29 Marzo 2023 – Redazione – di Jenn Correa (Tourinvespa.com)

 

29 Marzo 1946, settantasette anni fa, al Circolo Golf Club dell’Acquasanta di Roma, viene presentata la Vespa, quello che poi sarà uno dei più grandi fenomeni dell’industria motoristica italiana nel mondo. Un progetto iniziato anni prima, con il prototipo soprannominato Paperino, disegnato dagli ingegneri Renzo Spolti e Vittorio Casini, ma di cui Enrico Piaggio non era del tutto convinto. Nella sua continua ricerca di una maggiore praticità, Piaggio decide di rivisitare il prototipo, affidandolo al progettista aeronautico Corradino D’Ascanio ed al disegnatore Mario D’este. Così nasce un’idea originale, rivoluzionaria, decisamente differente dal primo prototipo.

Venerdi 29 Marzo 1946, viene presentato il brevetto della Vespa 98, uno scooter del tutto innovativo e funzionale, con uno stile unico, lontano dall’idea comune di motocicletta. Nel 2021 lo “scooter più famoso al mondo” ha  festeggiato il 75° anniversario dalla sua nascita. Senza ombra di dubbio, un successo senza precedenti, che ha raggiunto migliaia di fan in tutto il mondo. Il debutto della Vespa rappresenta un sogno di libertà e voglia di ripartire dopo la fine della seconda guerra mondiale. Un sogno che, negli anni, diventerà un’icona e rappresenterà un vero e proprio stile di vita. Il nome “Vespa” tra l’altro deriva dalla spontanea esclamazione sembra una Vespa!” pronunciata da Enrico Piaggio quando per la prima volta vede la forma centrale larga e la vita stretta del prototipo Mp6, prodotto nello stabilimento della Piaggio a Pontedera (Pisa).

II PRIMI ANNI DELLA VESPA: DALLA NASCITA AGLI ANNI ‘60

La Vespa nasce in un periodo storico importante per l’Italia, il dopoguerra. Anni in cui il Paese vuole risvegliarsi e riprendere a vivere, lasciandosi alle spalle gli orrori del secondo conflitto mondiale. L’Italia cresce e si presentano nuove esigenze. Tra queste: la mobilità di chi non può permettersi  l’acquisto di un’automobile.

Da qui l’idea geniale di un mezzo leggero, comodo, veloce e innovativo, anche nelle nuovissime forme di presentazione e pagamento:

1) mezzo di trasporto non solo per professionisti, ma per tutti.

2) La possibilità di acquisto rateizzato.

Cosi che, la Vespa, nata sotto una buonissima stella, coinvolge tutti, in particolare le donne, dal momento che si tratta di un mezzo di trasporto facile da guidare anche con la gonna. E la pubblicità contribuirà al suo successo, al punto che le campagne pubblicitarie diventeranno iconici capolavori.

Negli anni ’50 avviene un profondo cambiamento nell’uso della Vespa, che passa dall’essere principalmente utilizzata per recarsi al lavoro, a diventare un veicolo di svago e divertimento in un’Italia che rifioriva dopo i disagi degli anni precedenti. “Vespizzatevi!”,  diventa quindi lo slogan con cui in quegli anni, si sottolineano i vantaggi che si possono avere come proprietari di una Vespa.

In quegli anni, inoltre, la Vespa diventa per tutti il sinonimo e il simbolo del design e dell’ingegno italiano nel mondo. Un vero  fenomeno mediatico, che diventa anche soggetto di diverse sceneggiature cinematografiche come per esempio nel film, diventato poi un “cult”, “Vacanze romane” del 1953.

La Vespa diventa protagonista nei film, ma anche nella letteratura e naturalmente in campo pubblicitario. E’ la fedele compagna di viaggio della storia dell’Italia. Il successo è ormai internazionale.

Il boom degli anni ’80: la Vespa alla conquista del mondo.

Negli anni ’80 il mito della Vespa ha ormai varcato i confini nazionali tanto che la Piaggio spinge forte sull’acceleratore (è proprio il caso di dirlo) con la diffusione della Vespa, creando una grande rete di servizi in tutta Europa e nel resto del mondo. In questi stessi anni il mitico mezzo di trasporto a due ruote riceve riconoscimenti a livello mondiale, consolidando la sua immagine su tutti i mercati esteri.

Per queste ragioni, la Piaggio decide ancora una volta di puntare molto sulla pubblicità, coinvolgendo nel suo messaggio i giovani che,  in sella alla propria Vespa, possono realizzare qualsiasi sogno. Obiettivo raggiunto: la Vespa diventa sempre più lo scooter dei giovani per spostarsi in città, in campagna, ovunque.

La scalata verso l’Olimpo degli indimenticabili prosegue e la Vespa comincia a contare i vari tentativi di imitazione, che rimangono tali in quanto il due ruote tutto italiano non si può imitare!

GLI ANNI 2000: NASCE LA VESPA ELETTRICA


Nel nuovo millennio la Vespa si evolve. 
Nascono nuovi modelli che conquistano definitivamente i mercati stranieri. Diventa uno scooter “monomarcia”, una scelta che divide gli appassionati. Chi la vede come una sorta di sacrilegio nei confronti di un mito, chi invece ne comprende le scelte e vede in questi modelli la naturale evoluzione di quella Vespa presentata a Roma il 29 marzo del 1946.

Intanto la nuova Vespa elettrica, l’ultima arrivata in casa Piaggio, vince diversi premi tra cui il Compasso d’Oro ADI (Associazione per il Disegno Industriale) che, nel consegnare questo premio, sottolinea i valori, l’attenzione ed il rispetto per l’ambiente dimostrato da  Piaggio nella realizzazione di questo nuovo modello. La verità è che la Vespa continua ad affascinare, mantenendo inalterato quell’inconfondibile design che da sempre la contraddistingue.

LA VESPA E IL CINEMA: UN LEGAME INDISSOLUBILE

Audrey Hepburn e Gregory Peck in “Vacanze Romane” (1953) infatti sono solo i primi di una lunga serie di attrici e attori internazionali che negli anni sono stati ripresi sullo scooter più famoso del mondo, in film che vanno da “Quadrophenia” ad “American Graffiti”, da “Il talento di Mr. Ripley” fino a “La carica dei 102”, per non parlare di “Caro Diario” o dei recenti “Alfie” con Jude Law, “The Interpreter” con Nicole Kidman e il blockbuster “Transformers, The last Knight” del 2016 ”. Nelle foto, nei film e sui set, Vespa è stata “compagna di viaggio” di nomi quali Raquel Welch, Ursula Andress, Geraldine Chaplin, Joan Collins, Jayne Mansfield, Virna Lisi, Milla Jovovich, Marcello Mastroianni, Charlton Heston, John Wayne, Henry Fonda, Gary Cooper, Anthony Perkins, Jean-Paul Belmondo, Nanni Moretti, Sting, Antonio Banderas, Matt Damon, Gérard Depardieu, Jude Law, Eddie Murphy, Owen Wilson e Nicole Kidman.

In settantasette anni di storia (Piaggio ne depositò il brevetto il 23 Aprile 1946) e con 19 milioni di esemplari diffusi sulle strade dei cinque continenti, Vespa ha dato una nuova marcia al mondo intero diffondendosi sulle strade di tutte le nazioni, unendo in un’unica passione giovani di culture lontane e diverse. Una vera leggenda del Grande Made in Italy!

Il rapporto tra la Vespa e il cinema è un matrimonio straordinario: incredibilmente felice e intenso, indissolubile nei decenni, capace di rinnovarsi continuamente e di creare emozioni ad ogni latitudine…La Vespa è oggi il simbolo della creatività italiana nel mondo e un esempio unico di ‘immortalità’ nella storia del design industriale. Vespa non appartiene più soltanto al mondo della mobilità: è la storia di un fenomeno-simbolo del costume globale. Oggi come ieri, andare in Vespa è sinonimo di libertà e status sociale, di dinamismo e di passione per la bellezza. E’ un’esperienza di vita e di immaginazione, carica di simboli individuali e collettivi nati in gran parte negli anni della Dolce Vita: Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane sono stati i primi protagonisti di un connubio magico, che si è poi ripetuto con straordinaria frequenza in centinaia di pellicole cinematografiche e di campagne di advertising. La creatività di attori e attrici, di registi e di pubblicitari alimenta la forza del mito e arricchisce quotidianamente l’immaginario di Vespa di nuovi valori, in ogni angolo del mondo”.

Vespa non è solo un fenomeno industriale e commerciale che dura da 70 anni. Sin dalla sua apparizione, nel 1946, ha influenzato la storia del costume e della cultura. Negli anni della “Dolce Vita” Vespa diventa sinonimo di scooter e i reportage dei corrispondenti stranieri descrivevano l’Italia come “il Paese delle Vespa”. Il ruolo giocato dall’iconico scooter nel costume non solo italiano è documentato dalla presenza di Vespa in centinaia di film internazionali. Ed è una storia che continua anche oggi.

E ancora, Vespa compare in celebri pellicole firmate dai maestri italiani del cinema, come Dino Risi, Federico Fellini, Mario Monicelli, da “Caro Diario” di Nanni Moretti a “Romanzo Criminale” di Michele Placido e a “Nuovo Cinema Paradiso” (premiato con Oscar e Golden Globe) di Giuseppe Tornatore.


MUSEO PIAGGIO

E per non dimenticare la storia di una delle industrie più importanti del nostro Paese e di uno dei tanti prodotti dell’eccellenza italiana, a Pontedera il 29 marzo del 2000 e’ stato inaugurato il Museo Piaggio, ubicato nell’ex attrezzerie del complesso industriale, su progetto di Andrea Bruno, che ha recuperato l’attrezzeria, la zona più antica della fabbrica costruita negli anni venti. Nel 2018 è stato completamente ristrutturato.

A volere fortemente il museo fu Giovanni Alberto Agnelli (meglio conosciuto come Giovannino Agnelli),  allora presidente della Piaggio, che però morì tre anni prima dell’inaugurazione e a cui fu quindi dedicato. Il Museo è nato per conservare e valorizzare il patrimonio storico di una delle più antiche imprese italiane e si pone l’obiettivo di ricostruire le vicende di Piaggio e del suo Territorio ripercorrendo un lungo tratto di storia italiana, fatto di trasformazioni economiche, di costume e di sviluppo industriale, attraverso l’esposizione dei suoi prodotti più famosi e rappresentativi e grazie alla ricchissima documentazione conservata nell’Archivio Storico.
Accanto allo spazio dedicato alle collezioni esposte permanentemente, il Museo Piaggio dedica 340 m² a esposizioni temporanee che permettono alla struttura di variare continuamente l’offerta culturale spaziando dal campo dell’arte a quello della tecnologia, dalla divulgazione scientifica alla moda. Negli anni questi spazi hanno ospitato mostre, eventi e opere di artisti straordinari quali Dalì, Picasso e, tra gli italiani, Burri, Nomellini, Viani, Pellizza da Volpedo, Fattori, Modigliani, Carrà, Signorini, Soffici, Spreafico, Nespolo e altri protagonisti dell’arte moderna e contemporanea.Nel 2003 il Museo Piaggio e l’Archivio Storico sono stati premiati come Miglior Museo e miglior Archivio d’Impresa in Italia, nell’edizione del Premio Impresa e Cultura 2003.

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