(Fonte: ANSA)

Sicilia – “Sulla base di una serie di studi, siamo nelle condizioni di bloccare, curare e sconfiggere il Covid-19 e le sue relative varianti, attraverso una terapia ‘riducente-farmacologica’ combinata che consiste nella somministrazione di azitromicina, idrossiclorochina, antiinfiammatori ed eparina a basso peso molecolare.

Se a questa terapia di base, che ci ha dato importanti risultati con percentuali di guarigione tra il 95-98%, aggiungiamo una flebo con glutatione, acetilcisteina e vitamina c, ripristinando il ciclo del glutatione (tripeptide con proprietà antiossidanti e metilizzazione del Dna, siamo nelle condizioni di bloccare la replicazione virale. E’ questo il cavallo di Troja”.

Lo dice Giuseppe Franco Cusumano, medico di famiglia di Campobello di Mazara, nel trapanese, che ormai dal marzo dell’anno scorso ha studiato assieme al ricercatore Giovanni Puccioe continua a studiare in modo empirico come sconfiggere il coronavirus sia al manifestarsi dei primi sintomi che in situazioni più complesse.

Abbiamo scoperto che gli organismi in stress ossidativo erano più soggetti all’infezione – aggiunge Cusumano – quindi ne abbiamo dedotto che aumentando le riserve di glutatione con la flebo avremmo ristabilito il sistema redox ‘riducente-ossidante’ e normalizzato il processo di metilazione che serviva a bloccare la replicazione del virus”.
I primi di giugno è scoppiato un focolaio a Campobello di Mazara con una trentina di casi positivi con sintomi. “Quasi tutti sono stati curati con risposte in modo soddisfacenti con la terapia omiciliare che già utilizziamo da un anno per curare il Covid-19 ai primi sintomi – spiega Cusumano – In 4 non rispondevano alla terapia, forse perché si trattava di una variante più aggressiva quindi sono andato di persona a somministrare una flebo con glutatione 1 gr. e 800 mg., 600 mg. di acetilcisteina e una fiala di vitamina c, fatta questa terapia con due flebo dopo due giorni abbiamo risolto con successo questi casi che stavano prendendo una brutta piega. Adesso i pazienti stanno bene e tutti negativizzati”. (ANSA).

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