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26 Febbraio 2022 – Redazione

Sono atterrati ieri pomeriggio i primi infermieri e le prime infermiere dall’estero per sopperire alla carenza di personale sanitario nelle strutture e nei servizi della provincia di Ravenna.

L’arrivo di questo primo gruppo, in tutto 6 professionisti provenienti dalla Tunisia, è il frutto della collaborazione tra Confcooperative Romagna e Consorzio Solco Ravenna, che hanno lavorato con le Prefetture e le Istituzioni locali e internazionali affinché questa operazione fosse possibile. Lo scrive Ravenna24ore.

«Rivolgersi all’estero per reperire personale sanitario è servita a dare continuità a servizi pubblici socio-sanitari che rispondono ad esigenze primarie delle persone non autosufficienti del nostro territorio e delle loro famiglie – commenta Antonio Buzzi, vicepresidente Confcooperative Romagna e presidente del Consorzio Solco -. Le ingenti assunzioni di infermieri che l’Ausl ha dovuto fare in questi ultimi due anni, hanno sottratto personale che stava lavorando nelle Case Residenza Anziani, nei Centri Residenziali per Disabili, ecc, e i nuovi diplomati in uscita dai percorsi universitari erano e sono ancora molto pochi. Il rischio era di non poter più garantire questi servizi. Se abbiamo retto fino ad ora lo dobbiamo all’impegno straordinario dei soci lavoratori che da due anni a questa parte hanno rinunciato alle ferie e si sono caricati di ore di straordinario. A loro va tutta la nostra riconoscenza».

Nelle prossime settimane è previsto l’arrivo di altri 30 infermieri da Tunisia, India e Albania per un totale di 36 professionisti.

L’operazione è stata possibile grazie a una procedura semplificata prevista dal Testo unico Immigrazione e a una deroga legislativa valida fino al 31 dicembre 2022, introdotte per fronteggiare la grave carenza di personale sanitario. Queste procedure consentono di accelerare le operazioni di ingresso di infermieri e professionisti sanitari stranieri nel nostro paese, per impiegarli in strutture anche private o accreditate, purché impegnate nell’emergenza covid.

Il gruppo arrivato ieri a Ravenna con regolare visto d’ingresso dovrà ora osservare il periodo di quarantena previsto per legge e attendere di ricevere il permesso di soggiorno.

Nel frattempo grazie al piano di accoglienza messo a punto da Confcooperative Romagna e Solco Ravenna con la cooperativa LibrAzione, i nuovi arrivati verranno accolti in appartamenti dislocati in tutta la provincia, vicino alle strutture e ai servizi in cui verranno inseriti, e riceveranno tutta l’assistenza necessaria per il disbrigo delle pratiche burocratiche.

In questo periodo, inoltre, frequenteranno un corso di italiano intensivo online, per essere pronti a integrarsi non appena sarà loro possibile.

MA I TUNISINI,ILSUPER GRENN PASS RICHIESTO AGLI OPERATORI SANITARI ITALIANI, LO HANNO PER POTER LAVORARE NELLE NOSTRE STRUTTURE SANITARIE? CARI INFERMIERI E MEDICI ITALIANI, VOI, SIETE SOLO E SOLTANTO DEI FANTOCCI PRIVI DI SPINA DORSALE E DIGNITÀ! ECCO DOVE VI HANNO PORTATO COLORO CHE, IN QUESTI DUE ANNI, VI HANNO INCULCATO DI METTERVI IN LOTTA SILENZIOSA A BRACCIA CONSERTE! MA FORSE NON LO CAPIRETE MAI!

19 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Bisogna che ti decidi perché entro questo mese hai solo tre possibilità. O ti vaccini o muori oppure ti ammali e fai morire qualcun altro”.

Questo sarebbe quello che un’infermiera dell’Ausl di Reggio Emilia avrebbe detto a una 17enne. Una frase giudicata troppo pesante e invadente dalla famiglia della ragazza che ha deciso andare per vie legali. E, attraverso il proprio avvocato, ha spedito una diffida all’azienda sanitaria locale con richiesta di risarcimento danni. Quello che contestiamo è la violenza delle parole utilizzate, mia figlia è corsa da me a piangere. Non era un semplice consiglio al vaccino, non si può infondere il terrore così”. Lo riporta il Resto del Carlino.

I fatti risalgono alla mattina del 3 dicembre scorso quando la ragazzina è stata accompagnata all’ospedale Santa Maria Nuova per sottoporsi a un tampone molecolare dopo che una sua professoressa di scuola era risultata positiva qualche giorno prima. Qui, stando a quanto da lei raccontato, le è stato chiesto se fosse vaccinata. Alla risposta negativa della minorenne, è arrivata la frase incriminata da parte dell’infermiera.

L’avvocato di famiglia Tiziano Solignani, del foro di Modena, ha ritenuto

fatti risalgono alla mattina del 3 dicembre scorso quando la ragazzina è stata accompagnata al all’ospedale Santa Maria Nuova per sottoporsi a un tampone molecolare dopo che una sua professoressa di scuola era risultata positiva qualche giorno prima. Qui, stando a quanto da lei raccontato, le è stato chiesto se fosse vaccinata. Alla risposta negativa della minorenne, la lo frase incriminata da parte dell’infermiera.

L’avvocato di famiglia Tiziano Solignani del foro di Modena ritiene illegittima, per la violazione della sua privacy, la richiesta di specificare se vaccinata o meno. Non esserlo è consentito dalla legislazione vigente. LA RAGAZZA È STATA APOSTROFATA MALAMENTE E RESA OGGETTO DI GRAVI INVETTIVE E MINACCE, RIMANENDONE SCONVOLTA.
Un atteggiamento del genere non ha bisogno di alcun commento.

“Per questa grave violazione dei doveri di riservatezza – ha dichiarato l’Avvocato Solignanomiei assistiti, riservandosi qualunque altra iniziativa in ogni sede competente, chiedono il risarcimento dei danni subiti. Se entro 20 giorni l’Ausl non risponderà, procederemo giudizialmente nei loro confronti”.

L’Ausl, al momento, non intende replicare a mezzo stampa, ma fa sapere che “è stata avviata una verifica interna volta a capire se si fosse trattato di un comportamento con toni scorretti da parte dell’operatrice o se fosse stata una semplice e lecita opera di convincimento al vaccino, insita nella mission medico-sanitaria”.

QUESTO È IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO DA ADOTTARE CON COLORO CHE CREDONO, PER RUOLO, DI POTER FARE E DIRE CIÒ CHE VOGLIONO! BISOGNA DENUNCIARE…E FARE NOMI E COGNOMI!!! NON SARÀ UNA SOLUZIONE RISOLUTIVA, MA QUALCHE BRUTTO MOMENTO, A PICCOLI E GRANDI DITTATORI, LO FAREMO PASSARE!!!

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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https://cataniacreattiva.it/reggio-emilia-o-ti-vaccini-o-muori-infermiera-terrorizza-un-ragazzodenunciata/