Abbiamo verificato questa notizia che avevamo trovato nelle chat. Avendo parlato direttamente con il medico interessato dalla famiglia, che sta seguendo la vicenda, Vi possiamo assicurare che è tutto vero e per questo vi riportiamo tutto integralmente.

I medici che hanno fatto questo abuso saranno portati alla sbarra. Forse che l’ospedale Cervello avrebbe perso 2.000,00 euro al giorno?

Preghiamo per Agostino.

Il nostro amico Agostino da una settimana e’ segregato all’Ospedale Cervello UTIR 3 piano. Ha già dichiarato, firmando, di rifiutare le cure ospedaliere e di volere essere dimesso per accedere alle cure domiciliari a casa propria, secondo lui più efficaci, manlevando l’ospedale da ogni responsabilità e rispettando la quarantena. Dopo l’ intimazione dell’avvocato a dimetterlo entro le ore 12 di sabato 10 luglio, Agostino vestito, con l’ambulanza pronta ad aspettarlo, è stato trattenuto, adducendo la scusa che aveva la saturazione a 60. Lo hanno rimesso a letto ed Agostino ha fatto la foto all’apparecchiatura che lo monitorava da dove risultava che la sua reale saturazione era 96, in seguito, accortisi che lui inviava le foto del monitor sulle chat, hanno girato il monitor in modo che non potesse più fotografarlo. Dopo vari tentativi, con l’intervento di medici esterni che non venivano nemmeno fatti entrare e dopo esserci rivolti anche ai NAS, che non sono intervenuti, dopo proteste varie, oggi 14/07, nonostante la sua ferma volontà e gli accorati messaggi che scriveva con lucidità, lo hanno portato in rianimazione ed intubato. Con crudele prepotenza, lo stanno uccidendo. Stanno stravolgendo tutti i diritti dell’essere umano. Quello che è successo ad Agostino, che ricoverato con una normale bronchite (con tampone negativo), in ospedale gli riscontrano un tampone positivo e non gli è stato più permesso di uscire. Quello che sta succedendo a lui sarà già successo a tantissime persone e potrebbe succedere anche ad ognuno di noi. Agostino deve essere il nostro simbolo per i diritto ad autodeterminare il proprio modo di curarsi. Dobbiamo unirci e reagire, perché se no, quando sarà il nostro turno, saremo SOLI.

Gianfranco”.

Fonte: Canale Telegram “Il Re è Nudo” – Redattore Fabio D’Angelo)

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