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17 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Antonio Martino, ex ministro ed economista, è tornato in TV a “QUARTA REPUBBLICA” per una una lunga intervista in cui, oltre a ricordare la sua carriera politica, essendo stato uno dei protagonisti negli anni della Seconda Repubblica, ha parlato della situazione in cui versa il nostro Paese, con uno sguardo al futuro. Tante le riflessioni in un’intervista, ruota libera, in diretta.

-“Quando mi dicono che sono euroscettico, sono felice: perché il meglio del pensiero umano viene dagli scettici”.

Martino ne ha per tutti. –Il reddito di cittadinanza? È una imposta fraudolenta. Nessuno si chiede da dove vengono quei soldi: dalle tasche di altri italiani”. Ma è soprattutto sul green pass che, l’ex ministro, si esprime con fermezza.

Dice Martino: “Trovo assolutamente ingiustificata l’assurdità dell’obbligatorietà del green pass – spiega – sarebbe stato più semplice chiedere che venissimo marchiati a fuoco una volta che ci vaccinavano. Si sarebbe visto subito”. Parole durissime. E ancora: “Quando ci sono state le manifestazioni contro il green pass, che cosa hanno pensato di dire i quaquaraquà che dicono di governarci? Che erano degli squadristi fascisti”.

L’ex ministro Martino a “Quarta Repubblica”

Continua Martino come un fiume in piena: “Ora, è probabile ci fossero esponenti di Forza Nuova fra i manifestanti. Ma saranno in totale due dozzine di nostalgici del fascismo: e questi avrebbero la capacità di mobilitare migliaia di persone per protestare contro il green pass. Dovrebbero tener presente che Allende non è stato defenestrato da quel cattivone del generale Pinochet, ma da quei santissimi camionisti cileni che per protestare contro le restrizioni hanno bloccato il Paese. I camionisti sono in sciopero non perché glielo hanno chiesto quelli di Forza Nuova, ma perché il green pass fa loro danno”.

Insomma: “la libertà è una cosa seria. E non può essere sacrificata neppure sull’altare del diritto alla salute. Il leader dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer – conclude Martino – ha fatto una dichiarazione che vorrei venisse considerata attentamente dal ministro Speranza: ‘Noi siamo per la libertà di scelta: ti vuoi vaccinare, ti vaccini; non ti vuoi vaccinare, non ti vaccini’. Questa è l’essenza del liberalismo”. IRONICA LA BATTUTA SUL MINISTRO SPERANZA, CHE TROVERETE ALL’INTERNO DEL VIDEO

OLTRE AD AVER TRASCRITTO QUESTA PARTE DI INTERVISTA, ABBIAMO RITENUTO OPPORTUNO PUBBLICARNE LO STRALCIO, PER ASCOLTARE DIRETTAMENTE LE PAROLE DI MARTINO.

VIDEO INTERVISTA A MARTINO, DA “QUARTA REPUBBLICA”. CLICCA SUL TITOLO PER AVVIARE IL VIDEO ⤵️⤵️⤵️

https://www.nicolaporro.it/martino-scatenato-contro-il-green-pass-e-come-marchiarci-a-fuoco/

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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https://cataniacreattiva.it/lex-ministro-antonio-martino-in-diretta-tv-contro-il-green-pass-e-come-marchiarci-a-fuoco-video/

9 novembre 2021 – di Monica Tomasello

Il Viminale dice che vuole assicurare il diritto alla protesta di chi è contrario al Green Pass, ma mentre lo dice ci comunica anche un “irrigidimento delle regole”… Non sarà più possibile organizzare manifestazioni nei centri storici, saranno ammessi solo sit-in e non grossi cortei e comunque sia tutto dovrà essere lontano da obiettivi “sensibili”, ovvero sedi di partiti, di sindacati, banche, e qualsiasi luogo istituzionale. Praticamente ci stanno dicendo: “Protestate pure…, ma fatelo in silenzio e senza disturbare.” Scusate… ma che senso ha? La protesta è per definizione un modo per farsi sentire, per attrarre l’attenzione… Qualcosa mi sfugge… Forse che cominciano ad avere paura?

La ministra Luciana Lamorgese ha infatti inviato le nuove disposizioni più restrittive a tutti i prefetti delle città in cui sono state chieste autorizzazioni a scendere in piazza anche il prossimo sabato. Ma non basta. E’ in corso proprio in queste ore, al Viminale, una valutazione: si pensa anche di imporre l’obbligo di mascherina ai manifestanti. Negli stadi invece pare che non ce ne sia bisogno… Anche i relativi festeggiamenti in caso di vittoria della propria squadra del cuore pare che siano ammessi; in corteo o meno, con mascherina o senza, lì non importa, lì il virus non colpisce; lo sanno con certezza; glielo ha assicurato il comitato tecnico scientifico.

Il primo a dichiarare necessaria questa stretta voluta da Lamorgese è stato il sindaco di Trieste, la città diventata epicentro simbolico della protesta, dove “si vocifera” che si sia registrata una improvvisa impennata di nuovi casi Covid. Mentre le docce fredde degli idranti sui manifestanti giurano siano state soltanto benefiche! Anzi! Se non li avessero silurati con acqua sparata a pressione, i casi di Covid sarebbero stati certamente molti di più! Meno male…

Anche il sindaco Roberto Dipiazza plaude alla stretta ai cortei No Green Pass. «Se è davvero così, stappo lo champagne» , dice. «Magari, li metteremo tutti a Porto Vecchio, lontano da alberghi, ristoranti e negozi che in questo periodo stanno subendo danni enormi».

 «Farei leggi speciali come ai tempi delle Br», arriva a dire Dipiazza. «Allora c’era l’emergenza terrorismo, oggi c’è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico. A mali estremi, estremi rimedi».

E già… Dipiazza ha perfettamente ragione! È  esattamente la stessa cosa che stanno cominciando a pensare milioni di italiani… “A mali estremi, estremi rimedi”.

Ma anche il governatore Fedriga, della Lega, è molto severo e su questo non concede ammiccamenti ai “no vax”: «Saremo in poco tempo in zona gialla se continuiamo così», spiega Fedriga, che è anche presidente della Conferenza Regioni «Ci sono delle responsabilità – ha continuato Fedriga – «Non vogliamo vietare il diritto di dire la propria opinione, ma questo deve avvenire all’interno delle regole. Gli atti violenti devono essere condannati e perseguiti senza indugio, ma le regole sono anche quelle di evitare comportamenti che facciano, com’è successo purtroppo ed è continuato a succedere, aumentare il contagio: questo è inaccettabile. Pochi non possono limitare la libertà di tutti».

Anche il sindaco Roberto Dipiazza plaude alla stretta ai cortei No Green Pass. «Se è davvero così, stappo lo champagne» , dice. «Magari, li metteremo tutti a Porto Vecchio, lontano da alberghi, ristoranti e negozi che in questo periodo stanno subendo danni enormi».

 «Farei leggi speciali come ai tempi delle Br», arriva a dire Dipiazza. «Allora c’era l’emergenza terrorismo, oggi c’è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico. A mali estremi, estremi rimedi».

E già… Dipiazza ha perfettamente ragione! È  esattamente la stessa cosa che stanno cominciando a pensare milioni di italiani… “A mali estremi, estremi rimedi”.

Ma anche il governatore Fedriga, della Lega, è molto severo e su questo non concede ammiccamenti ai “no vax”: «Saremo in poco tempo in zona gialla se continuiamo così», spiega Fedriga, che è anche presidente della Conferenza Regioni «Ci sono delle responsabilità – ha continuato Fedriga – «Non vogliamo vietare il diritto di dire la propria opinione, ma questo deve avvenire all’interno delle regole. Gli atti violenti devono essere condannati e perseguiti senza indugio, ma le regole sono anche quelle di evitare comportamenti che facciano, com’è successo purtroppo ed è continuato a succedere, aumentare il contagio: questo è inaccettabile. Pochi non possono limitare la libertà di tutti».

Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah😂 Quando ci si mettono sanno anche essere spiritosi😂😂 Ahahahahahahah 😂😂😂

Questa la versione “blogger” della notizia. L’articolo originale, in versione “serio giornalista”, è il seguente (la sostanza non cambia molto…🤷‍♀️ ma per completezza d’informazione, era giusto che mettessi la fonte 😉 👇👇👇

https://www.lastampa.it/politica/2021/11/09/news/il_viminale_decide_la_stretta_sui_no_green_pass_solo_sit_in_e_niente_cortei_e_lontani_dal_centro-404095/

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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https://cataniacreattiva.it/notizia-ultimora-versione-blogger-cominciano-ad-avere-paura-il-viminale-decide-la-stretta-sui-no-green-pass-solo-sit-in-e-niente-cortei-e-lontani-dal-centro/

Una bufala montata ad hoc. Quando parliamo di regime del pensiero unico ci riferiamo a tutti quei racconti che vengono intessuti e ricamati appositamente per difendere l’unica narrazione che vogliono dare.

Allarmismo senza fine, vaccini ad ogni costo, negando pure gli effetti collaterali, mentre i no Green pass sono aggressivi e criminali… L’ultima è quella che fa riferimento al caso di Trieste. Con uno squallido servizio andato in onda sulla Rai, il TG “informa” – “Prima i cortei contro il green pass e adesso l’impennata dei contagi”.  Trieste rischia di tornare in zona gialla. È il focolaio più importante del Friuli Venezia Giulia. Colpa degli assembramenti dei giorni scorsi, che la polizia ha dovuto addirittura disperdere con gli idranti. Gli ospedali sono in difficoltà per il gran numero di persone che si sono ammalate di Covid e si sono presentate nei pronto soccorso con i sintomi della polmonite. I letti sono tornati a riempirsi e i reparti dedicati ai positivi e al coronavirus sono saturi”.

Tralasciando per un attimo la verità dei dati, con quanta leggerezza viene data per scontata la certezza con cui si stabilisce in modo assoluto il nesso di causalità tra le manifestazioni di protesta triestine e il peggioramento della situazione ospedaliera? 

“Gli ospedali sono in difficoltà per il gran numero di persone ammalate di Covid… I letti sono tornati a riempirsi”. Ma si può davvero ritenere che i casi siano aumentati a Trieste?Il Blog di Nicola Porro smonta la bufala costruita. Dopo la costruzione fornita dalla voce di fondo del servizio del Tg segue la breve intervista a uno dei medici del principale ospedale del capoluogo friulano. Il medico ha dichiarato che dai primi di ottobre i ricoveri causati dal virus sono raddoppiati, passando da 2 a 4 al giorno. “Un dato che, a tutta prima, visto anche l’avvicinarsi dell’inverno, non sembrerebbe  particolarmente catastrofico”, viene sottolineato nell’articolo di critica del blog di Porro. 
I numeri dello scorso anno sono sufficienti comunque per svelare quanto il reportage della Rai, servizio pubblico, sia stato confezionato apposta per descrivere la situazione ospedaliera come prossima al collasso.

LEGGETE BENE!!!!!!!!!!

Il 30 ottobre del 2020 in Friuli Venezia Giulia si registravano 505 contagi -con 6.107 tamponi eseguiti-, 7 decessi, 35 terapie intensive occupate e 161 pazienti Covid ricoverati in altri reparti. Oggi si contano 249 positivi –con ben 23.036 tamponi fatti-, 3 morti, 12 terapie intensive impegnate e 63 pazienti Covid ricoverati con sintomi”, riferisce il sito. 

Insomma, se qualcosa “andrà storto”, qualsiasi cosa, sappiamo già a chi saranno pronti ad addossare le colpe. In questo caso, a fare comodo come capro espiatorio, è toccato ai no-green pass del porto di Trieste. Chi sarà la prossima vittima a finire nel mirino del pensiero unico che criminalizza chiunque si “azzardi” a pensarla diversamente?

FONTE: Il Paragone

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TRIESTE – 1 Novembre 2021

Martino Zanetti, presidente del gruppo Hausbrandt, si «sente coinvolto come cittadino e uomo libero, nei recenti avvenimenti legati al Porto di Trieste» e dunque ha diffuso una nota nella quale afferma: «Appoggio e avvaloro il ripristino della legalità, dei principi costituzionali e della democrazia mancanti in Italia in questo momento. Siamo attualmente senza libertà e senza sicurezza al posto del buon senso imperano poca chiarezza e poca lungimiranza». Secondo l’industriale del caffè, «la libertà personale è stata messa in secondo piano nel nome di una falsa tutela collettiva con il risultato di non avere né l’una né l’altra. Si richiede un impegno corale, con l’attiva, leale collaborazione di tutte le Istituzioni, per affrontare la situazione critica e guidare il Paese verso una ripresa effettiva». 

UN GRANDE UOMO, PRIMA CHE IMPRENDITORE! CON LE SUE PAROLE, HA FATTO CAPIRE CHIARAMENTE CHE, LE PERDITE ECONOMICHE DERIVANTI DALLA PROTESTA DEI PORTUALI, IN QUESTO MOMENTO NON SONO LA PRIORITÀ! NONOSTANTE IL SUO GRUPPO STIA REGISTRANDO UNA MANCANZA DI INTROITI DI CIRCA 200 MILA EURO AL GIORNO, PER IL CAFFÈ CHE NON ARRIVA IN PORTO, ZANETTI SI SCHIERA, APERTAMENTE, DALLA PARTE DEI PORTUALI. IN GIOCO CI SONO VALORI COSTITUZIONALI DA DIFENDERE CON LE UNGHIE E CON I DENTI: LIBERTÀ’ e DEMOCRAZIA.

RICORDIAMO CHE A TRIESTE PASSA IL 30% DEL DI TUTTA ITALIA E UNA BUONA FETTA DEL CAFFÈ DI TUTTA EUROPA.

A SEGUIRE IL VIDEO SULL’INTERVENTO DI ZANETTI. 7 MINUTI CHE MERITANO DI ESSERE ASCOLTATI👇👇👇👇👇

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26 ottobre 2021 – Comunicato n. 6/2021, Coordinamento 15 ottobre

Lunedì 25 ottobre il Coordinamento ha appreso del rinvio del Consiglio dei Ministri a giovedì prossimo e ribadisce che resta in attesa di una comunicazione formale da parte del Governo, a cui iministro Stefano Patuanelli si è impegnato a riferire nella prossima seduta le richieste scaturite dall’incontro che ha avuto luogo sabato scorso a Trieste, alla presenza del Prefetto. Rendiamo noto, inoltre, che in questi giorni, sono stati continui gli attestati di solidarietà e le richieste di unirsi al nostro Coordinamento15 ottobre che, nato a Trieste, è ormai un progetto noto e riconosciuto in tutta Italia ed anche all’estero. Prosegue da tutte le città italiane e da diverse realtà regionali il sostegno alle nostre comuni rivendicazioni di libertà da regole che, nel nome della pandemia e dell’emergenza sanitaria, impattano negativamente e illegittimamente sulla vita dei lavoratori, degli studenti, delle imprese e di tutti i cittadini. Il Green Pass e l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori che operano in ambito sanitario e sociosanitario, hanno una matrice comune: discriminare e non rispettare la dignità delle persone, né la competenza professionale dei medici.
In attesa dei prossimi sviluppi, comunichiamo di aderire anche alle iniziative di altri gruppi da tempo attivi su questi temi. E, in particolare, al corteo dei lavoratori portuali che oggi dopo una assemblea con Stefano Puzzer, hanno votato per l’iniziativa del giorno mercoledì 27 ottobre, quando, in corteo, partiranno alle ore 9.00 dal “Pane quotidiano” a Domio (Trieste) per dirigersi, sfilando pacificamente, verso l’entrata della SIOT, l’oleodotto europeo, per poi tornare al porto, la casa dei portuali.
Tutti i cittadini italiani, in quello stesso giorno sono invitati ad aderire idealmente al Corteo dei portuali di Trieste, organizzandosi nelle proprie città in un luogo simbolo, significativo, che rappresenti la protesta.
La gente come noi non molla mai!
Coordinamento 15 ottobre

Per scaricare il documento in pdf clicca qui 👇

https://cataniacreattiva.it/wp-content/uploads/2021/10/comunicato-n.6_2021.pdf

https://www.facebook.com/Coordinamento-15-Ottobre-107629848370915

15/10/2021 (di Redazione)

“Troupe della televisione di Stato (RAI) cacciata dal porto di Trieste. Hanno appositamente posizionato la telecamera verso un punto morto lasciandosi alle spalle la marea umana: “Dite la verità! Terroristi!”. Questa è la prova che in televisione raccontano solo quello che vogliono loro!“. È quanto constata quest’oggi Radio Genova sul profilo Twitter.

https://twitter.com/RadioGenova/status/1449090501295099911?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1449090501295099911%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcataniacreattiva.it%2Ftrieste-troupe-della-rai-cacciata-dalla-manifestazione-dite-la-verita-buffoni-video%2F

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14 ottobre 2021 (di Monica Tomasello)

Domani, venerdì 15 ottobre, scatta l’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori. Contemporaneamente partirà lo sciopero nazionale ad oltranza di quanti ad esso si oppongono. La tensione aumenta insieme ai vari comunicati.

https://t.me/Informazione_Libera_Official/87

Obbligo Green Pass anche anche per gli operatori portuali, che però non ci stanno.

A Trieste il comitato dei lavoratori del porto ha già dichiarato che, se il governo non farà cambio di marcia e non ritirerà l’obbligo, lo scalo chiuderà e non sarà il solo…

I danni economici del blocco potrebbero essere grandi, avverte la sezione friulana di Confetra, associazione che riunisce spedizionieri, agenti marittimi, terminalisti e spedizionieri doganali. “Rischiamo di bruciare in poche settimane 15 anni di lavoro e di sviluppo”, dichiara Confetra in un comunicato, aggiungendo che dallo scalo triestino “dipende il sostentamento di oltre 10.000 famiglie”. Intanto, navi per complessivi 10mila container dirette a Trieste hanno già cambiato rotta.

Per quanto concerne i comunicati della FISI, Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, Vi rimandiamo a quanto già comunicato nei seguenti articoli:

https://www.mercurius5.it/2021/10/12/proclamato-lo-sciopero-fisi-a-oltranza-i-lavoratori-incroceranno-le-braccia-dal-15-ottobre/

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