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‘LUGLIO 2021 TERZO NUMERO’ Category

La Redazione

L’attuale presidente Macron è noto recentemente per aver introdotto un obbligo vaccinale oggettivo per i lavoratori nella sanità e assistenza, e surrettizio per tutti gli altri, attraverso divieti draconiani di entrare nei luoghi pubblici. Questo ha portato a proteste in Francia, anche di massa, che vedremo a cosa porteranno, si legge su “Scenari Economici“.

Lo sapete che, agli inizi della sua carriera economica e politica, Macron ebbe dei contatti stretti e fruttuosi con una delle maggiori aziende produttrici di vaccini cioè Pfizer.  Per narrarvelo ci rifacciamo ad un articolo del 2017 che presentava il ruolo del futuro presidente fra Rotschild, Nestlé e Pfizer.

Prima di entrare nei Rothschild, il giovane Macron, divenuto ispettore finanziario dopo aver completato la Scuola nazionale di amministrazione (ENA), venne assunto nel 2007 dall’economista Jacques Attali per entrare a far parte della Commissione per la liberazione della crescita francese. È stato appena creato dal presidente eletto, Nicolas Sarkozy, per suggerire possibili vie di riforma dell’economia. 

Nel suo lavoro di vice segretario conosce personaggi importanti come , l’amministratore delegato di Axa (assicurazioni) Claude Bébéar, il capo di Areva (nucleare) Anne Lauvergeon, ma anche Peter Brabeck, allora amministratore delegato (CEO) di Nestlé.

I due uomini “continuano a vedersi una volta che il rapporto è stato reso pubblico”, osserva Marc Endeweld nel suo libro “L’ambiguo Monsieur Macron”. Tra loro si instaura un rapporto di fiducia, al punto che l’austriaco propone a Emmanuel Macron di entrare a far parte della dirigenza francese di Nestlé». Macron però rifiuta, perché ha altri obiettivi. L’anno successivo, Macron entra a far parte di un’altra commissione, sul futuro delle professioni legali, dove incontra Hans Peter Frick, direttore dei servizi legali di Nestlé.

Nel frattempo, l’ambizioso giovane funzionario Macron è diventato banchiere e non in un posto a caso, ma dai Rothschild, che negli anni 50 avevano avuto come impiegato il futuro presidente Georges Pompidou, e aveva stretti rapporti d’affari con Nicolas Sarkozy prima della sua elezione. Diremmo un luogo di lavoro fortunato.

Assunto come manager, Emmanuel Macron è diventato nel dicembre 2010 il più giovane socio amministratore della potentissima banca d’affari. Ciò non gli impedisce di consigliare il candidato socialista François Hollande quando si imbarca nella campagna presidenziale.

Proseguiamo.  All’inizio del 2012, il colosso farmaceutico americano Pfizer ha messo in vendita la sua divisione di nutrizione infantile. Nestlé si candida, così come l’americano Mead Johnson e il francese Danone. Il gruppo svizzero si rivolge a Rothschild & Cie per gestire la trattativa. Un successo per Macron: Nestlé non era mai stata cliente Rothschild.

I concorrenti diretti di Rothschild, Lazard, sta invece seguendo la Danone, favorita nella corsa. Però Macron ha un contatto diretto con il CEO di Nestlé, Brabeck e lo incontra spesso direttamente. Ad aprile Danone ha presentato una domanda più ricca degli altri a Pfizer e sta per vincere. A questo punto Macron convince Nestlé ad aumentare la propria offerta, convincendo anche il Consiglio di Amministrazione svizzero. Alla fine il colosso svizzero vince offrendo la Pfizer la ricca cifra di 11,9 miliardi di dollari, e a Macron arriva un premio di un milione di euro. Però anche Pfizer non si lamenta del lavoro di Macron, perché porta a casa una cifra che non avrebbe mai pensato d’incassare e sicuramente sarà stata molto grata al giovane che, probabilmente non a casa, inizia la pensare seriamente alla politica proprio dopo quest’affare.

FONTE: ANSA

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.In.), di cui fa parte anche Catania CreAttiva, che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale.

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https://cataniacreattiva.it/macron-il-capocordata-europeo-per-il-vaccino-obbligatorio-ecco-i-suoi-legami-con-pfizer-e-nestle/

La Redazione

Il Comitato Nazionale “Gli Angeli per la Salvezza” presenta l’abstract predisposto dalla d.ssa Rosanna Esposito sulla base dell’esposto, a firma del Prof. Pierfrancesco Belli, inviato alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, e inoltrato dal Comitato stesso a tutte le altre Procure della Repubblica d’Italia”

Sito ufficiale comitato
https://www.comitatogaps.it

Allegato

La distorsione della governance in materia sanitaria da parte di: World Health Organization/Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO/OMS), Unione Europea, Italia
a cura del
COMITATO NAZIONALE «GLI ANGELI PER LA SALVEZZA»

La distorsione della governance in materia
sanitaria da parte di: World Health Organization
(WHO/OMS), Unione Europea, Italia
Premessa
In data 5 luglio 2021, è stato presentato alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, e, nei giorni successivi, a tutte le altre Procure della Repubblica, un esposto, a firma del prof. Pierfrancesco Belli, basato su uno studio, supportato da valida documentazione normativa, in cui viene illustrata la narrazione del virus Sars Covid 2 e della conseguente malattia COVID 19.
Il documento contiene l’esposizione di fatti – con l’esplicazione dettagliata della normativa tecnica sanitaria internazionale, europea ed italiana – che rappresentano comportamenti contrari alla legge, posti in essere dai vari organi interessati, WHO/OMS, UE, ITALIA, con violazione e distorsione della governance in materia sanitaria.
Di seguito, l’illustrazione dei relativi provvedimenti normativi da essi adottati o non adottati, costituenti tale violazione e distorsione.

WHO/OMS violazioni, inadempienze
• Mancata vigilanza sulle classificazioni/codifica delle malattie e mancato coordinamento nella lotta contro le malattie infettive trasmissibili;
• non corretta sorveglianza epidemiologica, che garantisca omogeneità, certezza e qualità dei dati;
• mancato controllo sulla valutazione di rischi/benefici, sicurezza, qualità, nocività, nell’ambito del ciclo produttivo del vaccino;
WHO si è dimostrato, invece, molto incisivo e rigoroso affinché venissero attuate le procedure d’urgenza per l’immissione in commercio condizionata di vaccini OGM sperimentali, cioè in presenza di dati clinici e non clinici incompleti.

Unione Europea: violazioni, inadempienze
• Ha eliminato le disposizioni relative alla farmacovigilanza e al miglioramento della sicurezza dei medicinali, contenute nel Regolamento n.1027/2012;
• ha dichiarato inapplicabili, con il Regolamento n.1043/2020, (in piena «pandemia»), articoli importantissimi di altri propri precedenti provvedimenti normativi, concernenti:

  1. la valutazione dei rischi, della sicurezza, della nocività dei farmaci/vaccini sperimentali OGM;
  2. la clausola di salvaguardia degli Stati Membri, che consentirebbe ai medesimi in autonomia di ritirare farmaci/vaccini ritenuti pericolosi;
  3. le notifiche all’autorità competente, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), da parte dei produttori di vaccini, relative alla valutazione dei rischi ambientali e gli effetti sulla salute umana, da organismi geneticamente modificati ( OGM). …..segue
    • Ha utilizzato, invece, il Regolamento n.726/2006, per sfruttare il c.d. uso compassionevole – previsto solo per “gruppo di pazienti“ con malattia cronica o gravemente invalidante – per la somministrazione di vaccini sperimentali OGM;
    • ha determinato e favorito, attraverso le procedure di accelerazione, l’autorizzazione in commercio condizionata, cioè in presenza di dati clinici e non clinici incompleti, per la fornitura e la somministrazione di vaccini sperimentali OGM, pericolosi per la salute umana!!!
    • Con la Direttiva n.739/2020 del 03/06/2020, ha eliminato, quanto ai vaccini, i seguenti requisiti:
  4. efficacia;
  5. 3. 4. •
    immediata disponibilità;
    registrazione nella UE;
    non somministrazione ai soggetti già immuni.
    Non ha tenuto conto della Direttiva 2009/120 che sancisce che la terapia genica non può essere applicata ai vaccini contro le malattie infettive!!! Italia: violazioni, inadempienze
    • Ha smantellato i Centri di epidemiologia e prevenzione;
    • non ha effettuato la sorveglianza epidemiologica attraverso i modelli matematici sviluppati dal gruppo Epico- necessari per coordinare azioni locali di contenimento in caso di epidemie – basandosi, invece, sull’analisi dei social media, come da direttive da parte di WHO/OMS e UE;
    • non ha aggiornato e neppure attuato il piano pandemico;
    • ha attribuito, in accordo con Ue, ad inizio «pandemia, al virus definito come “ sconosciuto”, un gruppo di rischio biologico 2, cioè «virus con scarsa diffusione sulla comunità e con terapie e vaccini a disposizione », che, di fatto, corrisponde quindi ad un agente “conosciuto”, e che prevede una gestione sanitaria di tipo ordinario; pertanto, non dovevano essere applicate le misure restrittive /straordinarie stabilite in caso di pandemia e corrispondenti ….segue
    ad un gruppo di rischio biologico 4», né poteva essere imposto il vaccino come ultima soluzione terapeutica;
    • ha alterato il processo di cura nel percorso domiciliare, impedendo al medico di condurre un corretto iter diagnostico secondo «scienza e coscienza» che potesse escludere ogni altra patologia curabile a domicilio;
    • ha disincentivato l’esecuzione delle autopsie, necessaria per conoscere la reale causa di morte;
    • ha indirizzato i pazienti in ospedale verso le costosissime terapie antivirali e la ventilazione meccanica, seguendo le linee WHO, che indicavano la «vigile attesa»;
    • ha alterato il processo di cura nel percorso ospedaliero, sostituendo il tampone (inattendibile al100%) al medico nella conferma diagnostica di COVID 19;
    • ha scientemente mantenuto un vecchissimo sistema di classificazione e codifica delle malattie, l’ICD-9-CM, che avrebbe dovuto essere abbandonato da anni per essere sostituito dall’ICD-10, …segue
    come richiamato da diversi riferimenti normativi italiani ed europei e del quale non è neppure stato fatto l’aggiornamento biennale, con ciò favorendo una disomogeneità ed una distorsione dei dati.
    • Ha completamente ignorato le disposizioni di cui al Decreto Legislativo n. 81/2008 , in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che richiama più volte, in merito ai vaccini, i requisiti di efficacia, immediata disponibilità, non somministrazione ai soggetti immuni;
    • ha sostituito all’efficacia del vaccino la sperimentalità dello stesso ed ancor di più ne ha obbligato la somministrazione anche a soggetti già immuni – con il Decreto Legge n. 44/2021, convertito in legge 28 maggio 2021 n. 76, concernente l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari – in totale violazione del su citato Decreto Legislativo n. 81/2008;
    • ha violato le disposizioni di cui al Decreto Ministero della salute del 7 settembre 2017 ed, in Europa, al Regolamento n.726/2004, …segue
    in ordine al c.d. uso compassionevole di farmaci/vaccini sperimentali, consentito per “gruppo di pazienti“ con malattia cronica o gravemente invalidante;
    • ha disposto – nonostante l’appartenenza di SARS COV 2 al gruppo di rischio biologico 3 non possa consentirlo tecnicamente – la vaccinazione obbligatoria, e per giunta di massa (in base alla Road Map europea), sfruttando l’uso compassionevole, tramite utilizzo di farmaci/vaccini sperimentali OGM, previsto nel caso in cui non siano disponibili terapie efficaci. Il gruppo di rischio biologico 3, al contrario, contempla per sua definizione la disponibilità di cure appropriate ;
    • la Road Map europea è stata preparata nel 2018, prevedendo già nel 2019 contratti di appalto congiunto (pubblico /privato) per acquisti e fornitura di vaccini in previsione di una pandemia e conseguente passaporto vaccinale entro il 2022. Conclusioni
    Concludendo, in estrema sintesi, sono venuti meno, da parte di WHO, UE e Italia, ciascuno nel proprio ambito di competenza:
    • coordinamento, vigilanza e controllo, in ordine a:
  6. classificazione delle malattie e codifica delle stesse, al fine di ottenere omogeneità dei dati, all’interno di ogni Stato e complessivamente tra tutti i Paesi membri, necessaria per ottenere un corretto studio epidemiologico;
  7. qualità, sicurezza ed efficacia del ciclo produttivo dei farmaci;
  8. qualità, sicurezza ed efficacia del ciclo produttivo dei vaccini;
  9. aggiornamento ed attuazione del piano pandemico (Italia, in particolare). …segue
    • Al contrario, da parte di WHO e della UE sono stati adottati tutti quei provvedimenti che hanno consentito ai produttori di vaccini sperimentali OGM di immetterli in commercio senza controlli di qualità, sicurezza ed efficacia.
    • L’Italia, a sua volta, con il distorto ciclo di cura, c.d. anticiclo di cura, e il distorto sistema di codifica delle malattie/diagnosi nel sistema di classificazione delle malattie, ICD-9-CM, tuttora in uso anche se obsoleto, nonché con l’instaurazione del primo lock-down, è stata la prima nazione a creare morti e a diffondere il panico da “virus”!!
    • WHO, UE e Italia hanno posto in essere scientemente un sistema normativo sanitario che, lentamente e inesorabilmente, ha completamente stravolto quello ….segue
    • preesistente, attraverso la distorsione e la violazione delle norme sulla governance in tale materia.
    • Già da 15 anni a questa parte, WHO, la letteratura scientifica internazionale e Bill Gates avevano pronosticato pandemie da virus sconosciuti, che avrebbero fatto deflagrare i sistemi sanitari ed economici dei singoli Paesi.
    • L’emergenza pandemica ha costituito il pretesto per togliere sovranità agli Stati sovvertendo le regole, per cui gli stessi Stati e Big Pharma si associano contro i cittadini, privandoli di libertà, salute e diritti!
    • La scientifica volontà di costruire un’epidemiologia di morte per mezzo di cure sbagliate, ha avuto il fine di obbligare i cittadini a vaccinarsi come fossero malati terminali per i quali si ricorre alla somministrazione di vaccini – utilizzando l’uso compassionevole -, che la stessa UE ha fatto sì, con l’appoggio incondizionato dell’Italia, che fossero pericolosi per la salute!!!

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https://cataniacreattiva.it/esposto-sui-morti-covid-a-firma-del-prof-p-belli-tutte-le-violazioni-ed-inadempienze-nellallegato-allesposto-della-d-ssa-r-esposito/

La Redazione

Finalmente e’ arrivata la notizia che da tanti mesi attendevamo. Il Comitato Nazionale Gli Angeli per la Salvezza presieduto da Cisco Orlando, dopo attento e certificato lavoro di indagine del Prof. Pier Francesco Belli, che ha impiegato mesi di meticolosa ricerca, ha presentato un esposto in varie procure d’Italia, che accerterebbe, attraverso un’ analisi chiara e puntuale di norme e fatti, responsabilità e colpevoli delle morti (poi classificate erroneamente “morti per covid”) da febbraio 2020 ad oggi.
Nell’articolato testo viene esaminato in modo rigoroso e totalmente documentato la violazione sistematica di norme nazionali e sovranazionali da parte di WHO, UNIONE EUROPEA, e ITALIA.
In particolare si analizza come, dal lato del nostro stato nazionale, con una circolare del Ministero della salute del febbraio 2020 siano state consegnate a tutti i medici del territorio delle check list, il rispetto delle quali imponeva che tutta la sintomatologia respiratoria stagionale dovesse improvvisamente cambiare nome ed essere considerata “Caso sospetto COVID 19”.
Per effetto di tale imposizione diagnostica dettata dall’alto, attribuendo al Covid 19 una genesi virale del virus sconosciuto, ne conseguiva l’indisponibilità di cure/terapie efficaci ed i pazienti giungevano in ospedale in condizioni critiche dove veniva riconfermato l’errore diagnostico ed i pazienti indirizzati verso terapie antivirali, ventilazione meccanica.
In altre parole, larga parte dei decessi (per non dire tutti) si sarebbero potuti evitare ma questo articolato esposto spiega ragioni mediche e giuridiche che hanno stravolto un sistema sanitario già largamente compromesso in favore di logiche di potere e, una volta per tutte, ribalta il tema del negazionismo perché, date le prove schiaccianti contenute in questo testo, si dimostra che ad essere negazionisti sono le istituzioni, gli organi di stampa e il main stream che a fronte di una pura narrazione mai provata dai fatti (il testo dimostra in modo conclamato e con argomentazione scientifica che la pandemia è stata solo narrata ma mai riscontrata) che negano l’evidenza che il Covid 19 nulla è se non una narrazione, appunto, creata ad arte ed imposta con norme illegittime per imporre un nuovo ordine socio economico senza alcun fondamento tecnico o scientifico alla base. Il tutto per arrivare quindi ad una imposizione vaccinale di quella che in realtà altro non è che una terapia genica sperimentale già peraltro condannata dal codice di Norimberga in tempi non sospetti ed oggi artatamente riportata alla ribalta (senza in verità essere mai cessata) con l’uso bieco e strumentale del cd “uso compassionevole”. Asserendo infatti che il vaccino rappresenta l’unica soluzione possibile era necessario individuare una strategia per poterlo somministrare quando ancora in caso di sperimentazione e ciò è stato fatto attraverso l’uso compassionevole. Peraltro la forzatura della vaccinazione di massa oltre a non trovare alcun fondamento dal punto di vista clinico/epidemiologico non è nemmeno sostenibile dal punto di vista normativo laddove peraltro tutte le giurisdizioni sovranazionali e nazionali da sempre hanno legiferato ribadendo il principio di volontarietà della partecipazione alle sperimentazioni che per nessun motivo può essere coercizzata.
Dati quindi i risvolti eclatanti provati tanto in punto di fatto quanto in punto di diritto dallo studio su cui fondano gli esposti presentati a varie procure (tra cui, oltre a quella da noi giunte, quelle di Palermo, Bologna, Roma, Reggio Calabria e Cosenza) questa redazione si ripromette di seguire gli sviluppi della vicenda da vicino per fornire ai cittadini una lettura finalmente chiara e non partigiana di ciò che davvero c’è dietro alla narrazione di una pandemia mai avvenuta.

Roma, 16 Luglio 2021

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e su:

https://cataniacreattiva.it/terremoto-giudiziario-presentato-dettagliato-esposto-in-tutte-le-procure-ditalia-sui-morti-covid/

Abbiamo verificato questa notizia che avevamo trovato nelle chat. Avendo parlato direttamente con il medico interessato dalla famiglia, che sta seguendo la vicenda, Vi possiamo assicurare che è tutto vero e per questo vi riportiamo tutto integralmente.

I medici che hanno fatto questo abuso saranno portati alla sbarra. Forse che l’ospedale Cervello avrebbe perso 2.000,00 euro al giorno?

Preghiamo per Agostino.

Il nostro amico Agostino da una settimana e’ segregato all’Ospedale Cervello UTIR 3 piano. Ha già dichiarato, firmando, di rifiutare le cure ospedaliere e di volere essere dimesso per accedere alle cure domiciliari a casa propria, secondo lui più efficaci, manlevando l’ospedale da ogni responsabilità e rispettando la quarantena. Dopo l’ intimazione dell’avvocato a dimetterlo entro le ore 12 di sabato 10 luglio, Agostino vestito, con l’ambulanza pronta ad aspettarlo, è stato trattenuto, adducendo la scusa che aveva la saturazione a 60. Lo hanno rimesso a letto ed Agostino ha fatto la foto all’apparecchiatura che lo monitorava da dove risultava che la sua reale saturazione era 96, in seguito, accortisi che lui inviava le foto del monitor sulle chat, hanno girato il monitor in modo che non potesse più fotografarlo. Dopo vari tentativi, con l’intervento di medici esterni che non venivano nemmeno fatti entrare e dopo esserci rivolti anche ai NAS, che non sono intervenuti, dopo proteste varie, oggi 14/07, nonostante la sua ferma volontà e gli accorati messaggi che scriveva con lucidità, lo hanno portato in rianimazione ed intubato. Con crudele prepotenza, lo stanno uccidendo. Stanno stravolgendo tutti i diritti dell’essere umano. Quello che è successo ad Agostino, che ricoverato con una normale bronchite (con tampone negativo), in ospedale gli riscontrano un tampone positivo e non gli è stato più permesso di uscire. Quello che sta succedendo a lui sarà già successo a tantissime persone e potrebbe succedere anche ad ognuno di noi. Agostino deve essere il nostro simbolo per i diritto ad autodeterminare il proprio modo di curarsi. Dobbiamo unirci e reagire, perché se no, quando sarà il nostro turno, saremo SOLI.

Gianfranco”.

Fonte: Canale Telegram “Il Re è Nudo” – Redattore Fabio D’Angelo)

Puoi leggere l’articolo anche su:

https://cataniacreattiva.it/vergognaaaaaa-agostino-intubato/

FONTE: avv. Giovanni Bonomo-Milano 12.07.2021

Istruzioni alla cittadinanza contro il ricatto vaccinale della presunta “prevenzione” dell’infezione SARS-CoV-2

L’avv. Bonomo ha redatto la serie di risposte alle domande che un qualsiasi pubblico ufficiale (tenuto prima a identificarsi) che ci inviti ad una qualsiasi “vaccinazione Covid” potrebbe rivolgerci.
Si tratta di risposte tratte da un dialogo avvenuto presso lo hub vaccinale di Bolzano (da cui anche il video su YouTube “Se i vaccini non prevengono l’infezione, i medici rischiano il reato di falso ideologico?”) e replicabile per qualsiasi situazione di legittima difesa in cui il cittadino dovesse trovarsi in qualsiasi parte del territorio nazionale.

-Noi cittadini di sana e robusta Costituzione (art.
13, 16, 32, 41) non vogliamo andare di male (curabile) in peggio (geneticamente irreversibile) facendo da cavie ad una terapia genica sperimentale già dimostratasi fallimentare sia come cura che come prevenzione.
Ricordo a tutti che il D.L. 1 aprile 2021 n. 44 convertito in legge 28. 5.2021 n. 76 sulle misure urgenti per il contenimento dell’epidemia e in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, prevede “l’obbligo a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2”.
Prevedere un obbligo di sottoporsi a vaccinazione per prevenire la malattia Covid-19 è illegale!Nessuno può essere obbligato a prendere un farmaco per evitare una malattia. Anche le comunicazioni contenenti la convocazione a sottoporsi alla vaccinazione, notificate dalle amministrazioni delle ASL agli esercenti le professioni sanitarie, contengono l’erroneo riferimento al fatto che il vaccino prevenga l’infezione e devono quindi considerarsi illegittime e impugnabili.

Ci risulta che Lei non si sia ancora sottoposto a nessun delle “vaccinazioni COVID “ obbligatorie. Come mai, per quale motivo?

Per più motivi. Anzitutto non si tratta di alcuna “vaccinazione” ma di terapie geniche sperimentali, così come è dichiarato sulla stessa scheda tecnica del farmaco, dove c’è scritto chiaramente OGM (Organismi Geneticamente Modificati) ed mRNA, cioè terapie geniche. Se Lei insistesse a chiamarlo “vaccino” potrebbe incorrere nel reato di falso ideologico ex art. 479 cod. pen. e nel reato di false dichiarazioni ex art. 374 cod. pen. con l’aggravante che le Sue dichiarazioni vengono rese da un pubblico ufficiale. Glielo dico subito per qualsiasi verbalizzazione che Lei volesse o dovesse fare.

Un altro motivo e’ che non c’è alcun obbligo, per nessuno, di farsi somministrare tali terapie geniche sperimentali. Di un farmaco sperimentale – e i cosiddetti “vaccini Covid” sono ancora in fase di sperimentazione – non può essere imposta alcuna somministrazione per obbligo di legge.

Quanto sto dicendo è verificabile sempre sulla scheda tecnica, dove è riportato chiaramente un triangolo nero capovolto a significare che il farmaco è nell’ultima “fase di sperimentazione” in “vivo” cioè che viene fatta su soggetti che si sottoporranno “volontariamente” a questa sperimentazione. Inoltre, sempre sulla stessa scheda tecnica (comunemente detto foglietto illustrativo o bugiardino), è riportato esplicitamente dai produttori che si tratta di una sperimentazione “in doppio cieco” e che i risultati saranno resi noti entro il 2023.
Se poi Lei dovesse affermare che per il fatto che io non sia “vaccinato” possa avere limitazioni o restrizioni alla libertà personale di qualsiasi tipo, sociale, lavorativa, di spostamento, allora si configura un ricatto che il codice penale definisce estorsione giusta l’art. 629 cod. pen.
Poi ci sono anche altri motivi, ma per ora mi fermo qui.

  • Quindi, Sig. XYZ, Lei non fa questa vaccinazione? Dunque rifiuta? Perché se e’ così devo farLe firmare che rifiuta.
  • Io non sto rifiutando alcunché, semplicemente non Le sto dando il mio consenso. Posso darLe il consenso e firmare se Lei riporta sul documento di “Consenso Libero e informato” il pezzo che manca, vale a dire la mia dichiarazione: “Io sottoscritto X Y dichiaro che non do il consenso a nessun tipo di trattamento farmacologico sperimentale Covid. Dichiaro inoltre che il mio sistema immunitario non ha necessità di “istruzioni esterne” su come “comportarsi e rispondere” nei confronti di agenti patogeni. È già ottimamente istruito da milioni di anni di evoluzione e riceve quotidianamente da me tutto il supporto necessario. Essere un cittadino informato di sana e robusta Costituzione (art. 13, 16, 32, 41) è la vera garanzia per la mia salute e per la ‘Salute Pubblica’”.
  • Ma io non posso riportare la sua dichiarazione
    Non pretenderà che io firmi ciò che vuole Lei o chi per Lei? Io metto la mia firma in un documento solo quando ciò che vedo scritto ha la mia approvazione. Altrimenti firmi Lei!
  • Allora scrivo che Lei rifiuta!
  • Lei può scrivere ciò che vuole, ma sappia che dovrà rispondere personalmente in sede sia civile che penale di tutto ciò che scriverà riguardante la mia persona, soprattutto se scrive il falso, essendo un pubblico ufficiale. Le ricordo comunque che, senza la mia firma, il Suo verbale da Lei solo scritto e firmato rimane un foglio di carta che io non ho né approvato né sottoscritto e che pertanto non ha alcun valore legale.
    °°°
    Questo è ciò che risponde un cittadino informato e consapevole dei propri doveri e diritti. La criminale campagna vaccinale ai danni dell’ignara popolazione illusa di un rimedio peggiore del male – il Covid 19 si elimina con cure efficaci che possono essere a disposizione di tutti – richiede una risposta ferma e decisa da parte di tutti o almeno di quella cittadinanza consapevole che aumenta sempre di più grazie al lavoro di controinformazione dei pochi giornalisti indipendenti non asserviti al regime
    sanitario. Partecipiamo così ad
    una delle più grandi imprese della storia. E sui libri di storia ne
    parleranno, quando la veemenza degli interessi sporchi che divorano il presente si sarà placata e il
    mondo sarà pronto per guardarsi con lucidità e serenità alle spalle.
  • Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.Li), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, supportati da un team di medici e avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verita sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale.

di Marco Lehnus (medico)

Un gruppo di malattie degenerative del sistema nervoso centrale, è noto con il termine di malattia da prioni.

Si tratta, fortunatamente, di encefalopatie rare, che colpiscono sia l’essere umano, sia il mondo animale e specificamente i mammiferi.

I prioni, sono forme alterate della proteina prionica  (PrP), particolarmente presente nel nostro cervello, ma presente anche in altre strutture del nostro organismo.

La mutazione, per  ragioni non ancora perfettamente chiarite, della forma spaziale della PrP, vengono trasmesse geneticamente, come carattere autosomico dominante.  Ovvero, un genitore portatore di questa mutazione, ha il 50% delle probabilità di trasmettere il gene modificato della proteina prionica ai figli, conducendo in patologia irreversibile l’organo colpito.

Nel cervello, organo particolarmente ricco di PrP, l’accumulo dei  prioni a livello dei neuroni (le cellule del sistema nervoso), crea delle microcavità, che conferiscono al tessuto cerebrale un aspetto simile a quello di una spugna (donde il nome di malattia spongiforme) .

Fin qui, ciò che concerne la mutazione genetica della PrP, in grado di dare origine a diverse forme di malattia da prioni .

Le forme acquisite di malattia da prioni, vanno dalle cosiddette forme iatrogene (ovvero indotte dal medico in seguito a somministrazione di farmaci biologici di tipo ormonale contaminati, come pure in seguito all’utilizzo accidentale di sangue trasfusionale contaminato), alle forme conseguenti all’utilizzo di carne bovina, affetta dall’ encefalopatia spongiforme bovina o “morbo della mucca pazza”, il cui primo caso avvenne in Inghilterra nel 1986, in un allevamento dello Hampshire, ove il consueto processo chimico legato all’uso di solventi per eliminare l’eccesso di grassi delle carni da trasformare in farine, venne  sostituito con un processo di “pressione”, che però non riuscì ad inattivare i prioni presenti in esse. 

Quali aree vanno ad occupare i prioni nel corpo umano?

Per comprenderlo, possiamo “visualizzare” la struttura di una cellula, anche senza ricorrere ad una sua immagine e partiamo quindi dalla:

CASA

immaginiamo pertanto un prato di 1500 – 2000 mq. (non certo un’estensione enorme) ed in esso costruiamo una casetta  unifamiliare per  quattro o cinque persone, all’interno della quale c’è tutta la ricchezza in termini di nucleo familiare  e di oggetti, tutti indispensabili e delicatissimi , fondamentali  per l’economia e la sopravvivenza complessiva della casa. Dimenticavo la mansarda, preziosissimo luogo, ove la presenza di libri, dvd musicali e film, nonché oggettistica legata agli hobby, caratterizzano l’essenza specifica dei proprietari della nostra magione.  Ora, recintiamo il tutto con un muretto di protezione con due aperture, una per il cancelletto che conduce alla casa ed una per il cancello più grande che dia accesso al garage.  Nel giardino, mettiamo qua e là piante e piantine, sassi ornamentali, come pure luci e molte altre cose, che chiamiamo semplicemente oggetti.  Facile la visualizzazione complessiva, vero?

Ora, passiamo alla:

CELLULA

Ora, trasliamo quanto immaginato sopra, per immaginare invece la cellula. In essa, il prato lo chiameremo citoplasma, la casa diviene ora il nucleo (che contiene  la maggior parte della “ricchezza”, ovvero il patrimonio genetico dell’individuo. Gli acidi nucleici qui presenti, ovvero il DNA e l’RNA, esprimono sotto forma di produzione di proteine, l’informazione genetica specifica di ogni individuo.

Immaginiamo una collana con le sue perle: ogni singola perla è un aminoacido. L’unione di due aminoacidi forma una proteina semplice, mentre più aminoacidi uniti assieme, formano  una proteina complessa.

Gli acidi nucleici sono certamente proteine, oltretutto complesse, ove – nel caso del DNA associato a proteine specifiche, chiamate istoni – si va a costituire la cromatina, ovvero la materia della quali sono fatti i cromosomi.  L’RNA messaggero (mRNA) del quale si parla a dismisura nell’ultimo anno e mezzo, è l’elemento che porta informazioni genetiche specifiche di ognuno di noi ai siti (i ribosomi) per la sintesi proteica durante la trascrizione del DNA.

All’interno del nucleo, è contenuto il nucleolo (la mansarda…) nel quale vi è abbondanza di Rna ribosomiale (r-RNA) sintetizzato a partire da un filamento di DNA. L’ r-RNA formatosi in questa sede, si ripiega su se stesso, si lega alle proteine ribosomiali presenti per costituire il ribosoma che abbandonerà il nucleolo e, attraversando il nucleo, giungerà nel citoplasma per diventare unità funzionale per la produzione di proteine. Ribosoma, mitocondri, apparato di Golgi e molto altro ancora, saranno le “piantine” e gli “oggetti” del nostro giardino che abbiamo chiamato citoplasma. Ci siamo?

Ora, da ultimo, costruiamo il muro di cinta del giardino per la protezione della casa, che chiamiamo in questo caso membrana cellulare. Essa, consente l’ingresso e l’uscita (come per la casa il cancello e il portone), solo ad elementi selezionati e provenienti dal metabolismo alimentare in ingresso e dei rifiuti in uscita.

Da ultimo, non dimentichiamo che vicino alla nostra casa, vi sono altre case e che per raggiungerle, sarà necessario percorrere uno spazio chiamato strada, mentre l’analogo spazio fra una cellula e l’altra è lo spazio intercellulare.

Riuscite a vedere il tutto legato nella similitudine descritta? Se si, procediamo senza oramai più difficoltà!

Ora, possiamo quindi tornare ai nostri prioni 

Come dicevamo, sono forme alterate della PrP (la proteina prionica).

I prioni, vanno ad accumularsi nel sistema nervoso, proprio nello spazio intercellulare, fra una cellula nervosa (neurone) e l’altra, ove formano placche di aggregazione che determineranno nel tempo la degenerazione del tessuto nervoso stesso.

Ciò che accade ad esempio nella Sindrome di Creutzfeldt – Jacob, più nota come “malattia della mucca pazza”, è esattamente questo!

Il vaccino, come gli studi di microbiologia insegnano agli studenti del 2°anno di medicina, è un farmaco ottenuto da un elemento biologico – il virus –  ucciso oppure reso attenuato o avirulento, che dovrà poi essere iniettato dopo opportuni ulteriori passaggi di laboratorio, nel corpo umano.

Ora, dopo questa ampia ma necessaria premessa, abbiamo gli elementi per capire le ragioni per le quali un “dispositivo genico” ingannevolmente chiamato vaccino, possa determinare danni seri ed irreversibili anche – ma non solo – ad uno dei tessuti più importanti che costituiscono il nostro corpo: il tessuto nervoso.

A tal proposito, riassumo brevemente gli studi condotti nel 2020 dal prof. Richard Fleming medico con PhD, nei quali si evidenzia la presenza di aree (domini) simili a prioni nella proteina spike del Sars-Cov-2

Il Sars -Cov -2, appartiene al genere dei beta-coronavirus (β-CoV), genere rivelatosi essere l’unico ad essere caratterizzato da una elevatissima affinità – da 10 a 20 volte maggiore – per i recettori degli ACE2,  naturalmente presenti sulle membrane cellulari delle cellule polmonari (dove viene prodotto l’ACE, ovvero l’enzima di conversione dell’angiotensina), ma anche sulle membrane cellulari del cuore, delle arterie dei reni e dell’apparato intestinale, i quali recettori, oltre a mantenere controllata la pressione del sangue, funzionano, purtroppo, anche come porte d’ingresso (siti di aggancio) per alcuni tipi coronavirus.

È stato scoperto che i vaccini causano una serie di eventi avversi cronici a sviluppo tardivo.

Ed alcuni eventi avversi come il diabete di tipo 1 (insulinodipendente), potrebbero non verificarsi fino a 3-4 anni dopo la somministrazione di un vaccino [1].

Nell’esempio del diabete di tipo 1, la frequenza dei casi di eventi avversi conseguenti alla malattia diabetica, può superare la frequenza dei casi di malattie infettive gravi, che il vaccino è stato progettato per prevenirle.

Dato che il diabete di tipo 1 è solo una delle tante malattie immunomediate potenzialmente causate dai vaccini, gli eventi avversi cronici tardivi rappresentano un serio problema di salute pubblica.

Vaccini a base di RNA :  rischio di indurre eventi avversi specifici.

Uno di questi potenziali eventi avversi sono le malattie a base di prioni, causate dall’attivazione di proteine ​​intrinseche per formare prioni. È stata pubblicata una vasta conoscenza su una classe di proteine ​​leganti l’RNA che hanno dimostrato di concorrere all’insorgenza di una serie di malattie neurologiche tra cui il morbo di Alzheimer e la SLA (sclerosi laterale amiotrofica).

Il vaccino COVID-19 a base di RNA Pfizer, è stato approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) degli Stati Uniti, con un’autorizzazione all’ uso di emergenza senza dati sulla sicurezza a lungo termine!

A causa delle preoccupazioni sulla sicurezza di questo vaccino, è stato condotto uno studio per determinare se il vaccino potesse potenzialmente indurre una malattia a base di prioni.

L’ analisi del vaccino Pfizer contro il COVID – 19, ha identificato due potenziali fattori di rischio di indurre la malattia da prioni nell’uomo. La struttura sequenziale di RNA nel vaccino, contiene delle sequenze che si ritiene inducano il TDP-43 ed il FUS (sono geni che codificano per una proteina legante l’RNA) a formare aggregazioni basate su prioni, portando allo sviluppo di comuni malattie neurodegenerative.

La proteina spike, codificata dal vaccino, si lega all’ ACE-2, un enzima che contiene molecole di zinco [8]. Il legame della proteina spike all’ACE2, ha il potenziale per rilasciare la molecola di zinco, uno ione che fa sì che TDP-43 assuma la sua trasformazione patologica del prione.

Negli ultimi due decenni alcuni scienziati si sono preoccupati che i prioni potessero essere usati come armi biologiche. Più di recente c’è stata la preoccupazione che le molecole intracellulari ubiquitarie potessero essere attivate per causare malattie da prioni, tra cui il morbo di Alzheimer, la SLA e altre malattie neurodegenerative.

L’attuale analisi indica che il vaccino COVID-19 a base di RNA di Pfizer contiene molte sequenze di RNA che hanno dimostrato di avere un’elevata affinità per TDP-43 o FUS e hanno il potenziale per indurre malattie neurologiche degenerative croniche. TDP-43 è un altro meccanismo che porta alla formazione di aggregazioni simili all’amiloide (proteina anomala presente in molti organi del corpo in grado di determinare gravi patologie. Nel cervello è responsabile del morbo di Alzheimer).  

Nella relazione di cui al sito citato nei riferimenti bibliografici, si legge ancora che:

“…l’interazione è abbastanza preoccupante data la convinzione che il virus che causa COVID-19, SARS-CoV-2, sia un’arma biologica [10,11] ed è possibile che la proteina virale del picco possa essere stata progettata per causare la malattia da prioni.

Un’altra preoccupazione correlata è che il vaccino Pfizer utilizza un unico nucleoside di RNA 1-metil-3′-pseudouridilile (Ψ). Secondo i documenti informativi della FDA, questo nucleoside è stato scelto per ridurre l’attivazione del sistema immunitario innato [12]…”.

Prosegue la relazione:

“ …se avessero ragione coloro che sostengono che il COVID-19 sia effettivamente un’arma biologica, allora potrebbe essere rilasciato un secondo virus potenzialmente più pericoloso, che lega la proteina spike trovata sulle cellule ospiti dei destinatari del vaccino. I dati non sono disponibili al pubblico, alfine di  fornire informazioni riguardo a :

quanto tempo dopo l’RNA del vaccino viene tradotto nell’individuo vaccinato

 per quanto tempo, dopo la traduzione, la proteina spike sarà presente nelle cellule del ricevente.

Infine, altri che lavorano nel campo hanno pubblicato ulteriore supporto che i vaccini COVID-19 potrebbero potenzialmente indurre la malattia da prioni. Gli autori [18] hanno trovato sequenze correlate ai prioni nella proteina spike COVID-19 che non sono state trovate nei coronavirus correlati. Altri [19] hanno riportato un caso di malattia da prioni, malattia di Creutzfeldt-Jakob, che si è verificata inizialmente in un uomo con COVID-19.

Molti hanno lanciato l’allarme che l’attuale epidemia di COVID-19 sia in realtà il risultato di un attacco con armi biologiche rilasciato in parte da individui nel governo degli Stati Uniti [10,11]. Una tale teoria non è inverosimile dato che l’attacco all’antrace del 2001 negli Stati Uniti ha avuto origine a Fort Detrick, una struttura di armi biologiche dell’esercito statunitense.

Poiché l’indagine dell’FBI sull’antrace è stata chiusa contro il parere dell’agente principale dell’FBI,  nel caso ci sono probabilmente cospiratori che lavorano ancora nel governo degli Stati Uniti. In uno scenario del genere, l’obiettivo principale di fermare un attacco con armi biologiche deve essere quello di arrestare i cospiratori o gli attacchi non cesseranno mai.

Approvare un vaccino, utilizzando la nuova tecnologia dell’RNA senza test approfonditi è estremamente pericoloso. Il vaccino potrebbe essere un’arma biologica e anche più pericoloso dell’infezione originale”.

Riferimenti bibliografici:

https://www.evolutamente.it/vaccini-mrna-per-covid-19-e-rischio-di-malattia-da-prioni/  alla fine della quale sono riportati i riferimenti bibliografici che hanno reso possibile all’autore stilare la relazione di seguito.

Classen JB, Classen DC. Clustering of cases of insulin dependent diabetes (IDDM) occurring three years after Hemophilus influenza B (HiB) immunization support causal relationship between immunization and IDDM. Autoimmunity. 2002; 35: 247-253.

King OD, Gitler AD, Shorter J. The tip of the iceberg: RNA-binding proteins with prion-like domains in neurodegenerative disease. Brain Res. 2012; 1462: 61-80.

WHO, International Non Proprietary Names Program: 11889. 9/2020.

Kapeli K, Pratt GA, Vu AQ, et al. Distinct and shared functions of ALS-associated proteins TDP-43, FUS and TAF15 revealed by multisystem analyses. Nature Communications. 2016; 7: 12143.

Kuo P, Chiang C, Wang Y, et al. The crystal structure of TDP-43 RRM1-DNA complex reveals the specific recognition for UG- and TG-rich nucleic acids. Nucleic Acids Research. 2014; 42: 4712-4722.

Tollervey JR, Curk T, Rogelj B, et al. Characterizing the RNA targets and position-dependent splicing regulation by TDP-43; implications for neurodegenerative diseases. Nat Neurosci. 2011; 14: 452-458.

Imperatore JA, McAninch DS, Valdez-Sinon AN, et al. FUS recognizes G quadruplex structures within neuronal mRNAs. Frontiers in Molecular Biosciences. 2020; 7: 6.

Shang J, Ye G, Shi K, et al. Structural basis of receptor recognition by SARS-CoV-2. Nature. 2020; 581: 221-225.

Garnier C, Devred F, Byrne D, et al. Zinc binding to RNA recognition motif of TDP-43 induces the formation of amyloid-like aggregates. Sci Rep. 2017; 7: 6812.

Classen JB. COVID-19, MMR vaccine, and bioweapons. Diabetes & its Complications.2020; 4: 1-8.

Classen JB. Evidence supporting the hypothesis that the 2019 epidemic of E-vaping acute lung injury (EVALI) was caused in part by COVID-19. Diabetes & Complications. 2020; 4: 1-2.

Pfizer-Biotech: COVID-19 Vaccine (BNT162, PF-07302048), Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee Briefing Document. Meeting Date: 10 December 2020.

Roundtree IA, Evans ME, Pan, et al. Dynamic RNA modifications in gene expression regulation. Cell. 2017; 169: 1187-1200.

Classen JB. Review of Vaccine Induced Immune Overload and the Resulting Epidemics of Type 1 Diabetes and Metabolic Syndrome, Emphasis on Explaining the Recent accelerations in the Risk of Prediabetes and other Immune Mediated Diseases. J Mol Genet Med. 2014; S1: 025.

Amiral J. Can COVID-19 Induce an autoimmune disease associated with long- lasting symptoms and delayed complications? Ann Clin Immunol Microbiol. 2020; 2: 1014.

Wang EY, Mao T, Klein J, et al. Diverse functional autoantibodies in patients with COVID-19. medRxiv preprint. 2020.

Lyons-Weiler J. Pathogenic priming likely contributes to serious and critical illness and mortality in COVID-19 via autoimmunity. Journal of Translational Autoimmunity. 2020; 3: 100051.

Tetz G, Tetz V. SARS-CoV-2 prion-like domains in spike proteins enable higher affinity to ACE2. Preprint. 2020.

Young MJ, O’Hare M, Matiello M, et al. Creutzfeldt-Jakob disease in a man with COVID-19: SARS-CoV-2-accelerated neuro degeneration? Brain, Behavior, and Immunity. 2020; 89: 601-603               

di Fabio d’Angelo

Musumeci vuole scovare i non vaccinati.
Unità vaccinali di prossimità in tutti i comuni, nei centri commerciali ed attività produttive e sopra tutto negli uffici pubblici. Nel caso i dipendenti pubblici non volessero vaccinarsi, saranno spostati in altri reparti, anche cambiando la mansioni, in cui non avranno contatti con il pubblico.

Nella sua Ordinanza contingibile ed urgente n.75 del 07.07.2021, il Presidente della Regione Siciliana, allega i prospetti dei vaccinati in tutti i comuni della sua Regione. Ponendosi come obbiettivo il raggiungimento dell’80% della copertura fra i quasi cinque milioni di siciliani. Musumeci non obbliga nessuno, allo stesso tempo vuole evitare il contatto con il pubblico dei dipendenti pubblici. Ma siamo sicuri che sono solo i vaccinati a trasmettere il virus o forse lo fanno anche i vaccinati, anche se per una percentuale minore?

Comunicato stampa M.i.A.S Movimento Indipendentista e Autonomista Siciliano. Il Presidente del M.I.A.S., Umberto Mendola, in riferimento all’ordinanza Contingibile ed Urgente emanata dal Presidente della Regione Siciliana in data 07.07.2021, con la quale in modo particolare ha disposto il trasferimento dei dipendenti pubblici da mansioni che prevedono il contatto con il pubblico, fa presente quanto segue:

1) Il menzionato articolo 32 della costituzione italiana sancisce che La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Vero è che Musumeci non prevede nell’ordinanza alcun trattamento vaccinale obbligatorio, ma e altrettanto vero che prende di mira il personale operante con il pubblico della Pubblica Amministrazione. Il principio costituzionale tutela preminentemente il diritto fondamentale alla salute dell’individuo, rispetto all’interesse collettivo.
Da questo principio ne deriva che non si può in virtù di una libera scelta di trattamento sanitario dei pubblici dipendenti, far derivare una conseguenza cosi impattante nello svolgimento del lavoro, fino ad arrivare al demansionamento coatto. Se una scelta è libera la si deve rispettare, senza conseguenze discriminatorie.

2) il trasferimento dei dipendenti pubblici, stabilito nell’articolo 3 dell’ordinanza n.75, si basa su un presupposto errato, cioè che i vaccini autorizzati dall’Aifa siano contro il virus SARS Cov2, mentre in realtà sono contro i sintomi della malattia Covud-19. Quindi non preservano dal contagio da parte dei vaccinati, che alla seconda dose risultano essere nella misura del 4,6% , ma alla prima risultano essere nella misura del 58,8%.
https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/cronaca/2021/06/30/covid-in-alto-adige-1.559-positivi-dopo-il-vaccino-_58210cc5-1639-4673-9631-6dca24757789.html
Situazione di contagio certificata e confermata anche dall’Asp di Palermo con nota del 07.06.2021, indirizzata ai presidi ospedalieri da essa dipendenti.

Per quanto sopra anche tutti i cittadini, compresi i pubblici dipendenti con prima dose non dovrebbero avere contatti con nessuno nei luoghi pubblici, ed anzi dovrebbero essere messi in quarantena poiché a forte rischio di contagio nelle prime settimane dopo la prima dose. Più tosto fate il richiamo con la seconda dose per tutelare la salute pubblica e mettere in sicurezza i cittadini, sempre se che abbia fatto la prima dose vuole farlo, visti i numerosi sintomi avversi, di questa che risulta essere una vaccinazione sperimentale.

La scelta politica di vaccinare la popolazione solo con la prima dose si sta rivelando una scelta politica scellerata, come dimostra il forte aumento di contagi fra i vaccinati con variante Delta, sia nel Regno Unito, sia in Israele che sono i due maggiori paesi al mondo che hanno vaccinato con prima dose.

Si fa appello pubblico al Presidente Musumeci di revocare in autotutela la sua ordinanza n.75, perché anche la scelta delle unità di prossimità vaccinali in ogni comune della regione e nei luoghi di lavoro non rispetta le garanzie costituzionali dettate dall’articolo 32 della costituzione italiana. Bastano gli open days per dare la possibilità ai cittadini di vaccinarsi liberamente, andare fino a sotto casa con le unità vaccinali non rispetta la loro libertà e configura uno sperpero di denaro pubblico, considerando che molti cittadini siciliani non si vogliono vaccinare, come dimostrano le meticolose tabelle statistiche allegate all’ordinanza.

FONTI: https://t.me/ComEtiSSicilia/297

https://www.informareh24.it/2021/07/08/musumeci-attua-la-stretta/

di Luca Scavone

Roma. Campidoglio. Ore 18.00. Camera ardente di Raffaella Carrà.
Ebbene sì Raffa, oggi hai fatto tanto silenzioso RUMORE.
Il rumore, rispettoso e un po’ melanconico, di chi è cresciuto con il tuo equilibrato varietà, con il tuo pacato far televisione e intrattenimento, con la tua musica fragorosamente vera e dolcemente scatenata.
Oggi, appena aperta la camera al pubblico, almeno mille persone stavan già in attesa di entrare.
Chi portava fiori gialli, dal colore amato da Raffaella; chi ascoltava, a musica sommessa, le sue hit, rubando il sorriso di tutti; nonne con nipoti e figlie, riconoscenti ad una artista italiana di un’Italia che non c’è più; anche tanti latino-americani, i quali, via social e skype, ‘compartivano’ il momento ai familiari lontani e in patria.

Tra i tanti in fila, intervisto Paola, che, in lacrime, dice: ‘vorrei dire grazie a Raffaella, da parte di tutte le donne italiane, perché ci ha fatto capire il valore del corpo femminile e come usarlo, con eleganza e senza mai volgarità’.
Più avanti un uomo annuisce, col piglio di chi ha vissuto i controversi e scintillanti anni 70, e chiosa: ‘Raffaella è anche donna precorritrice dei tempi. Nel 1963 prese parte ad un film controverso sulla resistenza italiana, ‘Il terrorista’. Quasi un prodromo del disincanto del ’68’.
Attendo, insieme agli altri fan, guardandomi intorno: tutti gli altri blogger, corrispondenti e giornalisti, si assiepano sulla fila, quasi a strappare un briciolo di continuazione di spettacolo. Tanti i ricordi: Raffaella era una di famiglia.
Molti ventenni e trentenni attendono silenziosamente rumorosi: ricordano tutti Carramba, la fragorosa risata della Raffa, il suo inarcare le spalle quasi a far plastica la polvere di stelle, la stessa che le aveva donato la regia di Falqui.
Mario Coco, un mio coetaneo, comico e cineasta indie, amante della televisione ben fatta, ricorda che, abitando accanto casa sua per un periodo, aveva potuto tenere una conoscenza con lei cordiale e sincera. Ricorda di un suo invito e della sua delicatezza nello scriversi con uno scambio epistolare. Mario fa anche memoria con dolcezza di una sua chiamata, per scusarsi del non presenziare ad una sua prima a teatro. Modi di fare di un’artista vera.
Mentre sento e vedo tutto questo attorno a me, non posso non fare caso a una cosa, piccola e importantissima allo stesso tempo.
Il leit motiv di questi giorni di saluto a Raffaella sono le scale.
Quelle del Campidoglio, dislocate all’ingresso, ad inzio fila, e protratte, numerose, per giungere all’entrata della camera.
Quelle antistanti la Basilica di Santa Maria in Ara Coeli, in cui si celebreranno le esequie venerdì prossimo.
Scale: le medesime che la Carrà ha dovuto scendere, salendole prima dal dietro le quinte, per fare degno ingresso in palcoscenico.
L’ultima entrata scenica.
L’ultimo palcoscenico: l’ultimo sorriso donato al suo pubblico.
Dal Campidoglio e da una Roma torrida, pari all’entroterra della tanto amata Spagna di Raffaella, è tutto.
Con in cuffia ‘Fatalità’ chiudo l’articolo e vi auguro una vita che sappia di varietà.
Grazie Raffaella.

in coda alla camera ardente in Campidoglio

Nel modello globale esistono evidentemente alcuni meccanismi ormai usurati. Forse l’Italia è uno di questi? 

di Roberto Roggero

Nel gigantesco circuito della Finanza, che estende i suoi tentacoli a livelli difficilmente immaginabili, solo nove Paesi hanno una propria Banca Centrale che, pur attraverso i gangli del sistema “scatole cinesi”, non faccia capo a nomi come Rothschild, dinastia che, insieme a pochissime altre, alimenta semplicemente tutto. Non esiste quindi una “Banca Rothschild” in Russia, Cina, Venezuela, Iran, Cuba, Ungheria, Siria, Islanda e Nord Corea. Inoltre, Venezuela, Iran e Russia sono anche i primi tre produttori di energia al mondo, considerando i giacimenti di petrolio, carbone e gas. Per il resto, in un modo o in un altro, tutti gli istituti nazionali di credito, definiti quindi per statuto “organismo di uno stato indipendente sovrano”, di fatto non lo sono, dal momento che, direttamente o per conto terzi/quarti/quinti/ecc. sono controllate da Rotschild & Soci. Da considerare poi che le Banche Centrali di Svizzera (in primis), Giappone, Grecia e Belgio, hanno costituito società quotate in Borsa. Da qui si comprende perché certi Stati, con istituto di credito effettivamente statale indipendente, sono costantemente attaccati a diversi livelli, e soprattutto mediaticamente, da holding della comunicazione che al vertice, dopo un contorto organigramma, trovano i soliti noti. 

Il riferimento è in particolare a quello che i media mainstream occidentali hanno battezzato “Asse del Male”, con annessi simpatizzanti e alleati, evidenti o meno. In questi casi, determinati progetti di destabilizzazione, partono dalle pagine dei giornali o da particolari siti internet o reti radiotelevisive, e si comprende quindi, perché i sopracitati nove Paesi siano considerati “il nemico”. 

A questo punto, viste le condizioni socio-economiche di certi Paesi, una domanda sorge automatica: quando una Banca Centrale, e un governo (se non sono la stessa cosa), progettano la politica economica e l’economia politica (che non sono la stessa cosa), stanno pensando ai benefici della gente della strada, o dei propri azionisti? Altrettanto scontata la risposta, che porta a capire perché un Paese come il Belgio possa stare per quasi due anni senza un governo, quando a tutti gli effetti il ruolo del governo è relativo. E si comprende perché un Paese come la Grecia sia in balia della cosiddetta “Troika” (Fondo Monetario Internazionale-Banca Centrale Europea-Commissione Europea). 

Parlando di Commissione Europea, a un cittadino italiano/europeo, interessa presumibilmente il ruolo del proprio Paese, dove la Banca d’Italia sarebbe una istituzione direttamente dipendente dal governo. Sbagliato: la banca nazionale italiana è una società di azionisti, il cui elenco appare oltretutto senza censure sul sito stesso alla voce “partecipanti”. I principali azionisti sono Banca Intesa San Paolo e Unicredit, con il 52%, seguite da Inail e Inps come enti statali (con quote ben poco rilevanti pari al 7%). Il capitale messo in campo dalle due principali banche italiane è però fornito in maggioranza dai soliti noti. 

Veniamo quindi al problema immediatamente relativo: il controllo della circolazione monetaria. Il riferimento alla dichiarazione di Mayer Amshel Rotschild non ha bisogno di spiegazioni, e già dal 1773: “Permettetemi di emettere e controllare la moneta di una nazione, e non mi importa chi fa le sue leggi. La nostra politica è quella non di fomentare le guerre, ma dirigere Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa avere guadagni territoriali. Le guerre, e non solo quelle combattute con gli eserciti, devono essere dirette in modo tale che le nazioni, di qualsiasi schieramento, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere. Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi”. Non è questione di fare parte o meno della schiera dei “complottisti”, è semplicemente l’evidenza dei fatti. 

Qual’è l’elemento a monte che fa la differenza? Forse un diverso percorso evolutivo riservato a pochi, rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione mondiale? Forse proprio un diverso stadio di comprensione dello sviluppo stesso, per cui una parte dell’umanità non è sufficientemente progredita, giunta però al limite della necessità di un cambiamento. In effetti, il punto è questo: un nucleo di pochi amministra e gestisce qualcosa come mille triliardi di dollari (provate a rappresentare la cifra numericamente…), mentre la maggior parte non ha neanche mai visto una banconota. 

Non è questo il caso dell’Italia, certo. A maggiore ragione dal momento che si conosce il valore del denaro, tale concetto appare ancor più evidente. E l’attuale caso degli accordi conclusi dai governi di tutto il mondo per l’acquisto del vaccino anti-covid, dovrebbe fare riflettere sul volume di denaro mosso dalle multinazionali farmaceutiche. Si provi quindi a ripercorrere l’organigramma di alcuni marchi ormai noti, e si noti cosa o chi appare ai vertici. 

Un altro esempio italiano è Paolo Scaroni, Deputy Chairman di Rothschild Group, già amministratore delegato di ENI e di Enel. Relativamente al caso covid, ha dichiarato: “Ci auguriamo tutti che finisca presto l’epidemia, ma sarà solo per entrare in un altro scenario drammatico…Il tema italiano non è quel che dice Bruxelles, ma quel che pensano i mercati. Dunque quanto ci costa il debito? Bisogna che in parallelo la BCE aumenti l’acquisto dei Titoli di Stato, e per la verità lo sta facendo, indirizzando un grande volume di acquisti nei riguardi del debito del nostro Paese. Altrimenti lo spread andrà alle stelle, con il rischio default. Sul circuito economico e finanziario internazionale, bisogna poi considerare che, in seguito alla pandemia, la Russia avrà peso politico sempre maggiore”. 

L’Italia si trova quindi a questo punto: uno scenario geopolitico ed economico-finanziario in tensione sempre maggiore, con probabili cambiamenti ai vertici politici, che si trovano ad affrontare un debito enorme, di oltre 2.500 miliardi di euro che, per paradosso, costa molto di più dell’effettivo valore nominale. 

A che cosa si deve tutto questo? I fattori sono molteplici, ma non ultimo la crisi del modello economico basato sul sistema Banche Centrali che, in Europa, si trasforma in BCE. Sempre riguardo l’Italia, le quote garantite a Inail e Inps assicurano il sostegno delle politiche previdenziali e del lavoro, anche se un regolamento interno stabilisce che i dividenti non debbano essere superiori al 3% per ogni partecipante al capitale, e quindi il restante 94% dei dividenti, di fatto è proprietà privata. 

Il 52% di Unicredit e Intesa San Paolo è poi costituito da azionisti quali JP Morgan (che controlla anche Monte dei Paschi di Siena), Banco Santander, ABN e AMRO, Blackrock (multinazionale americana che a sua volta ha un piede ben piantato in Atlantia Autostrade e Telecom. Fra gli altri grandi nomi, i tentacoli delle multinazionali straniere si sono ormai radicati in Enel, Banco Popolare, ENI, Fiat, Generali, Finmeccanica, Banca Popolare di Milano, Fonsai, Mediobanca, UBI e di recente, anche Poste Italiane. A questo punto, che cosa rimane di italiano, in Italia? 

La sopra menzionata necessità di cambiamento, per il fallimento del sistema economico occidentale, è nient’altro che la diretta conseguenza di diversi errori di valutazione nel momento di passaggio dalla moneta direttamente collegata alle riserve auree, al successivo corso legale sostanzialmente legato al dollaro, a seguito degli Accordi Bretton-Woods del 1944. Elemento che ha determinato il fallimento del sistema delle riserve di capitali di enti pubblici, e istituti di credito privati e assicurativi, che non regge più l’emissione a prestito e il relativo addebito di nuova moneta. 

A tale proposito, forse non tutti sanno che l’euro è “moneta a debito”, ovvero acquistata dagli Stati membri dell’UE e pagata secondo un valore nominale cui si devono aggiungere gli “oneri finanziari” in Titoli di Stato, che ne aumentano in modo esponenziale il debito stesso, secondo quanto stabilito dagli accordi di Maastricht, per altro non ancora rinnovati, soprattutto nelle attuali fasi cruciali di epidemia da Covid. 

I vari elementi, messi insieme, determinano la non ulteriore sostenibilità del sistema di interazione fra BCE ed emissione di moneta a debito, e anzi, ne aggravano la crisi, in atto da decenni. 

La BCE ha recentemente dichiarato una nuova emissione di moneta, a sostegno dell’emergenza Covid-19, per un totale di 700 miliardi di euro per tutta UE ma, date le premesse, questa massa di denaro dovrebbe essere accreditata, e non addebitata, agli Stati europei. Quello che gli Stati devono riconoscere alla BCE sono i soli costi di stampa del denaro circolante, e semmai i costi operativi per l’emissione, ma non il costo nominale dell’intera quantità monetaria emessa oltre agli oneri finanziari.  

Paesi come l’Italia sono stati costretti a ridurre le spese sanitarie che, in alternativa, sarebbero state fondamentali nella gestione di questa emergenza Covid. L’Italia è stata inoltre costretta a svendere i propri patrimoni nazionali (porti, musei, intere filiere industriali e commerciali) a favore di potenze come Cina, Russia, Stati Uniti, Francia e Arabia Saudita, e alle aziende loro collegate. 

Oggi l’economia trainante su scala mondiale è quella definita “della conoscenza”. Le merci che hanno il maggior valore aggiunto, e sono protagoniste degli scambi internazionali, sono quelle il cui valore è dato non solo, e non tanto, da quello delle materie prime e del valore del lavoro (uomo o macchina che sia) per trasformarli, ma anche e soprattutto dal valore di conoscenza (scientifica, ma non solo) che hanno compreso. Il telefono cellulare, ad esempio, avrebbe un costo irrisorio se il valore fosse dato dalle materie prime che contiene e dal lavoro necessario per assemblarlo. Costa tanto per l’altissima tecnologia informatica che contiene. 

A partire dalla metà degli anni ’80 del secolo scorso il mondo industrializzato si è enormemente allargato. Sulla scena sono apparsi nuovi protagonisti, fra cui la Cina, ma non solo. Almeno una dozzina di Paesi del Sud-est asiatico, e anche altre economie emergenti in Sud America e Africa.

Nel contesto, definito “nuova globalizzazione”, il ruolo dell’Italia è cambiato. Non siamo più il più povero fra i ricchi. Molto più poveri di noi, in termini sia relativi che assoluti, da trent’anni a questa parte ci sono altri competitori. Questo cambiamento di ruolo è stato determinante, perché nella fase precedente, quando eravamo i più poveri fra i ricchi, potevamo sfruttare la leva del basso costo del lavoro per rendere competitive le nostre merci a piccola e media tecnologia. Parliamo dell’industria e dei beni industriali, ma analogo discorso vale per i servizi. 

Si poteva agire diversamente? Certo sì, e di esempi ce ne sono diversi, a partire dalla Corea del Sud, Paese più piccolo del nostro, o dalla Finlandia. A partire dal 1980, la Corea del Sud ha deciso di puntare sull’economia della conoscenza, partendo dall’educazione e dalla ricerca scientifica. Quarant’anni fa il Sud Corea vantava un numero relativo di laureati inferiore a quello dell’Italia, mentre oggi oltre il 70% dei giovani sudcoreani tra i 25 e i 34 anni è in possesso di almeno una laurea, ed è un record mondiale, così come gli investimenti relativi alla ricerca scientifica. Oggi la Corea del Sud è un Paese all’avanguardia nell’economia della conoscenza e il suo Pil è quello che è cresciuto di più dopo quello della Cina. 

L’Italia, invece, vanta il minor numero di laureati fra i giovani di tutta l’area OCSE, con poche eccezioni. Quanto agli investimenti in ricerca e sviluppo, siamo fanalino di coda in Europa, con l’1,3% di investimenti rispetto al Pil, poco più della metà della media europea e mondiale, e meno di 1/3 rispetto a quella della Corea del Sud. 

Il ristagno dell’economia italiana dura almeno trent’anni. Un lasso di tempo a tal punto esteso che per una ripresa in piena regola bisognerebbe ripartire da condizioni di Paese in via di sviluppo. Tema ampiamente discusso da vari economisti negli anni ‘60. Una cosa però è l’analisi di un passato che ben si conosce, un’altra quella di cercare di ipotizzare un futuro prossimo denso di nebbie e incertezze. 

Va comunque riconosciuto che, a vantaggio del nostro Paese, vi è oggettivamente una struttura abbastanza solida e competitiva, che ha il suo fulcro nella capacità produttiva e nel risparmio privato che, pur colpito dal debito pubblico, rimane punto di riferimento del sistema economico. 

Al “comune mortale”, però, tutto questo, alla fine poco importa. Egli è semmai, e giustamente, interessato a che gli vengano offerte possibilità di arrivare ogni mese alla fine del mese, senza far mancare nulla ai propri cari, ben prima di ogni quotazione in borsa, regolamentazione, credito, capitalizzazione, governance, ecc… In una parola, credibilità.