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Risorse dimezzate per il cashback. Nella nuova versione del Recovery plan ci saranno meno soldi per la misura voluta da Giuseppe Conte, che ora rischia lo stop nel 2022. Risultato, anziché erodere quasi 5 dei 209 miliardi in arrivo da Bruxelles, ne assorbirà al massimo due e mezzo. Il resto delle risorse sarà dirottato verso altri strumenti in grado di favorire l’uso della moneta elettronica. I tecnici del Mef stanno facendo i conti e alla luce di come sta andando il cashback stimano che per pagare i rimborsi ordinari (fino a 150 euro a semestre per utente) possano bastare nel 2021 circa 2 miliardi di euro, a cui va sommata una spesa di 300 milioni di euro per erogare il supercashback destinato ai maggiori utilizzatori di carte e app di pagamento. 

Il grosso del risparmio (almeno un miliardo) deriverebbe però dallo stop anticipato: l’attuale data di scadenza del cashback indica giugno del 2022, ma visto che gli unici rimasti a difenderlo sono i Cinquestelle, più che altro per un senso di riconoscenza nei confronti dell’ex premier, l’ipotesi che cali il sipario sulla misura con sei mesi di anticipo sta prendendo sempre più forza con il passare dei giorni. L’Europa del resto non vede di buon occhio l’iniziativa: alla fine dell’anno scorso la Bce aveva pure espresso le sue perplessità sull’efficacia del cashback. Per giunta le risorse di Bruxelles utilizzate per il cashback non rientrano tra i contributi a fondi perduto: verranno prese a prestito e andranno restituite.

Ma i rimborsi di Stato finora hanno coinvolto meno di otto milioni di italiani e secondo le previsioni di via XX settembre la platea dei partecipanti non salirà oltre la soglia dei 10 milioni di utenti quest’anno. Il rimborso medio per semestre non dovrebbe superare invece i 100 euro. Nubi scure pure sul supercashback, il premio da 1500 euro per i primi 100 mila che effettueranno più pagamenti digitali nell’arco di un semestre. Il problema dei furbetti del cashback, che quando fanno benzina frazionano i pagamenti per scalare più rapidamente la classifica che porta al maxi-premio, non è ancora stato risolto. Come affermato anche dal sottosegretario all’Economia Maria Cecilia Guerra, la società in house di Palazzo Chigi che gestisce il cashback, PagoPa, è al lavoro per individuare le transazioni cosiddette anomale che potrebbero essere escluse dal conteggio. 
Non si tratta però di un’operazione semplice e nonostante il rafforzamento dei controlli si rischia comunque che il supercashback finisca poi sui conti di qualche furbetto. Ragion per cui non è escluso che la corsa al maxi-premio venga fatta ripartire da zero, imponendo un limite giornaliero ai micro-pagamenti pari o inferiori a un euro che è possibile effettuare nello stesso negozio, soluzione caldeggiata in primis dai gestori di impianti di carburante. In caso di ripartenza, il supercashback verrà rinviato a dicembre e i 100 mila fortunati riscuoteranno alla fine dell’anno tremila euro in un colpo solo. Stando al piano, il tesoretto derivante da un eventuale taglio al cashback verrà speso per altre iniziative a favore della diffusione della moneta elettronica che il nuovo governo reputa più efficaci. Una parte delle risorse recuperate potrebbe andare ai corsi di formazione sui pagamenti digitali destinati al personale delle amministrazioni pubbliche locali. 

Si era parlato anche di sospendere il cashback già da giugno, ma le resistenze dei grillini non rendono praticabile questa strada. Nel frattempo si è conclusa la fase dei pagamenti relativi all’extra cashback di Natale, gestita da Consap. Questa la mappa dei rimborsi: sono stati in tutto 3,2 milioni i partecipanti all’extra cashback di Natale che a dicembre hanno raggiunto la soglia minima delle 10 transazioni e di questi il 3,1 per cento ha totalizzato 150 euro di cashback.  
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale che europea, che mondiale]

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27 ottobre 2021 – di Redazione

L’Aula di Palazzo Madama, con voto segreto, si è espressa a favore della cosiddetta “tagliola”, chiesta da Lega e Fratelli d’Italia, che fa saltare l’esame degli articoli ed emendamenti al testo. Iter bloccato per 23 voti, secondo il Pd ne mancano all’appello almeno 16 favorevoli al disegno di legge. Esultano Salvini e Meloni. Di Maio: un voto “vergognoso”. Letta: “Il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà”. Tensione in Forza Italia, accuse tra dem e renziani.

Il Ddl Zan si blocca al Senato. L’Aula di Palazzo Madama, con voto segreto, si è espressa a favore della cosiddetta “tagliola” che fa saltare l’esame degli articoli ed emendamenti al testo (CHE COS’È LA TAGLIOLA). A favore della tagliola, chiesta da Lega e Fratelli d’Italia, hanno votato 154 senatori, mentre 131 hanno detto no e due si sono astenuti: ad affossare la legge sono quindi 23 voti. Secondo il Pd, mancano all’appello almeno 16 voti favorevoli al Ddl. Tante le reazioni dopo l’esito della votazione. Esulta Matteo Salvini: “Sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle”. Soddisfatta anche Giorgia Meloni. Per Luigi Di Maio è stato un voto “vergognoso”. “Chi gioisce per il sabotaggio vada a dirlo al Paese”, ha detto Giuseppe Conte. “Hanno voluto fermare il futuro. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà”, ha commentato Enrico Letta. Dal Pd accuse ai renziani. Tensione in Forza Italia, con Elio Vito che ha rivendicato il suo voto contro la tagliola e ha lasciato gli incarichi nel partito. Il commento della Cei, con il presidente Gualtiero Bassetti: “Il voto del Senato offre un’ulteriore considerazione nel segno del concetto stesso di democrazia: una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza. Tra l’approvazione di una normativa ambigua e la possibilità di una riflessione diretta a un confronto franco, la Chiesa sarà sempre a fianco del dialogo e della costruzione di un diritto che garantisca ogni cittadino nell’obiettivo del rispetto reciproco”. Il testo contro la omotransfobia era stato approvato dalla Camera il 4 novembre 2020. Il disegno di legge non potrà più essere riproposto e un nuovo ddl con un tema analogo dovrà aspettare sei mesi per essere trattato in Senato (COSA PREVEDE – I PUNTI CONTROVERSI).

Cos’è successo al Senato

Oggi, mercoledì 27 ottobre, in Senato si parlava di Ddl Zan. Conclusa la discussione in Aula, la presidente di Palazzo Madama Elisabetta Casellati ha riferito che erano state presentate due richieste di “non passaggio all’esame degli articoli”, da Lega e FdI. I due partiti hanno anche chiesto che il voto avvenisse a scrutinio segreto. “L’ennesima trappola sul cammino del ddl”, aveva commentato subito il deputato Pd Alessandro Zan su Twitter, chiedendo di respingere la richiesta (VIDEO). “Non si tratta di un voto truffa o peggio ancora una trappola, è un istituto previsto”, aveva ribattuto il senatore della Lega Roberto Calderoli. La presidente del Senato ha accettato la richiesta di Lega e FdI. “Il presidente ritiene ammissibili le due richieste di votazione segreta in base al regolamento e ai precedenti. La mia decisione, per quanto legittimo contestare, perché si tratta di interpretazione, ha delle solide fondamenta di carattere giuridico – ha spiegato Casellati –. Io sono stata chiamata esclusivamente a giudicare sulla votazione segreta, che è una questione puramente giuridica, infatti ho citato il regolamento e i precedenti che mi hanno indotto alla concessione del voto a scrutinio segreto”. Il voto segreto quindi c’è stato e l’Aula del Senato ha detto sì alla “tagliola”.

I NUMERI

senatori presenti in Aula erano 288, 287 i votanti. Da quanto risulta finora ai singoli gruppi su presenze e assenze, 2 senatori della Lega erano assenti sul totale di 64 e 3 gli assenti di Forza Italia rispetto al totale di 49. Si tratta di Niccolò Ghedini, Renato Schifani e Massimo Ferro. Per Fratelli d’Italia, invece, presenti tutti i 21 senatori. Nel Pd si contano 2 assenze su 38, 4 (tra cui Matteo Renzi) nel gruppo di Italia viva su 16 e 2 tra gli scranni del M5S sul totale di 74. Per il gruppo delle Autonomie un’assenza su 8 senatori, così come per L’alternativa c’è (ex M5S, che sono oggi nel gruppo Misto): presenti 3 su 4. I favorevoli alla tagliola sono stati 154, mentre 131 senatori hanno detto no e due si sono astenuti: un risultato accolto da un lungo applauso del centrodestra trionfante, che si è detto pronto a “ripartire da zero”. “Noi ci aspettavamo 140 voti di chi era a favore del Ddl e quindi contro la tagliola, ne mancano all’appello almeno 16″, hanno spiegato fonti del Pd al Senato. Ora il partito cercherà di capire se i franchi tiratori sono dentro il Pd o nell’area più allargata che ufficialmente era a favore del Ddl Zan. I parlamentari democratici hanno subito puntato l’indice su Italia viva, anche se qualcuno non ha escluso sabotatori interni di area riformista. Lo stesso Goffredo Bettini della direzione del partito è convinto che siano state le “giravolte di sovranisti e riformisti ad affossarlo”. I renziani hanno invece accusato Pd, M5S e Leu.

LE REAZIONI: ESULTANO MELONI E SALVINI

“Sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il Ddl Zan. Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione”, ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini. Soddisfatta anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Cala il sipario sul ddl Zan, una pessima proposta di legge che Fratelli d’Italia ha contrastato con coerenza e nel merito fin dall’inizio”.

TENSIONI IN FORZA ITALIA

Anche Forza Italia ha ufficialmente votato a favore della tagliola: tra i presenti, però, c’è stato almeno un voto in dissenso. Barbara Masini, infatti, ha spiegato in Aula: “Il Ddl Zan resta una legge imperfetta che avrebbe potuto essere migliorata e liberata da alcune ambiguità che la rendono di difficile condivisione per tutti, ma dal momento in cui è diventato chiaro che l’alternativa sarebbe stata quella di non avere nessuna legge che tuteli una comunità, che da 25 anni aspetta il riconoscimento del suo diritto di esistere e di non avere paura, allora la mia storia personale e la mia coscienza mi hanno costretto a votare contro le mozione di non passaggio agli articoli presentata da Lega e FdI, andando anche contro il mio gruppo di riferimento”. A luglio la senatrice, protagonista di un coming out mesi prima, aveva fatto un intervento commosso in Aula dicendo di essere favorevole al disegno di legge Zan, pur con alcune riserve. Dopo il voto di Forza Italia, inoltre, Elio Vito ha scritto una lettera al presidente Silvio Berlusconi per lasciare gli incarichi interni al partito: “Per coerenza con le mie convinzioni, che mi portarono a votare a favore della proposta di legge alla Camera quando pur nella posizione contraria del gruppo fu garantita comunque la possibilità di votare secondo coscienza, a malincuore rimetto l’incarico che mi hai affidato”.

ITALIA VIVA: L’ARROGANZA DI M5S E PD HA PRODOTTO LA SCONFITTA INCREDIBILE

Dopo l’esito della votazione, dal Pd sono arrivate accuse ai renziani. Non si è fatta attendere la risposta di Italia Viva. “Per mesi ho chiesto di trovare un accordo per evitare di far fallire il Ddl Zan. Hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze. Chi polemizza sulle assenze dovrebbe fare i conti con i 40 franchi tiratori. La responsabilità di oggi è chiara: e dire che per Pd e Cinque Stelle stavolta era facile, più facile dei tempi di ‘O Conte o morte’. Non importava conoscere la politica, bastava conoscere l’aritmetica”, ha commentato il leader Matteo Renzi. “L’arroganza di M5S e Pd ha prodotto una sconfitta incredibile non solo per il Parlamento, che ha perso l’occasione di far approvare una legge di civiltà, ma per le tante donne e uomini che aspettavano di essere finalmente tutelati da aggressioni e discriminazioni. La cecità e l’ostinazione di pochi ha fatto affossare una legge necessaria al Paese “, ha detto la presidente dei deputati di Iv Maria Elena Boschi. “Dopo essere sopravvissuti di un solo voto a scrutinio palese a luglio, accettare oggi la roulette russa di un voto segreto senza un piano e senza paracadute, rifiutando anche un rinvio di qualche giorno per trovare una soluzione, è il più raro esempio di insipienza e dilettantismo cui mi sia capitato di assistere in questi anni di politica”, ha aggiunto il sottosegretario all’interno Ivan Scalfarotto (Iv).

LA DELUSIONE DI PD E SINISTRA

Hanno voluto fermare il futuro. Hanno voluto riportare l’Italia indietro. Sì, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà”, ha scritto su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. “È evidente che c’è stato un travaso di voti dal centrodestra, ma sinceramente non mi aspettavo questo voto. Bisognerà fare una riflessione anche su come è stata gestita questa vicenda. Se questa è la conclusione vuol dire che errori sono stati fatti”, ha detto invece Andrea Marcucci, senatore del Pd. “Il voto di oggi affossa una legge che mirava ad ampliare i diritti senza toglierne a nessuno. Una legge contro la discriminazione, l’intolleranza e l’odio che sin dall’inizio la destra ha voluto solo abbattere nascondendosi dietro una bugiarda disponibilità al dialogo che si è dimostrata oggi inesistente. Ma i numeri dicono chiaramente che questo risultato negativo è stato reso possibile solo dalle defezioni di alcuni che a parole hanno detto di voler discutere la legge in Aula, come sarebbe stato non solo giusto ma anche doveroso fare, e nel voto hanno invece fatto la scelta opposta”, ha attaccato la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris. “Oggi il Senato, anche grazie alla decisione della sen. Casellati che ha favorito l’imboscata, scrive una pagina nera sul libro dei diritti. La bocciatura della legge Zan è una pessima notizia per il Paese e per tutti noi”, sono invece le parole del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

M5S “ VERGOGNOSO”M5S

Delusione e rabbia anche nel M5S. “Tutti si erano schierati dalla parte dei diritti civili, ma alla fine il Ddl Zan è stato spazzato via, nel segreto dell’urna, al Senato. Vergognoso”, ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S). “Il Ddl Zan – ha aggiunto – doveva diventare legge in pochi giorni, invece sono passati mesi su mesi, scuse su scuse, fino a far saltare il provvedimento. Diciamocelo chiaramente: in Italia ci sono ancora forti discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali. Questa è la verità. In un Paese moderno questo è inaccettabile”. “Sul ddl Zan registriamo un passaggio a vuoto su un percorso di civiltà e di contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza per l’orientamento sessuale. Chi oggi gioisce per questo sabotaggio dovrebbe rendere conto al Paese che su questi temi ha già dimostrato di essere più avanti delle aule parlamentari”, ha scritto invece il presidente del M5S Giuseppe Conte. Nel Movimento, poi, c’è chi se la prende con gli alleati: il “M5S si è fidato dell’esperienza del Pd, questo è il risultato”, ha commentato Alessandra Maiorino.
(Fonte: RaiNews, Tg24)

https://youtu.be/MOEhwVOPHNo

Per approfondimenti puoi leggere 👉Che cos’è la “tagliola” che ha affossato il Ddl Zan al Senato, de ”Il Sole 24 ore”:

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEpUsrs

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Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/ddl-zan-il-senato-approva-la-tagliola-con-154-si-e-131-voti-contrari/

27 ottobre 2021 (di Monica Tomasello)

Ci è appena giunto il comunicato del coordinamento 15 ottobre dei portuali di Trieste con il quale rendono noto quanto segue:👇

Nel corso della riunione odierna il Coordinamento 15 Ottobre ha stabilito di modificare la propria ragione sociale /definizione in
COORDINAMENTO 15 OTTOBRE – F.V.G.
Il Coordinamento 15 Ottobre-F.V.G. si occuperà di proseguire nelle azioni già intraprese nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia.

Come conseguenza di ciò il Coordinamento 15 Ottobre–F.V.G. invita i cittadini a costituirsi in autonomi “Coordinamenti 15 Ottobre – “____”, uno per ciascuna regione d’Italia(ex: Coordinamento 15 Ottobre – Veneto; Coordinamento 15 Ottobre- Toscana e così via…)
Il Coordinamento potrà costituirsi a seconda delle esigenze e peculiarità di ciascun territorio, con l’unica condizione di raccogliere esponenti delle diverse categorie lavorative/professionali (ex: operatori portuali/ operai/ impiegati e dipendenti, pubblici o privati/ liberi professionisti/ FFOO ecc…; i componenti non dovranno appartenere a nessuna forza politica e o sindacale.
I componenti dovranno essere semplici cittadini e lavoratori.
E’ tuttavia consigliabile che ciascun coordinamento si costituisca in un numero di componenti non superiore a 5, al fine di agevolare la gestione interna, ma rimane libera la organizzazione in capo a ciascuna regione, purché sia favorita la snellezza e semplicità di gestione.
Ciascun coordinamento aderisce e si impegna a rispettare con il massimo scrupolo gli obiettivi ed il codice etico che il Coordinamento 15 ottobre – FVG ha delineato in queste settimane, ovvero:
OBIETTIVI:
1. No Green Pass;
2. No Obbligo Vaccinale per nessuna categoria.
CODICE ETICO:
1. No violenza ma solo manifestazioni e resistenza pacifiche;
2. Sì ad azioni di qualunque genere finalizzate a favorire la solidarietà, al dialogo ed alla reciproca comprensione tra cittadini anche di pensiero diverso, alla riaffermazione dei valori fondanti lo Stato di Diritto, al recupero delle nostre radici culturali, sociali e umane ed al rispetto dei precetti contenuti nella nostra Costituzione.
Il Coordinamento 15 Ottobre-FVG si riserva il diritto di dissociarsi pubblicamente e di vietare l’utilizzo del nome “Coordinamento 15 ottobre” laddove gli obiettivi e soprattutto il codice etico definiti in questo documento non vengano rispettati.
Insieme si vince.
La gente come noi non molla mai.
Coordinamento 15 ottobre”.

Inoltre “dichiarano questa esperienza conclusa”👇👇👇

Praticamente si occuperanno soltanto del Friuli Venezia Giulia… Ed invitano i cittadini alla costituzione di altri gruppi regionali che continuino la protesta in maniera indipendente…

Continua ad imporsi dunque il ”DIVIDI ET IMPERA”, e non ci vuole molto a capire che il DIVIDI è riferito al popolo, mentre l’IMPERA…

Attoniti ed anche un po’ delusi ne diamo notizia.. Anche se in verità ce lo aspettavamo… Ma, si sà, si fa sempre fatica a lasciare andar via un sogno…

Aggiornamento 28 ottobre, ore 12.30

Comunicato n° 7/2021
Trieste, 28 ottobre 2021
Il Coordinamento 15 ottobre, in MERITO alla costituzione del gruppo “La gente come noi – FVG”, annunciato ieri in un comunicato stampa, precisa che, come chiarito in una nota stampa questa mattina da Stefano Puzzer, non vi è stata alcuna rottura con il Coordinamento, ma soltanto la necessità di creare un NUOVO ASSETTO ed una diversa sinergia, più efficace, tra competenze diverse, che hanno modalità organizzative e peculiarità comunicative differenti. Lo scopo è quello di soddisfare al meglio le esigenze sopravvenute. Quindi, “nessuna spaccatura o astio, ma solamente due modi diversi di collaborare insieme e di arrivare all’obiettivo, che rimane comune” – ha ribadito Puzzer.
Coordinamento 15 ottobre

Questo dunque il comunicato di stamane… Volto a fugare ogni dubbio (legittimo) e/o timore (più che legittimo).

L’opinione

La sottoscritta, in qualità di esperta in scienze politiche e sociali (sì, io ho studiato ed anche insegnato queste materie, al contrario di molti…) resta comunque della medesima idea espressa ieri: l’azione intrapresa è, che dir si voglia, di rottura. L’obiettivo era, è e resta comune, ok, ma se l’iniziativa aveva cominciato ad avere successo lo si è dovuto proprio a quella “fiamma” di UNITÀ riaccesa nel cuore di tanti italiani… “Trieste chiama…” e a quel richiamo tutte le città d’Italia avevano risposto. “Finché una cosa funziona, non toccarla!”: lo affermava pure mia nonna!
Adesso possono dire quel che vogliono ma la verità è che viene di fatto a mancare un coordinamento nazionale! Ma soprattutto viene ad intaccarsi la “scintilla” che aveva dato “fuoco alle polveri”.
Stava funzionando così…, che bisogno c’era di cambiare in direzione di una frammentazione?
Io la risposta ce l’avrei… ma mi riservo di esprimerla in un successivo mio apposito editoriale.

Monica Tomasello

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https://cataniacreattiva.it/portuali-di-trieste-puzzer-ed-i-coordinamento-15-ottobre-esperienza-conclusa/

Siamo arrivati anche ai blocchi di partenza della nuova querelle sul clima. Gia’ incamminatosi sulla via del tramonto il mantra dei vaccini ecco che, il Nuovo Ordine Mondiale, ci presenta la sceneggiatura di una nuova commedia dell’assurdo dal titolo “ EMERGENZA CLIMATICA”. Ma la Storia, gli studi e gli ultimi eventi, ci insegnano che i fenomeni meteorologici si possono manipolare. Per questo, invito tutti voi cari lettori, a leggere questo interessante articolo della collega Monica Tomasello, (con cui abbiamo costituito il Co.Te.Li -Comitato Tecnico Libera informazione) che riporta con accuratezza e preparazione, tutto ciò che c’è da sapere, per un buon approccio alla materia. All’interno dell’articolo stralci di documenti con relativi link, con cui poter approfondire l’argomento. Un plauso a Monica per il lavoro svolto e l’impegno di ricerca. Vogliamo cogliere l’occasione anche per ripubblicare, in apertura, un articolo a mia firma di un mese fa circa, sulle scie chimiche e la manipolazione meteo che sta avvenendo sopra le nostre teste. Buone letture

Marzia MC Chiocchi

https://www.mercurius5.it/2021/08/02/incendi-scie-chimiche-i-veleni-che-corrono-nei-cieli-e-i-cambiamenti-climatici/

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27 ottobre 2021 (di Monica Tomasello)

Non per fare la “complottista”…, ma alla luce degli ultimi eventi accaduti ieri (vedi:

https://cataniacreattiva.it/sicilia-catania-ciclone-si-trasforma-in-uragano-video-un-uomo-muore-annegato-a-gravina/

e previsti anche per domani 👇

https://cataniacreattiva.it/nuovo-vortice-ciclonico-in-arrivo-a-catania-il-capo-della-protezione-civile-curcio-giunto-stamani-a-catania-per-un-vertice-alla-prefettura-pogliese-chiede-lo-stato-demergenza

in Sicilia ed in particolare a Catania, era inevitabile che una come me, che da sempre ama analizzare ogni evento, sia esso di natura politica e/o sociale, fisica e/o psichica, naturale e/o spirituale, sotto ogni sua “angolatura”, facesse un minimo di ricerca su un argomento così “affascinante” come la geo-ingegneria e le sue possibili applicazioni nel controllo del clima. Il mio qui vuole dunque soltanto essere uno spunto su cui riflettere…

La storia insegna

Fermo restando che nel corso della storia la Terra ha conosciuto numerosissimi eventi climatici naturali più o meno catastrofici, basti pensare ad esempio all’era glaciale che causò la scomparsa dei dinosauri, è pur vero anche che sin dall’antichità gli uomini hanno cercato (e stanno continuando a cercare) di manipolare la forza degli elementi naturali anche per usi bellici.

A tal proposito ho trovato un articolo davvero interessante, che non viene dal sito “www.complottistiallariscossa.com”, e nemmeno da “bufalari.doc”, bensì dal decisamente più autorevole www.carabinieri.it e che vi invito a leggere cliccando sul link seguente: https://www.carabinieri.it/editoria/natura/la-rivista/home/tematiche/ambiente/armi-climatiche  e dove troverete tante belle informazioni… tipo questa 👉Il cloud seeding è un processo che comporta l’inserimento di particelle di ioduro di argento nelle nubi per aumentare le precipitazioni. E’ una procedura utilizzata fin dagli anni cinquanta negli USA e successivamente in Russia, Cina e  Indonesia” 

Un altro interessante articolo lo potete trovare sul sito della rivista internazionale OrientalReview.org; questo il link:

https://orientalreview.org/2021/08/04/do-climate-weapons-exist/

Per chi non fosse molto avvezzo con l’inglese, ho deciso di tradurlo e condividerne qui i contenuti 👇

Do Climate Weapons Exist? – ESISTONO DAVVERO LE ARMI CLIMATICHE? – Written by Leonid SAVIN on 04/08/2021 – Scritto da Leonid Savin il 4 agosto 2021

Le fortissime piogge che hanno colpito i Paesi dell’Europa e dell’Asia, gli incendi che hanno devastato il mondo, hanno rilanciato un vecchio argomento: può l’uomo controllare i fenomeni naturali?

Se una tale tecnologia esistesse davvero, sorgerebbe forte una domanda: può essere usata per scopi distruttivi? In altre parole, esistono armi climatiche(geomagnetiche, stratosferiche, etc.)?

Non ci addentreremo nel merito di teorie normalmente considerate cospirazioniste/complottista. Ci limiteremo a considerare l’argomento in modo razionale.

Non c’è dubbio che le tecnologie per modificare il clima esistano. Basti pensare a come vengono disperse le nuvole in occasione di eventi importanti all’aperto, in modo che la pioggia non possa rovinarli. Tuttavia, in un contesto più ampio, queste tecnologie sono direttamente collegate all’ideologia politica.

Il controllo degli elementi fu discusso seriamente in America nella prima metà del XIX secolo, quando si stava sviluppando la dottrina del “destino fatale” — ovvero della “funzione divina” dell’America … il diritto a dominare il mondo.

Questa tecnologia fu usata per la prima volta nel 1916 in Texas (con successo), quando Charles Hatfield usò una sua invenzione per generare fortissime piogge. È difficile, tuttavia, definirlo un successo nel senso lato del termine, perché causarono distruzione e perdita di vite umane. E poi, il ruolo svolto da Hatfield restò sempre in discussione, considerando che i precedenti tentativi non avevano avuto successo.

Fin dagli anni ’90 si è parlato, in Occidente, della necessità di tali tecnologie come parte integrante dell’agenda ambientale.
Dagli anni 2000 è stato introdotto il termine “geoingegneria”considerata da alcuni Governi come una strategia inestricabilmente legata alla politica estera.

Nel 2011, ad esempio, il quotidiano britannico The Guardian scrisse che: “Gli schemi di geoingegneria sono stati progettati per affrontare direttamente gli effetti del cambiamento climatico, rimuovendo dall’aria la CO2 o limitando la quantità di luce solare che raggiunge la superficie del pianeta. Nonostante la geoingegneria su larga scala sia ancora allo stadio concettuale, i suoi sostenitori affermano che potrebbe diventare essenziale per evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico. I critici, al contrario, sostengono che la geoingegneria non sia realistica e che si tratti solo di una distrazione dalla riduzione delle emissioni di anidride carbonica”.
Al contrario, esiste una gran varietà di possibili tecnologie, come l’uso di polimeri plastici, l’aggiunta di calce nell’acquail pompaggio della CO2 nelle vecchie miniere di carbone, il pascolo più razionale del bestiame, il lancio di solfati nella stratosfera per riflettere la luce del sole, lo spruzzare acqua di mare nell’aria per aumentare la copertura nuvolosa, il dipingere i tetti di bianco per aumentare la riflettività e persino il posizionare piccoli specchi nello spazio tra la Terra e il Sole.

 Si è persino pensato che“… se i solfati stratosferici rilasciati in una grande eruzione nell’emisfero settentrionale fossero prontamente contrastati da un deliberato rilascio di solfati in quello meridionale, entrambi gli emisferi si raffredderebbero.
La ITCZ [Intertropical Convergence Zone] resterebbe immutata e così si potrebbero evitare fenomeni di siccità. Sarebbe una fantastica vittoria”.
Ma, visto che non si possono effettuare adeguati esperimenti, tali ipotesi restano al livello di speculazione teorica.

The Guardian riconosce, inoltre, che la gestione di qualsiasi schema di geoingegneria sollevi ovvie questioni di geopolitica e di governance globale … e questo è già un chiaro conflitto d’interessi fra i diversi Stati.

Il Council on Foreign Relations, nel suo blog, si riferisce direttamente all’uso come armi di queste tecnologie:
“La geoingegneria si riferisce a quelle tecnologie di manipolazione del clima che vengono impiegate nei beni comuni globali (CBG).
Possono agire nella stratosfera o in alto mare e comprendono l’iniezione di aerosol stratosferico, la fertilizzazione degli oceani con il ferro e la creazione delle nuvole in mare.
Il CBG non è ancora governato in modo completo dal Diritto Internazionale. Le leggi ambientali e quelle di guerra si applicano solo indirettamente o in condizioni specifiche. Tuttavia, il quadro della sicurezza nazionale è inseparabile dalle questioni scientifiche, legali ed etiche che circondano il CBG, proprio come lo fu per lo sviluppo della bomba atomica.
Se una grande potenza come gli Stati Uniti decidesse di utilizzare il CBG, questo potrebbe essere visto come un tacito permesso alle altre grandi potenze, come la Cina, o medie potenze con buone capacità scientifiche, come il Regno Unito, di fare la stessa cosa, specialmente se considerassero questa tecnologia come un vantaggio strategico o tattico.
Tutto questo potrebbe poi sfociare in una sorta di ‘corsa agli armamenti climatici’, in cui ogni Stato potrebbe manipolare il clima a proprio vantaggio”.

Si tratta di un palese riconoscimento all’esistenza delle armi climatiche.

La rivista “Foreign Affairs” del “Council on Foreign Relations” ha spinto il tema della geoingegneria per molti anni. Le sue preoccupazioni riguardo una corsa agli armamenti climatici non dovrebbero essere fraintese. Gli Stati Uniti, in effetti, possiedono un certo numero di brevetti in questo settore. La legalizzazione di tali tecnologie e il loro uso a livello internazionale porterebbero non solo enormi profitti alle aziende americane, ma darebbe loro una sorta di diritto morale ad essere in cima alla piramide nella gestione di questi processi.

Uno dei primi brevetti in questo settore è lo US3613992. Nome: Metodo di modifica del clima. L’inventore è Robert Knollenberg e il brevetto è stato depositato nel marzo 1966. Da allora, il Governo degli Stati Uniti ha sperimentato tutti i tipi di innovazione per cercare di modificare il clima.

Un brevetto simile è lo US3564253: “Sistema e metodo per l’irradiazione delle superfici dei pianeti”. L’inventore è Arthur Buckingham della Westinghouse Electric Corporation, mentre il brevetto è stato registrato il 16 febbraio 1971. Con questo metodo non si tratta più di “inseminare”le nuvole (cosa che si può fare semplicemente usando gli aerei), ma di un’applicazione più mirata che assomiglia alla meccanica di un’arma.

Fra i brevetti più recenti è interessante lo US5762298: “Uso di satelliti artificiali in orbite terrestri per modificare l’effetto della radiazione solare sul clima terrestre”. L’inventore è Franklin Chen e il brevetto è stato concesso nel giugno 1998.
Inoltre, c’è un certo numero di “brevetti chiusi” — in altre parole, i dettagli sono secretati per ragioni militari o d’Intelligence degli Stati Uniti.

Ci sono già diverse aziende — esistenti o in fase di sviluppo — che producono sistemi e dispositivi basati su queste tecnologie. Ma ci sono anche alcune organizzazioniche ne monitorano l’emersione e che descrivono in dettaglio il loro impatto. Quindi, non è un segreto per nessuno che ci siano di per sé delle armi climatiche. 

Ciò che è più difficile da determinare è l’interdipendenza tra fenomeni meteorologici gravi e il possibile uso di tecnologie di geoingegneria.
Per ora, i globalisti occidentali danno tutta la colpa al riscaldamento globale e propongono di combatterlo con i metodi che, seppur in parte, abbiamo visto sopra.

Haarp: le foto satellitari Nasa che dimostrano la manipolazione climatica 

Le immagini satellitari della NASA hanno rivelato ciò che viene definita “la prova scioccante della geoingegneria climatica”.

Come potete osservare: 

L’immagine sopra, insieme a quelle mostrate di seguito, mostrano quelle che sono definite come “varianti degli impatti delle radiofrequenze”: 

Secondo Dane  Wigington, giornalista per Wakeup-World, le regioni costiere africane sono un focolaio per gli esperimenti di geoingegneria, nonostante questi eventi siano citati dai media mainstream come il risultato di “polvere” nell’aria…

In quest’ultima foto possiamo osservare modelli di nuvole dall’ aspetto unico che si sono formati vicino ad una stazione HAARP

Un’altra interessante lettura la potete trovare cliccando sul seguente link👇

https://www.segnidalcielo.it/la-cia-ammette-di-usare-la-geoingegneria-e-manipolazione-climatica-come-arma-di-guerra/

https://cataniacreattiva.it/incendi-scie-chimiche-i-veleni-che-corrono-nei-cieli-e-i-cambiamenti-climatici/

https://cataniacreattiva.it/sapete-che-la-modifica-dellatmosfera-con-le-scie-chimiche-e-prevista-dalla-legge/

https://www.mercurius5.it/2021/08/03/sapete-che-la-modifica-dellatmosfera-con-le-scie-chimiche-e-prevista-dalla-legge/

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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https://cataniacreattiva.it/emergenza-climatica-geoingegneria-e-manipolazione-del-clima-forse-e-il-caso-cercare-di-saperne-un-po-di-piu/

FONTE: Antonio Amorosi ( Affari Italiani)

“L’introduzione del Green Pass in Italia spinge a vaccinarsi, funziona e convince indecisi e contrari”. Questo in soldoni il refrain ripetuto a canali tv unificati e sui giornali. Ma cosa dicono davvero i dati? E’ questa la realtà dei fatti o siamo, come spesso è accaduto durante la pandemia, solo in una narrazione pro governo?
Abbiamo acquisito il grafico con i numeri ufficiale di tutte le vaccinazioni anti Covid in Italia, prime dosi, seconde e monodosi, e lo abbiamo incrociato con le date dell’approvazione dei vari decreti Green Pass e la loro entrata in vigore nel Paese.

Si nota che la vaccinazione in Italia cresce in modo sostenuto almeno fino al 17 giugno 2021, data di approvazione del Dpcm del governo che annuncia l’obbligatorietà del Green Pass per bar, ristoranti, musei, matrimoni e simili. E’ il cosiddetto primo Green Pass. Da quella data comincia gradualmente a frenare la crescita delle inoculazioni dei vaccini, iniziata il 9 febbraio dello stesso anno che procedeva senza cali. Più precisamente, dopo il 17 giugno è visibile un crollo repentino delle prime dosi inoculate che poi ricominciano pian piano a crescere ma decrescono le seconde dosi, restando, se confrontate all’avanzata fino al 17 giugno, entrambe sotto una soglia significativa.

Il 7 agosto, data di entrata in vigore del decreto sul primo Green Pass, la riduzione è sul grafico più che evidente, sia per le prime che per le seconde dosi. L’Italia ha superato la soglia del 50% di vaccinati circa a metà luglio.

Col Green Pass crollano le vaccinazioni

La vaccinazione è ancora più bassa il 21 settembre data del Decreto legge n°127, “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”, che associa il Green Pass al lavoro: senza il certificato verde ampie fasce di italiani non possono lavorare. E’ il cosiddetto super Green Pass. Il crollo è palese il 15 ottobre, data di entrata in vigore del provvedimento che viene anticipato e seguito dallo scatenamento, in tantissime città, di proteste sempre più vivaci.

Potrebbe essere fisiologico: il declino della vaccinazione coincide con il raggiungimento di certa soglia per poi tendere a decrescere, cioè è normale che con il passare dei mesi la quota di coloro che si vaccinano sia sempre minore. Ma dalla tabella è anche evidente che i Green Pass non servono a vaccinare di più, e la decrescita progressiva coincide con essi. Di fatto comunque il Green Pass non funziona, creando oltretutto conflitti sociali sempre più aspri nel Paese: non è servito ad incentivare la vaccinazione di massa di cui tanto parlano governo e media.

Secondo il report del governo del premier Mario Draghi al 15 ottobre avrebbero completato la vaccinazione l’81% degli italiani dai 12 anni in su. Invece senza nessuna dose ci sarebbero intorno agli 8 milioni di abitanti (7.958.368 persone in età vaccinabile).
Sono circa 46 milioni le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, un numero pari all’85,26% della platea vaccinabile.

Va comunque ricordato che l’obbligatorietà della certificazione verde è una cosa diversa dall’obbligo di vaccinazione. Se una persona non è vaccinata per qualsiasi motivo può munirsi di Green Pass effettuando un tampone nei centri accreditati (ha validità 48 ore ed ha un costo di 15 euro standard a tampone) o se la persona si è curata recentemente dal Covid e riesce a provarlo.

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FONTE: di Paolo Diodati – Affari italiani

La giornata di ieri 26/10/21, è iniziata con una bella notizia. Bella per quell’istinto animalesco che ogni tanto, (quando è troppo, è troppo…) riemerge. Ho letto testualmente “Di Battista e Speranza vengono alle mani in sala stampa”. Poiché dalle foto che si vedono in rete, ci si fa un’idea di un Di Battista alto, sportivo ed ercoluto e di uno Speranza mingherlino e gracilino, ho istantaneamente pensato “Bravo Di Battista… gli ha menato!” Grande delusione per il video: Di Battista, pensando che il poverino potesse chiamare il Pronto Soccorso al solo contatto con un dito dell’urlante apparente picchiatore teneva, prudentemente, le mani dietro la schiena. Quindi niente botte, ma solo insulti e urla.

Di Battista gli strillava di ridursi lo stipendio e Speranza, a corto di argomenti, non poteva che urlargli “fascista!”.  Al che l’aitante mancato picchiatore fascista, non poteva che mettersi quasi a piangere per la rabbia.  Quanti argomenti comici, tragici e tragicomici avranno i posteri, dovuti all’attuale psicopatologia ipocondriaca dei nostri auto illuminati e autonominatisi scienziati di serie A, capeggiati da due campioni conclamati dell’anti scientificità, come Mattarella e Speranza. È tanta la fiducia sull’immunità data dai vaccini che Landini & C, bivaccinati e ovviamente con nazi pass, si sono meravigliati per aver dovuto sottoporsi al tampone, prima di poter parlare con il super protetto Super Mario.

Passiamo a cose che, sembrerebbero, più serie.  Chissà se qualcuno riuscirà mai a far capire a Mattarella la gravità delle sue espressioni riferite a fior di scienziati. Converrebbe inviargli l’elenco delle migliaia di scienziati e professori universitari che hanno firmato richieste inviate all’EMA, per avere risposte ai loro quesiti, senza mai ottenere un minimo di contentino magari con una riga standard “Grazie per le segnalazioni, avrete le risposte appena possibile.” Neanche una parola, perché atterriti dai quesiti a cui non sapevano e non sanno rispondere.

E lui, il super partes, l’arbitro che invece di cercare di comporre le risse (perché, se il sordo presidente non l’avesse capito, siamo alla rissa scientifica oltre che alla prevista guerra civile moderna) mena sempre e, per sua sfortuna (che ben merita) dà botte da orbi a chi ha dimostrato d’avere ragione. Data la sicurezza e il disprezzo indecente che cotanto illuminato presidente dimostra verso le migliaia di scienziati seri e coscienziosi di tutto il mondo firmatari di dichiarazioni e dubbi che, snobbati totalmente oggi, saranno certamente ricordati e citati nel futuro, perché da democratico quale si professa, non fa organizzare un incontro teletrasmesso a reti unificate, tipo Tribuna Vaccinale, per rispondere al fuoco delle domande di alcuni di quegli scienziati a cui lui attribuisce la colpa della deriva antiscientifica in atto in Italia e nel mondo? Conosce l’attuale posizione dei ricercatori del prestigioso Istituto Mario Negri?

Anche loro responsabili della deriva antiscientifica che aumenterà, in seguito ai loro lavori? Solo un pappagallo, può parlare di deriva antiscientifica in atto, senza avere il minimo dubbio sulla posizione davvero antiscientifica che lui passivamente ha subito dall’inizio, imposta da Speranza per bassi e sballati motivi politici (la celebre egemonia culturale della sinistra, ottenibile grazie alla pandemia). E Mattarella ha parlato pochi giorni fa, totalmente a sproposito addirittura a Pisa, all’inaugurazione dell’a.a. 2021-2022, di “deriva antiscientifica” in corso in Italia. E tutti zitti!

La deriva antiscientifica è dovuta anche a eroi e medici-ricercatori pazienti e laboriosissimi come Luca Speciani e Fabio Milani. Entrambi, dopo lo sbandamento generale dell’inizio pandemia, sono stati tra i primi a ridimensionare il numero dei morti per covid e a non perdere d’occhio e non sottovalutare i morti da vaccino e quelli con effetti collaterali non trascurabili. Inoltre hanno curato a domicilio sia i propri pazienti affetti da covid che quelli dei loro colleghi, che non andavano dai propri assistiti, temendo d’essere contagiati, quindi entrando nel sempre più folto gruppo di affetti da psicopatologia ipocondriaca degli scienziati governativi.

Efficace affermazione di Fabio Milani: i medici che non vanno a visitare i loro assistiti, possibili malati di Covid, sono come i bagnini che avendo terrore dell’acqua, non vanno a salvare chi sta affogando. Perché, purtroppo per Mattarella, nella deriva antiscientifica c’è proprio lui, che dovrebbe leggere almeno il sunto degli articoli del filosofo della scienza Ermanno Bencivenga (la scienza è sempre confronto tra posizioni diverse) e ascoltare un altro filosofo, Massimo Cacciari, maestro di buon senso, qui proposto come suo successore, per il bene dell’Italia.

Lui, il presidente che ha permesso la deriva, ostinandosi a tenersi Speranza, nemico del confronto con la seria opposizione scientifica e impuntandosi pure cocciutamente, nella deriva presidenziale, non permettendo elezioni anticipate, anche perché la massa sproporzionata di grillini pesi morti, doveva e deve terminare la legislatura per… non perdere la pensione! Lui, che ha portato il nostro paese a diventare una dittatura sanitaria affetta da psicopatologia, in cui il governo ipocondriaco s’è messo in testa un programma irrealizzabile di terapia preventiva, imponendo vaccini addirittura con sperimentazione incompiuta, oltre che alle rassegnate pecorelle, anche a gente che aveva scelto, e risceglierebbe, persone come Speciani, Milani, Grimaldi ecc… (ormai in rete si trovano pagine e pagine di medici, gruppi e centri specializzati in cure a domicilio, di cui la dittatura ancora imperante non parla)​.

E ora, proprio oggi, è arrivato addirittura Crisanti, con l’ovvia ammissione “Gli Italiani non sono mica stupidi…”. Ovvia, ma anche bomba, per avere finalmente e definitivamente incrinato il fronte dei vaccini a oltranza. Per Crisanti gl’Italiani, di fronte alla terza dose che per alcuni dei veri scienziati di serie A, darebbe la protezione per due mesi, difficilmente seguirebbero i replicanti Speranza, Draghi e Capo, nella loro ipocondriaca terapia preventiva a vita. Dopo che anche Bassetti ha riconosciuto che a) l’immunità naturale è di gran lunga più sicura di quella traballante da vaccino, b) ci sono cure certamente risolutive per il Covid, la resa dei nazi-talebani dell’ipocondriaco governo terapeutico, magari anche con l’aiuto di qualche psichiatra, sembra finalmente, vicina. Alzeranno una grande bandiera bianca, dicendo “Che fatica ma, alla fine, abbiamo vinto! Ai debiti ci penseranno i prossimi governi!”

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https://cataniacreattiva.it/covid-nobel-e-veri-scienziati-rimasti-inascoltati-dallo-stato-nei-20-mesi-di-pandemonio-appena-trascorsi-e-adessoe-tempo-di-bilanci/

Lunedi 25 Ottobre la puntata di Report su Rai 3 e’ stata dedicata ai danni e le morti da vaccino anti covid 19 . Sotto accusa AstraZeneca, i decessi correlati, le responsabilità della politica, di AIFA e EMA.

QUESTO IL LINK DELLA PUNTATA 👇👇👇👇👇

https://rumble.com/vo8wvn-puntata-report-25-10-21-astrazeneca.html

Questi alcuni dei passaggi più importanti con il relativo minuto del video:

19’45”:

Il racconto della moglie di Stefano Paternó, 43 anni, il militare morto 16 ore dopo il vaccino. Conclusione dei consulenti della procura : nesso causale fra vaccino e decesso.

27’:

Studio su una delle possibili reazioni  avverse da parte di un centro di ricerca tedesco. Il medico afferma che le reazioni che hanno portato all’abbassamento delle piastrine sono sicuramente dovute a una proteina contenuta nei vaccini a vettore virale.

32

EMA ha autorizzato la vaccinazione per gli over 18 pur sapendo che il rischio di episodi trombotici era più alto sotto i 40 anni. Inquietante le dichiarazioni del medico tedesco che afferma “non potevamo sprecare nessuna dose”.

37

In Italia prima AstraZeneca e’ stato raccomandato agli under 55, poi agli under 65, poi sospeso 3 giorni, poi per “uso preferenziale per over 60” e siccome le dosi comprate erano tante, il Generale Figliuolo chiede di allargare l’uso agli over 50. Il CTS risponde il 12 maggio dando il via libera agli open day per tutti i maggiorenni. La Liguria organizza gli open day per gli over 18 perché gli over 60 non si vaccinavano più con astrazeneca. Si prenotano 20.000 persone fino a quando Camilla Canepa muore per emorragia cerebrale dopo la prima dose del vaccino. Nesso causale da vaccino.

Inizia lo scarica barile : il Presidente Toti cita un verbale CTS del 12 maggio che  autorizza gli open day per gli over 18. Il CTS a supporto mette uno studio inglese EMA in cui si parla di 8 morti evitate contro il rischio di 1.1 da vaccino. Peccato che questo dato citato dal CTS vale per la fascia 50-59 anni e non nei giovani. Negli under 30 NON CI SONO DECESSI PER COVID mentre nella vaccinazione sono previsti 2 casi di coaguli ogni 100.000 dosi.

43’:

Anche la regione Sicilia autorizza gli open day ma la politica prende le distanze dicendo che sono state seguite “le indicazioni di AIFA”. Guido Rasi conferma che dallo studio EMA fino ai 40 anni non sarebbe stato auspicabile fare vaccinazioni open day nei giovani con astrazeneca. E allora? Perché?

GUARDATE CON ATTENZIONE LA PUNTATA CLICCANDO SUL LINK ALL’INIZIO DELL’ARTICOLO

Il nubifragio che per ore si e’ abbattuto su Catania ha trasformato le strade della citta’, e in particolare la centralissima via Etnea, in un fiume in piena, e piazza Duomo in un lago.

https://twitter.com/MariaSikula/status/1452970231475933186?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1452970231475933186%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcataniacreattiva.it%2Fsicilia-catania-ciclone-si-trasforma-in-uragano-video-invaso-dalle-acque-il-dipartimento-di-chimica-universitaria-un-uomo-muore-annegato-a-gravina%2F

Il nubifragio che per ore si e’ abbattuto su Catania ha trasformato le strade della citta’, e in particolare la centralissima via Etnea, in un fiume in piena, e piazza Duomo in un lago.

Allagato lo storico mercato della ‘Pescheria’ e invasa anche la fontana da dove emerge per un tratto il fiume sotterraneo Amenano.

https://www.facebook.com/Sikanianetwork/videos/417443836607182/

https://www.facebook.com/irene.longo.378/videos/1239635256549258/

Ad aggravare la situazione anche l’acqua piovana che si riversa in citta’ dai paesi eteni e arriva copiosa su Catania e un blackout elettrico che interessa il centro storico e che ha interessato anche il Municipio.

Alcuni Tweet testimoniano la tragedia in atto:

https://twitter.com/danyg_77/status/1452987645672493059?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1452987645672493059%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcataniacreattiva.it%2Fsicilia-catania-ciclone-si-trasforma-in-uragano-video-invaso-dalle-acque-il-dipartimento-di-chimica-universitaria-un-uomo-muore-annegato-a-gravina%2F

Fiume in piena in via Etnea ed autobus in difficoltà.

Video di LiveSicilia.it: 

https://youtu.be/GKKNvyA1q6s

La tragedia: uomo muore annegato a Gravina di Catania

Un uomo è morto a Gravina di Catania annegato nel fiume in piena creato dal nubifragio che da ore si abbatte sul capoluogo etneo e in provincia. Secondo una prima ricostruzione la vittima sarebbe scesa da una vettura invasa dall’acqua e sarebbe stata travolta. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia municipale e personale del 118.

https://livesicilia.it/2021/10/26/allerta-rossa-nuova-tempesta-allagamenti-tra-catania-e-messina-live/

15:30 ALLAGAMENTI A SIGONELLASpostamenti in kayak nella base militare, dove un’inondazione ha costretto a evacuare parte degli alloggi.

Allagato anche l’Ospedale di Nesima

Tweet di un cittadino catanese:

https://twitter.com/GioITA2/status/1453006005831360512?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1453006005831360512%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcataniacreattiva.it%2Fsicilia-catania-ciclone-si-trasforma-in-uragano-video-un-uomo-muore-annegato-a-gravina%2F

Gli interventi dei Vigili del Fuoco di Catania.

I vigili del fuoco di CATANIA hanno, fino alle 12.30 di oggi,  eseguito 214 interventi movimentando 429 operatori. Nel dettaglio hanno soccorso complessivamente 61 persone, eseguiti 91 interventi per danni da acqua o dissesto statico e 31 per rimozione di alberi o parti pericolanti.

I VIGILI DEL FUOCO RACCOMANDANO: le persone devono rimanere in casa, chi si trova ai piani bassi cerchi di raggiungere i piani più alti dell’abitazione o degli edifici, dalle scale interne se ce ne sono, senza uscire di casa.

Allerta rossa, nuove previsioni

“Le previsioni non sono delle migliori”, queste le parole di Salvo Cocina, direttore generale della Protezione Civile della Regione Siciliana, che invita tutti alla massima cautela ed attenzione e all’attivazione di tutte le misure di prevenzione, in quanto l’ondata di maltempo non si è ancora conclusa. 

Previsioni di 3Bmeteo per Catania

mercoledì, 27 ottobre: Cieli molto nuvolosi al mattino con deboli piogge, in temporaneo assorbimento nel pomeriggio, ma in ripresa dalla sera, è previsto 1mm di pioggia. Durante la giornata di domani la temperatura massima registrata sarà di 21°C, la minima di 18°C, lo zero termico si attesterà a 2993m. I venti saranno al mattino tesi e proverranno da Est-Nordest, al pomeriggio tesi e proverranno da Est-Nordest. Mare agitato. Allerte meteo previste: vento.

giovedì, 28 ottobre, ARRIVA IL CICLONE MEDITERRANEO, FORTE MALTEMPO: Giornata perturbata con piogge e rovesci diffusi, anche a carattere temporalesco; possibili nubifragi, allagamenti e disagi. Durante la giornata di dopodomani la temperatura massima registrata sarà di 19°C, la minima di 17°C, lo zero termico si attesterà a 3116m. I venti saranno al mattino forti e proverranno da Nordest, al pomeriggio molto forti e proverranno da Nordest. Mare agitato. Allerte meteo previste: pioggia e vento.

Per tutti i dettagli sulle previsioni vai alla sezione 3B

https://www.3bmeteo.com/meteo/catania

Aggiornamento ore 16.00: Il MESSAGGIO DEL SINDACO DI CATANIA SALVO POGLIESE👇

Da ieri la nostra Città vive una drammatica situazione legata alle condizioni meteorologiche che stanno flagellando tutta la parte orientale della Sicilia, eventi eccezionali senza precedenti per violenza e intensità.

Purtroppo un uomo è morto a Gravina, vittima di fenomeni atmosferici estremi che, come a Scordia, ci colpiscono con altri lutti.

Per la gravità della situazione ho disposto, in accordo con il Prefetto, LA CHIUSURA IMMEDIATA DI TUTTE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI fino alla mezzanotte di oggi MARTEDÌ 26 OTTOBRE, a eccezione di farmacie, delle attività alimentari e di prima necessità.

Tutti gli uomini e le donne della Protezione Civile con i volontari stanno lavorando per rispondere alle centinaia di chiamate di emergenza, insieme ai Vigili del Fuoco e alle Forze dell’Ordine. Sono tanti i cittadini intrappolati che chiedono interventi di emergenza per lo straordinario livello di forza raggiunto dalla pioggia.

Esorto tutta la popolazione a NON USCIRE DI CASA se non per ragioni di emergenza, perché le strade sono invase dall’acqua. Sono in contatto con la Protezione civile nazionale e nelle prossime ore faremo una riunione con il Prefetto e le altre forze dell’ordine per fronteggiare il disastro di queste ore.”

https://youtu.be/a1IyV5_EQTw

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FONTE: affaritaliani

Assalto alla Cgil, Castellino inguaia Lamorgese. “Io in piazza? Pec alla questura”. Gli interrogatori degli arrestati per l’assalto alla sede della Cgil a Roma, mettono nei guai la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Sia l’ex Nar Luigi Aronica che il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, confermano – si legge sul Giornale – che tutte le loro mosse erano state concordate con la polizia. “Ci hanno guidato loro”.

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese era a conoscenza della mail certificata inviata dal leader di Forza Nuova a San Vitale? “Non avevo nessun braccialetto – sottolinea Castellino in una nota affidata al suo difensore – né Daspo per le piazze, né divieti specifici. La mia sorveglianza speciale mi imponeva di comunicare alla questura la mia partecipazione a manifestazioni autorizzate. Cosa che ho sempre fatto tramite pec, anche sabato 9 ottobre”.

Castellino – prosegue il Giornale – scrive anche una lettera all’agenzia AdnKronos in cui si difende dalle accuse. “L’assalto alla Cgil? Non sono entrato. Armi e bastoni? Ero a viso scoperto e senza nulla in mano”. Anzi, Castellino sostiene di essere stato colpito da vari oggetti lanciati dalla folla scatenata.

«Volevamo solo chiedere a Landini di proclamare lo sciopero generale. Si, la Cgil la volevano assediare ma da fuori». Versioni che lasciano molti dubbi, visto che la finestra della sede sindacale di Corso Italia viene infranta da Pamela Testa, la «pasionaria» di Fn braccio destro di Fiore e Castellino. Scrive il gip: «Dalle immagini si vede introdursi nei locali della Cgil scavalcando una finestra per poi aiutare altre persone a scardinare il portone di ingresso”.  

Leggi anche:

https://www.imolaoggi.it/2021/10/25/ministra-lamorgese-costretta-a-dimettersi/

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26 ottobre 2021 – Comunicato n. 6/2021, Coordinamento 15 ottobre

Lunedì 25 ottobre il Coordinamento ha appreso del rinvio del Consiglio dei Ministri a giovedì prossimo e ribadisce che resta in attesa di una comunicazione formale da parte del Governo, a cui iministro Stefano Patuanelli si è impegnato a riferire nella prossima seduta le richieste scaturite dall’incontro che ha avuto luogo sabato scorso a Trieste, alla presenza del Prefetto. Rendiamo noto, inoltre, che in questi giorni, sono stati continui gli attestati di solidarietà e le richieste di unirsi al nostro Coordinamento15 ottobre che, nato a Trieste, è ormai un progetto noto e riconosciuto in tutta Italia ed anche all’estero. Prosegue da tutte le città italiane e da diverse realtà regionali il sostegno alle nostre comuni rivendicazioni di libertà da regole che, nel nome della pandemia e dell’emergenza sanitaria, impattano negativamente e illegittimamente sulla vita dei lavoratori, degli studenti, delle imprese e di tutti i cittadini. Il Green Pass e l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori che operano in ambito sanitario e sociosanitario, hanno una matrice comune: discriminare e non rispettare la dignità delle persone, né la competenza professionale dei medici.
In attesa dei prossimi sviluppi, comunichiamo di aderire anche alle iniziative di altri gruppi da tempo attivi su questi temi. E, in particolare, al corteo dei lavoratori portuali che oggi dopo una assemblea con Stefano Puzzer, hanno votato per l’iniziativa del giorno mercoledì 27 ottobre, quando, in corteo, partiranno alle ore 9.00 dal “Pane quotidiano” a Domio (Trieste) per dirigersi, sfilando pacificamente, verso l’entrata della SIOT, l’oleodotto europeo, per poi tornare al porto, la casa dei portuali.
Tutti i cittadini italiani, in quello stesso giorno sono invitati ad aderire idealmente al Corteo dei portuali di Trieste, organizzandosi nelle proprie città in un luogo simbolo, significativo, che rappresenti la protesta.
La gente come noi non molla mai!
Coordinamento 15 ottobre

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