Archive for the
‘SALUTE E BENESSERE’ Category

09 Luglio 2023 – Redaziove

Da secoli, le donne sono solite preparare la crema viso al miele fatta in casa seguendo antiche ricette, create dalle nostre antenate per migliorare l’aspetto della pelle e a curare tanti piccoli inestetismi (come rughe, macchie, brufoli e punti neri). Queste maschere fai da tehanno proprietà emollienti, nutrienti e anti-età che le rendono formidabili alleate di bellezza.

La pelle secca e disidratata trarrà grande giovamento dal potere idratante del miele, che può essere applicato da solo o con l’aggiunta di altri ingredienti casalinghi, come le uova, il limone o l’olio di oliva. Ma il miele è anche un ottimo seboregolatore, ideale per purificare le pelli grasse. Vediamo insieme come preparare delle ottime creme al miele fatte in casa.

Proprietà del miele per la pelle del viso

Il miele viene prodotto dalle api, che operano una trasformazione biochimica del nettare che raccolgono, arricchendolo con le loro secrezioni ghiandolari ed eliminando la componente acquosa.

Ricco di polifenoli, il miele svolge un’azione antiossidante sull’epidermide, rendendola più elastica e luminosa. Ha anche proprietà antibatteriche e purificanti. I suoi enzimi agiscono come un delicato esfoliante, eliminando le cellule morte e donando alla pelle un aspetto fresco e luminoso.

Grazie all’utilizzo costante del miele sulla pelle, potrai ottenere tantissimi benefici.

  • Pelle più luminosa
  • Effetto anti-age
  • Viso idratato h24
  • Riduzione dei brufoli e dei punti neri
  • Pelle liscia, morbida ed elastica

Crema viso fatta in casa al miele

Per preparare un’ottima crema viso al miele fatta in casa è consigliabile usare miele puro. Il composto avrà tutta l’efficacia di una crema antirughe, e, aggiungendo un olio vegetale, come l’olio di mandorle, sarà perfetto per lenire la pelle secca di viso e corpo.

Prima di applicare le maschere fai da te al miele è consigliabile legare i capelli, preferibilmente tirandoli all’indietro e coprendo l’attaccatura con una fascia. Il miele, infatti, è un prodotto molto appiccicoso che rischierebbe di sporcare la chioma.

Ingredienti

  • miele, 1 cucchiaio
  • uovo, 1 intero
  • olio di mandorle dolci, 1 cucchiaino

Preparazione

  1. Sbatti l’uovo insieme all’olio di mandorle, fino ad ottenere un composto omogeneo
  2. Aggiungi il miele e amalgama bene il composto
  3. Applica la crema su tutto il viso
  4. Lascia agire per 20 minuti
  5. Risciacqua con acqua tiepida

La maschera al miele fai da te può essere conservata in frigorifero per 3-4 giorni.

Maschera al miele fatta in casa effetto scrub

Per purificare la pelle, riducendo punti neri e acne, è buona norma applicare una volta alla settimana uno scrub al miele fai da te. Per realizzarlo ti basterà unire in una ciotola 1 cucchiaio di miele e 1 cucchiaio di bicarbonato, mescolare bene e applicare sul viso.

I movimenti delle mani sul viso devono essere delicati, per non rischiare di graffiare o danneggiare la pelle. Compi un lieve massaggio circolare, in modo da rimuovere le cellule morte e le impurità presenti sulla cute. Se la tua pelle è molto sensibile puoi utilizzare solo il miele.

Idrata la pelle con miele e limone

Con il miele puoi preparare un’ottima crema idratante fai da te. Il miele, infatti, ha il potere di trattenere l’acqua, mantenendo il volto idratato per tutto il girono. Inoltre, le vitamine e i minerali contenuti in esso hanno forti proprietà antiossidanti, utili a contrastare i segni dell’invecchiamento come le rughe e le macchie.

Ingredienti

  • Succo di limone, 1 cucchiaio
  • Miele, 1 cucchiaio
  • Olio di oliva, 1 cucchiaio
  • Yogurt, 1 vasetto

Preparazione

  1. Mescola all’interno di una ciotola il succo di limone, l’olio di oliva e il miele
  2. Aggiungi lo yogurt
  3. Stendi la maschera fai da te al miele sul viso e lascia in posa 10 minuti
  4. Risciacqua il viso con acqua tiepida per eliminare ogni residuo

Il composto può essere conservato in frigo per 3 giorni

Crema illuminante fai da te miele e avena

Basta applicare miele puro su tutto il viso per ottenere un effetto luminoso naturale difficile da ottenere con le creme in commercio. Per potenziare l’effetto illuminante, ti basterà aggiungere un po’ di avena e di yogurt bianco magro.

Ingredienti

  • 1 cucchiaio di miele
  • 1 cucchiaio di avena
  • 1 vasetto di yogurt

Preparazione

  1. Versa l’avena e il miele all’interno di un recipiente e mescola bene
  2. Aggiungi lo yogurt e continua a mescolare fino a raggiungere una consistenza omogenea e leggermente granulosa
  3. Applica il viso con un leggero massaggio e lascia agire 10 minuti
  4. Risciacqua bene

Anche questa crema viso al miele fatta in casa può essere conservata in frigorifero per non più di 3 giorni.

 

FONTE: cremeperilviso

 

UNISCITI A MERCURIUS5 SU TELEGRAM⤵️

https://t.me/mercurius5giornale

13  Aprile 2022 – Redazione

Uno degli effetti collaterali più sorprendenti della pandemia è stato il boom delle adozioni di animali domestici registrato durante i primi mesi del lockdown. Cani e gatti hanno aiutato i loro proprietari a tollerare gli stati di ansia e isolamento legati al diffondersi del virus COVID-19. Diversi studi hanno confermato che la compagnia animale è stata un “cruciale supporto” .Con la loro presenza, cani e gatti hanno aiutato i loro proprietari a combatterei  lo stress.

E questo ci permette di affrontare un aspetto importante per la nostra vita, ovvero la connessione tra noi e i nostri animali domestici, che può essere molto potente e intensa. Anche se non possiamo comunicare con loro attraverso la parola, la nostra connessione con loro potrà essere perfino migliore che con certe persone che vivono con noi.

Ma qual’è’ lo scopo spirituale degli Animali?

I cani sono qui per aiutarci e difenderci dalle energie pesanti che arrivano addosso, assorbendole. gatti, invece, hanno il ruolo di ripulire l’ambiente in cui viviamo: percepiscono le energie cattive e pesanti e le ripuliscono. Tuttavia, se le energie sono troppo pesanti per loro, scapperanno spaventati.

I gatti sono maestri guaritori Reiki 

Si dice anche che i gatti siano specialisti e terapisti Reiki, tecnica di guarigione spirituale che utilizza le energie del cuore attraverso le nostre mani. I gatti sono in grado di allineare i nostri chakra squilibrati, usando i loro corpi e le loro zampe. Per questo ci sono casi in cui gli animali sviluppano la malattia del loro padrone. Ecco perché dobbiamo sapere che tipo di energie sono presenti nella nostra casa. Ogni animale è sensibile a determinate energie e  rileva con facilità i cambiamenti del modello vibratorio del nostro corpo. Poiché il nostro animale domestico ci ama, assorbirà le nostre energie, anche quelle non proprio buone. Per questo, se non portiamo il nostro animale domestico a camminare, a contatto con persone o natura, sarà sovraccarico di energie dannose e schiaccianti. Gli animali domestici, infatti, non sono in grado di sopportare molte emanazioni negative, sia nel loro corpo che nell’ambiente in cui vivono. 

Se vogliamo proteggere i nostri animali domestici dall’ammalarsi, dobbiamo perciò prenderci più cura del nostro mondo interiore, fatto di emozioni, sentimenti, pensieri e atteggiamenti. Dovremmo anche proteggere i nostri corpi da alcuni attacchi energetici provenienti dal mondo esterno; dovremmo rilassarci e connetterci con fonti migliori. Il nostro corpo, l’animale domestico e la casa, insieme alla nostra famiglia, ci ringrazieranno profondamente.

AL TERMINE DI QUESTO ARTICOLO INVITO I LETTORI A LASCIARE COMMENTI NEL FORM DEDICATO DEL NOSTRO GIORNALE, RACCONTANDO LE VOSTRE ESPERIENZE CON GLI AMICI PELOSI, PER POTERLE, POI, PUBBLICARE

________________________________

E ADESSO, SPAZIO ALLA TESTIMONIANZA DI CHI L’AMORE PER GLI ANIMALI LO VIVE DA SEMPRE

di Marilena Messina

Amo tutti gli animali in genere, amo stare con loro, in loro compagnia mi sento serena, appagata e grata. Per lo stile di vita frenetico e professione ho sempre avuto gatti, perché  più gestibili ed indipendenti. Mi hanno insegnato molto. Mi hanno insegnato a moderare il tono di voce, il rispetto verso chi non è come me, mi hanno insegnato l’amore incondizionato, la comunicazione degli sguardi, il linguaggio del corpo, la capacità  di guarire lo spirito e la mente. Chi ha un animale può comprendere. Anche la persona più pragmatica, sente che il proprio animale ha un ascendente vibrazionale positivo su di sé.

Ho due gatti maschi, due fratelli. Io e mio marito volevamo adottare una coppia perché si facessero sempre compagnia. Non sono di razza, mi sono sempre rifiutata di comprare cuccioli Troppi gli animali abbandonati e bisognosi. Quando siamo andati a prenderli abbiamo creduto  di averli scelti già dalle foto. In realtà, ci siamo subito accorti che loro avevano scelto noi.

Il tigrato aveva scelto me, il bianco toppato mio marito. Entrambi ci sono affezionati, ma, ciascuno di loro si rapporta con noi in maniera diversa. Sentono che abbiamo bisogno di attenzioni diverse  e comunicano diversamente .  Il bianco  toppato( Ciccio), bellissimo morbidoso si lascia accarezzare solo da lui e cerca mio marito in ogni modo. Si lascia prendere solo da lui e mangia dalle sue mani. È  un gatto solitamente schivo, ma docilissimo  e decide subito chi gli piace e chi no. Insomma  è  l’anima felina di mio marito, perché anche lui è  così.

Il tigrato ( Schizzo), è la mia ombra, dorme spesso attaccato a me, mi segue ovunque ed è  sempre in movimento, va d’accordo con tutti ma ci mette un attimo ad andarsene se non gli vai a genio.

È  la mia anima felina.

Credo che loro ci abbiano scelti perché simili a noi, ma hanno il compito di migliorarci e colmare le nostre lacune. Probabilmente molti di voi penseranno che sto attribuendo ai miei a -mici proprietà  assurde.

No! Ho avuto spesso delle prove.

Parlo del mio perché  quello con cui ho un rapporto più intenso. Lui mi guarda spesso negli occhi, senza distogliere lo sguardo…ho notato che guarda appena sopra la mia testa, come se vedesse qualcosa…( la mia aura?) Guarda lì e poi mi guarda negli occhi. Lo chiamo e lui viene vicino a me e si sdraia a pancia in aria. Lui mi ha riconosciuta fin da subito proprio dall’aura…Credo che sia così.

Quando siamo andati a prenderli, la prima volta, si è subito arrampicato sul mio petto e mi ha leccato il dito della mano sinistra. Ciccio ha fatto più o meno lo stesso con Paolo, mio marito.

Non è  stato un caso, non sono mai coincidenze.

È  capitato che i miei gatti si siano addormentati accanto a me quando avevo  delle emicranee e  mi sia svegliata completamente guarita. Schizzo  accanto al petto , vicino al cuore e alla pancia, Ciccio ai miei piedi ( Ciccio non dorme mai con me se non in questi frangenti e solo sul divano ).

Quando in casa c’è un pò di nervosismo e alziamo la voce, loro scappano perché odiano le urla e questo è  normale…forse è  un po’ meno normale che solo più tardi ti guardino, insieme,  dritto negli occhi, impalati, come a volerti rimproverare, lasciandosi avvicinare solo quando l’atmosfera è tornata tranquilla. Tutto questo, facendo le fusa, quasi a a volerti premiare per la pace ritrovata.

Ogni tanto ho problemi di insonnia.

Schizzo si sdraia al mio fianco, sotto il mio braccio sinistro, e mi addormento con le sue fusa…mi rilassa e mi fá la ninna.

IL mattino mi sveglio…lui lo sente e ovunque si trovi, corre e salta sul letto fra le mie gambe per darmi il buongiorno . Comincio sempre la mia giornata con le sue  fusa…e so’ che sarà sicuramente migliore .

Ciccio, invece, predilige Paolo e tende a sdraiarsi ai suoi piedi a pancia in aria. Lo fa solo con lui e solo da lui si fa prendere in collo. È  un amore esclusivo, e concede le sue attenzioni solo ad un animo introverso e taciturno, ma generoso e bellissimo, proprio come lui.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

2 Aprile 2022 – Redazione – FONTE: EventiAvversi

Parte il primo screening mirato in Toscana, condotto nelle scuole secondarie attraverso la somministrazione di questionari sulla familiarità per morte improvvisa e l’esecuzione di elettrocardiogrammi digitali, è partito l’ultima settimana di marzo presso l’Istituto da Vinci-Fascetti, a Pisa in via Contessa Matilde, nell’ambito del progetto Just (acronimo di JUvenile Sudden deaTh: JUST know and treat – Morte cardiaca improvvisa giovanile: conoscerla per prevenirla) sostenuto dalla Fondazione Pisa e promosso dai professori Michele Emdin e Claudio Passino, entrambi della Scuola Superiore Sant’Anna e della Fondazione Monasterio, e dal prof. Marco di Paolo dell’Università di Pisa.

Il progetto Just ha portato alla realizzazione, di un registro informatico dei casi di morte improvvisa, alla messa a punto di una strategia di intervento basata sulla programmazione della diffusione delle tecniche di “basic life support” (rianimazione cardiopolmonare) per “laici”, alla messa a punto di campagne di educazione e, appunto, all’attuazione di screening mirati nelle scuole secondarie come quello che si svolge in questi giorni all’Istituto da Vinci-Fascetti, a Pisa.

Lo screening è organizzato in collaborazione con il dirigente scolastico Federico Betti, con i suoi collaboratori Gaetano Fabozzi e Stefano Mazzantini, con i docenti di scienze motorie e con i collaboratori scolastici dell’istituto, con Fabio Pagliazzi e Valeria Raglianti del Provveditorato agli Studi di Pisa. A eseguire i controlli sui giovani sono i cardiologi Alberto Giannoni e Francesco Gentile, con gli infermieri e i tecnici della Fondazione Monasterio (Silvia Terenzoni, Francesca Bramanti, Teresa Ceccanti, Cristiane De Jesus, Anna Di Sessa, Giovanni Iudice, Sara Guerrieri, Maria Giuseppina Paci, Elisabetta Menicagli, Letizia Diara), coordinati da Marco Vaselli.

La rianimazione di Christian Eriksen, il giocatore danese dell’Inter, ha emozionato l’opinione pubblica come è accaduto in passato per le morti premature di Astori, Curi, Morosini suscitando cordoglio universale. Poche condizioni mediche sono più traumatiche della morte improvvisa, non anticipata da nessun sintomo, di una persona giovane.

Si tratta di un evento raro, in genere legato ad una aritmia fatale, ma la sua presentazione drammatica e l’impatto sulla famiglia e sulla comunità tutta trova un rilievo amplificato nei casi degli atleti che esemplificano la metafora di una vulnerabilità nascosta in una persona in apparenza perfettamente sana. La morte improvvisa nei giovani è rara (incidenza stimata fra 1 e 10 casi/100.000 persone/anno), con circa il 25 % dei casi durante attività sportiva, ma ha un impatto notevole in termini di anni di vita persi, data la lunga aspettativa di vita di persone giovani.

“È giustificato considerare la morte cardiaca improvvisa del giovane come una condizione sanitaria di assoluta rilevanza: fra le condizioni predisponenti identificate ci sono le cardiomiopatie, le canalopatie (le sindromi del QT lungo e del QT corto, la sindrome di Brugada), i difetti cardiaci congeniti (origine anomala delle coronarie), le miocarditi, i traumi toracici, l’assunzione di farmaci o sostanze d’abuso. La displasia aritmogena del ventricolo destro e la sindrome del QT lungo sono le cause aritmiche più comuni di morte cardiaca improvvisa. Si stima che la rianimazione cardiopolmonare e la disponibilità diffusa di defibrillatori esterni semiautomatici potrebbero prevenire circa un quarto delle morti improvvise pediatriche e giovanili”, come sottolineano i promotori del progetto Just.

L’autopsia nei casi di morte improvvisa giovanile è necessaria per alimentare efficaci campagne di prevenzione. Sembra un paradosso eppure è così. Del resto, il progetto Just è stato anche un trampolino per chiedere l’istituzione di un registro regionale “Presto – spiega Michele Emdin, docente di cardiologia alla Sant’Anna e direttore del dipartimento cardiotoracico della Fondazione Monasterio – chiederemo alla Regione una legge regionale per istituire un registro sulle morti improvvise: un data base che ci permette di ricostruire, come abbiamo fatto a Pisa con i tessuti prelevati in una cinquantina di autopsie eseguite negli ultimi anni, un albero genealogico genetico che aiuta moltissimo nella prevenzione. Quindi è importante che le famiglie colpite da questi lutti autorizzino lo svolgimento dell’esame medico legale, perché esso è utilissimo a delineare un quadro di potenziali familiarità con queste patologie nei congiunti delle vittime”. C’è da superare uno “scoglio” psicologico. E lavorare sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. “Il nostro progetto – sottolinea Emdin – non si limita alla somministrazione di questionari e all’esecuzione di elettrocardiogrammi digitali. E’ un vero e proprio percorso di educazione sanitaria. Il lavoro fatto dal professor Di Paolo, con i tessuti delle vittime esaminati nelle autopsie, è determinante per avere una rigorosa base scientifica per effettuare la prevenzione. Ecco perché dopo questi decessi è molto importante eseguire le autopsie che oggi vengono fatte solo se disposte dall’autorità giudiziaria o in caso di decesso in ospedale”.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️

21 Marzo 2022 – Redazione

Rafael Nadal è stato colpito da improvvisa grave difficoltà respiratoria. Ieri ha perso in soli due set la finale del torneo di Indians Wells contro l’americano Taylor Fritz e alla fine del match ha spiegato di avere importanti problemi respiratori. ”Tutto quello che posso dire è che respirare ora è difficile per me. Non so quali siano i motivi, quando provo a respirare è doloroso e molto complicato. Non so se è qualcosa nelle costole, non lo so ancora. Quando respiro e mi muovo è come se avessi un ago dentro tutto il tempo. Mi fa venire un po’ di capogiro perché è doloroso. È un tipo di dolore che mi limita, molto. Non è solo per il dolore: non mi sento molto bene perché influisce sul mio respiro”.

Il dolore al petto di Nadal è iniziato sabato durante la semifinale a Indian Wells contro il collega spagnolo Carlos Alcaraz.Già nella finale contro Fritz, Nadal ha chiesto due volte l’assistenza dei servizi medici per aiutarlo con i dolori al petto e non si è mai trovato a suo agio in campo. “Onestamente, sono triste perché non sono stato in grado di competere”, ha detto. Il 6 gennaio a Melbourne, nel pieno della diatriba giudiziaria che ha coinvolto il suo storico rivale Novak DjokovicRafael Nadal aveva dichiarato, nell’intervista andata in onda su Euronews: “Io credo negli esperti che conoscono i farmaci e, se ci dicono di vaccinarci, ci dobbiamo vaccinare”. Lo ha riportato il sito web sport.es.

12 Marzo 2022 – Redazione

Nuovo avviso Ema sulla sindrome da perdita capillare (Cls) e il vaccino anti-Covid di Moderna. Nella sua ultima riunione (7-10 marzo), il Comitato di farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato di aggiungere alle informazioni di prodotto di Spikevax* un’avvertenza relativa alle riacutizzazioni di Cls. Si tratta – ricorda l’Ema – di una condizione estremamente rara e grave che provoca fuoriuscita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni, i capillari, causando rapidamente gonfiore di braccia e gambe, improvviso aumento di peso, sensazione di svenimentoispessimento del sanguebassi livelli ematici di albumina e bassa pressione sanguigna. La sindrome è spesso correlata a infezioni virali, certi tumori del sanguemalattie infiammatorie e alcuni trattamenti farmacologici.

Il Prac – riferisce l’ente regolatorio Ue – ha valutato tutti i dati disponibili e tutti i casi di Cls riportati nel database Eudravigilance dopo la somministrazione dei vaccini Covid-19 a mRna di Moderna e di Pfizer/BioNTeche (Comirnaty*). Complessivamente sono stati esaminati 55 segnalazioni di Cls, 11 con Spikevax su circa 559 milioni di dosi somministrate e 44 con Comirnaty su 2 miliardi di dosi somministrate.

Vaccino Moderna e sindrome da perdita capillare, l’avvertenza

Il comitato ha concluso che «non ci sono prove sufficienti per stabilire un’associazione causale tra i due vaccini e l’insorgenza di nuovi casi di Cls». Tuttavia, gli esperti hanno consigliato l’inclusione di un’avvertenza nelle informazioni di prodotto relative a Spikevax, per aumentare la consapevolezza di sanitari e pazienti sul potenziale rischio di riacutizzazioni Cls. Il Prac ha raccomandato l’avviso poiché «alcuni casi di riacutizzazioni Cls indicavano un’associazione con Spikevax, mentre i casi segnalati dopo la vaccinazione con Comirnaty non supportavano tale associazione».

Gli operatori sanitari devono essere consapevoli dei segni e sintomi della Cls – sottolinea l’Ema – e di un possibile rischio di riacutizzazioni nelle persone con una storia di sindrome. Le persone con Cls pregressa dovrebbero consultare il proprio medico curante durante la pianificazione della vaccinazione anti-Covid.

11 Marzo 2022 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: EventiAvversi

La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti è stata costretta da un ordine del tribunale a pubblicare tutti i documenti riservati inviati loro da Pfizer in merito all’approvazione dell’uso di emergenza dell’iniezione di Covid-19 di Pfizer. 10.000 nuove pagine sono state pubblicate il 1 ° marzo e uno dei documenti contenuti conferma che il vaccino Pfizer Covid-19 si accumula nelle ovaie nel tempo.

Quali sono le conseguenze?

I dati ufficiali del Regno Unito mostrano che i casi di cancro ovarico nel 2021 sono stati ai massimi storici e il regolatore della medicina del Regno Unito ha ricevuto oltre 40.000 segnalazioni relative a disturbi riproduttivi e mestruali sospettati come reazioni avverse alle iniezioni di Covid-19 nel solo 2021.

Lo studio, che può essere trovato nella lunga lista di documenti riservati Pfizer che la FDA è stata costretta a pubblicare tramite un ordine del tribunale qui, è stato condotto su ratti Wistar Han, 21 dei quali erano femmine e 21 maschi.

Ogni ratto ha ricevuto una singola dose intramuscolare dell’iniezione di Pfizer Covid-19 e quindi il contenuto e la concentrazione della radioattività totale nel sangue, nel plasma e nei tessuti sono stati determinati in punti predefiniti dopo la somministrazione.

In altre parole, gli scienziati che hanno condotto lo studio hanno misurato quanta parte dell’iniezione di Covid-19 si è diffusa ad altre parti del corpo come pelle, fegato, milza, cuore ecc.

Uno dei risultati più preoccupanti dello studio è il fatto che l’iniezione di Pfizer si accumula nelle ovaie nel tempo.

Un ‘ovaio’ è uno di una coppia di ghiandole femminili in cui si formano gli ovuli e gli ormoni femminili .

Nei primi 15 minuti successivi all’iniezione del vaccino Pfizer, i ricercatori hanno scoperto che la concentrazione lipidica totale nelle ovaie misurava 0,104 ml. Questo è poi aumentato a 1,34 ml dopo 1 ora, 2,34 ml dopo 4 ore e quindi 12,3 ml dopo 48 ore.

Gli scienziati, tuttavia, non hanno condotto ulteriori ricerche sull’accumulo dopo un le 48 ore, quindi semplicemente non sappiamo sel’accumulo sia continuato.

Ma i dati ufficiali del Regno Unito pubblicati da Public Health Scotland offrono alcuni indizi preoccupanti sulle conseguenze di tale accumulo sulle ovaie.

Public Health Scotland (PHS) ha un database completo sugli impatti più ampi di Covid-19 sul sistema sanitario, che trovate qui, e include un’intera gamma di dati dalle statistiche sulla salute mentale alle gravidanze, ai dati sui disturbi cardiovascolari e al cancro.

dati disponibili per tutti i tipi di tumori mostrano che il conteggio totale degli individui affetti da cancro nel 2021 era in linea con la media 2017-2019, ma superiore ai numeri registrati nel 2020.

Sfortunatamente i dati hanno un enorme ritardo e a partire da marzo 2022 coprono solo fino a giugno 2021.

Tuttavia, i dati per il numero di individui affetti da cancro ovarico mostrano che la tendenza nota nel 2021 è stata significativamente superiore al 2020 e alla media 2017-2019.

Oltre a questo abbiamo anche ulteriori dati ufficiali dal Regno Unito che mostrano che quasi 40.000 incidenti di cambiamenti ciclo mestruale e sanguinamento vaginale inaspettato erano stati segnalati allo schema MHRA Yellow Card come reazioni avverse a tutte le iniezioni di Covid-19 disponibili a partire da novembre 2021.

Fino al 17 novembre 21, il regolatore dei farmaci del Regno Unito, l’MHRA, aveva ricevuto 1.724 segnalazioni di disturbi mestruali, 3.034 irregolarità mestruali, 5.068 segnalazioni di sanguinamento mestruale pesante, tra migliaia di altri disturbi riproduttivi, come sospette reazioni avverse al vaccino Pfizer Covid-19.

Nel settembre 2021, la dottoressa Victoria Male, docente di immunologia riproduttiva per l‘Imperial College di Londra, ha pubblicato un articolo sul British Medical Journal in cui afferma che un legame tra i cambiamenti mestruali e la vaccinazione Covid-19 è perfettamente plausibile e dovrebbe essere indagato.

La dottoressa Victoria Male conclude nel suo articolo che “Una lezione importante è che gli effetti degli interventi medici sulle mestruazioni dovrebbero essere indagati nella ricerca futura.

“Le informazioni sui cicli mestruali e sanguinamenti vaginali dovrebbero essere attivamente approfondite nei futuri studi clinici, compresi gli studi sui vaccini covid-19”.

Ma forse più interessante dell’articolo stesso, sono alcune delle risposte che sono state ricevute.

Naturalmente è impossibile dimostrare definitivamente che le iniezioni di Covid-19 siano responsabili di un aumento del cancro ovarico.

Ma con:

  • Documenti riservati pfizer che dimostrano che il vaccino Covid-19 si accumula nelle ovaie nel tempo,
  • e oltre 40.000 disturbi mestruali segnalati come reazioni avverse alle iniezioni di Covid-19,

È abbastanza chiaro che le iniezioni di Covid-19 interferiscano con il sistema riproduttivo e ulteriori studi e indagini dovrebbero essere effettuati con effetto immediato.

________________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/casi-di-cancro-ovarico-ai-massimi-storici-i-documenti-pfizer-hanno-rivelano-che-il-vaccino-covid-19-si-accumula-nelle-ovaie-un-caso/

9 febbraio 2022 – di Redazione Co.Te.L.I.

COMUNICATO CONGIUNTO DEL COMITATO MEDICO SCIENTIFICO E DEL SERVIZIO ASSISTENZA COVID DI IPPOCRATEORG SU STATO EPIDEMIA

A partire dal mese di settembre 2020 il Comitato Medico Scientifico e la Direzione di Assistenza Covid di IppocrateOrg e tutti i medici volontari di IppocrateOrg sono stati impegnati sul fronte del Covid 19, da una parte prendendo in carico, fino ad oggi, quasi 70.000 pazienti, seguendoli fino a guarigione,dall’altra parte a lavorare nell’ambito della ricerca a livello internazionale per l’individuazione e la messa a punto delle cure più efficaci.

A distanza di piu’ di 2 anni dall’inizio dell’epidemia, il Comitato Medico Scientifico e la Direzione di Assistenza Covid vogliono rendere pubblico il risultato delle loro riflessioni riguardo allo stato dell’epidemia in Italia.L’aggressività e la letalità del Covid hanno raggiunto i loro livelli minimi da inizio epidemia. Allo stato attuale la mortalità per Covid, legata

esclusivamente alla variante Omicron, sembra attestarsi su percentuali simili a quelle di un comune stato influenzale stagionale.

Il CMS e il SAC ritengono comunque fondamentale continuare con il monitoraggio costante di tutti i pazienti affetti anche se la vera opera di sorveglianza va attuata nei confronti delle categorie fragili che possono andare incontro a complicanze.
Questo significa che tutti i medici, soprattutto quelli del territorio, dovranno continuare a curare i propri pazienti e intervenire, anche col ricovero,in presenza di soggetti portatori di patologie pregresse o di fragilità.Nella fase attuale, in cui l’epidemia sembra volgere ormai al termine, continuare ad allarmare la popolazione esagerandone gli effetti, conduce ad alimentare paure immotivate nei soggetti sani che possono dare luogo a debilitazioni immunologiche e danni psicologici anche permanenti.Il Comitato Medico Scientifico di IppocrateOrg, unitamente alla Direzione di Assistenza, invitano, pertanto, le autorità italiane a:
1. rimuovere le disposizioni sull’uso delle mascherine all’aperto;
2. ripensare la campagna vaccinale escludendo da essa i soggetti con immunità naturale da pregressa malattia ed i soggetti a basso rischioTale invito viene rivolto in considerazione di due fatti:
1. non ci troviamo più in un regime di emergenza;
2. i benefici da vaccino non superano più i rischi.Oggi più che mai, i fattori che realmente rivestono una importanza determinante sulla riduzione della mortalità riguardano la cura precoce ed il monitoraggio a domicilio per cogliere gli eventuali, seppur rari, peggioramenti e il ricorso all’ospedalizzazione per i casi particolarmente seri. Approcci terapeutici e farmaci testati in questi due anni consentono, infatti, di trattare con successo la quasi totalità dei casi, anche quelli particolarmente seri.In questa fase dell’epidemia l’attenzione medica e delle autorità si deve concentrare sull’aspetto terapeutico e sull’attenzione alle categorie fragili.Altri interventi, oltre a disperdere energie e risorse, inducono nella popolazione inutili disagi e nocumento.

______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/ippocrateorg-laggressivita-e-la-letalita-del-covid-hanno-raggiunto-i-loro-livelli-minimi-da-inizio-epidemia-comunicato-congiunto-del-comitato-medico-scientifico-e-del-se/

08 Febbraio 2022 – Redazione

ContiamoCi! GSO (Gruppo Scientifico Operativo)

Se proprio vi piacciono le sigle anglofone, chiamateli “non-vax”. Sono i non-vaccinati con i vaccini a trasferimento genico per la COVID-19; nulla a che vedere con quelli che per motivi personali (e non discutibili) sono contro ogni vaccino a priori. I non-vax sono persone informate e ben consapevoli dei rischi cui vanno incontro in caso di infezione, ed anche in caso di vaccinazione con gli attuali vaccini a mRNA e a DNA. Hanno fatto un bilancio rischio-beneficio, e hanno optato per la non vaccinazione. I motivi possono essere tanti e diversi: una patologia che potrebbe aggravarsi con il vaccino, l’essere già immuni per aver contratto e superato la malattia, l’avere paura di effetti avversi immediati o futuri. E sappiamo che non ci sono solo quelli fatali più o meno immediati, ci sono molti altri effetti avversi permanenti (documentati da pubblicazioni scientifiche).  

Vessare queste persone, impedendo loro di vivere il quotidiano, escluderle dalla società, e finanche augurare loro la morte (in forme più o meno raccapriccianti), dovrebbe bastare a soddisfare le voglie di sopraffazione e di vendetta (di cosa, poi?) dei politici, dei virostar, dei tanti giornalisti allineati alle politiche governative, e anche di quella fetta di popolazione che è stata trascinata più o meno convintamente in questa caccia all’untore. E del resto, è ormai dimostrato dalla letteratura scientifica e dai dati epidemiologici che il vax e il non-vax possono parimenti contrarre e diffondere il virus. 

E allora perché insistere nel voler vaccinare tutti, ma proprio tutti, dagli 0 anni (vedi proposta di Locatelli) e fino all’ultimo sul letto di morte? Si dirà, perché lo stato è buono e vuole proteggere tutti dal virus. Ma i non-vaccinati sono tali perché non possono o non c’è razionale scientifico (perché già immuni, ad esempio) per essere obbligati a vaccinarsi. E poiché non sono loro a diffondere le varianti pericolose, contrariamente a quanto a-scientificamente fu detto dalle virostar e dai politici, perché non ce li teniamo? In fondo, rischiano sulla propria pelle. Ma in cambio sono utilissimi alla Scienza. Perché questi non-vax sono il “braccio di controllo” che in qualsiasi sperimentazione scientifica degna di questo nome deve esserci come gruppo di confronto per poter determinare in modo inequivocabile l’efficacia, l’efficienza e, soprattutto, la sicurezza di un nuovo trattamento medico.

Infatti, per valutare il rapporto beneficio/rischio nel breve, medio e lungo periodo di questi “vaccini” di nuova generazione, sarebbe indispensabile fare il confronto tra il gruppo sottoposto a vaccinazione e un gruppo di controllo (non inoculato con il vaccino sperimentale, bensì con un ‘placebo’ o molecola inerte) per tutto il periodo della fase sperimentale. Ma le cose non sono andate come previsto dai protocolli di studio. Nel caso specifico del vaccino a mRNA Comirnaty di Pfeizer/Biontech, sin dal 23 dicembre 2020 il protocollo di studio veniva modificato con il beneplacito di FDA e “ai partecipanti maggiori di 16 anni che originariamente hanno ricevuto il placebo, veniva offerta l’opportunità di ricevere BNT162b2 (ndr Comirnaty) a punti definiti come parte dello studio”. Di fatto, lo studio di fase 3 di Pfizer/Biontech (ma vale anche per quello di Moderna) è ormai completamente invalidato ed ha perso qualsivoglia elemento di “scientificità” in quanto non vengono più seguiti in parallelo, come si sarebbe dovuto fare, due coorti di pazienti l’uno vaccinato e l’altro no. In altre parole, l’attuale somministrazione sperimentale dei vaccini è falsata per il fatto che il “braccio di controllo”, ovvero la parte della popolazione destinata a non ricevere il vaccino (gruppo placebo) è stata (volutamente) perduta già dopo pochi mesi dall’inizio della sperimentazione, in quanto è stato loro offerto di vaccinarsi, ufficialmente per motivi etici. 

Come detto sopra, la presenza del gruppo di controllo è parte essenziale negli studi per dimostrare l’efficacia e la sicurezza di un nuovo farmaco, e ciò vale a maggior ragione per vaccini a trasferimento genico sui quali non abbiamo sufficiente esperienza. La forzatura alla vaccinazione di massa con questi vaccini ancora sperimentali tenderà alla soppressione del gruppo di controllo, e ciò non consentirà di poter poi fare valutazioni scientificamente accurate sulla reale efficacia, efficienza e, soprattutto, sulla sicurezza di questi vaccini. E allora, per il bene della Scienza e soprattutto per il bene delle persone e dar loro la possibilità di scegliere a ragion veduta, teniamoci cari questi non-vax: sono il gruppo di controllo che ci permetterà di fare le valutazioni scientifiche controllate del rapporto beneficio/rischio della vaccinazione. 

07 Febbraio 2022 – Redazione – Fonte:(Silvana De Mari)

Nasce un nuovo soggetto, Il dottor Luca Speciani è uno dei fondatori sella SIM. Gli ho chiesto di rispondere a qualche domanda

Perché avete fondato questa associazione?

Non passa giorno, ormai, senza che questo governo, o il suo ministero della salute, non inventino qualche nuova restrizione ai nostri diritti costituzionali e alla nostra libertà di espressione, di lavoro, di socialità. Nei confronti di noi medici e sanitari, in particolare, il governo (attraverso la complicità dei suoi “bracci armati” del CTS, del ministero, dell’ordine e delle ASL) ha usato mano particolarmente dura. È stato infatti fissato l’obbligo vaccinale per tutti i sanitari, prima che per chiunque altro, ignorando bellamente il diritto-dovere del medico di valutare per ogni trattamento sanitario il rapporto rischi-benefici, e il diritto del cittadino (sancito dalla Convenzione di Oviedo e dal pronunciamento 953/21 dell’Unione europea) di scegliere liberamente a quali trattamenti sottoporsi, senza per questo poter essere in alcun modo discriminato.

Incuranti degli appelli provenienti da più fonti (ultima Amnesty International) e da eserciti di legali che denunciano la totale incostituzionalità del provvedimento, tutti questi organi – come macchine schiacciasassi ubbidienti ad un solo comandante – hanno portato avanti con ottusa determinazione l’obbligatorietà legale della vaccinazione, imponendo sanzioni gravissime verso tutti i medici che, anche con valide motivazioni (come ad esempio il fatto di essere guariti e di disporre di alto titolo anticorpale) ritenevano di non doversi sottoporre ad un trattamento che in quelle condizioni poteva essere non solo inutile ma anche dannoso. Chi non ha rispettato le dure intimazioni degli ordini o delle ASL si è visto tempestivamente sospendere (o radiare nei casi più gravi), nonostante a più riprese sia stato dimostrato che la vaccinazione, anche con tripla dose, non impediva in alcun modo il contagio e la trasmissione della malattia.

Lei che parte ha?

Fin dal 2011 sono presidente di Ampas, l’associazione dei medici di segnale, che conta ad oggi più di 1200 medici iscritti che non concordano con la narrazione pandemica in corso e ritengono che il medico non debba essere schiavo di conflitti di interesse o al servizio retribuito dell’industria del farmaco. La situazione però è a tal punto degenerata (impedendo di fatto a medici e sanitari di esercitare in Scienza e coscienza la loro nobile professione, se non in accordo con i desideri dei produttori) da richiedere un passo di coraggio in più. È così che alla fine dello scorso anno un gruppo di medici e di sanitari delusi dalle istituzioni e impossibilitati a svolgere il proprio lavoro in libertà e autonomia hanno deciso, spinti anche dalla pressante richiesta di molti pazienti, di costituire una rete di associazioni sanitarie che avesse come obiettivo la liberazione degli operatori dal giogo del conflitto di interesse, e consentisse loro – come da giuramento di Ippocrate – una piena libertà di scelta terapeutica, nel rispetto di una altrettanto piena libertà di scelta di cura da parte del paziente.

Il 21/1/22 finalmente, dopo lungo e travagliato parto, ben dieci associazioni sanitarie (comprendenti medici e odontoiatri, psicologi, farmacisti, biologi, infermieri, fisioterapisti, veterinari ecc.) e un sindacato hanno costituito la SIM, Società Italiana di Medicina, Unione di associazioni sanitarie, i cui aderenti, il cui manifesto e la cui mission sono visibili sul sito www.societaitalianamedicina.it dal quale è già oggi possibile a qualunque associazione sanitaria regolarmente costituita (o che abbia una sezione sanitaria) richiedere direttamente l’iscrizione, in attesa dell’approvazione del consiglio direttivo.

Già all’atto della costituzione la rete SIM conta qualcosa come 3000 medici e altrettante figure sanitarie a vario titolo. Ma l’obiettivo nel giro di poche settimane è quello di raggiungere i 10.000 medici iscritti e possibilmente altrettante figure esercenti le altre professioni sanitarie. Ricordando che 10.000 medici significa suppergiù dieci milioni di pazienti, in grado di far sentire con forza la propria voce.

Quali vantaggi ha un medico che si iscriva?

Uno degli scopi più importanti della SIM è quello di consentire ad ogni operatore – sia esso sospeso o radiato per motivi d’opinione (una vergogna che contraddice l’essenza stessa dell’essere medico) – di riprendere a lavorare senza dover sottostare a obblighi di obbedienza a regole fissate dalla politica o peggio ancora da interessi commerciali. Ogni medico deve garantire al proprio paziente la migliore cura possibile su basi scientifiche, certo, ma anche sulla base della specifica situazione individuale del singolo e del rapporto rischi-benefici nella sua particolare situazione. Come può un medico oggi essere costretto a suggerire la vaccinazione a un bimbo di 6 anni, quando metà dei paesi europei la sta vietando e quando tutti i dati epidemiologici indurrebbero alla prudenza? E come si può non esentare pazienti dal vaccino (se non per gravi reazioni pregresse o allergie documentate a componenti del vaccino stesso) quando vediamo ogni giorno situazioni cardiovascolari o oncologiche gravi che richiederebbero grande cautela? Oggi un medico o un sanitario che esprima dei più che leciti dubbi sulla disinvolta gestione della campagna vaccinale o sull’efficacia di qualche assurdo provvedimento legislativo viene immediatamente sospeso o radiato, con il risultato (forse cercato da qualcuno) di creare una casta di medici e sanitari proni ai desideri del potere politico, e in un certo senso acritici esecutori dello stesso.

Vi definiscono no vax?

A noi che abbiamo creato SIM questa etichetta non andava più bene, con i nostri pazienti che ci chiedevano, da sospesi “Ma dottore… adesso che vi hanno sospesi, dove lo troviamo un medico che ci possa assistere in Scienza e coscienza, invece che secondo i comandi delle aziende farmaceutiche?”. Forse l’ordine non si rende conto del danno di immagine che ha creato con il suo comportamento ricattatorio e sanzionatorio verso medici che hanno solo cercato di difendere e tutelare i diritti dei propri pazienti. Che erano disperatamente alla ricerca di un medico che non si limitasse ad applicare il protocollo criminale della “Tachipirina e vigile attesa” che tanto ha contribuito al dramma pandemico e all’incremento dei decessi.

Chi aderisce alla SIM ha smesso da tempo di riconoscersi in questi comportamenti e ha cercato da tempo una via “interna” per emendarsi dalle nefaste ingerenze di big pharma nell’attività del medico.

Speriamo che una nuova rete associativa, divisa in gruppo legale, gruppo scientifico, e gruppo comunicazione, possa rappresentare un buon punto di partenza per far riflettere le istituzioni sul tipo di medicina che vogliamo offrire a questo paese. Una medicina gestita da medici liberi e indipendenti, che lavorano – anche sbagliando – in scienza e coscienza, oppure una medicina asservita a interessi commerciali, che per definizione non può essere né libera né corretta.

Proviamo a fare sì che SIM sia un primo importante passo in questa direzione, per il bene di tutti.

07 Febbraio 2022 – Redazione

BENVENUTO RISVEGLIO…..E IL GIOCO FINISCE QUI!
Per la formazione Under 17 della Polisportiva Carignano, militante nel girone “D” del campionato regionale di categoria, non ci saranno più partite o allenamenti. Il motivo? L’obbligo di green pass rafforzato – ovvero la vaccinazione – per chi svolge attività agonistica. Siano esse partite o allenamenti.

Giovani calciatori rifiutano il vaccino

Un numero importante di calciatori avevano detto “no” alla vaccinazione. E così, il presidente Guido Pochettino ha dovuto compiere un gesto che è un pugno nello stomaco per qualsiasi patron: ritirate la formazione, comunicando la rinuncia alla Figc con una posta elettronica certificata datata 28 gennaio 2022 e inviata al Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta.

Come precisato dal giudice sportivo, la Polisportiva Carignano risulterà ultima classificata: le squadre che dovevano giocare contro, fruiranno di un 3-0 a tavolino. E a fine anno arriverà la retrocessione nella categoria provinciale. www.torinotoday.it

SARÀ PURE UN PUGNO NELLO STOMACO PER IL SUO PORTAFOGLI, PRESIDENTE, MA PER NOI E’ UNA GRANDE SODDISFAZIONE SAPERE CHE, DEI RAGAZZI, HANNO AVUTO LE PALLE PER OPPORSI A LEI E A TUTTI GLI OPPRESSORI DI QUESTO PAESE. SPERO CHE L’ESEMPIO SIA SEGUITO DA MOLTE ALTRE SQUADRE CALCISTICHE….OLTRE CHE DA TUTTE LE ALTRE FEDERAZIONI SPORTIVE DEL CONI!

Marzia MC Chiocchi