Archive for Aprile, 2022

Home / 2022 / Aprile

26 Aprile 2022 – Redazione

Era nata a Catanzaro nel 1921. Il senatore Fi Maurizio Gasparri: “Ha segnato un’epoca della vita italiana”. Mollicone (Fdi): “E’ stata la memoria storica della destra italiana”.

È morta Assunta Almirante, moglie di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano. Donna Assunta aveva 100 anni, compiuti lo scorso 14 luglio. Nata a Catanzaro nel 1921, aveva conosciuto il marito nel 1952 quando entrambi erano sposati e il divorzio non era ancora possibile: si sposarono poi nel 1969, dopo la morte del suo primo marito, il marchese Federico de’ Medici. “Un esempio di coerenza e di attaccamento agli ideali e al suo uomo, questo l’esempio più grande che ci ha lasciato”, ha dichiarato la figlia Giuliana de Medici all’agenzia Adnkronos. “Sto ricevendo tantissime dimostrazioni di affetto”.

Sempre presente nel dibattito politico, anche dopo la morte del marito nel 1988, Assunta Almirante ha preso posizioni spesso nette in tutte le vicende politiche della destra, dalla svolta di Fiuggi alla nascita di Alleanza nazionale, fino alle vicende dell’intero centrodestra. Con la figlia Giuliana ha dato vita e animato fino all’ultimo la fondazione Giorgio Almirante.

“Ha segnato un’epoca della vita italiana”, ha commentato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “Generosa, prodiga di consigli, sincera, infaticabile custode della memoria di Almirante, ha rappresentato nel tempo un punto di riferimento per tanti. Il suo affetto è stato un privilegio per molti di noi. La ricordo con affetto e con commozione”. Gianfranco Rotondi, su Twitter, ha rilanciato una foto di Assunta Almirante e Silvio Berlusconi: “Una delle donne più affascinanti e influenti di Roma”, ha scritto. “Voglio ricordarla con questa istantanea, accanto a Silvio Berlusconi, nel giorno del mio cinquantesimo compleanno”. Per il deputato Fdi Federico Mollicone, “è stata la memoria storica della destra italiana, rispettata e ammirata anche dagli avversari politici. Fu donna libera e sempre vicina al proprio marito Giorgio Almirante”. Subito dopo è arrivato anche il ricordo di Matteo Salvini: “Buon viaggio e una preghiera per donna Assunta Almirante, cent’anni vissuti intensamente”, ha scritto su Twitter. Per Giorgia Meloni, leader Fdi, se ne va “una donna straordinaria, schietta, intelligente”. “A nome mio e di Fratelli d’Italia esprimo il più profondo cordoglio per questa scomparsa, insieme al rispetto e alla gratitudine per ciò che Donna Assunta ha rappresentato per tutti noi. Addio, Donna Assunta”.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

 

 

 

 

26 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: LiveroQuotidiano

Battaglione Azov continua a far discutere e dividere l’opinione pubblica occidentale. E Toni Capuozzo, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, dice la sua. Il reggimento protagonista della “eroica resistenza” nei bunker sotto la acciaieria Azovstal Mariupol, di fatto, sta tenendo in scacco l’esercito russo che vuole conquistare l’ultimo avamposto nemico per poter avere il controllo totale non solo della città portuale, ma di tutta la fascia meridionale dell’Ucraina a eccezione di Odessa. Ecco perché proprio il Battaglione Azov, contro cui Vladimir Putin ha schierato anche il famigerato contingente ceceno, è l’elemento-chiave anche per l’Europa.

Un cortocircuito “democratico”, viste le simpatie dichiaratamente naziste dei miliziani ucraini. “Il battaglione Azov negli anni ha fatto una pratica di pulizia etnica in Donbass – è l’accusa di Capuozzo, inviato di guerra e fondatore della trasmissione di inchiesta di Canale 5 Terra!che ha seguito sul campo quel sanguinoso conflitto scatenatosi nel 2014 -, sono dei nazisti pragmatici. L’esercito ucraino lo ha reclutato è ampiamente usato”.

Quindi una riflessione generale sul conflitto: “Per me l’Europa non sa qual è la vittoria perché decide l’America. Ditemi un esempio in cui l’Occidente dove è intervenuto con le armi ha lasciato un mondo migliore?”. Gli risponde l’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi: “La Nato in Kossovo è intervenuta per evitare un disastro umanitario. Ovunque siamo andati abbiamo lasciato un mondo migliore e grazie al cielo che siamo sotto il cappello dell’America!”.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

26 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: EventiAvversi

Non solo BioNTech ha dovuto sottolineare nel suo rapporto annuale i rischi che il proprio vaccino Covid comporta per l’azienda, Pfizer spiega anche che le nuove scoperte sui problemi di sicurezza e la scarsa efficacia del vaccino Comirnaty possono portare a enormi perdite finanziarie:

I nostri ricavi futuri derivanti dalla vendita del nostro vaccino COVID-19 dipendono da numerosi fattori, tra cui:

  • Concorrenza con altri vaccini COVID-19, compresi quelli con diversi meccanismi d’azione e diverse restrizioni di produzione e distribuzione, anche in base all’efficacia, ai costi, alla facilità di conservazione e distribuzione, all’ampiezza dell’uso approvato, al profilo degli effetti collaterali e alla durata della risposta immunitaria;
  • l’entità della diffusione dell’infezione da COVID-19;
  • la misura in cui un vaccino contro la COVID-19 è ancora necessario al di là dell’attuale pandemia, anche se si tratta di un virus endemico;
  • la durata della risposta immunitaria generata dal nostro vaccino COVID-19, che non è stata ancora dimostrata negli studi clinici;
  • la nostra capacità di ottenere approvazioni normative complete se attualmente disponiamo di permessi di emergenza o permessi equivalenti;
  • la nostra capacità di espandere la nostra base di clienti geografici;
  • le nostre trattative sui prezzi e sulla copertura con agenzie governative, assicuratori sanitari privati e altri pagatori di terze parti a seguito delle nostre vendite iniziali ai governi nazionali;
  • la misura in cui SARS-CoV-2 muta e l’efficacia del nostro vaccino COVID-19 nel prevenire l’infezione da COVID-19 da ceppi mutanti;
  • la capacità dei paesi e delle giurisdizioni di conservare le dosi del nostro vaccino COVID-19 a basse temperature e distribuirle agli utenti finali;
  • il profilo di sicurezza del nostro vaccino COVID-19, compresi se effetti collaterali precedentemente sconosciuti o una maggiore incidenza o gravità di reazioni avverse note rispetto a quelle osservate negli studi clinici sono rilevati nel nostro vaccino COVID-19 con uso diffuso in tutto il mondo dopo l’approvazione;
  • future controversie in materia di proprietà intellettuale relative ai vaccini COVID-19, in particolare laddove tale controversia riguardi il nostro vaccino COVID-19; e
  • le nostre capacità di produzione e distribuzione per il nostro vaccino COVID-19″.

In sintesi: non si può garantire che in futuro una vaccinazione contro Covid-19 sarà ancora necessaria, né che il prodotto abbia un’efficacia e una durata d’azione convincenti, né che il vaccino sia sicuro.

Lo stesso può essere letto anche nel rapporto annuale di Moderna. La benedizione finanziaria dei controversi vaccini Covid potrebbe volgere rapidamente alla fine – e persino improvvisamente essere invertita dalle richieste di risarcimento danni. Ora, sia in Pfizer che in Moderna, i direttori finanziari che hanno guidato le aziende attraverso la “pandemia” vengono sostituiti.

Sia il CFO di Moderna David Meline che Frank D’Amelio di Pfizer si stanno dimettendo dai loro incarichi. I nuovi CFO (Chief Financial OfficerDirettore finanziario) delle società sono stati entrambi annunciati l’11 aprile a poche ore di distanza: Jorge Gomez per Moderna, mentre il nuovo CFO di Pfizer sarà David Denton. Entrambi assumeranno le loro nuove posizioni a maggio; i loro predecessori fungeranno da consiglieri per il periodo transitorio.

La tempistica è piuttosto interessante: D’Amelio ha annunciato a novembre che si sarebbe ritirato; All’epoca, i prezzi delle azioni di Pfizer avevano ancora il loro massimo storico davanti a loro a dicembre. All’inizio del 2022, il prezzo era poi andato improvvisamente in caduta libera; da allora, non è stato in grado di recuperare a lungo termine. Una gloriosa fine della carriera Pfizer di D’Amelio non è quindi in vista.

Le dimissioni di Meline, d’altra parte, sono diventate pubbliche solo all’inizio di aprile. La sua decisione non sorprende: dopo il massimo storico di settembre, il prezzo di Moderna sta scendendo – anche qui si può vedere una tendenza al ribasso ancora più chiara dall’inizio del 2022. Ciò è probabilmente dovuto anche al fatto che l’azienda ha riscontrato gravi effetti collaterali negli studi clinici del suo nuovo prodotto : un vaccino a mRNA contro l’influenza. A parte il vaccino Covid Spikevax, Moderna non ha ancora un altro valido prodotto sul mercato.

Per BioNTech e Pfizer, il controverso vaccino Covid comporta grandi rischi: se al momento sono ancora nel pieno della benedizione finanziaria che la “pandemia” ha portato alle aziende, tutti i soggetti coinvolti sono consapevoli che l’umore può cambiare rapidamente. Tutti i rapporti delle società all’autorità di vigilanza della borsa (vedi quiqui e qui) riportano i vaccini come fattori di rischio, perché negli studi clinici dei soli preparati di emergenza o approvati condizionatamente, oltre a un’efficacia inadeguata, ulteriori gravi rischi per la sicurezza possono insorgere in qualsiasi momento oltre alla scarsa efficacia. La conseguenza di ciò non è solo un crollo delle entrate dalla mancata vendita dei vaccini: potrebbero essere anche elevate richieste di risarcimento danni e quindi enormi perdite finanziarie. Da quando la FDA americana è stata costretta da un giudice a pubblicare i documenti riservati di approvazione Pfizer, molti investitori si aspettano un grave crollo. Il vaccino Moderna non è in alcun modo migliore rispetto a quello di BioNTech / Pfizer in termini di effetti collaterali.

Quindi non si può escludere che i CFO di Pfizer e Moderna ora lascino i loro posti per sfuggire alla tempesta in arrivo – secondo il motto: “I topi stanno lasciando la nave che affonda”. In ogni caso, comunicare i rischi dei prodotti Covid agli investitori sarà ora compito dei nuovi CFO – oltre ad affrontare le conseguenze di una possibile (e molto probabile) ondata di cause legali…

Fonte: https://report24.news/impfstoffe-werden-zu-risiko-faktoren-finanzvorstaende-von-pfizer-und-moderna-treten-zurueck/

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

26 Aprile 2022 – Redazione- Fonte: IlFattoQuotidiano

Il gruppo rappresenta quasi due terzi degli espositori che arriveranno nella capitale russa: 31 su 48. Viaggeranno attraverso i Paesi che ancora garantiscono collegamenti aerei, da Dubai alla Serbia passando per la Turchia. Uno degli imprenditori: “Per noi la Russia rappresenta il 70% del mercato e a febbraio avevamo tutto pronto per la consegna. Speriamo che la guerra finisca presto e si possa tornare a fare business come prima”. Accanto agli imprenditori italiani ci sarà Assocalzaturifici, in stretto contatto con Bologna Fiere, che organizza l’evento.

Mentre l’Occidente è impegnato a studiare nuovi pacchetti di sanzioni, icalzaturieri delle Marche si preparano a partire armi e bagagli verso la Fiera annuale del settore che si tiene a Moscada martedì 26 a venerdì 29 aprile: “Non possiamo fare a meno del mercato russo”, è il commento di Marino Fabiani, uno degli imprenditori leader del settore presenti alla Fiera Obuv Mir Kozhi, letteralmente ‘Scarpe in pelle dal mondo’. “Abbandonare quel mercato dall’oggi al domani non è possibile, noi puntiamo molto su quella rassegna e per questo partiamo. Per noi calzaturieri la Russia rappresenta il 70% del mercato e a febbraio avevamo tutto pronto per la consegna”. Il gruppo di scarpari in partenza dalle Marche rappresenta quasi due terzi degli espositori che arriveranno nella capitale russa: 31 su 48. Viaggeranno attraverso i Paesi che ancora garantiscono collegamenti aerei, da Dubai alla Serbia passando per la Turchia.

I calzaturieri delle Marche partono con la benedizione della giunta regionale, in particolare dell’assessore alle attività produttive, Mirco Carloni: “Se gli imprenditori vanno a Mosca hanno il diritto al contributo che io ho deciso di confermare firmando un documento apposito”, dice Carloni. “Ciò accadeva quando nessuno immaginava che sarebbe scoppiato il conflitto, lo scorso anno, quando firmai la delibera del calendario delle manifestazioni all’estero. Oltre all’Obuv c’era anche Kiev, sembrerà macabro ma era così e ovviamente quell’evento è saltato. Quando però abbiamo approvato il Piano dell’Internazionalizzazione 2021-2022 Mosca e Kiev erano su quella lista. Piano che non è stato modificato dalla fine di febbraio a oggi. Sono riuscito a fare un accertamento e la Regione, assieme alla Camera di Commercio, ha previsto un contributo economico per ognuno degli espositori. Se non sbaglio uno spazio espositivo a Mosca di 16 metri quadrati costa 8mila euro e noi interveniamo su quel capitolo di spesa”.

È bene ricordare che di fianco agli imprenditori italiani che saranno a Mosca nei prossimi giorni ci sarà l’associazione che li rappresenta, Assocalzaturifici, in stretto contatto con Bologna Fiere, ente che organizza proprio la fiera Obuv. I calzaturieri delle sanzioni se ne infischiano, il loro obiettivo è non perdere uno dei mercati, anzi forse il loro mercato principale. Per tenerselo stretto questo mercato sono pronti anche a correre dei rischi, tra cui la logistica, i costi e un futuro complicato: “La Regione Marche condanna la guerra in tutte le sue forme”, chiarisce l’assessore Carloni, “continuerà a aiutare i profughi ucraini, ma vista la situazione non si può girare dall’altra parte lasciando sole le imprese marchigiane colpite dalla crisi. E la calzatura è il nostro fiore all’occhiello”.

No alle sanzioni e sì ai contributi, senza preoccuparsi troppo delle centinaia di aziende internazionali che hanno abbandonato la Russia a causa della sanguinosa campagna militare messa in atto dal Cremlino: “Speriamo che la guerra finisca presto e si possa tornare a fare business come prima. Intanto la speranza è di trovare clienti a Mosca come accadeva in passato e di incassare attraverso gli acconti, altrimenti rischiamo la beffa di un viaggio a vuoto”, ha aggiunto nel suo commento Fabiani. L’imprenditore fermano all’inizio del conflitto aveva dichiarato di avere 5mila paia di scarpe dirette in Russia ferme in magazzino e di essere vicino al fallimento: “Tre mesi, non credo di poter resistere di più”, aveva dichiarato a inizio marzo.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

26 Aprile 2022 – Redazione

La pillola per la pressione sarebbe cancerogena. Il problema riguarderebbe cinque lotti distribuiti tra Stati Uniti e Porto Rico. Pfizer, la nota azienda conosciuta in tutto il pianeta per aver prodotto il vaccino contro il Covid, ha ritirato il farmaco “Accupril” dal mercato. Come rivelato dalla stessa azienda, le compresse potrebbero contenere una sostanza che se assunta in maniera assidua potrebbe essere pericolosa per la salute dell’uomo o addirittura provocare il cancro.

Secondo una ricerca effettuata, all’interno del medicinale sarebbe stata trovata della nitrosamina. Tale composto in quantità elevate può essere nocivo. Come ribadito, però, dallo stesso produttore, se non preso in dosi massicce, non ha alcun effetto particolare. Non a caso, come viene specificato in una nota diffusa, è comune anche “nell’acqua e negli alimenti, compresi salumi, grigliate, latticini e verdure”.

Allo stesso modo, a scopo preventivo, il gigante dell’industria farmaceutica americano ha provveduto a tutelarsi, ritirando dal mercato i lotti oggetto di discussione. Si tratterebbe di una decisione volontaria e non di un’imposizione arrivata dalle autorità sanitarie competenti. Nonostante ciò, negli Stati Uniti e a Porto Rico, laddove sarebbero stati diffusi i campioni considerati pericolosi, è stata fatta circolare un’informativa in cui si avvertono i medici e i farmacisti che hanno gestito le spedizioni di Accupril a mettersi in contatto con Pfizer.

Al momento sembrerebbe non ci sia stato alcun incidente, né segnalazione. Nell’assunzione immediata della pillola non ci sarebbero rischi. Ecco perché l’obiettivo è di fare in modo che le persone non utilizzino quei prodotti ritenuti cancerogeni in modo prolungato. Per tale ragione, nel giro di pochissimo tempo, è partita da parte di Pfizer una vera e propria campagna di comunicazione. Il fine è spiegare che non c’è ragione di creare particolari allarmismi.

Allo stesso tempo, però, si intende esortare quelle persone che in America hanno problemi di ipertensione e che utilizzano le compresse ogni giorno a rivolgersi a chi di dovere per capire se la pillola possa rappresentare un beneficio o col tempo diventare un pericolo a causa della sostanza che potrebbe essere contenuta al suo interno. Un problema, comunque, che non riguarda Italia ed Europa, dove i comuni utilizzatori della compressa possono dormire sogni tranquilli.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

26 Aprile 2022 – Redazione Fonte: Calabria 7

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, denuncia, su “La Verità”, quella che definisce “la strage di Pasqua, altre 40 morti improvvise in soli cinque giorni, nel periodo pasquale, dal 16 al 20 aprile (e tanti altri che si vengono a sapere sono avvenuti anche nelle ultime quarantotto ore)”. “Negli ultimi sessanta giorni sono più di 200 le vittime. Tutte persone, per lo più giovani, sane vaccinate e negative al Covid. Tanti altri sono stati, miracolosamente, salvati grazie all’uso dei defibrillatori. Chiediamo per questo che ci siano defibrillatori ovunque, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, sui mezzi di trasporto. A Napoli da poco, questi strumenti salva vita, i defibrillatori, sono a bordo anche dei primi taxi, pronti, in caso di necessità, per clienti e anche passanti” afferma Corbelli che continua la sua battaglia, denunciando questa tragedia, chiedendo “la immediata sospensione della vaccinazione e ribadendo sempre che “non è contro i vaccini, ma per la libertà di scelta e per la valutazione personale del possibile rischio”.

Decessi fulminei

“Mentre l’Iss annuncia, come ha fatto nell’ultimo report, che le reazioni avverse al vaccino sono meno di una su mille, continua l’impressionante strage delle morti impreviste di giovani e persone anche adulte, tutti sani, vaccinati e negativi al Covid. I numeri sono sempre più allarmanti: nel periodo pasquale, in soli cinque giorni, dal 16 al 20, si sono verificati altri 40 decessi fulminei. Le cifre iniziano a spaventare. Al di là delle migliaia di gravi reazioni avverse (di persone che dopo essere state costrette a vaccinarsi, si vedono adesso abbandonate dallo Stato, costrette a cercare di curarsi in qualche modo e anche a loro spese), sono oramai centinaia le vittime, uomini e donne, tanti i ragazzi/e, moltissimi i giovani, numerosi i trentenni, quarantenni, cinquantenni – ricorda Corbelli – tutti sani e vaccinati, che continuano a morire di colpo. Basta il dato complessivo degli ultimi sessanta giorni (oltre 200 morti, da fine febbraio al 20 aprile) per dare un’idea di questa tragedia che oggi rappresenta la vera emergenza nazionale di cui tranne La Verità e pochissimi giornali on line, nessun grande media, scritto e radiotelevisivo, ne parla. Chiedo: come si può continuare ad ignorare e cercare di nascondere questo dramma, che sta provocando centinaia di morti e dolore devastante e irrimediabile in tantissime famiglie?”

Collassi improvvisi

“Tutte queste vittime, le cui storie si leggono su qualche giornale locale, on line, e sui social, hanno un nome e un volto, a differenza dei morti per Covid di cui conosciamo solo il numero quotidiano, ma non l’età, lo stato di salute pregresso. Perché il Governo Draghi-Speranza e l’Iss non dicono se dei (mediamente) 150 morti al giorno per Covid anche uno solo, sottolineo uno, è un giovane o si tratta solo di persone anziane, vaccinate e magari con diverse patologie. Perché – chiede Corbelli – non chiarisce questo aspetto che aiuterebbe a capire tante cose? Ancora una volta non faccio alcuna ipotesi né correlazione ma dico con forza che non si può e non si deve morire così, collassando all’improvviso nonostante la giovane età. E’ qualcosa di agghiacciante. Bisogna fare di tutto per cercare di fermare questa strage. La gente muore per strada, mentre è al lavoro, mentre fa sport, mentre entra in un negozio, durante il sonno, mentre guida, causando anche gravi incidenti”.

Cosa sta succedendo?

“Nei giorni scorsi un genitore che era in macchina insieme al figlioletto, accortosi del malore, per salvare il suo bambino, ha fatto in tempo, prima di morire, a fermare il veicolo sull’autostrada, dove è stato poi ritrovato dai soccorritori privo di vita. Altri, colpiti da malori, sbandano all’improvviso finendo contro un palo, un muro o fuori strada e perdendo la vita. Come è possibile? Che sta succedendo? Perché non si danno risposte esaustive e convincenti a questi dubbi legittimi e angoscianti, anziché continuare a parlare irresponsabilmente addirittura di quarta dose o di vaccinazione dei bambini! Perché non si fa qualcosa e non si dice agli italiani ciò che sta succedendo? Tanti, come riportano le cronache locali, possono essere salvati se immediatamente soccorsi con l’utilizzo di un defibrillatore. Sembra questo al momento l’intervento più immediato, la soluzione più efficace, per tentare di scongiurare altre morti inaspettate, per infarto. Per questo oggi chiediamo una larga diffusione dei defibrillatori, in tutti i luoghi dove è possibile averli sempre a disposizione, con naturalmente qualcuno, preparato, pronto a utilizzarli in caso di emergenza. Come hanno iniziato a fare i tassisti a Napoli”.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

 

25 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Rassegnaitalia

Il totale dei minori in povertà assoluta nel 2021 è pari a 1 milione e 384mila: l’incidenza si conferma elevata, al 14,2%, stabile rispetto al 2020, ma maggiore di quasi tre punti percentuali rispetto al 2019, quando era pari all’11,4%.

Lo evidenzia l’Istat nella nona edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) spiegando che pur in uno scenario economico mutato, la povertà assoluta si mantiene stabile, riguardando più di 5 milioni 500mila individui (9,4%). Il Nord recupera parzialmente il forte incremento nella povertà assoluta osservato nel primo anno di pandemia, anche se non torna ai livelli osservati nel 2019 (6,8%, 9,3% e 8,2% rispettivamente nel 2019, 2020 e 2021).

Nel 2021 nel Mezzogiorno le persone povere sono in crescita di quasi 196mila unità e si confermano incidenze di povertà più elevate e in aumento, arrivando al 12,1% per gli individui (era l’11,1% nel 2020). Infine, il Centro presenta il valore più basso, sebbene anche in questa area del Paese l’incidenza aumenti tra gli individui passando da 6,6% nel 2020 a 7,3% nel 2021. (AGI)

Intanto il ministro Franco annuncia altri milioni di euro a Kiev:

L’Italia ha annunciato altri 200 milioni di euro di aiuti all’Ucraina. Lo ha riferito il ministro dell’Economia, Daniele Franco, aggiungendo che l’economia globale “ha fatto molta strada dall’apice della crisi pandemica fino a quando la Russia non ha invaso l’Ucraina”.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

 

25 Aprile 2022 – Redazione

«I servi della Nato fuori dal corteo». È il coro intonato dai contestatori che accusano il Partito Democratico, presente a Milano per celebrare il 25 aprile, di essere «schiavo dell’America». Così scrive AdnKronos. Il servizio d’ordine del Partito democratico è schierato davanti ai militanti del Carc che hanno uno striscione in cui si chiede di «Cacciare Draghi servo della Nato per una nuova liberazione». A monitorare la situazione c’è anche la Digos.

Interpellato sulle contestazioni il presidente di Anpi nazionale Gianfranco Pagliarulo sottolinea: «È un grave errore perché queste cose il 25 aprile non servono mai. Anche quando ci sono posizioni diverse bisogna evitare che su singoli fatti si perda la bussola di una posizione unitaria».

«Questa è casa nostra, la Costituzione è casa nostra, l’antifascismo è casa nostra. E anche la solidarietà al popolo ucraino è casa nostra» dice il segretario del Pd Enrico Letta all’arrivo al corteo milanese, interpellato sulla contestazione dei Carc per la presenza del Pd alla manifestazione.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

25 Aprile 2022 – Redazione – di Giovanni Sallusti (Rassegna Italia)

C’è da aggiornare la famosa tripartizione di Henry Kissinger a proposito dell’Europa «gigante economico, nano politico e verme militare». La guerra in Ucraina sta infatti facendo emergere una quarta attitudine del Vecchio Continente, che potremmo definire maestro di cabaret. Non vorremmo contaminare la tragedia con la farsa, ma il blasfemo miscuglio è di lorsignori eurocrati, a noi tocca la cronaca, seppur sbigottita.

Udite udite, al secondo mese di conflitto le teste d’uovo della Commissione Europea e dell’Agenzia Internazionale dell’Energia si sono riunite, e hanno addirittura partorito un vademecum. Il titolo, più che altro, è un “vaste programme” che avrebbe suscitato il sorriso realista del generale De Gaulle: «Fare la mia parte: come risparmiare denaro, ridurre la dipendenza dall’energia russa, sostenere l’Ucraina e aiutare il pianeta».

Insomma ci troviamo contemporaneamente di fronte a un manuale contro la crisi energetica, una strategia bellica e un eco-gretinismo fuori tempo massimo (visioni in flagrante contraddizione tra loro, visto che ad esempio uno dei modi più immediati di erodere il potere di ricatto putiniano sarebbe riattivare integralmente il fronte del carbone e dei combustibili fossili).

PRONTUARIO
Sia come sia, sotto col prontuario. Anzitutto, il bravo cittadino europeo è invitato ad abbassare il calorifero d’inverno e a usare meno aria condizionata d’estate. Ad esempio, dettaglia la Commissione, la temperatura media di riscaldamento all’interno delle case dell’Ue è superiore a 22°C, ma potrebbe essere fissata a 19° o 20°C, e già immaginiamo un brivido correre lungo la schiena di Ramzan Kadyrov, il capo dei tagliagole ceceni che di fronte a una tale offensiva europea potrebbero vacillare.

Ma la vera genialata per cambiare il paradigma energetico sta nella ripresa della saggezza di ogni madre apprensiva: guidare piano. Pare che infatti riducendo di 10 Km/h la velocità di crociera media in autostrada, sia possibile ridurre la spesa per il carburante di circa 60 euro l’anno. Immaginiamo il giubilo degli autotrasportatori (fino a ieri) in crisi, a cui da oggi un paio di serate in più in pizzeria non le toglie nessuno.

Ma le indicazioni sull’utilizzo dell’automobile (da sempre feticcio privilegiato del dirigismo compulsivo europeo) si moltiplicano. Il guidatore illuminato deve infatti farla finita con l’onanismo automobilistico e «condividere i viaggi con vi- cini, amici o colleghi per risparmiare carburante e denaro».

È il comunitarismo viabilistico ed ecologicamente corretto, pare faccia più male a Putin dei missili americani Stinger. Si invita poi a privilegiare la bicicletta o al massimo il trasporto pubblico rispetto alla propria vettura, a cui bisognerebbe rinunciare in toto soprattutto la domenica nelle grandi città (ci sono emissioni meno emissioni delle altre, ad esempio il sabato nei piccoli comuni).

Non può mancare infine il dogma all’origine della saldatura tra talebanesimo lockdownista e talebanesimo gretino: lo smart working. Barricati in casa, e la stagflazione economica non ti stanerà: pare che lavorare dal domicilio tre giorni a settimana potrebbe contenere la spesa per la benzina di circa 35 euro al mese, e qui siamo alla pizza e mezzo, una rivoluzione che cambia la prospettiva a milioni di professionisti europei.

POLITBURO
Questo surrealismo prescrittivo del Politburo continentale, in ogni caso, non è un’uscita estemporanea, all’opposto è il tratto dominante con cui sta affrontando la guerra economica ed energetica: l’idea grossomodo è di prendere a pernacchie la serietà della realtà.

Già a inizio marzo i papaveri di Bruxelles annunciavano infatti un fantasmagorico piano per “disintossicare” la Ue dalla dipendenza del gas russo, il cui piatto forte immediato consisteva nell’invito ad «abbassare di un grado il termostato per il riscaldamento degli edifici». Incredibilmente, Mosca non fermò l’invasione.

Ma la vetta insuperata l’ha raggiunta poche settimane fa la vicepresidente della Commissione Margarethe Vestager, predicando la parsimonia igienica come antidoto alla stretta dell’Orso russo: «Controllate le vostre docce e quelle dei vostri figli adolescenti. E quando chiudete il rubinetto dite: Prenditi questa Putin!».

Lavarsi di meno, guidare a passo d’uomo e chiudersi in casa. È la ricetta dell’Unione Europea per ottenere il triplice obiettivo di contrastare la penuria energetica, indebolire economicamente la Russia e aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. E s’ indispettiscono pure, se fai notare loro che quest’Unione non è una cosa seria.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

25 Aprile 2022 – Redazione – di Virginia Biondi – 7 colli.it

La giornalista del Corriere della Sera Monica Ricci Sargentini è stata sospesa per tre giorni – lavoro e stipendio – dalla direzione e dall’azienda per avere approvato un’iniziativa di protesta contro il giornale, in difesa della legge Merlin che regola la prostituzione: nel dettaglio per aver contestato un articolo di Roberto Saviano, da qualche anno collaboratore di punta del quotidiano. Ne dà notizia Dagospia.

Monica Ricci Sargentini giornalista del Corriere della Sera, femminista radicale e donna di sinistra, ha posizioni non ortodosse: ad esempio è contro il ddl Zan, osa criticare il guru anti-mafia, osa contestare la pratica dell’utero in affitto. Critica persino certe derive Lgbtq.

«Ma la verità è che alla base di tutto questo c’è il “No” di noi femministe radicali al sex work, come chiamano la prostituzione. E all’utero in affitto, perché questi sono i due grandi temi che hanno diviso le lesbiche dai gay in Italia, ma anche in altre parti del mondo».

Comunque la si pensi, la giornalista romana è una mente libera, che ha scelto di sottrarsi ai ragionamenti preconfezionati, alle fazioni già decise a tavolino e agli schieramenti. Tuttavia, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la presa di posizione contro l’articolo di Roberto Saviano. L’autore di Gomorra è diventato la firma di punta del quotidiano diretto da Luciano Fontana: su di lui l’investimento è stato molto importante e si parla di un contratto con cifre da capogiro. Ecco perché nessuno deve osare criticare. Men che meno un giornalista dello stesso quotidiano.

Monica Ricci Sargentini contesta Saviano: punita dal Corriere

Ma che cosa ha condiviso Monica Ricci Sargentini di tanto grave? Ecco il testo della mail che ha sottoscritto. Firma che le è costata la sospensione dal Corriere.

Nella mail si legge, tra l’altro: «Mi chiedo come un giornale di tale diffusione e importanza in Italia possa difendere un’informazione tanto parziale, superficiale e dannosa. Da dove arriva tanta misoginia al Corriere della Sera e a chi lo dirige?».

E ancora. «L’articolo di Saviano che avete ospitato nelle vostre pagine è scandaloso per contenuto e per superficialità e ritengo la testata responsabile di diffondere cultura da carta straccia, solo per conformismo ammantato di radicalità rivoluzionaria. Come si può paragonare la legalizzazione della marijuana alla legalizzazione della prostituzione. Ma si, certo, siamo carta igienica noi donne in fondo».

Contestazioni che a via Solferino non hanno digerito: ecco dunque la punizione per la dissidente. Così funziona l’informazione in Italia.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale