di Monica Tomasello (www.CataniaCreAttiva.it)

Non convince la morte del professor Giuseppe De Donno, ex primario di pneumologia dell’ospedale “Carlo Poma” e padre della terapia anti Covid con il plasma iperimmune, 54 anni, trovato impiccato, nel tardo pomeriggio di martedì 27 luglio, nella sua casa di Eremo di Curtatone a Mantova.

La Procura di Mantova ha immediatamente aperto un’inchiesta. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Gli inquirenti vogliono approfondire le circostanze che hanno portato alla sua morte e, dopo aver ascoltato le testimonianze dei familiari, hanno già sequestrato pc e cellulari dell’ex primario.

Un atto certamente dovuto… sulla base dei fatti che hanno caratterizzato l’intera vicenda.
In attesa di tutti gli accertamenti tecnici che potrebbero essere decisi nell’inchiesta. non resta dunque che riporre la massima fiducia nel lavoro della magistratura.

In tarda serata il dott. Mariano Amici, altro medico in trincea nella difesa per i diritti e la libertà’, ha ricordato la grandezza del collega De Donno attaccando lo Stato, ritenendolo responsabile di quanto accaduto.

Lo Stato si deve assumere le sue responsabilità, ha dichiarato Amici.“Esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia De Donno ed a tutti i medici, impegnati nella lotta per la verità, profondamente colpiti da questa tragica morte. Si è aperto uno scenario profondamente inquietantesi in quanto un medico che sceglie la morte quale liberazione da un mondo nel quale non ci si ritrova più ha ben altre soluzioni, molto più semplici, per togliersi la vita. Indipendentemente dal fatto che il dott. De Donno si sia suicidato o che l’abbiano “suicidato” una cosa e’ certa: lo Stato ha consentito ai media nazionali che il dott. De Donno venisse letteralmente ridicolizzato dalle reti televisive nazionali, RAI compresa alla quale paghiamo anche il canone, solo perché ha dimostrato con i fatti di aver salvato molte vite con il suo metodo di cura”.

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), di cui fa parte anche Catania CreAttiva, e che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui Mercurius5, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale