21 Ottobre 2021 (di Michele Crudelini)

https://www.byoblu.com/2021/10/21/beni-pubblici-come-garanzia-dei-contratti-sui-vaccini-le-ultime-rivelazioni-sulla-pfizer/

Dall’inizio della diffusione del Covid si è via via diffuso un sospetto che ha assunto nel tempo i tratti della certezza: lo strapotere raggiunto dalle multinazionali del farmaco, spesso a discapito della sovranità degli Stati nonché della salute pubblica.

Il bullismo su Argentina e Brasile
Vi avevamo dato conto qualche mese fa della denuncia fatta dal Bureau of Investigative Journalism, un’organizzazione senza scopo di lucro per il giornalismo investigativo. In quella denuncia venivano riportate le testimonianze di esponenti dei Governi di Argentina e Brasile che avevano confessato l’esistenza di un atteggiamento di bullismo da parte della Pfizer nei confronti degli Stati.

Secondo le fonti governative dei due Paesi Pfizer avrebbe infatti preteso che alcuni asset pubblici argentini e brasiliani fossero messi come garanzia per il rispetto dei contratti. Una rivelazione decisamente imbarazzante che non era stata né smentita né confermata dall’azienda del farmaco. Silenzio assenso che ora può aver trovato ora un’ulteriore conferma.

La denuncia di Public Citizen
Questa volta la denuncia è arrivata da un’importante associazione internazionale di consumatori, la Public Citizen, un’organizzazione no profit è che ha l’obiettivo di difendere l’interesse pubblico nelle stanze del potere. Bene, questa organizzazione ha pubblicato recentemente un report dal titolo “il potere della Pfizer”, a firma di Zain Rizvi, esperto farmaceutico con pubblicazioni su riviste importante come The Lancet.

Il report muove i passi dalla denuncia dei Governi di Argentina e Brasileaggiungendo un tassello ulteriore.

Parole dure che però sembrano trovare conferma nei documenti che Public Citizen sembra essere riuscita ad ottenere. In alcuni dei contratti, sia in bozza che in forma definitiva, Pfizer sembra aver avuto il potere di impedire ai paesi di donare i loro vaccini COVID-19ad altri paesi, modificare unilateralmente i programmi di consegna in caso di carenza e richiedere che i beni pubblici fossero utilizzati come garanzia.

Lo strapotere di Big Pharma sancito dai contratti 

Public Citizen riporta diversi Paesi ed istituzioni coinvolte in queste pratiche del tutto scorretteportate avanti dalla Pfizer, tra cui: Stati UnitiGran BretagnaAlbaniaBrasileColombiaCileRepubblica DomenicanaPerù e anche l’Unione europea. E oltre a confermare l’esistenza di beni pubblici usati come garanzia da parte degli Stati, la denuncia di Public Citizen sembra confermare tutto quello che è successo nel corso degli scorsi mesi.

In pratica Pfizer si ritroverebbe a giocare in casa con la possibilità di vincere cause legali milionarie con estrema facilità. Le rivelazioni di Public Citizen ci mettono così di fronte ad uno scenario estremamente grave, di cui ora qualcuno dovrebbe rendere conto.

Multinazionali del farmaco senza scrupoli 
che hanno avuto la piena libertà di mettere il cappio al collo agli Stati, imporre le loro condizioni unilaterali, scaricando completamente il rischio di impresa. Per Big Pharma nessun rischio quindi, mentre questi vengono completamente scaricati sui cittadini.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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