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03 Marzo 2023 – Redazione

L’importante premio che viene consegnato ogni anno nella famosa città termale di Berkeley Springs, nel West Virginia, ha assegnato anche quest’anno la medaglia d’oro all’acqua Smeraldina, di Tempio Pausania (Sardegna), eleggendola ancora una volta miglior acqua minerale naturale al mondo, CHE SI TROVA SOLO IN SARDEGNA PERCHÉ, PER SCELTA, NON COMMERCIALIZZATA A PIÙ AMPIO SPETTRO. 

La competizione – considerata la più grande e importante degustazione e competizione d’acqua a livello mondiale – esamina centinaia di acque provenienti dagli Stati Uniti e da tutto il mondo.

“Questa seconda medaglia d’oro” – hanno  commentato i titolari della prestigiosa azienda sarda – “ha decretato nel modo più autorevole l’eccellenza della nostra acqua e del territorio incontaminato nel quale nasce”.              Smeraldina è da anni stabilmente sul podio delle migliori acque minerali del mondo, essendo stata premiata in precedenza anche con medaglie di bronzo e argento. Le giurie di anno in anno sempre diverse, avvalorano le scelte e dimostrano il calibro straordinariamente alto delle acque premiate”.

I fratelli Solinas, che gestiscono l’azienda, hanno dedicato il premio ai loro genitori, fondatori dell’azienda stessa, che hanno costantemente guidato il lavoro di chi partecipa alla realizzazione di questo grande sogno chiamato Smeraldina, la migliore acqua minerale del mondo. Il premio rappresenta quindi un tributo alla passione e all’impegno che hanno permesso all’azienda di diventare una delle eccellenze italiane del settore.

CONOSCIAMO L’ACQUA SMERALDINA

L’ acqua oligominerale naturale Smeraldina nasce in Sardegna, un’isola nota nel mondo per le sue bellezze naturali, per le sue antiche tradizioni e per l’alto numero di ultracentenari. La sorgente si trova a Tempio Pausania, in Gallura, lontano da grandi città, da industrie e altre fonti di inquinamento, dove l’aria è resa tersa e fresca da venti costanti, così forti da piegare le querce e modellare le rocce. Smeraldina sgorga qui, a trecento metri di profondità, nel cuore incontaminato di una montagna che era considerata sacra dagli antichi: il Monti di Deu, la Montagna di Dio. Il granito più puro e compatto del pianeta la filtra e la arricchisce con un lunghissimo processo naturale, conferendole proprietà eccezionali.

I BENEFICI

  • È batteriologicamente pura, garantita da 100 controlli giornalieri
  • Contiene calcio, che aiuta a rafforzare la struttura ossea
  • Ha un equilibrato contenuto di ferro per la vitalità e la crescita armoniosa dell‘intero organismo
  • Remineralizzante favorisce la rigenerazione dei tessuti
  • Ha un equilibrato contenuto di sali minerali che ricarica l’organismo di energia
  • Contiene potassio che stimola il benessere dei muscoli
  • Contiene iodio che aiuta a regolare il consumo di ossigeno e il metabolismo energetico
  • È idratante e rinfrescante e favorisce l‘eliminazione delle tossine
  • È fonte di magnesio che favorisce il benessere di mente e corpo
  • Contiene zinco che potenzia la risposta immunitaria
  • È depurativa facilitando la diuresi
  • Contiene fosforo che migliora la memoria e favorisce una vita più serena

LE CARATTERISTICHE 

Smeraldina è incredibilmente pura, fresca, ottima al gusto. Il perfetto equilibrio di sodio, di cloruri, di bicarbonati, di calcio e di magnesio, e l’ideale percentuale di potassio, la rendono benefica per l’organismo, a qualunque età.

Non a caso è stata eletta miglior acqua minerale del mondo al Berkeley Springs International Water Tasting Competition, la più importante e autorevole competizione per acque minerali a livello mondiale, aggiudicandosi la medaglia d’argento e la medaglia d’oro assolute, per due anni consecutivi.
Inoltre, la prestigiosa rivista americana Gayot, che da cinquant’anni è un punto di riferimento autorevole e indiscusso per tutti gli amanti del buon vivere, ha inserito Smeraldina nella classifica delle migliori dieci acque minerali del mondo.

Analisi chimica e chimico-fisica

Residuo Fisso a 180° mg/l 157
Temperatura alla sorgente °C 19,2
Acidità pH 6,5
Conducibilità elettrica µS/cm 20°C 287
Anidride carbonica libera mg/l 54,8
Bicarbonati mg/l 72,6
Solfati mg/l 8,8
Sodio mg/l 29,0
Potassio mg/l 1,4
Calcio mg/l 14,3
Magnesio mg/l 8,0
Fluoruri mg/l 0,2
Silice mg/l 17,3

 

 

 

 

 

“Decine di migliaia di ettari di boschi sono state interessate da incendi di grave portata, favoriti dall’incuria dei territori e dalle alte temperature dei cambiamenti climatici oltre i 40 gradi, che stanno caratterizzando questa estate 2021. Danni ingenti ancora da quantificare alle cose, alla flora ed alla fauna. L’esercizio delle attività venatorie a carico di molte specie animali possono rappresentare un ulteriore motivo di aggravamento delle condizioni demografiche delle popolazioni interessate, già a forte rischio di estinzione non solo nelle aree percorse dagli incendi, ma anche nei settori limitrofi e interclusi.

Noi ritieniamo opportuno che le Amministrazioni Regionali competenti dovrebbero attivare specifiche iniziative di monitoraggio soprattutto a carico delle popolazioni di fauna selvatica stanziale o nidificante, potenzialmente oggetto di prelievo venatorio, assumendo di conseguenza eventuali misure di limitazione del prelievo stesso. In particolare dovrebbero essere emanati adeguati provvedimenti affinché il divieto di caccia nelle aree forestali incendiate (come già previsto dalla Legge 353/2000, art. 10, comma 1 per le sole aree boscate) sia esteso almeno per parecchi anni a tutte le aree percorse dal fuoco (cespuglietti, praterie naturali e seminaturali, ecc.), nonché ad una fascia contigua alle aree medesime, le cui dimensioni debbono essere stabilite caso per caso in funzione delle superfici incendiate, della loro distribuzione e delle caratteristiche ambientali delle aree circostanti, come suggerito dall’ISPRASS in quanto strategie di conservazione e gestione del patrimonio faunistico nazionale e della mitigazione impatti ambientali eccezionali. Questo il nostro appello alla sensibilità dei Governatori di Sicilia e Sardegna, di sospendere la caccia per un lungo periodo da definire, nelle more di avere una precisa contezza dei danni provocati dagli incendi, sperando che comprendano cosa sta accadendo e che non si può aspettare” dichiara Alberto Crapanzano Responsabile Macroarea Isole Sicilia e Sardegna Più Eco Ecologisti Confederati.

di Marzia MC Chiocchi (https://www.mercurius5.it/

Ricordo ancora il giorno di 21 anni fa, in cui suono’ la gran cassa per la nascita dell’UE e, con lei, una delle monete più insidiose e nefaste che si potessero avere: l’Euro. Ma era già tutto calcolato e il nostro Circo Barnum ebbe immediatamente inizio, dando il “meglio” di se’, con decisioni scellerate e fuori controllo e tutte proiettate alla logica del massimo profitto finanziario per pochi eletti. Il crollo dei confini sino a quel momento conosciuti (Shengen) avremmo capito più avanti che non sarebbe stato altro che uno specchietto per le allodole. Povera ingenuità! Tutto costruito a tavolino per rabbonirci, per farci credere all’Europa come a un secondo Eden! E noi, ubriachi di un’idea più che coscienti di ciò che sarebbe accaduto, siamo andati avanti come bambini alle giostre!

Le riunioni dei grandi massoni, tenutesi a Davos in Svizzera, per dibattere sulla nuova Europa, avrebbero dovuto farci riflettere! E così, oltre all’aspetto finanziario, in quelle lunghe conviviali stavano mettendo le mani sulla nostra salute. Inutile aggiungere altro! La storia la stiamo vivendo a caro prezzo.
Il loro potere sadico e’ arrivato al punto di lobotomizzare le menti della massa che, non mangerebbe mai un grappolo d’uva senza averlo prima disinfettato con amuchina, ma si fa inoculare una fiala di cui non conosce il contenuto! (Per il nostro bene…dicono! Ma chi ci crede…dico io!). Da qui il desiderio luciferino di applicare il green pass, lasciapassare di nazista memoria, che tanti dissensi sta creando (per fortuna) anche tra i sierati pentiti che non possono più tornare indietro!

A tal proposito, con la collega Monica Tomasello di CataniaCreAttiva, abbiamo pensato di raccogliere qualche testimonianza tra gli esercenti, ristoratori e baristi, nelle nostre terre di origine: Sardegna per me e Sicilia per Monica, due regioni, in questi ultimi giorni, al centro della cronaca per gli incendi che hanno distrutto ampie zone di territorio, e ucciso tanto bestiame!

In Sardegna la notizia del green pass e’ stata accolta (tolti coloro che sono nati pecore e yesmen) come un affronto alla libertà umana e alla situazione economica già provata da un anno e mezzo di continue chiusure, e alle decisioni di un presidente di regione ( Solinas) incapace e politicamente inutile, coadiuvato da un assessore alla sanità (Nieddu) altrettanto inopportuno e privo di raziocinio! Parlando con molti esercenti della Gallura, in loro e’ emersa molta chiarezza. Loro, non si assumeranno l’onere di controllare il certificato verde, primo perché hanno ben compreso la sua incostituzionalità, e secondo perché devono pensare a lavorare per vivere! Le tasse incombono inesorabili e non vogliono prestare il fianco al governo, pronto a fare l’avvoltoio sulle loro attività. La Sardegna esce dalla stagione estiva 2020 azzoppata, da un inverno scarsamente lavorativo, e da una stagione 2021 iniziata ancor peggio, per colpa di un governatore ( sempre il Solinas di cui sopra) che, non ricordando che l’isola e’ una regione italiana, e non fa parte delle Bahamas, fino alla metà di giugno ha massacrato il turismo con la storia di un green pass tutto suo, per entrare in Sardegna, deviando verso altri lidi le prenotazioni di chi avrebbe voluto trascorrere le ferie qui. Perché ha cambiato idea? Per l’ira funesta di chi nell’isola fa impresa e da lavoro, e non come Lui, che occupa ignobilmente una poltrona istituzionale!

La stagione per questo e’ partita tardi e molti esercenti faranno entrare nei loro locali tutti! Per evitare l’incombenza dei possibili traditori, non hanno voluto che scrivessi il nome dei loro locali, in modo da non attirare troppa attenzione! Alcuni dei loro clienti, più cari, fedeli, che spendono molto e hanno scelto di non sierarsi, hanno fatto sapere che, se all’ingresso chiederanno l’illegale green pass, non metteranno più piede nei loro locali. Ciò che ci auguriamo, e’ che il certificato verde faccia la fine della App Immuni. Intanto da un giornale come La Verità arriva questa rincuorante notizia 👇

Quotidiano diretto da Daniele Capezzone

A seguire la situazione in Sicilia👇👇👇👇👇

di Monica Tomasello – (CataniaCreAttiva.it)

Ho fatto un piccolo sondaggio qui in Sicilia, in particolare a Catania e provincia, ed ho chiesto un po’ in giro per i locali, molti dei quali gestiti da mie dirette conoscenze, cosa avessero intenzione di fare a partire dal 6 agosto. Avrebbero fatto entrare soltanto persone munite di Green Pass? O si sarebbero rifiutati di fare i “controllori” nonché i “delatori” dei loro stessi clienti? Avrebbero corso il rischio di prendersi una bella denuncia per violazione del diritto sulla privacy da parte di qualche avventore un po’ più informato e con un po’ più di “pelo sullo stomaco”, oltre che di “sale in zucca”? Oppure si sarebbero ancora una volta piegati ai voleri di quei quattro dittatorelli (non saprei come altro definirli) che sono i nostri politici attualmente al governo? La risposta è stata pressoché unanime: la gran parte di loro non chiederà il Green Pass; alcuni lo hanno già scritto in un cartello affisso sulla porta di ingresso al locale, altri, molto più semplicemente, non chiederanno nulla, e qualora fosse il cliente stesso a chiedere loro ragguagli in merito alle modalità di accesso al locale, risponderanno che il loro esercizio è aperto a tutti senza distinzioni o discriminazioni di sorta.

Messaggio (soltanto uno dei tanti…) giuntomi su whatsapp da parte di una pizzeria dita in provincia di Catania

Cartello affisso fuori da una pizzeria in provincia di Catania

Bene! Ma visto che, magari, l’aver ricevuto per la maggior parte risposte contrarie al Green Pass, poteva essere dovuto solo al caso… ho voluto fare di più.

Per avere notizie ancora più certe, ho deciso di contattare la dott.ssa Barbara Cannata, presidente dell’associazione Partite IVA della Sicilia, per farmi dare da Lei l’effettivo quadro della situazione in merito all’intenzione o meno, da parte di esercenti e liberi imprenditori, di attuare tale direttiva, o raccomandazione, o regolamento (chiamiamolo come volete, ma non Legge, perché Legge non è!) sul Green Pass.

La risposta (di cui sotto alleghiamo l’audio integrale) è stata chiara, concisa ed ineccepibile: “Siamo per la totale libertà di scelta” – ha detto la dott.ssa Barbara Cannata – “ed in virtù di questo siamo quindi contro il Green Pass che, invece, di fatto, la esclude.” E prosegue: “Non tutti affiggeranno un cartello “free zone” fuori dal loro esercizio, magari per paura di eventuali controlli…, ma la maggior parte non chiederà alcun Green Pass”.

L’associazione Partite IVA fa comunque sapere che si muoverà a sostegno di tutti gli esercenti, soprattutto in termini di supporto giuridico. Infatti, sia che essi chiedano il Green Pass e sia che non lo chiedano, gli esercenti devono sapere che sono comunque passibili, sia, nel primo caso, di sanzioni da parte dei pubblici ufficiali, sia, nel secondo caso, addirittura di denunce da parte dei clienti, per violazione della privacy

Per ascoltare l’AUDIO della dott.ssa B. Cannata, CLICCA QUI ⤵️

https://www.spreaker.com/episode/45983092

Puoi leggere questo articolo anche su👇

https://cataniacreattiva.it/no-green-pass-il-rifiuto-di-molti-esercenti-a-controllare-i-clienti/

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]