa. Si è trattato di una doverosa (e dolorosa) decisione di sospensione del servizio data dal numero ridotto di medici a fronte di un numero esorbitante di richieste. Mantenere attivo il servizio assistenza avrebbe indotto molte persone all’attesa di essere prese in carico, perdendo tempo importante per affrontare in modo efficace la Covid.
Come detto in conclusione del video del Presidente Rango, la chiusura del servizio Assistenza era momentanea, da considerarsi un arrivederci, in attesa di rinforzare la rete dei medici.
Nonostante avessimo previsto, anche per non generare false speranze, la riapertura del servizio per i primi di gennaio 2022, siamo riusciti a riaprire già alcuni giorni prima di Natale. Il servizio di assistenza IppocrateOrg è attualmente attivo.
Di seguito il video relativo alla riapertura:

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https://youtu.be/LBX_SxvwLic

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27 dicembre 2021 – di Vincenzo Mannello

Ogni tanto, riprendo a “spigolare” sugli avvenimenti che mi hanno colpito di recente e getto lì un commento rapido e veloce che, magari, ritroverete anche su Twitter e VK. Credo molto in questa forma di comunicazione, più congeniale (a mio parere) ai tempi di oggi, troppo rapidi e convulsi per soffermarsi su lunghi e complessi articoli o, peggio, su video di lunga durata.Ecco, già mi sono dilungato troppo ..scusatemi ma dovevo questa premessa.

SPIGOLATURE…

 🔴È morto Desmon Tutu

È morto Desmon Tutu, l’arcivescovo anglicano che si battè contro l’apartheid in Sud Africa e favorì la “riconciliazione” tra la maggioranza di colore e la minoranza bianca. Ci sarebbe molto da dire su questo argomento ma non ora ..

🤫a proposito di alti prelati:

Ce ne fosse uno in Italia che lottasse contro l’apartheid di milioni di cittadini #NOgreenpass e #NoVax. In Sud Africa era “separazione razziale” dai bianchi ma gli “altri” avevano bar e ristoranti “loro” dove andare a prendere il caffè, ristoranti dove pranzare e cinema per vedere un film. Entravano liberamente, ed esercitavano la professione, nei propri ospedali, nei propri uffici pubblici e via scrivendo…Nel Draghistan del 2021 si ricattano ed affamano gli oppositori impedendo loro di lavorare, si incarcerano, denunciano e picchiano  coloro che osano scendere in piazza e si rifiuta ai reietti persino un caffè al bancone del bar 😧

Hanno solo sostituito nei cartelli alla parola “nero” quella “non vaccinato”… 

A proposito di nuove regole: per la gioia dei masochisti ..per pranzare, o cenare, occorrono : #supergreenpass, distanziamento,  mascherina pure al tavolo tra una portata e l’altra, ingressi contingentati e, udite-udite ..”consultare il menù online”Mentre per il cinema le famigerate mascherine FFP2 sono obbligatorie, onde evitare di consumare i vietatissimi popcorn e bere la Coca Cola che, stappata, potrebbe il trasportare il Covid tra le bollicine nel buio della sala.

🔴Commercianti e ristoratori “controllori”…

Se fallisse per i contagi dei vaccinati, sarebbe una gran cosa.

Se poi la seguissero le altre, strumenti del segregazionismo di passeggeri #NoVax, ancor meglio 👍

Per oggi basta ed avanza …Grazie per l’attenzione(Vincenzo Mannello)

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26 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Un paziente positivo al Covid nonostante tre dosi di vaccino già ricevute. Un altro a sua volta contagiato dal virus nonostante una doppia somministrazione. Qualcuno è stato colpito nonostante la prima inoculazione. E via così, in una lunga quanto inquientante conta che conferma come gli attuali farmaci anti-Covid non siano affatto garanzia di protezione totale, anzi. A spiegare la situazione, in un post subito diventato virale via Twitter, è stato il dottor Giovanni Bergamini della farmacia Calandra di Viareggio, che ha fotografato perfettamente lo stato attuale dell’epidemia in Italia.

Nel video pubblicato sui social, si vede il dott. Bergamini passare in rassegna tamponi di pazienti positivi che sono già stati segnalati alle autorità sanitarie: “Buongiorno, la situazione è questa: positivo, tre dosi. Positivo, una dose. Positivo, una dose. Positivo, due dosi…”. Frasi che si ripetono ancora e ancora mentre il medico accumula sulla scrivani di fronte a lui sempre più test, tutti con stesso esito nonostante le vaccinazioni ricevute dai diretti interessati.

ECCO IL VIDEO⤵️⤵️⤵️

https://twitter.com/RadioGenova/status/1475372435335786499?s=20

Al termine del video, quando finalmente la triste conta dei contagiati ha fine, il risultato è sotto gli occhi di tutti: tre persone non vaccinate sono risultate positive al Covid all’interno della farmacia a fronte di un mucchietto di almeno una ventina di tamponi di persone che avevano invece ricevuto varie inoculazioni delle cure contro il virus, tutte a loro volta contagiate. “Non faccio commenti – conclude il medico – dico soltanto quello che vedo”. In totale, il 92% dei positivi registrati nella zona sarebbe coperti da almeno due dosi, alcuni anche tre.

Una sequenza che ha fatto subito il giro dei social, scatenando la rabbia di quegli italiani che ancora oggi si oppongono a forme di restrizioni come il Green pass, pensato per rendere la vita impossibile a chi ancora non si è sottoposto alla vaccinazione. “A cosa serve ricattare i cittadini e costringerli a vaccinarsi se poi il risultato è questo?” si chiede un utente. “E meno male – aggiunge un altro – che ci avevano promesso che col passaporto sanitario avremmo avuto la garanzia di ritrovarci tra persone che non sono contagiose”.

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26 Dicembre 2021 – Dott.ssa Tiziana De Felice – Redazione Co.Te.Li

IL BUON JOVANOTTINO HA PERSO UN’ULTERIORE OCCASIONE PER TACERE! AL DI LÀ DEL FATTO CHE DELLA SUA INFLUENZA NON CE NE PUÒ IMPORTARE DE MENO…E PER TIPOLOGIA E PER ENTITÀ DELL’EVENTO ( FEBBRE A 38, MAL DI GOLA, MIALGIE..LA STUPIDITÀ IMPLICITA IN QUESTO ANNUNCIO URBI ET ORBI STA IN 4 SEMPLICI CONSIDERAZIONI:

SE VACCINATO QUINDI… NON FUNZIONA?

HAI FATTO IL PLACEBO? QUINDI…CE LO COMUNICHI INDIRETTAMENTE?

NON VAI IN OSPEDALE…NON PERCHÉ NON SEI PROTETTO DA VACCINATO, MA PERCHÉ A TE NON DANNI LA TACHIPIRINA…QUINDI…TU VALI?

NON FINIRAI IN TERAPIA INTENSIVA PERCHÉ SEGUITO A DOMICILIO. QUINDI?…GLI ALTRI SONO FIGLI DI UN DIO MINORE?

CURATI, BUFFONE! E ABBI IL PUDORE DI STARE ZITTO!

L’annuncio su TikTok: “Buongiorno da me e dal mio virus che circola. Natale è passato e passerà anche il virus, dai. È un’influenza di quelle toste”. RICORDIAMO CHE JOVANOTTI HA ERA PURE VACCINATO…

HA POI CONCLUSO “NON È CHE QUESTI TAMPONI RAPIDI SIANO COSÌ EFFICACI, NONOSTANTE LE PRECAUZIONI?
DUBBIO…PER ENUNCIARE QUESTA ULTIMA MASSIMA, SEI STATO CALDEGGIATO…!!! ALL’APPELLO MANCAVI SOLO TU!

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26 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

QUANDO TIRI TROPPO LA CORDA, POI FINISCI PER ROMPERLA. ABBIAMO SEMPRE SPERATO, E VOGLIAMO ESSERE FIDUCIOSI, IN UN PROGRESSIVO RISVEGLIO ANCHE DI CHI, RAPPRESENTATE DEL MONDO GIURIDICO E DI CATEGORIA, FINO AD OGGI HA MANTENUTO UNA POSIZIONE ONDIVAGA E POCO DEFINITA SULLA QUESTIONE COVID.
ECCO LA NOTIZIA ⤵️

Grave errore sul numero di decessi da Covid da parte del Premier Mario Draghi, che è stato invitato dal Codacons a rettificare le affermazioni rese in occasione della conferenza stampa del 22 dicembre scorso. Nel corso del suo intervento il Presidente del Consiglio ha affermato che “dei decessi, tre quarti non sono vaccinati”.

Numeri tuttavia smentiti dagli ultimi dati disponibili pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (ISS), secondo cui dal 22 ottobre al 21 novembre i morti per COVID-19 in Italia sono stati 1.755: tra loro 722 non erano vaccinati, mentre 1.033 avevano ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Il 58,9% dei morti, quindi, aveva ricevuto almeno una dose e il 41,1% non era vaccinato. Esattamente l’opposto di quanto affermato da Draghi.

Possiamo capire che un Premier possa esagerare nelle sue dichiarazioni – fa sapere il Codacons – ma sui dati, specie se così delicati perché relativi ad una emergenza sanitaria in atto, deve sempre mantenere una serietà assoluta, per evitare di provocare paure e sofferenze inutili specie durante le festività.

PER TALE MOTIVO IL CODACONS HA INVITATO IL PREMIER DRAGHI A RETTIFICARE LE ERRATE INFORMAZIONI FORNITE AI CITTADINI, ALTRIMENTI SARÀ INEVITABILE UNA DENUNCIA PER PROCURATO ALLARME.

Fonte:⤵️

https://codacons.it/covid-codacons-invita-il-premier-draghi-a-rettificare-le-sue-affermazioni-su-decessi-da-covid-dati-smentiti-da-iss/

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26 dicembre 2021 – Redazione Co.Te.L.I.

È di un mese fa questa bellissima intervista fatta da Red Ronnie ad Enrico Montesano.
La condividiamo adesso con i nostri lettori perché in questi giorni di festa, in cui si ha probabilmente un po’ più di tempo libero, parte di questo tempo lo si possa magari dedicare anche ad un po’ di sana e non troppo impegnativa riflessione…

Di Red Ronnie: ⤵️

https://i2.wp.com/cataniacreattiva.it/wp-content/uploads/2021/12/AED777A4-381C-47E1-8098-59468CE59740.jpeg?w=828&ssl=1

https://youtu.be/yHPVbk7RCAc

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26 Dicembre 2021 -Redazione Co.Te.Li

LA FINE? È QUELLO CHE I NOSTRI POLITICANTI VOGLIONO. È CIÒ PER CUI SONO STATI PREPARATI PER ANNI DAI CAPI DEL POTERE GLOBALISTA, AFFINCHÉ!, OGGI, FOSSERO FACILMENTE MANOVRABILI PER GESTIRE TUTTO LO SCHIFO CHE IL PAESE STA VIVENDO!
È ARRIVATO IL MOMENTO DELLE SCELTE!IL TEMPO È SCADUTO! DOBBIAMO AGIRE!

Fiepet-Confesercenti fa sapere che “Per il mancato Capodanno, contiamo perdite di circa 22 milioni di euro per Roma e Lazio, solo per il 31 dicembre“. Inoltre, da quando è scoppiata la pandemia da Covid-19, siamo stati sempre collaborativi e propositivi con i governi che si sono succeduti, così come con le istituzioni locali. Siamo però preoccupati dalle ultime disposizioni, in particolare sull’utilizzo del ‘super green pass’, che prevede la consumazione al bar – anche se per un caffè o un cornetto al banco – esclusivamente per coloro che sono in possesso del super certificato. Il divieto si aggiunge a quello di festeggiare la fine dell’anno nei locali”

A rilevarlo è Claudio Pica presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio. Pica osserva che si tratta di “un combinato disposto che avrà effetti negativi su tutta la filiera. Per le 8mila caffetterie della Capitale si prevedono perdite per almeno 3,5 milioni di euro –

“Per il mancato Capodanno, sempre per Roma e Lazio, il mancato incasso ammonterà a circa 22 milioni di euro per Roma e Lazio. Per questo ho richiesto una giunta di presidenza nazionale della Fiepet per trovare proposte e soluzioni da portare al Governo al fine di evitare altri possibili nuovi lockdown che ad oggi rappresenterebbero una brusca frenata alla ripartenza del nostro settore della somministrazione”.

PICA E COMPANY CONTINUATE A CHIACCHIERARE E A VOLER PARLARE CON IL GOVERNO! MA SIETE COSÌ DURI DI TESTA PER NON CAPIRE ANCORA DOVE VOGLIONO ARRIVARE E COME DOVRESTE FARE?! POVERO CERVELLO RIDOTTO AD UN AMMASSO DI POLTIGLIA.

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26 Dicembre 2021 – di Chiara Compagnucci (Business Online) – Redazione Co.Te.Li

In arrivo un doloroso taglio delle pensioni fino al 3%, risultato del crollo del Prodotto interno lordo. Ecco costa sta succedendo.

La crisi economica subita nelle scorse settimane e quella stimata per i prossimi mesi, saranno solo un assaggio delle conseguenze del coronavirus in Italia.

L’impatto del virus sarà più devastante di quel che potrebbe adesso sembrare e finirà per coinvolgere addirittura le pensioni.

In poche parole gli assegni previdenziali saranno più bassi, e non ci riferiamo a quelli che saranno erogati tra 10 o 20 anni perché, già nel 2022, il Covid-19 presenterà il suo conto.

Associato al nuovo sistema di calcolo delle pensioni, adesso basato esclusivamente sui contributi effettivamente versati (il cosiddetto metodo contributivo) e non più tenendo conto della media dell’importo degli stipendi negli ultimi anni (metodo retributivo), la riduzione del Pil ha effetti devastanti sulla rivalutazione del montante contributivo.

Per intenderci, si tratta di quella componente che incide nella determinazione della cifra finale dell’assegno previdenziale. Vediamo cosa sta succedendo.

Pensioni più basse del 3% per il covid

Per quale motivo l’importo delle pensioni è così strettamente legato all’andamento del Pil in Italia? Le ragioni sono particolarmente complesse e vanno ricondotte al metodi di calcolo degli assegni e all’introduzione del montante contributivo.

In sintesi, dal 1996 si applica il sistema di calcolo contributivo e non più il vantaggioso retributivo che porta con sé la rivalutazione del montante versato sulla base di un coefficiente calcolato ogni anno dall’Inps sull’andamento del Prodotto interno lordo nei 5 anni precedenti.

Se il Pil aumenta, cresce il montante accumulato, ma se cala ne risente in negativo e di conseguenza l’importo dell’assegno previdenziale diventa più basso. La novità è appunto il calo del coefficiente perché è appena la seconda volta dal 1996 che si verifica questa congiuntura.

Fino a questo momento è stato sempre positivo tranne una sola volta in cui però il governo dell’epoca era intervenuto per congelare l’applicazione della variazione e dunque la riduzione del montante.

Chi e quando subirà taglio dell’assegno

A subire le conseguenze della riduzione del Pil in questo periodo di coronavirus saranno coloro che andranno in pensione tra il 2022 e il 2023. La riduzione dell’importo potrebbe arrivare fino al 3% rispetto a quanto avrebbero percepito senza coronavirus.

Per capire quanto cambierà nella pratica l’assegno di pensione facciamo riferimento all’esempio proposto dal quotidiano il Messaggero.

Una persona nata nel 1956 che ha cominciato a lavorare nel 1980 e va in pensione nel 2023 a 67 anni, perde il 2,7% sulla parte contributiva della pensione e l’1,7% dell’importo complessivo della pensione lorda, calcolata con il sistema misto ovvero con il retributivo fino al 1996 e con il contributivo da quel momento in poi.

QUESTO È QUANTO ACCADRÀ SE NON COMINCEREMO A DIRE QUALCHE SANO E DECISO NO!!! E QUESTA SAREBBE UN’ECONOMIA IN SALUTE? CHISSÀ QUANDO CERTE TESTOLINE (ZUCCHE VUOTE) COMINCERANNO A RIFLETTERE! GESÙ BAMBINO AIUTACI TU!!!

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