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‘SOCIETÀ’ Category

20 Maggio 2022 – Redazione

TESTO ANSA DI PARTE, CHE FOCALIZZA L’INCAPACITÀ COGNITIVA DI UN PAESE SOLO SULLE CLASSI PIÙ POVERE.
PER QUANTO INSEGNA LA MIA ESPERIENZA, QUESTA LACUNA RIGUARDA IN MANIERA TRASVERSALE TUTTE LE CLASSI SOCIALI. E DA GIORNALISTA CHE VA DI PENNA DA 28 ANNI, DANDO VITA UN ANNO FA A MERCURIUS 5, POSSO DIRE CHE I LETTORI SI DIVIDONO TRA, CHI SI FERMA AL TITOLO, CHI SCORRE LE PAROLE DI SFUGGITA SENZA COGLIERE, PERCHÉ LEGGERE E PENSARE FA FATICA E, ANCOR PEGGIO, CHI CLICCA SULLA FOTO CON UN INSIGNIFICANTE “MI PIACE”, VANIFICANDO OGNI TUA FATICA! 
MI FERMO QUI! TORNEREMO SULL’ARGOMENTO QUANDO MERCURIUS 5 CAMBIERÀ VESTE!

GRAZIE

MARZIA MC CHIOCCHI

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«La dispersione scolastica implicita, cioè l’incapacità di un ragazzo/a di 15 anni di comprendere il significato di un testo scritto, è al 51%. Un dramma, non solo per il sistema di istruzione e per lo sviluppo economico, ma per la tenuta democraticadi un paese. I più colpiti sono gli studenti delle famiglie più povere, quelle che vivono al sud e quelle con background migratorio». Lo ha detto Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italiaaprendo i lavori di «Impossibile» la quattro giorni di riflessioni e proposte sull’ Infanzia e l’Adolescenza.

Per Tesauro in Italia esiste «una crudele ‘ingiustizia generazionale’ perché la crisi ha colpito proprio i bambini. Non solo 1,384mila bambini in povertà assoluta (il dato più alto degli ultimi 15 anni) ma un bambino in Italia oggi ha il doppio delle probabilità di vivere in povertà assoluta rispetto ad un adulto, il triplo delle probabilità rispetto a chi ha più di 65 anni».

Il presidente di Save The Children ha ricordato inoltre, che «più di due milioni di giovani, ovvero 1 giovane su cinque fra i 15 e i 29 anni, è fuori da ogni percorso di scuola, formazione e lavoro. In sei regioni, il numero dei ragazzi e delle ragazze Neet ha già superato il numero dei ragazzi, della stessa fascia di età, inseriti nel mondo del lavoro. In Sicilia, Campania, Calabria per 2 giovani occupati ce ne sono altri 3 che sono fuori dal lavoro, dalla formazione e dallo studio. Dati che – ha sottolineato – fanno a pugni con la richiesta del mondo produttivo».

«Nel nostro Paese, in 6 regioni, i neet, giovani senza formazione e impiego, hanno superato i coetanei con un lavoro, sono 2 milioni in totale in Italia». Lo ha detto Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia durante «Impossibile 2022». «Gli investimenti sull’infanzia – ha aggiunto Fatarella – vanno blindati. Per sviluppare strategie efficaci serve conoscere i dati e costruire indicatori per misurare l’impatto. Territori e innovazione sociale siano al centro delle governance».

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17 Maggio 2022 – Redazione – di Andrea Sartori

Sono passate appena quattro settimane dal gigantesco crollo di Netflix in Borsa che la casa delle serie televisive, regina della pandemia e arcinemica della cara, vecchia sala cinematografica ha forse individuato il colpevole: i woke.

Certo, molti hanno cercato altre cause per i 200mila abbonati in meno: la perdita degli abbonati russi, la fine della pandemia… ma non cerchiamo di raccontarci troppe favole: ha pesato moltissimo anche l’ossessiva dittatura woke che non può non rendere ridicole determinate scelte, come il famigerato “blackwashing” , ovvero la scelta di attori di colore per interpretare personaggi storici europei. Una scelta ideologica che non paga.

E dato che stringi stringi il denaro è più forte dell’ideologia ecco che Netflix riprende i suoi dipendenti woke e dice loro chiaramente di trovarsi un altro lavoro se si sentono offesi.

Apparentemente tutto partirebbe dalla trasmissione, da parte di Netflix, dello show del controverso comico (di colore) Dave Chappelle, noto per le sue battute che hanno indispettito la comunità transgender, e per le quali è stato anche aggredito.

Alcuni impiegati di Netflix hanno protestato dicendo che alcuni show presentano contenuti che vanno “contro i nostri valori”.

La risposta di Netflix non si è fatta attendere: “Secondo il tuo ruolo, potresti lavorare con dei contenuti che potresti percepire come offensivi. Se non riesci a tollerarlo Netflix potrebbe non essere il miglior posto per te“.

Si bada al sodo, e forse è un primo segnale che l’ideologia deve cedere il passo. Un crollo simile ha investito anche la Disney. La Casa del Topo che aveva appena annunciato che avrebbe introdotto personaggi LGTB nei suoi prodotti si può immaginare con quanta gioia dei genitori.

Il politicamente corretto non paga. Forse qualcuno sta cominciando a capirlo.

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4 Maggio 2022 – Redazione – di Marcello Pamio

Il patron di Tesla Motors, Elon Musk sta lavorando a uno smartphone futuristico. Ovviamente i piani di produzione e di sviluppo del prodotto sono top secret e non trapela nulla.

Molto probabilmente si chiamerà Model Pi e sarà lanciato alla fine del prossimo anno o all’inizio del 2024. Lo smartphone avrà una funzionalità integrata per ottenere l’accesso a Starlink (la serie di satelliti in orbita bassa lanciati di Musk) che consentirà agli utenti di navigare senza le reti di telecomunicazioni terrestri. Sarà anche integrato con le auto Tesla, ma la chicca finale è che supporterà sicuramente Neuralink (la società che lavora ai chip impiantabili nel cervello umano), la tecnologia che permetterà agli utenti di controllare i dispositivi con i propri pensieri. O viceversa! 

Quindi il cellulare di Mask, da usare con i satelliti di Musk, per le auto di Musk, e che interagirà con il cervello di Musk. Il miliardario transumanista così facendo gestirà tutte le informazioni e i dati che viaggiano nell’etere, ma anche i cervelli dei propri clienti…

 

Fonte: ⤵️

https://www.thenationalnews.com/business/technology/2022/03/17/what-we-know-so-far-about-teslas-rumoured-model-pi-smartphone/

 

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04 Maggio 2022 – Redazione

Per le sale non si tratta di un invito alla disobbedienza, ma di un modo per “smascherare attraverso un atto simbolico la contradditorietà e inefficacia di una norma”.

Singolare e provocatoria protesta di un gruppo di sale cinematografiche contro l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 al cinema: dal primo maggio in regalo un lecca-lecca a chi compra un biglietto.

“Dal momento che in molti luoghi più a rischio l’obbligo della Ffp2 è stato tolto – spiegano in un comunicato -, in alcuni casi già da tempo (e in alcuni casi non vi è più nemmeno obbligo, in nessun momento, di alcun dispositivo di protezione, come in ristoranti, bar e discoteche), molti esercenti hanno deciso di unirsi in un’azione di protesta pacifica, una dolce provocazione che di fatto, consentirà a chi vorrà di continuare a indossare la Ffp2 e a chi non vorrà di abbassarla, almeno per un po’, nel pieno rispetto della legalità. Già da qualche tempo è infatti consentito abbassare la mascherina in sala quando si consumano cibi o bevande”.

Non si tratta di un invito alla disobbedienza, ma di un modo per “smascherare attraverso un atto simbolico la contradditorietà e inefficacia di una norma”. L’augurio è che “l’iniziativa possa allargarsi nei prossimi giorni a sempre più sale” spiegano in un comunicato i 19 cinema che hanno già aderito dal Cinema Italia di Belluno, al Beltrade e Wanted Cinema di Milano, dal cinema Nuovo di La Spezia al multisala Iris di Messina.

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04 Maggio 2022 – Redazione

Profughi ucraini lavorano negli hotel , dopo l’accoglienza è arrivato anche il lavoro. Sono circa 300 i profughi accolti in queste settimane a Rimini che hanno trovato lavoro negli hotel della zona. Alcuni di questi hanno già iniziato a lavorare – raccontano gli albergatori dell’associazione Riviera Sicura che li ospitano – altri sono in attesa che la struttura alla quale sono stati assegnati apra per la stagione estiva.

Poche ore dopo l’inizio della guerra, molti ucraini hanno raggiunto la Romagna, in particolare Rimini dove, prima che esplodesse il conflitto, si trovava una delle comunità ucraine più grandi d’Italia che contava già 5.000 persone. Negli ultimi due mesi sono stati 4.800 i profughi registrati nella provincia romagnola.

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02 Maggio 2022 – Redazione – di Andrea Barsanti ( RomaToday)

Altri due episodi venerdì pomeriggio e nella notte tra sabato e domenica, gli interventi sono ormai su base quotidiana.

Continuano le incursioni dei turisti nelle fontane romane, patrimonio storico e culturale della città. L’ultimo episodio sanzionato è avvenuto venerdì pomeriggio, quando un turista straniero si è gettato nella fontana di piazza Navona.

Il tuffo è stato interrotto dagli agenti della polizia locale del gruppo Trevi, che sono immediatamente intervenuti e lo hanno fatto uscire dalla fontana, staccando una multa e – come previsto dalla legge – il daspo urbano.

Il regolamento di polizia urbana prevede infatti per chi si bagna nelle fontane storiche una multa dai 160 ai 450 euro (se pagata subito) a seconda della gravità della violazione. Il daspo urbano, entrato in vigore dal febbraio del 2017, consente invece ai sindaci, in collaborazione con il prefetto, di vietare alla persona sanzionata l’accesso per 48 ore in determinate aree della città.

Sempre in piazza Navona è stato immortalato un altro “tuffatore” che nella notte tra sabato e domenica è rimasto in mutande e, ripreso dagli amici, ha sguazzato nella fontana del Nettuno: in questo caso la bravata non ha prodotto conseguenze, ma il video, finito anche sulla pagina Instagram Welcome to Favelas, ha scatenato una pioggia di commenti.

Fontane storiche come vasche da bagno: i precedenti

Nel I Municipio è una misura che viene adottata praticamente su base quotidiana, soprattutto nelle ultime settimane: complice l’aumento delle temperature e il ritorno dei turisti, molte fontane sono state trasformate in “vasche” in cui immergere i piedi o calarsi interamente.

Qualche esempio: lo scorso 24 aprile un uomo di è liberato della maglietta e a torso nudo si è immerso nella fontana del Tritone del Bernini, in piazza Barberini; il giorno prima un senzatetto aveva immerso invece i piedi nella fontana di piazza Navona. Il giorno prima ancora è stato il turno di due turisti olandesi che sono entrati nella Fontana di Trevi cercando di confodersi con la calca di turisti del pomeriggio.

Ancora, il 16 aprile una giovane turista è stata immortalata mentre, completamente nuda, dopo avere sfilato in piazza Testaccio si è diretta verso la fontana delle Anfore e si è immersa.

Andando ancora indietro nel tempo gli episodi abbondano: lo scorso 16 di ottobre un uomo si era gettato nella Fontana di Trevi – una delle preferite per i”tuffi proibiti” – due giorni dopo due gruppi di giovani turisti si erano immersi nella Fontana dei Quattro Fiumi, sempre a piazza Navona, per bagnarsi i piedi e per scattarsi selfie.
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25 Aprile 2022 – Redazione – di Virginia Biondi – 7 colli.it

La giornalista del Corriere della Sera Monica Ricci Sargentini è stata sospesa per tre giorni – lavoro e stipendio – dalla direzione e dall’azienda per avere approvato un’iniziativa di protesta contro il giornale, in difesa della legge Merlin che regola la prostituzione: nel dettaglio per aver contestato un articolo di Roberto Saviano, da qualche anno collaboratore di punta del quotidiano. Ne dà notizia Dagospia.

Monica Ricci Sargentini giornalista del Corriere della Sera, femminista radicale e donna di sinistra, ha posizioni non ortodosse: ad esempio è contro il ddl Zan, osa criticare il guru anti-mafia, osa contestare la pratica dell’utero in affitto. Critica persino certe derive Lgbtq.

«Ma la verità è che alla base di tutto questo c’è il “No” di noi femministe radicali al sex work, come chiamano la prostituzione. E all’utero in affitto, perché questi sono i due grandi temi che hanno diviso le lesbiche dai gay in Italia, ma anche in altre parti del mondo».

Comunque la si pensi, la giornalista romana è una mente libera, che ha scelto di sottrarsi ai ragionamenti preconfezionati, alle fazioni già decise a tavolino e agli schieramenti. Tuttavia, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la presa di posizione contro l’articolo di Roberto Saviano. L’autore di Gomorra è diventato la firma di punta del quotidiano diretto da Luciano Fontana: su di lui l’investimento è stato molto importante e si parla di un contratto con cifre da capogiro. Ecco perché nessuno deve osare criticare. Men che meno un giornalista dello stesso quotidiano.

Monica Ricci Sargentini contesta Saviano: punita dal Corriere

Ma che cosa ha condiviso Monica Ricci Sargentini di tanto grave? Ecco il testo della mail che ha sottoscritto. Firma che le è costata la sospensione dal Corriere.

Nella mail si legge, tra l’altro: «Mi chiedo come un giornale di tale diffusione e importanza in Italia possa difendere un’informazione tanto parziale, superficiale e dannosa. Da dove arriva tanta misoginia al Corriere della Sera e a chi lo dirige?».

E ancora. «L’articolo di Saviano che avete ospitato nelle vostre pagine è scandaloso per contenuto e per superficialità e ritengo la testata responsabile di diffondere cultura da carta straccia, solo per conformismo ammantato di radicalità rivoluzionaria. Come si può paragonare la legalizzazione della marijuana alla legalizzazione della prostituzione. Ma si, certo, siamo carta igienica noi donne in fondo».

Contestazioni che a via Solferino non hanno digerito: ecco dunque la punizione per la dissidente. Così funziona l’informazione in Italia.

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24 Aprile 2022 – Redazione – di Marzia MC Chiocchi

Dopo due anni di restrizioni che non hanno portato benefici di alcun tipo ad ogni essere umano che si definisca tale, ho deciso di ricominciare a viaggiare scegliendo come meta, una località estera in cui la politica non chiede più sacrifici e inutili coercizioni, per un virus declassato ad influenza, ormai diventato endemico, e che farà parte della nostra vita per il prossimo futuro.

Raccogliendo l’invito di due amici fraterni, musicisti di professione, mi sono recata a Bergamo dove vivono, per poi seguirli nella loro mini tournée pasquale ad Ascona e Locarno in Svizzera. La trasferta, è servita a fare un bilancio su ciò che accade oltre confine, in una nazione che, dopo aver seguito le norme anticovid, certamente più blande rispetto all’Italia, ha restituito la vita ai cittadini.

Da 17 febbraio scorso, la Svizzera ha ripreso in mano la sua vita, sbarazzandosi di regole e regoline impopolari, inutili e sfinenti, che solo i rincretiniti e asserviti al Regime possono ancora accettare.

E cosi nel Ticino, come mostrano un video a seguire, giovani e meno giovani, anziani e bambini, si regalano lunghe passeggiate senza mascherina, fuori e dentro i locali, camminando senza preoccupazione alcuna di distanziamenti assurdi, con un gran via vai di persone, che sta portando rosei benefici all’economia turistica del luogo. Ma ciò che più colpisce, cari italiani, è che qui è tornato il sorriso sulle labbra della gente e, nell’incontro di sguardi, gli occhi parlano con un linguaggio di serenità ritrovata e voglia di vivere.
Inoltre, dai volti, non traspare quella cattiveria che, da due anni a questa parte, contraddistingue il popolo italiano, intriso di livore, istillato nell’animo degli stolti, da un governo di 4 imbecilli, desideroso di dividere il popolo in buoni e cattivi.

CLICCA SUL LINK PER VEDERE LE IMMAGINI DEL LUNGOLAGO DI MURALTO – LOCARNO ⤵️

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Chi lavora in Svizzera, poi, conferma quanto lo Stato, in tempo di Covid, abbia dimostrato vicinanza al mondo del lavoro, dando ristori, nella percentuale dell’80%, sugli introiti dell’anno precedente, appena poche settimane dall’inizio del primo lockdown. I locali sul lungolago son tornati, quindi, ad essere pieni di avventori sereni, che ridono e si divertono, ascoltando quella musica dal vivo che, fondamentalmente, ha sempre allietato le giornate e le serate negli hotel e nei locali, eccezion fatta per il periodo più difficile di inizio pandemia. La musica, infatti, ha sempre avuto un ruolo importante in questi luoghi, e nei Resort di prestigio non è mai sparita del tutto. E anche quando, nella prima serrata del 2020, parte dei musicisti sono stati lasciati a casa per tre mesi, lo Stato ha saputo ristorarli, rimborsando, anche in questo caso, l’80% delle somme contrattualizzate. In Italia hanno tutti fatto la fame, e qualcuno fino ad oggi non ha più lavorato.

Così, mentre gli altri vivono, l’Italia arranca, fatica, soffre e non agisce! E quel che deve far più pensare, è che la Svizzera è molto frequentata dai nostri connazionali che, a casa propria, sono delatori dei propri simili, pronti a segnalare quel locale o il vicino che non segue le regole, mentre all’estero, si sposano benissimo con le libertà altrui e se ne fregano. Come dire, una massa di paraculi!

Questa descrizione, che può sembrare agiografica, bucolica e paradisiaca, potrebbe far credere che in Svizzera non ci siano problemi, fattore impensabile, dal momento che tutto ciò che ha a che fare con gli umani, problematiche ne presenta eccome! Ma su base generica, il Paese gode di ottima salute e per mantenerla, pondera scelte di massimo beneficio per il proprio benestare.

A tal proposito ringrazio, in particolare per l’ospitalità, il Bar “LA VELA” da Reto, locale semplice ma solare posto sul lungolago di Muralto a Locarno, che ha permesso di assaporare tutto il bello che c’è, in questo ritorno alla vita dopo gli ultimi due anni di grigiore.

A questa riga dell’articolo sento già riecheggiare i commenti scontati di chi penserà…”Ma la Svizzera è uno Stato neutrale, non ha vincoli europei e menate simili…”. Ebbene, io vi rispondo…Altre nazioni europee, facenti parte di questa delinquentissima UE, tutelano i loro interessi, non accettando la morsa stretta di un cappio, che noi ci siamo fatti stringere sl collo senza replicare, diventando lo zimbello del mondo. La soluzione c’è e non è populista…USCIRE DALL’EUROPA E TORNARE ALLA LIRA! SARÀ UN PO’ DURA ALL’INIZIO, CERTO! MA SAI CHE BELLO IL PROFUMO DELLA LIBERTÀ SOVRANA!

E per finire….alla frontiera tutto liscio, nessun controllo! Macché green pass o green cazz…!

Cari connazionali, aprite gli occhi, rivalutiamo le nostre capacità esclusive in ogni attività, facciamoci rispettare e, sopratutto, guardiamo più spesso l’orizzonte, perché la vita fuori, ha una storia evolutiva differente da ciò che i fasciatelli al potere vorrebbero farci credere! Areate il cervello,  e abbiate voglia e curiosità di sapere, che poi…è tutto ciò che fa paura ai nostri porci governanti!

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23 Aprile 2022 – Redazione

La cabina di regia è fissata la prossima settimana, ma alcune regole sono già decise: dall’1 maggio non sarà più obbligatorio esibire il green pass e mantenere le mascherine al chiuso. Ci sono però alcune eccezioni: la certificazione verde servirà per entrare nelle strutture sanitarie. Sulle mascherine il governo dovrà invece stabilire i luoghi dove dovranno essere indossate ancora per qualche settimana. E poi approverà il decreto in consiglio dei ministri.

Green pass
Dal 1° maggio la certificazione verde rimane per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione ma non sarà necessaria per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici. Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre». Secondo le nuove regole l’eliminazione del green pass riguarda:
– l’accesso ai luoghi di lavoro
– bar e ristoranti anche al chiuso
– mense e catering continuativo
– accesso degli spettatori a spettacoli al chiuso (cinema, teatri)
– eventi sportivi
– studenti universitari
– centri benessere
– attività sportive al chiuso e spogliatoi
– convegni e congressi
– corsi di formazione
– centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso
– concorsi pubblici
– sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
– colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari
– feste al chiuso e discoteche
– mezzi di trasporto.

Mascherine
Subito dopo il ponte del 25 aprile il premier Mario Draghi convocherà la cabina di regia e poi il Consiglio dei ministri per varare il nuovo decreto che indicherà i luoghi dove lasciare la mascherina obbligatoria. Ecco tutto i luoghi dove rimarranno ancora per qualche settimana.

Trasporto
Sui mezzi del trasporto pubblico come bus, metropolitane e tram resterà la FFP2 e lo stesso orientamento potrebbe prevalere per aerei, treni e navi.

Cinema e teatri
Il ministro della cultura Dario Franceschini è convinto che le persone che vanno al cinema o al teatro «si sentono più sicure se tutti gli spettatori vicino a loro tengono la mascherina» e spingerà per mantenere cautela ancora per tutta la primavera. D’altronde il numero di contagi è ancora elevato anche il tasso di positività obbliga il governo a mantenere la massima attenzione. Resta da valutare se per cinema teatri sale da concerto e discoteche basterà la mascherina chirurgica o sarà ancora richiesta la FFP2.

Ristoranti e bar
Nel settore della ristorazione dovrebbe prevalere la scelta di rispettare il calendario previsto e togliere l’obbligo di mascherina al chiuso già dal 1 maggio, anche per favorire il turismo e la ripresa economica del settore.

Stadi e palazzetti
Negli stadi via la mascherina all’aperto, ma il governo vorrebbe mantenerla nei palazzetti dello sport.

I luoghi di lavoro
La scelta definitiva non è stata ancora fatta ma, Draghi e & , non vorrebbero rimuovere fino a giugno l’obbligo di mascherine al chiuso nei luoghi di lavoro e negli uffici pubblici. L’idea prevalente è che dovrebbe bastare la chirurgica. Per i luoghi di lavoro privati la decisione, dal primo maggio in poi, spetterà alle aziende.

 

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