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08 Febbraio 2022 – Redazione

Nuova sentenza del Il Tar del Lazio. questa volta ha accolto il ricorso presentato da un dipendente pubblico sospeso dal lavoro e dallo stipendio per non essersi vaccinato. Il tribunale ha motivato così la sentenza: “La privazione della retribuzione provoca danni gravi e irreparabili”.

Il dipendente no vax sospeso dal lavoro e dalla retribuzione dovrà essere retribuito. Il ricorso che aveva presentato per chiedere l’annullamento del provvedimento notificato lo scorso 4 gennaio e che lo sospendeva dal servizio e dalla retribuzione fino a che non avesse completato il ciclo vaccinale è stato accolto dal tribunale amministrativo.

Tar: “Sospendere la retribuzione comporta un danno grave e irreparabile”

Nell’accogliere l’istanza cautelare il Tar ha motivato: “Sospendere la retribuzione, unica forma di sostentamento di vita, presenta infatti profili di dannosità grave e irreparabile“.

L’uomo aveva anche chiesto l’annullamento dell’obbligo di certificazione verde per una determinata categoria di lavoratori. In merito alle questioni di legittimità costituzionale sollevate, è stata fissata l’udienza per la trattazione collegiale il prossimo 25 febbraio.

11 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi e Redazione Co.Te.Li – Foto di copertina Monica Tomasello

QUANDO LA MATTINA MI ALZO, SPERO SEMPRE, COME MOLTI DI VOI, CHE QUELLO VISSUTO FINO AD ORA SIA STATO UN BRUTTO SOGNO. MA LA REALTÀ MI RIPORTA CON I PIEDI PER TERRA, E L’UNICO RICORDO ONIRICO BENEFICO, CHE ACCOLGO DURANTE LE MIE GIORNATE, È RIPENSARE A QUEI POLITICI CHE NEGLI ANNI ‘70/80, SEPPUR CON LUCI ED OMBRE (MA CHI A QUEI LIVELLI NON NE HA) GOVERNAVANO PENSANDO, SI, AI LORO INTERESSI, MA SENZA PROVOCARE E INCATTIVIRE IL POPOLO CHE, AVEVANO BEN CAPITO, ERA MEGLIO TENERE DALLA PROPRIA PARTE. INVECE QUESTI OMINICCHI E DONNICIUOLE DA TRE SOLDI CHE CI RITROVIAMO OGGI TRA I PIEDI, MIRACOLATI DALL’IDIOZIA POLITICA POST TANGENTOPOLI, STANNO INZOZZANDO PARLAMENTO E SOCIETÀ, AFFRONTANDO LA POLITICA COME SE FOSSE UN GIOCO DA TAVOLO TIPO “RISIKO”. MA QUEL CHE E’ PEGGIO E’ CHE QUESTI SONO IMPENITENTI ARROGANTI E ANALFABETI COSTITUZIONALI, E TRA LORO, IL PRIMO PREMIO SE LO AGGIUDICA LUCIANA LAMORGESE, MINISTRO DEL CIARPAME E DELLA STRAFOTTENZA, DELL’INCAPACITÀ DI PENSIERO E DI PAROLA. E DOPO LA GAFFE SULLA TENUTA ONDULATORIA DI UNA CAMIONETTA DELLA POLIZIA ECCO L’ENNESIMA SORTITA SUL PROPRIO STIPENDIO.
MALA TEMPORA CURRUNT!!!

ECCO LA NOTIZIA👇👇👇👇👇- FONTE: Il Giornale.it

Tutti dobbiamo fare squadra, io sono sempre pronta a dare una mano e ci metto tutta la mia professionalità, conquistata in tanti anni di servizio, che niente e nessuno può togliermi”. La ministra dell’Interno, nonché ex prefetto, Luciana Lamorgese – intervenendo all’Assemblea nazionale dell’Anci in corso alla Fiera di Parma – risponde indirettamente alle critiche e alle polemiche sollevate da alcune parti politiche fino al punto di chiederne le dimissioni dal Viminale.

“la mia paga da ministro dell’Interno è bassa”

Raccogliendo le lamentele dei sindaci per il loro onorario troppo misero rispetto alle responsabilità che vengono affidate ai primi cittadini, Lamorgese osserva che “anche la mia busta paga da ministro dell’Interno è bassa”, aggiungendo sempre con un riferimento implicito alle accuse politiche ricevute: “Qualcuno chiede che io mi guadagni lo stipendio che ricevo: ebbene, forse dopo aver visto la mia busta paga non lo direbbe più…”

La Lamorgese si lamenta del suo stipendio da ministro? Ma dimentica un paio di cose. Qualcuno chiede che io mi guadagni lo stipendio che ricevo: ebbene, forse dopo aver visto la mia busta paga non lo direbbe più…”. Luciana Lamorgese lancia il guanto di sfida della povertà. Anche se sembra suonare più come una inconscia ammissione di colpevolezza, come a dire: per quel poco che prendo, vi lamentate pure? Un modo insolito di rispondere alle critiche, quelle ormai costanti provenienti dalla Lega e da Fratelli d’Italia soprattutto, sul suo operato da titolare del Viminale.

Un modo impervio per dimostrare di essere una sorta di icona della spending review. Ma speriamo che non sia questo il vero intento del ministro. Tuttavia, per provare a tirarle su il morale😂😂😂le ricordiamo le parole che lei stessa ha pronunciato prima della consueta stretta di mano con il Presidente della Repubblica: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. NON SI GIURA SU UN IBAN!!!E per quanto 4500 euro netti al mese (mah!) possano essere anche una cifra esigua per il compito che si trova ad affrontare un ministero dell’Interno, la spinta non deve venire dal portafoglio ma da qualcosa di ben più nobile. Ci piace pensare che ci sarebbero persone disposte ad assumere la sua carica anche per molto meno. E siamo certi che lei stessa prima di giurare sulla Carta fosse ben consapevole delle cifre che avrebbe contemplato la sua busta puga. Insomma, esimio ministro, con l’auspicio che la sua sia stata solo un’uscita di carreggiata e che il suo lavoro sia animato dallo spirito di servizio per cui in molti la apprezzano (ma chi?!😂) le auguriamo buon lavoro, sperando che il cedolino non alberghi più nella sua mente.

POVERA ITALIA!!!

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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https://cataniacreattiva.it/il-ministro-lamorgese-e-le-innumerevoli-meschinita-senza-vergogna-ha-affermato-la-mia-paga-e-bassa/

di Marzia MC Chiocchi – 31 Ottobre 2021

CREDO CHE OGNI TERMINE CALZANTE SIA STATO UTILIZZATO PER DESCRIVERE I NOSTRI “ILLUSTRISSIMI” GOVERNANTI, MA SCAVANDO NEI CASSETTI DELLA MEMORIA, UNA NUOVA SIMILITUDINE SI PUÒ TROVARE, PARAGONANDOLI AL CLAN DEI MARSIGLIESI. IL LORO UNICO OBIETTIVO È RAGGIUNGERE I PROPRI SCOPI AD OGNI COSTO, E COSÌ, IN UN MOMENTO PARTICOLARMENTE CAOTICO A LIVELLO SOCIALE E ECONOMICO, CON PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE RISCHIANO LA CHIUSURA O HANNO GIÀ ABBASSATO LA SARACINESCA, ANZICHÉ AIUTARLE A RIMANERE IN VITA, I FILOCINESI DEL NOSTRO “ENCLAVE” POLITICO, STANNO A GUARDARE COME INSAZIABILI FAINE CHE GODONO NELL’UCCIDERE E DISOSSARE LA PREDA. LORO DECIDONO VITA E MORTE ECONOMICA (E NON SOLO) DEL POPOLO, A MENO CHE NON NE ABBIANO ANCORA BISOGNO, PER SVILUPPARE I DISEGNI MACHIAVELLICI, A LORO AFFIDATI DAI DEMONI DELLA TERRA, E NON ANCORA TERMINATI. IN QUESTA PROSPETTIVA, MENTRE LE PENSIONI MEDIE E BASSE RIMANGONO AL PALO SENZA RICEVERE DA TEMPO GLI ADEGUATI AUMENTI, MENTRE MOLTI IMPRENDITORI ATTENDONO CONTRIBUTI DI AIUTO, E PARTI DI TERRITORIO ITALIANO SI TROVANO IN STATO DI EMERGENZA, PER LA MANIPOLAZIONE METEO CLIMATICA (PERCHÉ DI QUESTO SI TRATTA) A ROMA COSA DECIDONO?!……….DI AUMENTARE LO STIPENDIO AI SINDACI!!!

QUESTO SIGNIFICA FARE BINGO PER I LORO LOSCHI AFFARI! PECUNIA NON OLET...E VISTO CHE CON I SOLDI, MOLTO SPESSO, SI OTTIENE TUTTO, ECCO SERVITO L’INCIUCIO. I SINDACI SONO COLORO CHE POSSO AGIRE A MANI PIENE (SEMPRE SECONDO i “MARSIGLIESI” DI CUI SOPRA) CIASCUNO NEI PROPRI TERRITORI. E QUALE MIGLIORE DECISIONE, SE NON COMPRARE LE PERSONE CON IL DANARO?! A VOI LE CONCLUSIONI, INVITANDOVI ANCHE A RIVEDERE UN FILM CHE SU QUESTO TEMA HA CENTRATO IL MESSAGGIO PIÙ DI OGNI ALTRO…”L’AVVOCATO DEL DIAVOLO”… BUONA RIFLESSIONE….

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il Premier Mario Draghi e il Sindaco Riccardo Szumski

Pubblichiamo questo articolo con le parole pronunciate da un medico/sindaco guerriero, appena appresa la decisione del governo…

Ecco come comprano il consenso i bastardi al governo: “Nella finanziaria, Draghi ha aumentato le indennità dei sindaci…..da sindaco, quale sono, una vergogna in questo momento storico”.

(Riccardo Szumski)

In totale, per finanziare la misura, sono disponibili 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023, 220 milioni a decorrere dal 2024. Gli aumenti saranno del 100 per cento per i sindaci metropolitani, con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti

Dicono che a ogni tornata elettorale per le amministrative sia sempre più difficile trovare persone disposte a candidarsi come sindaco in una città media o grande. Il motivo? Gli stipendi, giudicati troppo bassi. Sarà per questo motivo che il governo di Mario Draghi ha deciso di aumentare le paghe dei primi cittadini. Nella manovra appena approvata dal Consiglio dei ministri si aumenta l’indennità di funzione spettante ai sindaci. In totale, per finanziare la misura, sono disponibili 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023, 220 milioni a decorrere dal 2024.

Nella bozza della legge di bilancio si legge che l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario “può essere incrementata, in misura graduale per ciascuno degli anni 20222023 e in misura permanente a decorrere dall’anno 2024, sulla base del trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni“. Gli aumenti saranno del 100 per cento per i sindaci metropolitani, con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti. Lo stipendio crescerà dell’80 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti; del 70 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti; del 45 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti; del 35 per cento per i sindaci comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti; del 30 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti; del 29 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti; del 22 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti e del 16 per cento per i sindaci comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti. (ANSA).
La bozza, raddoppio per primi cittadini delle metropoli.

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https://cataniacreattiva.it/pecunia-non-olet-draghi-aumenta-gli-stipendi-dei-sindaci/