07 Gennaio 2022 – Calcio mercato.com

Il Covid ha rigettato il calcio italiano e la Serie A nel caos. Dopo gli interventi delle Asl che hanno portato alla mancata disputa di quattro incontri sui dieci in programma all’Epifania per la 20a giornata di campionato, la Lega di A si è riunita ieri pomeriggio in Assemblea per affrontare il tema del protocollo e delle richieste a governo e regioni, in vista del tavolo di confronto del 12 gennaio, ed è stata costretta a integrare l’ordine del giorno con le nuove ipotesi delle ultime ore: fermare il campionato per due settimane e ragionare sull’ipotesi di una riduzione della capienza.

CONTATTO GRAVINA-DRAGHI – Il presidente federale Gabriele Gravina ha ricevuto una telefonata da Mario Draghi, nella quale il premier si è informato sullo stato dell’arte si è detto ‘preoccupato‘ per alcune situazioni che riguardano il campionato italiano. Tra queste, in particolari, non convince il fatto che, in questo momento storico e nelle condizioni in cui versa il Paese, negli stadi ci siano tanti tifosi che non indossano correttamente o non indossano proprio le mascherine FFP2 prevista dalle nuove norme. E che club e istituzioni calcistiche chiudano un occhio su questo aspetto. Nessuna minaccia diretta, ma anche un segnale: così non si può andare avanti.

LA NOTA DELLA SERIE A – Intanto, al termine dell’Assemblea, la Lega Serie A ha diramato una nota ufficiale: “​La Lega Serie A, al termine dell’Assemblea, ribadisce con fermezza la fiducia di poter proseguire lo svolgimento delle proprie competizioni (Serie A TIM, Coppa Italia Frecciarossa, Supercoppa Frecciarossa) come da programma, grazie all’applicazione del regolamento organizzativo approvato ieri dal Consiglio di Lega. Come da nota diffusa ieri, la Lega Serie A auspica inoltre che nella riunione governativa di mercoledì prossimo si possano individuare in modo chiaro degli strumenti di coordinamento delle ASL territoriali per assicurare una gestione uniforme delle situazioni da covid-19 nelle squadre.
Le Società si ritroveranno settimana prossima per approfondire la situazione dei diritti audiovisivi nell’area Medio Oriente e Nord Africa, punto previsto dall’ordine del giorno della riunione”.