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06 Febbraio 2022-Redazione

Si stava allenando con i suoi compagni di squadra della Folgore Maiano, società di Terza categoria di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. All’improvviso, durante la sessione di lavoro allo stadio San Castrese, Asare Seth Seare, 30 anni, si è accasciato al suolo privo di sensi per un malore. É morto forse per un infarto ma ancora non sono chiare le cause, scrive Il Corriere del Mezzogiorno.

Seare che giocava nel ruolo di centrocampista, si stava preparando coi compagni per la sfida di domenica tra la Folgore Maiano di Sessa Aurunca e la United Castelforte, valida per il campionato di Terza Categoria, in programma alle 15 ma rinviata a data da destinarsi. Una sfida importante etichettata come il derby del Garigliano.

I compagni di squadra

I compagni di squadra non hanno potuto fare nulla per evitare la tragedia. La società di Seare, la Folgore Maiano, ha ricordato il suo giocatore sui social. Un messaggio straziante corredato da una foto: «Dove tutto è iniziato li ci ha lasciato in un campo da calcio. Lì al centro da vero mediano. Anche se quel tappeto verde oggi ti è stato crudele è proprio grazie al calcio che hai condiviso i tuoi sogni di libertà e di integrazione con tutti noi. Ciao Asare». Il centrocampista, infatti, aveva trovato nel calcio, la sua passione sin da ragazzino, il su mondo migliore per l’integrazione nel nostro paese. I compagni lo ricordano come una persona gentile, sempre sorridente, che viveva per il calcio. Nonostante il pronto intervento dei sanitari e dei compagni di squadra non c’è stato nulla da fare per evitare il peggio.

Nelle prossime ore verranno eseguiti gli esami autoptici e forse saranno più chiari tutti i contorni della vicenda. Anche gli avversari dello United Castelforte hanno voluto ricordare sui social il giovane calciatore:«un uomo benvoluto da tutti, una persona buona».

06 Febbraio 2022 – Redazione

 «Non bastavano tutti i problemi causati dalla pandemia, da quando siamo costretti a controllare il Green pass il nostro lavoro è diventato ancora più difficile». È la testimonianza di Ylenia Faucci, titolare della cartoleria Grafikart di viale Comaschi a Cascina alle prese con i nuovi obblighi relativi alla carta verde per l’accesso alle attività commerciali. «Dal primo febbraio dobbiamo verificare il possesso del Green pass base a tutti coloro che entrano in negozio, ma questa regola è un boomerang per noi imprenditori. Alcuni clienti sono infastiditi, se la prendono con noi che applichiamo una regola imposta dal Governo. Non entriamo nel merito se sia giusto o sbagliato, quel che è certo è la reazione esagerata e a volte pretestuosamente polemica». No, invece hanno ragione, diciamo noi. È quanto ha riportato il Tirreno.

La testimonianza dell’imprenditrice vale più di mille parole: «Alcuni clienti ci hanno chiesto “Avete aderito anche voi?”, altri ci dicono Non ve lo mostro, i controlli sono a campione”, altri escono e dicono che compreranno le stesse cose su internet. Tutto questo è mortificante, siamo trattati come controllori, quando invece l’ultima cosa che vorremmo fare è creare un disagio ai nostri clienti. Non capiscono che non si tratta di aderire o meno. È una regola e come tale dobbiamo rispettarla per la sicurezza di tutti». Pure i vaccinati sono contagiosi, il Green Pass non ha alcuna logica sanitaria e va tolto. Dovevate ribellarvi, ma è troppo tardi ormai.

06 Febbraio 2022 – Redazione

«Senza paura della dittatura»

Con questo slogan molti torinesi hanno raggiunto piazza Vittorio Veneto alla fine di un corteo partito ieri pomeriggio da piazza Castello.

Un migliaio di persone hanno attraversato corso San Maurizio e via Rossini, dove per alcuni minuti si sono fermati davanti alla sede Rai al grido «Giornalisti terroristi».

In piazza Vittorio invece la manifestazione è sfociata in un «aperitivo in mezzo alla strada», con bottiglie di alcolici e altre bevande.
«Così ci riprendiamo i nostri spazi come presto ci riprenderemo i nostri posti di lavoro» hanno detto nell’intervento che ha concluso il corteo.

Riprendersi la libertà

«Se due persone fumano sotto il cartello “vietato fumare” gli fanno la multa. Se venti persone fumano sotto il cartello “vietato fumare”, viene chiesto loro di spostarsi. Se duecento persone fumano sotto il cartello “vietato fumare”, viene tolto il cartello».

https://twitter.com/RadioGenova/status/1490231633370390529?s=20&t=sb7CEjO4CcZ6Kj0zNBTTCw

SEMPRE PIU CITTA’ STANNO PRENDENDO ESEMPIO DA TORINO. FORZA!!!!!!

Fonte: LaPekoranera

Anche a Livorno stessa cosa. In centinaia Si sono dati appuntamento alle 18 di venerdì 4 febbraio, in piazza del Luogo Pio per un aperitivo “fai da te” nel quale ognuno era stato invitato a portare qualcosa per sé e per gli altri. Per la maggior parte erano adulti e anche famiglie, che hanno risposto all’appello di “Libertà Livorno” e che si sono presentati in Venezia “armati” di bibite e snack, consumati poi lungo le spallette. Un ritrovo assolutamente pacifico, al termine del quale i partecipanti, prima di andare via, hanno ripulito l’area.

05 Febbraio 2022 – Redazione

Mario Draghi arriva al tavolo circolare del Consiglio dei ministri. L’incontro, il primo dopo l’elezione di Sergio Mattarella, fila via in poco più di mezz’ora. Il premier, prima di iniziare, non lesina sorrisi: entra quando i ministri sono già tutti seduti e decide di salutarli uno per uno, accostandosi dietro alla sedia di ognuno. Appena seduto chiama l’applauso per Sergio Mattarella. “Voglio prima di tutto ringraziarlo per la decisione di rimanere per un secondo mandato. Le priorità che ha espresso cioè la lotta alla pandemia e la ripresa della vita economica del Paese sono le stesse del Governo”. È quanto ha riportato il Giornale.

Una certa irrequietezza di Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, è notato da alcuni mentre interloquisce con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il titolare della Salute parla della proroga delle misure anti-Covid, il leghista sbotta: “E bastaaaa! Come spieghiamo alle categorie?”. Giorgetti ribadisce la necessità di introdurre “una qualche forma di indennizzo o risarcimento per i fragili che hanno riportato danni a causa di effetti avversi del vaccino. È una mia personale sensibilità”, spiega alla platea. Pare che le infami imposizioni di Speranza stiano cominciando, finalmente, a creare le prime crepe tra i ministri.

E ALLORA FORZATE LA MANO AFFINCHE’ IL MURO CROLLI DEFINITIVAMENTE!

Fonte:StopCensura

05 Febbraio 2022 – Redazione

Il Consiglio d’Europa (organizzazione con sede a Strasburgo, distinta dall’Ue, istituita nel 1949 dalla Convenzione europea dei diritti umani con 47 Paesi firmatari, tra cui l’Italia) dà una bella stoccata all’obbligo vaccinale e al Green pass, misure introdotte formalmente o surrettiziamente nella maggior parte dei Paesi europei tra cui l’Italia. Come racconta Stefano Valentino su Il Fatto Quotidiano, “un rapporto approvato a fine gennaio a larga maggioranza ha bocciato l’utilizzo delle certificazioni per punire i non vaccinati. Gli Stati vengono esortati a ‘informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole e a garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato’”.

Il testo, intitolato “Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche”, sostiene che il concetto di passaporto vaccinale (Green pass) è “contrario alla scienza”, in assenza di dati sull’efficacia dei vaccini nel ridurre la contagiosità e sulla durata dell’immunità acquisita. Questo testo, spiega ancora Il Fatto, “scredita di fatto i decreti dell’esecutivo di Mario Draghi che penalizzano i non vaccinati con divieti volti testualmente alla ‘prevenzione di SarsCov2’, ossia alla neutralizzazione di infezioni e contagi. Non impediscono invece al virus di infettare l’organismo e trasmettersi a terzi. È quanto emerge da trial clinici, bugiardini e studi condotti sulle varianti Delta e Omicron”. E quindi non dai no vax.

Secondo il dossier consegnato recentemente al Senato dall’avvocato Renate Holzeisen, “decadrebbe anche il mutuo riconoscimento tra i Paesi dell’Ue delle certificazioni vaccinali che, secondo la normativa comunitaria, è subordinato ad evidenze scientifiche sull’interruzione delle catene di trasmissione. Una settimana prima era stato il Comitato internazionale per l’etica della biomedicina (Cieb) a prendere di mira l’Italia. La rete scientifica internazionale creata da docenti ed esperti per promuovere un dibattito critico sulla gestione politica della crisi Covid ha chiesto l’abolizione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 e del Green pass”. 

Ha invitato gli altri Paesi e le organizzazioni internazionali a fare pressioni sul governo italiano affinché ponga fine alla “sperimentazione di massa di un medicinale sperimentale impropriamente denominato vaccino”. E ora sono diverse le associazioni civiche che negli ultimi mesi hanno presentato esposti alla Corte penale internazionale de L’Aia per crimini contro l’umanità. Sarebbero tali “le imposizioni dei trattamenti con sostanze sperimentali col ricatto (privazione di diritti fondamentali come quello al lavoro, ai servizi pubblici e alla libera circolazione)”, dichiara Holzeisen riferendosi all’art 7 dello Statuto della Corte. Facciamo basta con questa follia del Green pass?

05 Febbraio 2022 – Redazione Co.Te.Li

Un presidio è stato organizzato davanti alla sede del Coni di via Piranesi di Milano. Queste le motivazioni “Ormai non possiamo più nasconderlo: la vaccinazione nell’ambito delle attività sportive amatoriali e professionistiche sta causando un numero enorme di conseguenze avverse.”

A SEGUIRE IL VIDEO ⤵️

https://twitter.com/IncavoS/status/1489617360621379584?s=20&t=NNpKnZeV5-7CfOZgcnXXXA

https://twitter.com/Salvotrs/status/1489656065029513226?s=20&t=-1SrMB2pFj6iCqVfnOPcYw

https://www.mercurius5.it/2021/12/15/sport-la-strage-infinita-la-lunga-lista-degli-atleti-deceduti-o-colpiti-da-gravi-eventi-avverdi-non-spaventatevi-ma-meditate/

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

04 Febbraio 2022- Redazione Co.Te.Li

Dal primo ottobre, il prezzo della materia prima è schizzato alle stelle: da 0, 23 a 0, 90 centesimi, poi 1,20 al metro cubo. Addirittura a picchi di 2 euro, nel mese di dicembre. Percentuali di crescita non sopportabili, superiori al 500%. Otto milioni di metri cubi l’anno, questo il consumo di metano a Murano per la produzione artigianale. Tradotto in euro: dai due milioni all’anno a più di otto.

Una stangata le cui motivazioni sono da ricercare all’estero, alla crisi delle materie prime. I cui effetti però sono ricaduti in tutta Italia. Soprattutto sulle piccole aziende artigianali. Soprattutto su quelle cosiddette energivore: a Murano, infatti, le fornaci devono restare accese 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Non c’è scampo: troppo lunghe e troppo costose le procedure per spegnerle e riaccenderle. Eppure il tempo passa inesorabile, e ogni settimana il baratro si avvicina. Sempre più. Mano a mano, le fornaci dell’isola (circa 60 in tutto) stanno spegnendosi in attesa – e nella speranza – di tempi migliori.

E VOI POLITICI POLTRONARI, PARASSITI DELLA NOSTRA SOCIETA’, DOVRETE PAGARE NECESSARIAMENTE PER LE IMMENSE COLPE DI CUI VI SIETE MACCHIATI. IN QUESTI ULTIMI DUE ANNI, EVIDENZE A PARTE, AVETE CREATO PROBLEMI SU OGNI FRONTE, SENZA MAI TROVARE SOLUZIONI, MA PIUTTOSTO ACCENTUANDOLI O CREANDONE DI NUOVI. NON BASTANDO IL COVID, AVETE DATO MANFORTE AI MONDIALISTI CON UN’EMERGENZA AMBIENTALE ED ENERGETICA CHE VEDETE SOLO VOI! NON RIUSCENDO A MASSACRARE PIU’ PERSONE POSSIBILI CON LA PANDEMIA, DOVEVATE PUNTARE SUL PORTAFOGLI DEL MONDO OPERATIVO DI QUESTO NOSTRO MERAVIGLIOSO PAESE. MA, COME RECITA UN ANTICO PROVERBIO: DIO NON PAGA IL SABATO! NEL SENSO CHE DIO NON HA OBBLIGO DI RISPONDERE, SEDUTA STANTE, ALLE PROVOCAZIONI. LA GIUSTIZIA E LA PUNIZIONE DIVINE, INFATTI, PRIMA O POI ARRIVANO, A PRESCINDERE DAL MOMENTO!

Marzia MC Chiocchi

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04 Febbraio 2022 – Redazione

UNA RIFLESSIONE SULL’OPPORTUNITA’ DI IMPUGNARE LA FAMOSA SANZIONE DI €.100 PER GLI OVER 50 CHE NON SI SONO VACCINATI. OPPORTUNITÀ O TRAPPOLA, PER FAVORIRE UNA SENTENZA DI COMODO DELLA CORTE COSTITUZIONALE DOPO LA NOMINA A PRESIDENTE POLITICO GIULIANO AMATO?

L’AVVOCATO MARCO MORI, CHE HA PREPARATO, TRA L’ALTRO, GLI INCARTAMENTI DA PRESENTARE NELLE PROCURE ITALIANE PER DENUNCIARE IL GOVERNO DRAGHI, HA SPIEGATO, IN QUESTO VIDEO, I SUOI DUBBI E LE EVENTUALI SOLUZIONI. GUARDATE E ASCOLTATE ATTENTAMENTE ⤵️

https://youtu.be/VfV3su4p3vo

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04 Febbraio 2022 – Redazione

Si moltiplicano in Toscana le iniziative spontanee di gruppi di cittadini contro la follia greenpass.

“Le attività che non vogliono i nostri soldi non li avranno: non affannatevi a mettere cartelli all’entrata o guardie a controllare i codici a barre, non entriamo dove si preferisce DISCRIMINARE”.
Questo il senso dei cartelli esposti in molte realta’ italiane, contro i commercianti che non hanno ancora capito il vero significato del green pass: portarli al fallImento!

“Cari proprietari e lavoratori delle attività commerciali: noi possiamo resistere senza prendere un aperitivo o comprare una borsa, voi quanto pensate di resistere da APERTI ma VUOTI?”

Vi hanno ingannato con “il greenpass è lo strumento per ripartire” ma non avete considerato che:

Chi si è vaccinato spontaneamente dopo 3 dosi gira con la ffp2 e ha paura a fare vita sociale perché terrorizzato dai media

Chi si è vaccinato con il RICATTO di stato NON utilizza il greenpass

Chi non si è vaccinato non può accedere per una vostra scelta di seguire una legge folle

Aperti ma vuoti, il futuro però è nelle nostre mani: Potete toglierci tutto ma mai LA LIBERTÀ!

FONTE: C.Li.Va Toscana

04 Febbraio 2022 – Redazione Co.Te.Li

Capri di No al Green pass, e si aggiunge all’ormai felice lungo elenco di chi inizia a opporsi a questa assurdità. La politica va da una parte, la società dall’altra. Capri non ci sta all’obbligo del Green pass per accedere ai negozi. E così, su alcune vetrine, sono comparse locandine polemiche dal chiaro messaggio: “Discriminare è una vergogna”. Come riporta l’Ansa è successo, ad esempio, ad Anacapri dove alcuni esercenti hanno esposto un manifesto con un cuore rosso fiammante poggiato su due mani aperte con la scritta sovrastante “Love Pass, un mondo senza discriminazioni”.

In questi giorni, soprattutto, hanno voluto assicurare la loro presenza i proprietari dei tipici negozi di souvenir che d’estate vengono presi d’assalto dai turisti. Ma su tutti quello che ha fatto più discutere è stato il manifesto affisso da Capri Watch, nell’elegantissima strada delle griffe internazionali, su una delle vetrine del brand ormai conosciuto in tutto il mondo. Chiaro il messaggio: “Nel negozio come accade da ben 58 anni sono benvenuti tutti i clienti”. 

E ancora: “No al Green Pass, no alle discriminazioni, no alle leggi ‘raziali’. Discriminare chi entra in un negozio è una vergogna”. Un concetto che il patron di Capri Watch Silvio Staiano ha voluto rendere pubblico per dissociarsi da un’iniziativa che lui ritiene che non riguardi l’aspetto sanitario, ma che viola i diritti di libertà delle persone e che non riduce i contagi, anzi ha ribadito Staiano, “molti, forti di questo lascia passare, hanno abbandonato i dispositivi e le altre misure di prevenzione”.

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