21 Febbraio 2022 – Redazione

AVEVA RAGIONE LUC MONTAGNIER?! CREDIAMO PROPRIO DI SI!

La narrativa sulla Covid-19 si è rotta, la battaglia è finita. Ci sono ancora sacche di resistenza simbolica, piccole roccaforti sotto assedio che non sono ancora pronte a morire, ma, per la maggior parte, l’establishment sta lasciando perdere.

Sempre più Paesi stanno “allentando” le restrizioni Covid, abbandonano i progetti di passaporto vaccinale e tentano di “tornare alla normalità.”

Ogni settimana qualche nuovo “esperto”, che aveva passato gli ultimi due anni a prevedere che saremmo tutti morti, si presenta al telegiornale sostenendo che dovremmo “trattare la Covid come l’influenza.”

Ma solo perché ci stanno dando un po’ di tregua sulla Covid non significa che i massoni vogliano darci tregua. Loro, le carte, le tenteranno tutte! Poveracci!

Infatti, superata questa pandemia, starebbero già preparando la gente ad un prossimo allarme sanitario – l’AIDS.

A dicembre Joe Biden aveva affermato che l’obiettivo della sua amministrazione era quello di ”porre fine all’epidemia HIV/AIDS entro il 2030. Una campagna simile, lanciata nel Regno Unito nello stesso periodo, aveva usato la stessa identica frase, parola per parola.

Cosi, proprio la settimana scorsa, è stata improvvisamente diffusa la notizia che, in Europa, stesse circolando una nuova variante dell’HIV, un nuovo ceppo presumibilmente “più virulento,” “più trasmissibile” e che “sviluppa molto più velocemente l’AIDS.”

Allo stesso tempo, i giornali scritto che, per la prima volta da anni, gli eterosessuali avrebbero piu’ probabilita’ di contrarre l’HIV rispetto agli omosessuali, e che sarebbero “più a rischio di AIDS” perché verrebbero “diagnosticati in ritardo.”

Sulla scia di questa “notizia,” un articolo del “Guardian” sostiene che abbiamo bisogno di una nuova strategia per affrontare l’AIDS. Dietro questa nuova ondata di paura ci sarebbe l’invito a fare il test dell’AIDS il più presto possibile.

Hanno davvero incominciato a spingere sull’acceleratore. Anche se il problema e la risposta sono ancora appena fuori dalla fase di ricerca e sviluppo, i mondialisti della ricerca starebbero già parlando della soluzione. Indovinate qual è? Un altro vaccino mRNA!

Pare che Moderna abbia imparato così bene dal suo affrettato vaccino Covid che non funziona che stanno già producendo un vaccino HIV che sperano sia altrettanto “sicuro ed efficace.”

In una coincidenza davvero sorprendente, il vaccino HIV di Moderna ha iniziato i test clinici esattamente lo stesso giorno in cui è apparsa sui media la notizia della “nuova variante” dell’HIV e nella stessa settimana dell’annuale “Settimana del test HIV” del NHS.

Ma che strano!

Fonte: ComeDonChisciotte