Archive for Aprile, 2022

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o30 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Ansa

Con 1.081 voti favorevoli, 169 contrari e 13 astenuti l’assemblea nazionale dell’Anm ha deliberato un giorno di sciopero dei magistrati italiani contro la riforma Cartabia dell’ordinamento giudiziario, approvata alla Camera e ora all’esame del Senato. Prevista anche la possibilità di ulteriori forme di protesta se non ci saranno aperture.

«Non scioperiamo per protestare, ma per essere ascoltati, non scioperiamo contro le riforme, ma per far comprendere, dal nostro punto di vista, di quali riforme della magistratura il Paese ha veramente bisogno. Per questa idea di Paese ci troviamo costretti a scioperare, per questa idea della Magistratura, che non è solo nostra, ma è quella contenuta nella nostra splendida Costituzione. Proponiamo, pertanto, all’assemblea di proclamare una giornata di astensione, delegando la G.E.C. ad individuare tempestivamente la data e le concrete modalità organizzative, tenendo conto dello sviluppo dei lavori parlamentari in corso», è detto nella mozione unitaria votata dall’Anm a Roma.

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30 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Nicola Porro

A L’Aria che tira Vladislav Maistrouk e Maria Giovanna Maglie non se le mandano a dire

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https://www.la7.it/laria-che-tira/video/durissimo-scontro-tra-maria-giovanna-maglie-e-vladislav-maistrouk-sei-pazzo-ringrazia-il-cielo-che-29-04-2022-436097

Lite di fuoco a L’Aria che Tira tra il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk e Maria Giovanna Maglie. Tema del contendere, come ovvio, la guerra in Ucraina. E per la precisione l’opportunità o meno di trattare con Vladimir Putin una pace, o una resa che dir si voglia, di Kiev. Combattere o fermare la guerra, perdendo però dei territori?

A iniziare le ostilità è il giornalista ucraino che apostrofa la collega Maglie con il titolo, poco accademico, di “propagandista italiana”. “Dicessero a Putin di smettere di sparare e non agli ucraini di smettere di chiedere armi”, attacca Maistrouk. Replica la Maglie: “Ci sono persone, caro amico ucraino, che hanno la capacità di rendere antipatiche le loro cause, anche quando sono le più importanti e le più nobili. E tu sei tra costoro, per il modo arrogante che hai di dire le cose”.

Il resto viene da sé. “Io non voglio essere simpatico a lei, non me ne frega niente”, dice il cronista ucraino. “Cosa credi che la gente voglia fare il negoziato senza Putin – replica Maglie – Che discorsi fai? È che chiaro che i negoziati si fanno con Putin”. Posizione che fa scattare le ire di Maistrouk: “Siete soltanto dei chiacchieroni! Quando vi viene chiesto cosa proponente, non dite mai niente di niente. Dite ‘vogliamo la pace’, ma noi ucraini siamo i primi a volere la pace perché siamo noi a morire. Sta parlando a vanvera signora”.

Il giornalista ucraino, tra le altre cose, ricorda anche una collega morta sotto le bombe russe. Ma ormai a tenere banco è la diatriba con la Maglie. “Non voglio esprimermi riguardo alla signora”, dice Maistrouk. “È meglio che tu non ti esprima. – replica Maglie – Ringrazia il cielo che sei lontano, perché due schiaffoni non te li levava nessuno. Ma fammi il piacere, imbecille”.

Il tentativo di dialogare a quel punto è tramontato del tutto, tra accuse reciproche e toni ormai alle stelle (anche da un punto di vista strettamente acustico). Infervorato con l’interlocutrice, a un tratto Maistrouk ha dato l’impressione di volersi trattenere. “Non voglio esprimermi riguardo alla signora…“, ha annotato. E la Maglie, implacabile: “È meglio che tu non ti esprima. Ringrazia il cielo che sei lontano, perché due schiaffoni non te li levava nessuno. Ma fammi il piacere, imbecille!“. E quando Maistrouk critica Myrta Merlino per aver invitato due “propagandisti italiani” in studio, ovvero Maglie e Borgonovo, la giornalista conclude stizzita: “Tu sei pazzo, non stai bene”.

 

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30 Aprile 2022 – Redazione

“I giudici amministrativi abruzzesi, con ordinanza cautelare pubblicata in data 28/4/2022, hanno riconosciuto il diritto di una operatrice sanitaria sospesa dal servizio perchè la non aderente alla campagna di cd. “vaccinazione” anti-Covid a ricevere un assegno alimentare pari alla metà del suo normale trattamento retributivo.

L’ordinanza del TAR Abruzzo si segnala per avere aderito ad una interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 4-ter del decreto-legge n. 44/2021:⤵️

secondo i giudici abruzzesi, al fine di riconoscere l’esigenza di ogni lavoratore sospeso a conservare una fonte minima di sostentamento, non c’è finanche bisogno di attendere la declaratoria di incostituzionalità delle norme sull’obbligo vaccinale”.

Avv. Giuseppe Angiuli

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https://www.eventiavversinews.it/wp-content/uploads/2022/04/TAR-Abruzzo_28_4_2022infermieri_assegno_alimentare.pdf

 

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29 Aprile 2022 – Redazione

ANCORA UNA VOLTA ORNELLA MARIANI FORNI HA RICEVUTO LA VISITA DELLA DIGOS NELLA SUA CASA DI BENEVENTO DOVE RISIEDE, PER UNA PERQUISIZIONE, RECAPITANDOLE ANCHE LA DENUNCIA PER VILIPENDIO NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI. TUTTO È RICONDUCIBILE AL SUO PERCORSO DI IMPEGNO SOCIALE, PORTATO AVANTI IN QUESTI DUE ANNI DI PANDELIRIO.

QUESTO È CIÒ’ CHE HA SCRITTO. AL TERMINE DEL QUALE POSTEREMO IL SUO VIDEO.

Cari amici, vi comunico che stamattina ho ricevuto la visita della DIGOS. Hanno atteso l’arrivo del mio avvocato e dopo aver perquisito la mia casa, non avendo trovato nulla di compromettente, hanno ritenuto di denunciarmi per VILIPENDIO DELLE ISTITUZIONI. Naturalmente la cosa non mi intimidisce, sono solo indispettita perchè mi hanno fatto perdere degli appuntamenti che avevo in programma. In cambio sporgerò denuncia a mia volta per VILIPENDIO DEL POPOLO ITALIANO. E’ stata una mattina movimentata, ma mi ha stimolato la circolazione. Un abbraccio a tutti e mi raccomando, comprate il libro in uscita che devo aiutare molta gente in difficoltà. Questi non hanno ancora compreso con chi hanno a che fare. Se ne accorgeranno molto presto. Buona giornata a tutti.

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https://t.me/OrnellaMarianixItalia/1003

 

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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30 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Grandeinganno

NEGLI ANNI ’60 FURONO VACCINATE 1 MILIONE DI PERSONE PER POI SCOPRIRE DI AVER CREATO UNA NUOVA MALATTIA QUELLA DEL “MORBILLO ATIPICO” CHE COLPISCE SOLO LE PERSONE VACCINATE.

Sindrome del morbillo atipico: si verifica solo in persone che hanno ricevuto vaccino inattivato (ucciso) dal morbillo (KMV), non più disponibili dal 1968, e sono successivamente esposti a virus del morbillo di tipo selvaggio. Circa 600 000 – 900 000 persone hanno ricevuto KMV negli Stati Uniti dal 1963 al 1967. KMV sensibilizza il destinatario agli antigeni del virus del morbillo senza fornire un’adeguata protezione. L’infezione successiva con il virus del morbillo porta a segni di poliserositismi di ipersensibilità. La malattia è caratterizzata da febbre, polmonite, effusioni pleuriche ed edema. L’eruzione è generalmente maculopapolare o petecchiale, ma può avere componenti orticariali, purpuri o vescicolari. L’eruzione partirebbe dai polsi o dalle caviglie.

Il vaccino contro il morbillo fu introdotto negli Stati Uniti nel 1963. Una prima inoculazione del VACCINO, chiamata KMV, introdusse un virus del morbillo inattivato morto nel corpo. Proprio come altri vaccini, è stato progettato per stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi contro il morbillo, proteggendoli in tal modo dalla malattia. Tuttavia, il vaccino contro il virus morto KMV si è rivelato inefficace in alcuni casi e potrebbe provocare morbillo atipico, una malattia caratterizzata da febbre, polmonite, gonfiore e “acqua sui polmoni”. Questo vaccino è stato sostituito nel 1968 con un’altra vaccinazione che ha introdotto il morbillo vivo nel corpo. Pertanto, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) affermano che le persone che sono state vaccinate prima del 1968 con vaccino contro il morbillo inattivato (KMV) o vaccino contro il morbillo di tipo sconosciuto dovrebbero essere rivaccinate con almeno una dose di vaccino vivo contro il morbillo. Secondo il CDC “questa raccomandazione ha lo scopo di proteggere coloro che potrebbero aver ricevuto il vaccino contro il morbillo ucciso, che era disponibile nel 1963-1967 e non era efficace”.

Vale anche la pena ricordare che non è necessaria una vaccinazione se sei nato prima del 1957 poiché si presume che il tuo sistema immunitario sia entrato in contatto con il virus e tu abbia acquisito l’immunità. Come altro punto secondario, queste informazioni sono rilevanti solo per le persone negli Stati Uniti negli anni ’60. Diverse agenzie sanitarie in tutto il mondo hanno pratiche diverse, tuttavia, in generale, i vaccini contro il virus del morbillo inattivato e del KMV non sono stati ampiamente utilizzati in tutto il mondo.

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Manuale MSD
Versione per i professionisti

La fonte attendibile per eccellenza per le informazioni sanitarie

La sindrome del morbillo atipico è una complicanza che si è manifestata di solito in soggetti vaccinati con i vecchi vaccini a base di virus del morbillo ucciso, che non sono più utilizzati dal 1968. Questi vecchi vaccini hanno modificato l’espressione della malattia in alcuni pazienti non completamente protetti e successivamente infetti da morbillo wild type. Le manifestazioni del morbillo si sono sviluppate più rapidamente e il significativo coinvolgimento polmonare era più comune. Il morbillo atipico è importante soprattutto perché i pazienti (ora di 50 anni e più) nati mentre questo vaccino era in uso possono riportare una storia sia di vaccinazione che di morbillo.

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39 Aprile 2022 -Redazione

Multa annullata per un ristoratore di Lavagna, sanzionato dopo esser stato trovato a servire i clienti dopo le 18 durante il lockdown del 2021. Dopo quella fascia oraria avrebbe infatti dovuto chiudere: per questo era stato multato di 400 euro. Ma il giudice di pace di Chiavari che ha preso in mano la pratica ha deciso di annullare la sanzione.

In quel periodo  anche in zona gialla era vietato a bar e ristoranti fare servizio dopo le 18, orario a partire dal quale era vietato anche l’asporto. I militari avevano invece accertato che l’attività di del ristorante di Lavagna non era sospesa, con clienti intenti a consumare la cena poco prima delle 20.

“La previsione di fasce orarie nelle quali lo svolgimento dell’attività non era consentita – scrive il giudice Cristina Grassone del Secolo XIX -, avrebbe dovuto essere supportata dalla specifica indicazione delle ragioni tecniche che facevano ritenere un incremento del rischio di diffusione del contagio nell’esercizio delle attività nelle fasce orarie in cui operava il divieto”.

Il titolare, difeso dall’avvocato Marco Mori, aveva ricevuto una multa da 400 euro: la sanzione era stata impugnata e nei giorni scorsi è arrivata la sentenza. Le ragioni tecniche non sono contenute né “nel Dcpm del 14 gennaio 2021 – scrive ancora il giudice – né nel verbale del Comitato Tecnico Scientifico della seduta del 12 gennaio”. La sentenza del giudice di pace chiavarese, la prima nel territorio del Tigullio, potrebbe incoraggiare adesso i ricorsi dei ristoratori che sono stati sanzionati nei mesi difficili delle restrizioni e delle chiusure. I fatti risalgono al gennaio 2021. Il ristoratore tiene aperto il locale anche oltre l’orario previsto dal decreto del Governo. Per questo riceverà più multe, così come verrà multato per la questione del Green pass.

La sentenza depositata nei giorni scorsi, si riferisce ad uno dei verbali presi dal ristoratore. Il giudice Cristina Grassone scrive ancora nella sentenza: “nel caso che ci occupa, la limitazione dell’orario di svolgimento dell’attività di ristorazione determinava la compressione di un diritto costituzionalmente garantito, quale quello del libero esercizio dell’attività economica”. In conclusione, il giudice di pace, ha sottolineato “l’illegittimità del Dcpm del 14 gennaio 2021 nella parte in cui individua la misura violata senza esplicitare i presupposti di fatto, nonché le ragioni tecnico scientifiche, poste a fondamento della misura restrittiva”.

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29 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Adnkronos

I decreti legge con cui l’Italia ha deciso di fornire armi all’Ucraina “sono illegittimi perché violano gli articoli 11 e 78 della nostra Costituzione, e pertanto saranno impugnati dal Codacons al Tar del Lazio”. Lo afferma l’associazione dei consumatori che, dopo il via libera al decreto firmato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, insieme a Luigi Di Maio (Esteri) e Daniele Franco (Economia) sta preparando un ricorso al Tar volto a bloccare i provvedimenti del Governo.

“La fornitura di armi offensive all’Ucraina implica in qualche modo la partecipazione dell’Italia al conflitto bellico in atto, in piena violazione dell’art 78 della Costituzione che prevede che lo stato di guerra debba essere deliberato con legge formale del Parlamento -spiega il Codacons- Violato anche l’art. 11 Cost. in base al quale l’Italia ripudia la guerra anche come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Armi all’Ucraina, lista secretata

Non solo. “La segretezza imposta sul tipo di armi da destinare all’Ucraina impedisce di distinguere tra ‘armi di offesa’ e ‘armi di difesa’, circostanza che porta alla violazione delle disposizioni che prevedono la delibera del Parlamento sulle operazioni di guerra da parte dello Stato Italiano”, sottolinea l’associazione.

Con tale ricorso “il Codacons intende sollevare dinanzi al Tar questione di legittimità costituzionale di tutti gli atti emanati dal governo e relativi alla fornitura di armi all’Ucraina -afferma il presidente Carlo Rienzi- Provvedimenti adottati dall’esecutivo in pieno contrasto con la volontà degli italiani, considerato che tutti i sondaggi e le ricerche fino ad oggi pubblicate hanno registrato la netta contrarietà dei cittadini all’invio di armi all’estero”.

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29 Aprile 2023 – Redazione

A cosa è legato il recente allarme di epatiti acute, di origini ancora ufficialmente sconosciuste, che stanno colpendo i bambini in tutto il mondo? Un interrogativo che continua ad agitare la comunità scientifica e al quale ha tentato di rispondere Matteo Bassetti, primario della clinica delle Malattie infettive del San Martino di Genova: secondo l’esperto, un ruolo in questa faccenda potrebbe averlo giocato il lockdown imposto in molti Paesi contro il Covid.

Intervistato dal Giorno, Bassetti ha infatti spiegato: “Il virus potrebbe avere colpito questi bimbi in una fase successiva, perché ha trovato un sistema immunitario non in grado di difenderli. Esiste anche l’ipotesi che siano pazienti predisposti. Continuare a vivere con le restrizioni pone dei vantaggi, ma anche molti svantaggi”.

“Se dopo 3 anni di mascherina e senza aver fatto il vaccino prendiamo l’influenza, è possibile che ci siano complicanze maggiori – ha aggiunto Bassetti – Il sistema immunitario è disabituato a riconoscere il virus. Nei bimbi le conseguenze sono peggiori, perché il sistema è vergine”. La situazione, comunque, non sarebbe preoccupante: “I numeri non sono allarmanti, le epatiti di origini sconosciuta anche gravi ci sono sempre state e ci saranno sempre. La diffusione è sempre stata mondiale, ma nella stragrande maggioranza dei casi le patologie si autolimitano. Non terrorizziamo la gente”.

E’ importante però, secondo l’infettivologo, far sì che i bambini tornino alla vita pre-Covid: “Se non vai a scuola, usi sempre la mascherina e fai il lockdown, hai il vantaggio di non prendere il Covid, ma non fai fare ginnastica al sistema immunitario. Su 350 milioni di abitanti, con 70 milioni d bambini, 40 casi non mi pare una situazione preoccupante. Con ciò non dico che non si debba fare un’indagine epidemiologica. Facciamo squadra, non terrorismo”.

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29 Aprile 2022 – Redazione – di Simone Coutù –Radio – Canada

Il reggimento Azov ha beneficiato dell’addestramento offerto ai soldati ucraini nonostante la promessa canadese di non avventurarsi mai in questa direzione.

Il Canada ha speso quasi un miliardo di dollari per addestrare le forze ucraine dal 2014. I soldati del reggimento Azov, noto per i suoi legami con l’estrema destra, hanno beneficiato di questa formazione, secondo i documenti analizzati da Radio-Canada.

Fondato da un famigerato neonazista, il reggimento Azov è diventato famoso per le sue gesta d’armi nel 2014 contro i separatisti filo-russi, in particolare a Mariupol, dove sta combattendo ancora oggi. Inoltre, con il riposizionamento delle forze russe nell’Ucraina meridionale e orientale, il battaglione potrebbe avere un ruolo centrale da svolgere nei futuri combattimenti.

Quando Vladimir Putin afferma di voler denazificare l’ Ucraina invadendo questo Paese, si riferisce in particolare a questa controversa unità. Sebbene i membri del battaglione si siano diversificati dalla sua integrazione nella Guardia nazionale ucraina (GNU), mantiene ancora legami con l’estrema destra. È a causa di queste affiliazioni fasciste che Ottawa ripete, dal 2015, che le Forze armate canadesi (CAF) non forniranno mai né avranno fornito addestramento o supporto a questo reggimento o alle unità affiliate. .

Tuttavia, foto scattate presso il centro di formazione Zolochiv della GNU, nell’Ucraina occidentale, mostrano il contrario. Il CAF hanno infatti contribuito all’addestramento dei soldati del reggimento Azov nel 2020, al punto che questa unità ora si vanta di poter addestrare i propri soldati secondo gli standard occidentali.

In due foto pubblicate sui social della Guardia nazionale ucraina, due soldati indossano una toppa fornita dal reggimento Azov sulle loro uniformi mentre partecipano all’addestramento con il CAF. Questo è l’emblema della prova spartana, un torneo a resa dei conti. Lo stemma è inoltre stampigliato con il logo del reggimento Azov, che evoca il Wolfsangel, simbolo utilizzato da diverse unità naziste.

Secondo Oleksiy Kuzmenko, giornalista specializzato nell’estrema destra ucraina, la presenza di queste toppe suggerisce fortemente che il reggimento Azov avesse accesso all’addestramento militare canadese.

Lo stemma in questione è saldamente ed esclusivamente associato al reggimento Azov , dice. Questa prova mostra che l’esercito canadese non ha messo in atto i meccanismi che impedirebbero a questa unità militare di estrema destra di accedere agli aiuti occidentali forniti alle forze armate e di sicurezza , afferma il giornalista, che collabora in particolare con i media investigativi online Bellingcat.

Ricercatore presso l’Istituto Nazionale delle Lingue e delle Civiltà Orientali (INALCO), specialista in Ucraina, l’estrema destra e il nazionalismo ucraino, Adrien Nonjon riconosce anche questo simbolo nelle foto.

Vi posso assicurare con assoluta certezza che si tratta di uno stemma Azov , osserva. Questo reggimento si presenta come una formazione d’élite e cerca di instillare questo modello di autotrascendenza nei suoi combattenti. Detto questo, si può anche immaginare che l’individuo che indossa questo stemma sia un ex membro del reggimento.

Su un’altra immagine scattata durante la stessa formazione, questa volta da un fotografo CAF, vediamo un soldato ucraino che indossa una toppa con i colori della 14a divisione delle Waffen-SS, creata nel 1943 dal regime nazista di Adolf Hitler per combattere l’ URSScon i volontari ucraini. Nel 2021 è stata condannata anche una cerimonia destinata a rendere omaggio a questa divisione(Nuova finestra)dal presidente Volodymyr Zelensky.

Se, storicamente, questa divisione delle Waffen-SS non ha partecipato ai massacri di ebrei in Ucraina durante la seconda guerra mondiale, resta il fatto che l’immagine del leone d’oro e delle tre corone è molto controversa.

Non possiamo uscirne: [le Waffen-SS] sono un branco di nazisti , dice Dominique Arel, professore e titolare della cattedra di studi ucraini all’Università di Ottawa. Come divisione furono creati troppo tardi per partecipare all’Olocausto e furono usati come carne da cannone dai tedeschi. Ma resta il fatto che il simbolismo è forte. Le SS sono il gruppo più criminale del XX secolo .

Operazione Unificare
Dal 2015, il Canada ha aiutato a formare 33.346 candidati delle forze di sicurezza ucraine, inclusi 1.951 elementi GNU, come parte dell’Operazione Unifier, secondo il Dipartimento della Difesa Nazionale. Il costo di questo programma è di oltre $ 890 milioni. Ogni sei mesi, circa 200 membri CAFa turno per fornire assistenza alla formazione delle forze di sicurezza. Tutto questo personale è stato temporaneamente trasferito in Polonia fino a quando le condizioni non consentiranno la ripresa della formazione.

L’esercito canadese ha lavorato in collaborazione con il Centro di addestramento della guardia nazionale ucraina a Zolochiv dal 20 febbraio 2019 al 13 febbraio 2022, secondo il CAF.

Interrogato sulla presenza di queste toppe sull’uniforme dei soldati ucraini durante l’addestramento condotto dal CAF, il Ministero della Difesa Nazionale ha formalmente negato di aver addestrato membri del reggimento Azov.

Il CAFnon hanno mai impartito alcun addestramento ai membri del battaglione Azov , assicura via e-mail il ministero della Difesa nazionale. Ai militari che partecipano a Op Unifier è sempre stato ordinato di non allenarsi con i membri del Battaglione Azov e di non avere alcun contatto con loro.

Il portavoce del Dipartimento concorda, tuttavia, che i membri di Op Unifier non esercitino il controllo su coloro scelti per frequentare corsi o sessioni di formazione.

Secondo il ministero, è responsabilità dell’Ucraina effettuare i controlli richiesti per quanto riguarda il personale militare in addestramento.

Il CAF non hanno né il potere né il mandato di indagare sui militari di altri paesi. Tuttavia, il personale di Op Unifier ha sempre avuto l’obbligo e il diritto di chiedere al personale di comando delle strutture di addestramento o delle accademie militari ucraine di ritirare i corsi tenuti o supervisionati dai membri del CAF .qualsiasi soldato ucraino che sospettano essere inadeguato in termini di valori canadesi o di diritto internazionale.

Contattato via e-mail, un rappresentante GNU ha negato che elementi del reggimento Azov potessero partecipare all’addestramento con i militari canadesi, nonostante i particolari stemmi del reggimento visti nelle loro stesse foto. Per quanto riguarda il periodo da lei citato [novembre 2020], questa unità non vi ha esercitato , scrive un portavoce. E questo pezzo non fa parte della loro uniforme.

Il 18 agosto 2021, una dichiarazione pubblicata sul sito Web di GNU ha inoltre affermato che elementi del reggimento Azov (noto anche come distaccamento speciale dell’unità militare 3057 ) avevano ricevuto addestramento da istruttori addestrati nell’ambito di un programma sviluppato con la partecipazione dei rappresentanti dell’operazione Unifier, chiamato PR-1 .

Il primo gruppo di combattenti dell’unità militare 3057 iniziò l’addestramento nell’ambito del programma di addestramento di base per soldati secondo gli standard NATO[…] , possiamo leggere lì. Tale corso in Ucraina si svolge solo presso il Centro di addestramento della Guardia Nazionale dell’Ucraina a Zolochiv […]. Il programma di addestramento di base per i soldati è la prima fase della crescita del sistema di addestramento professionale della Guardia nazionale ucraina. È stato sviluppato insieme ai rappresentanti dell’Operazione Unifier secondo gli standard della NATO.

Un comunicato stampa pubblicato sul sito web del reggimento Azov nell’agosto 2021 specifica che 35 combattenti hanno partecipato a questo addestramento.

Ad ottobre, Azov si vantava di addestrare 33 cadetti secondo il programma PR-1, ma questa volta nelle proprie strutture, grazie all’addestramento ricevuto a Zolochiv. Menziona inoltre che, per il prossimo corso, gli istruttori sono pronti ad accettare il doppio dei soldati ea fornire tale addestramento su base regolare .

Interrogato su questa formazione offerta dagli istruttori Azov, sviluppata con i rappresentanti dell’Operazione Unifier secondo gli standard NATO, il Dipartimento della Difesa Nazionale canadese afferma di non esserne a conoscenza .

Il GNU e tutte le sue sotto-organizzazioni, come lo Zolochiv Training Center, di cui fanno parte i membri del CAF stavano operando – erano sempre pienamente consapevoli e concordavano sul fatto che il Dipartimento della Difesa Nazionale e il CAF non avrebbero addestrato membri del reggimento Azov né avrebbero avuto contatti con loro , ha detto un portavoce via e-mail. Inoltre, il [ GNU] ha sempre accettato di adottare misure per evitare interazioni.

Il GNU non ha risposto alla nostra richiesta al riguardo.

Depoliticizzato o neofascista?
Il reggimento Azov, che partecipa alla difesa della città di Mariupol, devastata dall’esercito russo, è un’unità molto controversa in Ucraina, come altrove.

Le autorità russe stanno usando lo spettro di Azov per giustificare l’invasione dell’Ucraina. In un discorso trasmesso pochi minuti prima dell’inizio dell’invasione il 24 febbraio, Vladimir Putin ha detto che stava cercando di smilitarizzare e denazificare l’Ucraina , anche se il presidente del paese, Volodymyr Zelensky, è ebreo. Il 10 marzo, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha giustificato il bombardamento di un reparto di maternità a Mariupol con la presenza del battaglione Azov e di altri radicali.

Creato dal neonazista Andriy Biletsky, il reggimento Azov ha ora 10.000 combattenti sui circa 200.000 soldati dell’esercito ucraino, secondo il suo fondatore. Si tratta quindi di un’entità minoritaria, lontana da quanto suggerisce la propaganda di Vladimir Putin.

Gli 800 circa combattenti che lo componevano originariamente, durante la guerra del Donbass, hanno contribuito a riconquistare la città di Mariupol dai separatisti filorussi nel 2014. Molti volontari provenivano dalla formazione ultranazionalista Patriote d’Ukraine e dall’Assemblea nazionale sociale, di neofascista fedeltà.

Andriy Biletsky ha servito in Parlamento dal 2014 al 2019. Mentre il suo discorso da allora si è perfezionato, nel 2008 ha menzionato che la missione dell’Ucraina è guidare le razze bianche del mondo in una crociata finale… contro gli Untermenschen [i subumani] governati dal Semiti .

Nel giugno 2015, il Canada ha annunciato che non avrebbe supportato o addestrato questo reggimento. In visita a Kiev, l’allora ministro della Difesa nazionale Jason Kenney lo chiamò di un piccolo numero di mele marce .

Tuttavia, nel 2018, una delegazione di militari e diplomatici canadesi ha incontrato i membri del reggimento in Ucraina(Nuova finestra)nonostante gli avvertimenti emessi un anno prima dal CAF.

Una relazione del 2016 dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani Nazioni unite accusa anche il reggimento Azov di aver violato il diritto internazionale umanitario. È accusato in particolare di aver violentato e torturato i detenuti nella regione del Donbass e di aver sfollato i residenti dopo aver saccheggiato proprietà civili.

Il Battaglione Azov è stato integrato nel GNU nel 2014 a seguito dei primi accordi di Minsk. Sarebbe quindi depoliticizzato , secondo il ricercatore INALCO Adrien Nonjon. Non avrebbe quindi più alcun legame con il Corpo Nazionale, il partito del fondatore del reggimento Azov, Andriy Biletsky.

Sia i separatisti che l’Ucraina sono impegnati in un desiderio di de -escalation, osserva. Hanno integrato questi elementi sovversivi per poterli monitorare e controllare. È un corpo militare come un altro e direi anche che è un’unità d’élite all’interno della Guardia nazionale ucraina. Possiamo sempre dire che ci sono dei legami che esistono, ma sono piuttosto informali, basati sul cameratismo, perché sono stati tutti al fronte.

Tuttavia, per Oleksiy Kuzmenko, che è anche autore di un rapporto per la George Washington University sui contatti tra l’esercito occidentale e membri del gruppo di estrema destra ucraino Military Order Centuria, non c’è dubbio che il reggimento Azov mantiene ancora legami con il partito di estrema destra National Corps, nonostante un’apparenza politicamente corretta.

Tanto per cominciare, fino all’inizio della nuova aggressione russa, il centro di reclutamento del reggimento a Kiev condivideva una posizione con gli uffici del partito presso il centro ATEK di Azov. È anche importante notare che l’attuale capo del reggimento, Denis Prokopenko, e il suo vice, Svyatoslav Palamar, sono entrambi membri dal 2014 e prestano servizio sotto Biletsky. Il fondatore del reggimento Azov e altri leader del Corpo Nazionale, tra l’altro, continuarono a visitare il reggimento prima della guerra. Vorrei anche aggiungere che nel 2019 il reggimento si è schierato con il movimento civile quando ha interrotto la campagna di rielezione del presidente Petro Poroshenko. Alla fine, la fazione armata Azov ha ospitato l’ala giovanile del Corpo nazionale nell’agosto 2021 come parte dell’addestramento.

In recenti dichiarazioni pubblicate sulla piattaforma Telegram, un portavoce del reggimento denuncia il mancato coinvolgimento dell’Occidente nel conflitto tra Ucraina e Russia. Una delle unità più motivate del nostro Paese, il reggimento Azov, viene definita fascista e nazista […]. Ci è vietato procurarsi armi e allenarci con istruttori NATO, i nostri social network sono stati bloccati, ecc. I veri fascisti non sono i combattenti del reggimento Azov ma la dirigenza russa e l’esercito russo, che hanno avuto l’audacia di definire la guerra in Ucraina una «speciale operazione di denazificazione».

Resta il fatto che, secondo il ricercatore Dominique Arel, il reggimento Azov non è affatto depoliticizzato.

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28 Aprile 2022 – di Marco Travaglio ( il Fatto Quotidiano) – TITOLO: SALOMONICAMENTE

Siccome è bene attrezzarsi per tempo e non farsi trovare impreparati, stiamo studiando attentamente le Isole Salomone, simpatico arcipelago di un migliaio di atolli nell’Oceano Pacifico meridionale a Nord Est dell’Australia e a Sud Est della Papua Nuova Guinea, con 687 mila abitanti.

L’isola più grande e famosa, che ospita la capitale Honiara, è Guadalcanal (teatro dell’omonima battaglia del 1942-’43 fra Alleati e giapponesi). Ma c’è anche Bougainville, che evoca i fiori. Le Salomone sono uno degli Stati più poveri dell’Oceania e del mondo: agricoltura, pesca, un po’ di turismo, qualche giacimento minerario non sfruttato. Il capo dello Stato è la regina d’Inghilterra, mentre il governo – dal 1978, fine del protettorato Uk – è espressione di un Parlamento elettivo.
Il premier dal 2019, Manasseh Sogavare, ha riallacciato i rapporti con la Cina, scaricato Taiwan e firmato un accordo di cooperazione e sicurezza con i cinesi, che li autorizza a visite periodiche nei porti in cambio di aiuti economici.
La cosa non piace a Usa, Australia e Giappone, per la posizione strategica delle Salomone sulle rotte del Pacifico. Sogavare ribadisce che resta neutrale, ma Washington lo accusa di voler ospitare una base militare cinese.
Nei giorni scorsi Biden ha inviato due alti funzionari nelle Hawaii, nelle Fiji, in Papua Nuova Guinea e nelle Salomone, suscitando l’ilarità del ministro degli Esteri cinese Wang Yi: “Perché gli americani si prendono la briga di visitare un Paese insulare nel quale la loro ambasciata è rimasta chiusa per 29 anni?”. Tre giorni fa la Casa Bianca ha minacciato di “rispondere di conseguenza” se le Salomone oseranno ospitare una base cinese, che avrebbe “potenziali implicazioni di sicurezza regionali”.
E l’altroieri, malgrado le nuove smentite del premier, Daniel Kritenbrink, assistente del segretario di Stato per l’Asia orientale e il Pacifico, ha rifiutato di escludere un’azione militare nelle isole.
Nessuno spiega a che titolo gli Usa pretendono di decidere con chi possa accordarsi un Paese sovrano, che non è neppure loro alleato, dunque è libero di fare ciò che gli pare. Né con che faccia Biden impartisca lezioni alla Russia per aver fatto a un Paese confinante ciò che lui minaccia di fare a un Paese distante 9.600 km dalla California. Né, soprattutto, a chi dovremmo inviare le armi, o almeno i pedalò, nel caso di invasione Usa nelle Salomone. Al nostro primo alleato Nato che si sacrifica per noi salvandoci dalla penetrazione cinese nel Pacifico? O al popolo salomonese aggredito, in base all’articolo 11-bis della Costituzione Immaginaria che ripudia la guerra, ma ci impone di combatterle tutte con gli aggrediti? O, salomonicamente, a tutti e due? Ci facciano sapere.
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