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Il buio che ha pervaso il cervello di molti italiani, incapaci di far funzionare quella “strana” materia grigia che Madre Natura ci ha donato al momento della nostra nascita, non permette di capire che, il SIERO GENICO, e’ una pozione di sostanze sconosciute e pericolose, sperimentate sull’uomo senza deontologia. La stessa AIFA (agenzia italiana del farmaco) lo scrive sul suo sito ma, gli italici soldatini, nonostante i vari livelli di istruzione con relativi titoli sventolati al vento, NON LEGGONO, NON SI INFORMANO e si comportano come tanti YESMAN, inebetiti e rincretiniti da uno Stato ormai ridotto a “Repubblica delle Banane”.

L’AIFA, infatti, comunica gli aggiornamenti su alcuni punti emersi dalla valutazione del rischio di insorgenza di miocardite e pericardite dopo vaccinazione con vaccini a mRNA anti-COVID-19 Comirnaty e Spikevax.

ECCO COSA SCRIVE:

  • Dopo la vaccinazione con i Vaccini mRNA anti COVID-19 Comirnaty e Spikevax sono stati osservati casi molto rari di miocardite e pericardite
  • I casi si sono verificati principalmente nei 14 giorni successivi alla vaccinazionepiù spesso dopo la seconda dose e nei giovani di sesso maschile.
  • I dati a disposizione suggeriscono che il decorso della miocardite e pericardite dopo la vaccinazione non è diverso da quello della miocardite o della pericardite in generale.
  • Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite.
  • Gli operatori sanitari devono istruire i soggetti vaccinati a  rivolgersi immediatamente al medico qualora dopo la vaccinazione sviluppino sintomi indicativi di miocardite o pericardite, quali dolore toracico, respiro affannoso o palpitazioni.

A seguito di quanto letto, riteniamo utile far notare l’importanza, per se stessi e per gli altri, e dunque il “dovere morale”, di segnalare, da parte dei vaccinati, eventuali reazioni avverse.

Per info ➡️ Come segnalare una sospetta reazione avversa

APRITE LA MENTE!

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.In.), di cui fa parte anche Catania CreAttiva, e che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui Mercurius5 ed “Il Re è Nudo” , supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere l’articolo anche su:

https://cataniacreattiva.it/aifa-rischio-di-miocardite-e-pericardite-con-i-vaccini-limportanza-di-segnalare-ogni-reazione-avversa/

di Fabio d’Angelo

Arrivano notizie sull’accaduto che riguardano il Signor Agostino. Si tratta di un signore di 67 anni titolare di una ditta privata, il quale si ammala di polmonite che sembra non essere da SarsCov2 e che successivamente viene appurata tale. Gli amici del signor Agostino allertano il loro avvocato, il quale dialoga con il primario dell’Utir dell’ospedale Cervello di Palermo, chiedendo se si possa far entrare un medico di parte. Il  Primario acconsente, il medico dialoga con il primario, il quale è anche contento del fatto che qualcuno esterno possa vedere quale sia la situazione del paziente. Inizialmente si mettono d’accordo affinché il medico di parte possa entrare bardato con i dispositivi di sicurezza, ma successivamente ciò non basta e viene chiesto se fosse stato vaccinato e se in possesso di green pass. Il risultato di tutto ciò è che il medico esterno, il giorno 12 luglio, non è stato fatto entrare in reparto poiché non in possesso del lasciapassare di mussoliniana memoria e tutti, amici, avvocato e medico sono stati tenuti al di fuori del reparto, negando anche l’uscita temporanea del signor Agostino. La cosa che preoccupava non poco gli astanti era il fatto che, Agostino, il giorno 10 luglio esprimesse chiaramente la volontà di uscire dall’ospedale e rifiutasse la terapia. Alle proteste legittime degli amici veniva risposto, “non può uscire perché ha una saturazione a 60”, ma contemporaneamente il paziente era stato tenuto per 24 ore senza terapia, rispettando la stessa sua volontà. Sembra assurdo ed in forte contrasto che una persona, che ha una saturazione a 60, venga tenuta senza terapia ed in attesa di uscita, che ovviamente non è avvenuta, probabilmente e forse, a causa di una aggravamento delle condizioni dello stesso signor Agostino. Da quel momento si susseguono una serie di dichiarazioni scritte del paziente che in un primo momento accetta le cure, ma rifiuta l’intubazione, fino ad arrivare all’epiloogo che termina con la probabile firma da parte della figlia per il permesso all’intubazione. Viene  per questo motivo trasferito in terapia intensiva e da quel momento la nostra fonte non sa nulla della sua sorte. 

Da una ricerca dettagliata nella rete web risulta che il Primario del reparto, attore dei fatti raccontati, debba essere il dott. Giuseppe Arcoleo. Medico, allora di reparto, che nel 2014 viene trovato in fragranza di reato per frode e peculato e condannato con rito abbreviato, chiesto dallo stesso per ammissione di colpa e quindi condannato alla pena detentiva di 2 anni e 4 mesi. https://www.palermotoday.it/cronaca/condanne-truffa-peculato-ospedale-cervello.html.Ma quel che è più strabiliante è che l’onorevole dell’A.R.S.  del M5S Angela Raffa, a marzo del 2020 si accorge che il medico condannato per frode e peculato non solo non è stato sospeso o licenziato dal servizio, ma addirittura è stato premiato con la nomina di Primario di reparto. https://vivicentro.it/ultime-notizie/direttore-al-reparto-covid-19-seppure-condannato/.

Fonte: Canale TELEGRAM “Il Re e’ Nudo”

Clicca qui per leggere l’articolo precedente:

https://www.mercurius5.it/2021/07/14/vergognaaaaa-agostino-intubato/

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.In.), di cui fa parte anche Catania CreAttiva, che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale

Abbiamo verificato questa notizia che avevamo trovato nelle chat. Avendo parlato direttamente con il medico interessato dalla famiglia, che sta seguendo la vicenda, Vi possiamo assicurare che è tutto vero e per questo vi riportiamo tutto integralmente.

I medici che hanno fatto questo abuso saranno portati alla sbarra. Forse che l’ospedale Cervello avrebbe perso 2.000,00 euro al giorno?

Preghiamo per Agostino.

Il nostro amico Agostino da una settimana e’ segregato all’Ospedale Cervello UTIR 3 piano. Ha già dichiarato, firmando, di rifiutare le cure ospedaliere e di volere essere dimesso per accedere alle cure domiciliari a casa propria, secondo lui più efficaci, manlevando l’ospedale da ogni responsabilità e rispettando la quarantena. Dopo l’ intimazione dell’avvocato a dimetterlo entro le ore 12 di sabato 10 luglio, Agostino vestito, con l’ambulanza pronta ad aspettarlo, è stato trattenuto, adducendo la scusa che aveva la saturazione a 60. Lo hanno rimesso a letto ed Agostino ha fatto la foto all’apparecchiatura che lo monitorava da dove risultava che la sua reale saturazione era 96, in seguito, accortisi che lui inviava le foto del monitor sulle chat, hanno girato il monitor in modo che non potesse più fotografarlo. Dopo vari tentativi, con l’intervento di medici esterni che non venivano nemmeno fatti entrare e dopo esserci rivolti anche ai NAS, che non sono intervenuti, dopo proteste varie, oggi 14/07, nonostante la sua ferma volontà e gli accorati messaggi che scriveva con lucidità, lo hanno portato in rianimazione ed intubato. Con crudele prepotenza, lo stanno uccidendo. Stanno stravolgendo tutti i diritti dell’essere umano. Quello che è successo ad Agostino, che ricoverato con una normale bronchite (con tampone negativo), in ospedale gli riscontrano un tampone positivo e non gli è stato più permesso di uscire. Quello che sta succedendo a lui sarà già successo a tantissime persone e potrebbe succedere anche ad ognuno di noi. Agostino deve essere il nostro simbolo per i diritto ad autodeterminare il proprio modo di curarsi. Dobbiamo unirci e reagire, perché se no, quando sarà il nostro turno, saremo SOLI.

Gianfranco”.

Fonte: Canale Telegram “Il Re è Nudo” – Redattore Fabio D’Angelo)

Puoi leggere l’articolo anche su:

https://cataniacreattiva.it/vergognaaaaaa-agostino-intubato/

di Marco Lehnus (medico)

Un gruppo di malattie degenerative del sistema nervoso centrale, è noto con il termine di malattia da prioni.

Si tratta, fortunatamente, di encefalopatie rare, che colpiscono sia l’essere umano, sia il mondo animale e specificamente i mammiferi.

I prioni, sono forme alterate della proteina prionica  (PrP), particolarmente presente nel nostro cervello, ma presente anche in altre strutture del nostro organismo.

La mutazione, per  ragioni non ancora perfettamente chiarite, della forma spaziale della PrP, vengono trasmesse geneticamente, come carattere autosomico dominante.  Ovvero, un genitore portatore di questa mutazione, ha il 50% delle probabilità di trasmettere il gene modificato della proteina prionica ai figli, conducendo in patologia irreversibile l’organo colpito.

Nel cervello, organo particolarmente ricco di PrP, l’accumulo dei  prioni a livello dei neuroni (le cellule del sistema nervoso), crea delle microcavità, che conferiscono al tessuto cerebrale un aspetto simile a quello di una spugna (donde il nome di malattia spongiforme) .

Fin qui, ciò che concerne la mutazione genetica della PrP, in grado di dare origine a diverse forme di malattia da prioni .

Le forme acquisite di malattia da prioni, vanno dalle cosiddette forme iatrogene (ovvero indotte dal medico in seguito a somministrazione di farmaci biologici di tipo ormonale contaminati, come pure in seguito all’utilizzo accidentale di sangue trasfusionale contaminato), alle forme conseguenti all’utilizzo di carne bovina, affetta dall’ encefalopatia spongiforme bovina o “morbo della mucca pazza”, il cui primo caso avvenne in Inghilterra nel 1986, in un allevamento dello Hampshire, ove il consueto processo chimico legato all’uso di solventi per eliminare l’eccesso di grassi delle carni da trasformare in farine, venne  sostituito con un processo di “pressione”, che però non riuscì ad inattivare i prioni presenti in esse. 

Quali aree vanno ad occupare i prioni nel corpo umano?

Per comprenderlo, possiamo “visualizzare” la struttura di una cellula, anche senza ricorrere ad una sua immagine e partiamo quindi dalla:

CASA

immaginiamo pertanto un prato di 1500 – 2000 mq. (non certo un’estensione enorme) ed in esso costruiamo una casetta  unifamiliare per  quattro o cinque persone, all’interno della quale c’è tutta la ricchezza in termini di nucleo familiare  e di oggetti, tutti indispensabili e delicatissimi , fondamentali  per l’economia e la sopravvivenza complessiva della casa. Dimenticavo la mansarda, preziosissimo luogo, ove la presenza di libri, dvd musicali e film, nonché oggettistica legata agli hobby, caratterizzano l’essenza specifica dei proprietari della nostra magione.  Ora, recintiamo il tutto con un muretto di protezione con due aperture, una per il cancelletto che conduce alla casa ed una per il cancello più grande che dia accesso al garage.  Nel giardino, mettiamo qua e là piante e piantine, sassi ornamentali, come pure luci e molte altre cose, che chiamiamo semplicemente oggetti.  Facile la visualizzazione complessiva, vero?

Ora, passiamo alla:

CELLULA

Ora, trasliamo quanto immaginato sopra, per immaginare invece la cellula. In essa, il prato lo chiameremo citoplasma, la casa diviene ora il nucleo (che contiene  la maggior parte della “ricchezza”, ovvero il patrimonio genetico dell’individuo. Gli acidi nucleici qui presenti, ovvero il DNA e l’RNA, esprimono sotto forma di produzione di proteine, l’informazione genetica specifica di ogni individuo.

Immaginiamo una collana con le sue perle: ogni singola perla è un aminoacido. L’unione di due aminoacidi forma una proteina semplice, mentre più aminoacidi uniti assieme, formano  una proteina complessa.

Gli acidi nucleici sono certamente proteine, oltretutto complesse, ove – nel caso del DNA associato a proteine specifiche, chiamate istoni – si va a costituire la cromatina, ovvero la materia della quali sono fatti i cromosomi.  L’RNA messaggero (mRNA) del quale si parla a dismisura nell’ultimo anno e mezzo, è l’elemento che porta informazioni genetiche specifiche di ognuno di noi ai siti (i ribosomi) per la sintesi proteica durante la trascrizione del DNA.

All’interno del nucleo, è contenuto il nucleolo (la mansarda…) nel quale vi è abbondanza di Rna ribosomiale (r-RNA) sintetizzato a partire da un filamento di DNA. L’ r-RNA formatosi in questa sede, si ripiega su se stesso, si lega alle proteine ribosomiali presenti per costituire il ribosoma che abbandonerà il nucleolo e, attraversando il nucleo, giungerà nel citoplasma per diventare unità funzionale per la produzione di proteine. Ribosoma, mitocondri, apparato di Golgi e molto altro ancora, saranno le “piantine” e gli “oggetti” del nostro giardino che abbiamo chiamato citoplasma. Ci siamo?

Ora, da ultimo, costruiamo il muro di cinta del giardino per la protezione della casa, che chiamiamo in questo caso membrana cellulare. Essa, consente l’ingresso e l’uscita (come per la casa il cancello e il portone), solo ad elementi selezionati e provenienti dal metabolismo alimentare in ingresso e dei rifiuti in uscita.

Da ultimo, non dimentichiamo che vicino alla nostra casa, vi sono altre case e che per raggiungerle, sarà necessario percorrere uno spazio chiamato strada, mentre l’analogo spazio fra una cellula e l’altra è lo spazio intercellulare.

Riuscite a vedere il tutto legato nella similitudine descritta? Se si, procediamo senza oramai più difficoltà!

Ora, possiamo quindi tornare ai nostri prioni 

Come dicevamo, sono forme alterate della PrP (la proteina prionica).

I prioni, vanno ad accumularsi nel sistema nervoso, proprio nello spazio intercellulare, fra una cellula nervosa (neurone) e l’altra, ove formano placche di aggregazione che determineranno nel tempo la degenerazione del tessuto nervoso stesso.

Ciò che accade ad esempio nella Sindrome di Creutzfeldt – Jacob, più nota come “malattia della mucca pazza”, è esattamente questo!

Il vaccino, come gli studi di microbiologia insegnano agli studenti del 2°anno di medicina, è un farmaco ottenuto da un elemento biologico – il virus –  ucciso oppure reso attenuato o avirulento, che dovrà poi essere iniettato dopo opportuni ulteriori passaggi di laboratorio, nel corpo umano.

Ora, dopo questa ampia ma necessaria premessa, abbiamo gli elementi per capire le ragioni per le quali un “dispositivo genico” ingannevolmente chiamato vaccino, possa determinare danni seri ed irreversibili anche – ma non solo – ad uno dei tessuti più importanti che costituiscono il nostro corpo: il tessuto nervoso.

A tal proposito, riassumo brevemente gli studi condotti nel 2020 dal prof. Richard Fleming medico con PhD, nei quali si evidenzia la presenza di aree (domini) simili a prioni nella proteina spike del Sars-Cov-2

Il Sars -Cov -2, appartiene al genere dei beta-coronavirus (β-CoV), genere rivelatosi essere l’unico ad essere caratterizzato da una elevatissima affinità – da 10 a 20 volte maggiore – per i recettori degli ACE2,  naturalmente presenti sulle membrane cellulari delle cellule polmonari (dove viene prodotto l’ACE, ovvero l’enzima di conversione dell’angiotensina), ma anche sulle membrane cellulari del cuore, delle arterie dei reni e dell’apparato intestinale, i quali recettori, oltre a mantenere controllata la pressione del sangue, funzionano, purtroppo, anche come porte d’ingresso (siti di aggancio) per alcuni tipi coronavirus.

È stato scoperto che i vaccini causano una serie di eventi avversi cronici a sviluppo tardivo.

Ed alcuni eventi avversi come il diabete di tipo 1 (insulinodipendente), potrebbero non verificarsi fino a 3-4 anni dopo la somministrazione di un vaccino [1].

Nell’esempio del diabete di tipo 1, la frequenza dei casi di eventi avversi conseguenti alla malattia diabetica, può superare la frequenza dei casi di malattie infettive gravi, che il vaccino è stato progettato per prevenirle.

Dato che il diabete di tipo 1 è solo una delle tante malattie immunomediate potenzialmente causate dai vaccini, gli eventi avversi cronici tardivi rappresentano un serio problema di salute pubblica.

Vaccini a base di RNA :  rischio di indurre eventi avversi specifici.

Uno di questi potenziali eventi avversi sono le malattie a base di prioni, causate dall’attivazione di proteine ​​intrinseche per formare prioni. È stata pubblicata una vasta conoscenza su una classe di proteine ​​leganti l’RNA che hanno dimostrato di concorrere all’insorgenza di una serie di malattie neurologiche tra cui il morbo di Alzheimer e la SLA (sclerosi laterale amiotrofica).

Il vaccino COVID-19 a base di RNA Pfizer, è stato approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) degli Stati Uniti, con un’autorizzazione all’ uso di emergenza senza dati sulla sicurezza a lungo termine!

A causa delle preoccupazioni sulla sicurezza di questo vaccino, è stato condotto uno studio per determinare se il vaccino potesse potenzialmente indurre una malattia a base di prioni.

L’ analisi del vaccino Pfizer contro il COVID – 19, ha identificato due potenziali fattori di rischio di indurre la malattia da prioni nell’uomo. La struttura sequenziale di RNA nel vaccino, contiene delle sequenze che si ritiene inducano il TDP-43 ed il FUS (sono geni che codificano per una proteina legante l’RNA) a formare aggregazioni basate su prioni, portando allo sviluppo di comuni malattie neurodegenerative.

La proteina spike, codificata dal vaccino, si lega all’ ACE-2, un enzima che contiene molecole di zinco [8]. Il legame della proteina spike all’ACE2, ha il potenziale per rilasciare la molecola di zinco, uno ione che fa sì che TDP-43 assuma la sua trasformazione patologica del prione.

Negli ultimi due decenni alcuni scienziati si sono preoccupati che i prioni potessero essere usati come armi biologiche. Più di recente c’è stata la preoccupazione che le molecole intracellulari ubiquitarie potessero essere attivate per causare malattie da prioni, tra cui il morbo di Alzheimer, la SLA e altre malattie neurodegenerative.

L’attuale analisi indica che il vaccino COVID-19 a base di RNA di Pfizer contiene molte sequenze di RNA che hanno dimostrato di avere un’elevata affinità per TDP-43 o FUS e hanno il potenziale per indurre malattie neurologiche degenerative croniche. TDP-43 è un altro meccanismo che porta alla formazione di aggregazioni simili all’amiloide (proteina anomala presente in molti organi del corpo in grado di determinare gravi patologie. Nel cervello è responsabile del morbo di Alzheimer).  

Nella relazione di cui al sito citato nei riferimenti bibliografici, si legge ancora che:

“…l’interazione è abbastanza preoccupante data la convinzione che il virus che causa COVID-19, SARS-CoV-2, sia un’arma biologica [10,11] ed è possibile che la proteina virale del picco possa essere stata progettata per causare la malattia da prioni.

Un’altra preoccupazione correlata è che il vaccino Pfizer utilizza un unico nucleoside di RNA 1-metil-3′-pseudouridilile (Ψ). Secondo i documenti informativi della FDA, questo nucleoside è stato scelto per ridurre l’attivazione del sistema immunitario innato [12]…”.

Prosegue la relazione:

“ …se avessero ragione coloro che sostengono che il COVID-19 sia effettivamente un’arma biologica, allora potrebbe essere rilasciato un secondo virus potenzialmente più pericoloso, che lega la proteina spike trovata sulle cellule ospiti dei destinatari del vaccino. I dati non sono disponibili al pubblico, alfine di  fornire informazioni riguardo a :

quanto tempo dopo l’RNA del vaccino viene tradotto nell’individuo vaccinato

 per quanto tempo, dopo la traduzione, la proteina spike sarà presente nelle cellule del ricevente.

Infine, altri che lavorano nel campo hanno pubblicato ulteriore supporto che i vaccini COVID-19 potrebbero potenzialmente indurre la malattia da prioni. Gli autori [18] hanno trovato sequenze correlate ai prioni nella proteina spike COVID-19 che non sono state trovate nei coronavirus correlati. Altri [19] hanno riportato un caso di malattia da prioni, malattia di Creutzfeldt-Jakob, che si è verificata inizialmente in un uomo con COVID-19.

Molti hanno lanciato l’allarme che l’attuale epidemia di COVID-19 sia in realtà il risultato di un attacco con armi biologiche rilasciato in parte da individui nel governo degli Stati Uniti [10,11]. Una tale teoria non è inverosimile dato che l’attacco all’antrace del 2001 negli Stati Uniti ha avuto origine a Fort Detrick, una struttura di armi biologiche dell’esercito statunitense.

Poiché l’indagine dell’FBI sull’antrace è stata chiusa contro il parere dell’agente principale dell’FBI,  nel caso ci sono probabilmente cospiratori che lavorano ancora nel governo degli Stati Uniti. In uno scenario del genere, l’obiettivo principale di fermare un attacco con armi biologiche deve essere quello di arrestare i cospiratori o gli attacchi non cesseranno mai.

Approvare un vaccino, utilizzando la nuova tecnologia dell’RNA senza test approfonditi è estremamente pericoloso. Il vaccino potrebbe essere un’arma biologica e anche più pericoloso dell’infezione originale”.

Riferimenti bibliografici:

https://www.evolutamente.it/vaccini-mrna-per-covid-19-e-rischio-di-malattia-da-prioni/  alla fine della quale sono riportati i riferimenti bibliografici che hanno reso possibile all’autore stilare la relazione di seguito.

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WHO, International Non Proprietary Names Program: 11889. 9/2020.

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Garnier C, Devred F, Byrne D, et al. Zinc binding to RNA recognition motif of TDP-43 induces the formation of amyloid-like aggregates. Sci Rep. 2017; 7: 6812.

Classen JB. COVID-19, MMR vaccine, and bioweapons. Diabetes & its Complications.2020; 4: 1-8.

Classen JB. Evidence supporting the hypothesis that the 2019 epidemic of E-vaping acute lung injury (EVALI) was caused in part by COVID-19. Diabetes & Complications. 2020; 4: 1-2.

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Classen JB. Review of Vaccine Induced Immune Overload and the Resulting Epidemics of Type 1 Diabetes and Metabolic Syndrome, Emphasis on Explaining the Recent accelerations in the Risk of Prediabetes and other Immune Mediated Diseases. J Mol Genet Med. 2014; S1: 025.

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