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‘POLITICA’ Category

06 Ottobre 2022 – di Marzia Chiocchi

Quattro mesi di assenza dal mio giornale Mercurius, in cui la mia “penna” (concedetemi l’espressione romantica) non ha fatto uscire una sola goccia d’inchiostro. Bloccata da FB per un lungo periodo, così come accaduto a molti, ho riflettuto su ciò che stava accadendo nel Paese Italia, anche riguardo alla divulgazione isterica di notizie, non so fino a che punto verificate, da parte di gruppi, gruppetti e canali di ogni dove.  Un’emorragia di dati che ha dissanguato la pazienza di molti!.

Adesso rientro in corsa ma non da velocista, da maratoneta direi, come e’ nella mia natura di podista di lungo corso…..! Poche notizie, verificate, e possibilmente senza aloni di terrore e di paura. Lo scopo: evidenziare il problema, cercando soluzioni!
E adesso dico la mia, che sarà quella già espressa da tanti, ma che tenevo a far conoscere!

Ripercorrendo questi mesi, definirei la caduta del governo Draghi “epocale”. Un governo artefice di crimini e nefandezze a colpi di DPCM E DECRETI LEGGE, per portare avanti i progetti della ignobile finanza mondiale, composta da un enclave di massoni, di cui Draghi è esponente, e che, dalla seconda guerra mondiale, ha provato in tutti i modi ad annientare definitivamente l’Italia. Draghi ci stava riuscendo, con l’aiuto dell’UE e del nostro Presidente della Repubblica, che ha firmato qualsiasi cosa gli sia stato sottoposto.

Adesso e’ stato il popolo italiano, o per lo meno quella percentuale che si è recata alle urne, a decidere chi votare, nonostante la confusione e la poca chiarezza di una campagna elettorale balneare, che ha portato al voto sul finire di un’estate afosa, nella speranza ( questo il pensiero dei marchettari parlamentari ) che il popolo italico, deciso a votare, fosse tutto a marchio Pd. Delusione! Pure i “rossi” della prima ora hanno abbandonato i loro padri!

Come nella migliore tradizione che si rispetti in tempi elettorali, sono stati montati scandali e scandaletti a danno di una parte e dell’altra, svaniti nel nulla a risultato elettorale raggiunto.  Molte teste son cadute, altre cadranno, sopratutto tra gli editori e i giornalisti, strapagati con i milioni di euro ben ripartiti dall’UE, per tenere una linea informativa, già dall’epoca pandeliriana, basata sulla diffusione di notizie condite da terrorismo mediatico. Non ho mai provato tanto disprezzo nel far parte di una categoria (giornalisti), tanto venduta e dispensatrice di veline pilotate.

Ringraziamo, invece, chi da lassù ci ha teso una mano ( quella Santa come la chiamo io), bloccando temporaneamente il nefasto progetto MONDIALISTA dell’AGENDA 2030 a firma Draghi. Se fosse stato per chi non si è mai esposto e chi non ha mai messo la faccia, ma si è trincerato dietro una tastiera per commentare laconicamente e negativamente cosa sarebbe stato e sarà del Paese, saremmo stati ancor più sotto assedio!

Uomini e donne passivi, senza midollo, se non vi sentite capaci di tracciare la linea di un cambiamento, abbiate almeno la buona creanza di tacere! Vi siete trincerati e aggrappati ad influencer che avete lasciato parlare al posto vostro, e che da questa situazione ci hanno solo guadagnato! Ognuno per proprio conto! Abbiamo sopportato fin troppo persone che andavano nelle piazze, ad idolatrare prima uno e poi l’altro pontificatore di turno, seguendo il comodo diktat…”state fermi, agite ma non reagite e state a braccia conserte”. Come se la lotta non avesse fatto parte della nostra Storia e del nostro Paese. Le urne sono arrivate, non grazie agli influencer, ma al buon Dio che ci vuol tanto bene! Al momento di coalizzarsi, i grandi “oratori”, son rimasti divisi, ognuno ancorato al proprio ego e personalismo.
Ma non eravate tutti d’accordo quando dai palchi lanciavate i vostri bla..bla..?!

Il problema è che dietro le vostre parole non c’è’ mai stato un progetto, un programma! Quindi, anche se non vi piace sentirlo dire “AVETE PERSO UN’OCCASIONE!” E adesso dove siete cari influencer? A chi vi ha chiesto “Adesso che dobbiamo fare?”. Avete risposto “Vedremo cammin facendo”. Ma si può rispondere così e navigare a vista? Non siete ne’ carne, ne’ pesce! Pure gli anarchici che andavano contro le gerarchie e l’istituzione avevano una connotazione politica. E voi?

Adesso criticate chi e’ salito al potere perché, in estrema ratio, il popolo ha avuto solo una matita per protestare e cambiare, e se in bene o in male non si sa.  Vedremo! Ma se vi foste presentati tutti uniti, una buona fetta di popolo vi avrebbe votato! Ma parlare è facile, assumersi delle responsabilità è un’altra cosa!
Alla fine avete fatto la guerra anche tra di voi!

Che amarezza!

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04 Giugno 2022 – Redazione

La Russia sta finendo di sminare i porti di Berdyansk e Mariupol sul Mar d’Azov ed è pronta a offrirli per sbloccare l’export di grano dall’Ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un’intervista alla televisione pubblica Rossiya 24.

«I porti del Mar d’Azov – Berdyansk, Mariupol – sono sotto il nostro controllo, siamo pronti a garantire un’esportazione senza problemi, anche del grano ucraino, attraverso questi porti», ha detto il leader russo. «Stiamo finendo i lavori di sminamento», ha aggiunto, «il lavoro è in fase di completamento, creeremo la logistica necessaria, lo faremo». La notizia è riportata da Rai News.

Per un sicuro ritorno all’esportazione del grano, Putin ha invitato Kiev a rimuovere le mine dal territorio sotto il suo controllo e ha assicurato che la Russia non ne approfitterà per lanciare attacchi dal mare. «Le acque internazionali non sono un problema. Per favore, devono ripulire le mine e sollevare navi dal fondo del Mar Nero, che sono state deliberatamente affondate per rendere difficile l’ingresso in questi porti dell’Ucraina meridionale. Siamo pronti a farlo, e non approfitteremo della situazione di sminamento per lanciare un qualche tipo di attacco anche lì», ha dichiarato nell’intervista.

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28 Maggio 2022 – Redazione

«L’Istituto superiore di sanità ha dichiarato che abbiamo già la disponibilità di oltre 5 milioni di dosi» di vaccino antivaiolo, «quindi siamo preparati eventualmente nel procedere qualora ve ne fosse la necessità». Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di Rainews24, commentando l’acquisto da parte della Gran Bretagna di 20 milioni di dosi di vaccino, scrive AdnKronos.

Costa ha ribadito «con chiarezza» che «non siamo di fronte a un’emergenza». Il vaiolo delle scimmie non è paragonabile al Covid, non colpisce tutta la popolazione perché – ha affermato – chi è stato vaccinato contro il vaiolo, circa il 40% della popolazione, ha già una protezione indicativamente dell’85%. Quindi è uno scenario diverso che deve essere monitorato».

«Siamo di fronte ad una situazione che deve essere monitorata. Il nostro governo lo sta facendo – aggiunge – anche attraverso una task force istituita all’Istituto superiore di sanità e in collaborazione con le Regioni e con l’Unione europea – si legge ancora su AdnKronos -. Quindi stiamo affrontando insieme questa nuova fase».

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23 Maggio 2022 – Redazione – Fonte: Adnkronos

Il presidente degli Usa Joe Biden ha affermato che il vaiolo delle scimmie è “una cosa per cui tutto il mondo dovrebbe preoccuparsi“, anche se gli States hanno registrato finora solo un caso. Biden ha spiegato ai giornalisti in Corea del Sud che già sta parlando con i suoi consiglieri della possibile espansione della malattia e che tra gli aspetti che devono ancora essere chiariti c’è il grado di trasmissibilità del virus.

Vaccino contro il vaiolo

Stiamo lavorando per vedere quello che possiamo fare e che vaccino si può usare“, ha detto il presidente Usa prima di imbarcarsi sull’Air Force One per recarsi in Giappone, seconda tappa del suo tour in Asia. I Cdc di Atlanta indagano su diversi casi sospetti, anche se per ora ne è stato confermato uno solo nel Massachusetts, una persona che aveva viaggiato in Canada.

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23 Maggio 2022 – Redazione – di Maurizio Belpietro (La Verità)

Paolo Gentiloni anticipa il siluro europeo contro l’Italia. E Repubblica gioca di sponda, annunciando i prossimi diktat. Le chiamano riforme indispensabili, ma sono tagli e tasse: a cominciare dal catasto. La Francia gela Kiev: «Per l’ingresso nella Ue ci vorranno 15-20 anni».

Pensavate che essendo occupata con l’Ucraina l’Europa si fosse dimenticata di noi? Beh, vi sbagliavate. Perché con la premura che ben conosciamo Bruxelles ha deciso di inviarci le sue raccomandazioni, ricordandoci i guai delle nostra economia e indicandoci la via per risolverli. In breve, la ricetta della Commissione Ue è la stessa di sempre, cioè dai tempi di Rigor Monti: più tasse. Chi pensava che bastasse la presenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi per rassicurare i falchi europei purtroppo rischia di doversi ricredere in tempi stretti, perché l’Unione pretende che l’Italia vari il disegno di legge Concorrenza così come è stato disegnato dal governo e reclama a gran voce la riforma del catasto, ossia una stangata sulla casa.

Anticipate dal duplex Repubblica-Stampa(non a caso dello stesso editore), le raccomandazioni di Bruxelles somigliano più a un diktat: o fate quel che chiediamo oppure vi tagliamo i viveri, vale a dire i fondi del Recovery plan. A esplicitare la minaccia ci ha pensato direttamente Er moviola, al secolo Paolo Gentiloni, ex presidente del Consiglio per grazia ricevuta da Matteo Renzi, e attuale Commissario europeo con delega all’economia per grazia di Giuseppe Conte e compagni. In un’intervista al quotidiano sabaudo diretto da Massimo Giannini, il premier nominato con la missione di impedire agli italiani di votare non ha usato mezze parole, rivelandosi insolitamente loquace: l’economia mondiale va verso la recessione e l’Italia deve decidersi ad affrontare i suoi problemi, perché è finito il tempo del sostegno universale. Il messaggio non lascia spazio a dubbi: se non ci saranno le riforme, l’Europa chiuderà i rubinetti. E per chi non fosse in grado di intuirle da solo, le misure che la Ue pretende sono esplicitate sul giornale gemello diretto da Maurizio Molinari. Le raccomandazioni europee prevedono un taglio della spesa corrente, una riduzione credibile del debito pubblico, investimenti per la transizione verde e digitale, più una revisione delle aliquote marginali, con allineamento dei valori catastali ai valori di mercato.

In pratica si tratterebbe di un suicidio assistito dall’Europa, la quale si incaricherebbe di aiutarci a completare l’opera avviata 11 anni fa dall’ex rettore della Bocconi e dalla quale non ci siamo ancora ripresi. Con la formula apparentemente asettica dell’allineamento dei valori delle case a quelle di mercato l’Unione intende che si devono tassare gli immobili, attuando cioè una patrimoniale sul bene che accomuna gli italiani. Quali siano le conseguenze le abbiamo già misurate con Mario Monti, quando grazie alla stangata sulla casa il mercato crollò, gli investimenti immobiliari si bloccarono e un pezzo importante di Pil andò a farsi benedire, frenando la ripresa italiana. Per i proprietari di immobili la riforma del catasto sarebbe una doppia beffa, perché mentre le rate dei mutui salgono a causa dell’inflazione e il bonus del 110 per cento per molti si sta rivelando un rebus, si ritroverebbero con appartamenti tartassati dal Fisco e, come è facile immaginare, con un mercato delle compravendite in contrazione.

Non meno devastante il disegno di legge Concorrenza reclamato dalla Ue, che, come ha spiegato su queste pagine Giulio Tremonti, in altri Paesi è stato disinnescato, ma che in Italia con il ricatto del debito pubblico rischia di spalancare le porte alla concorrenza di operatori stranieri, svendendo una parte vitale per l’economia del Paese.

Per non parlare poi della transizione ecologica, che per molte aziende minaccia di trasformarsi in un aggravio di spesa, richiedendo investimenti che certo si fa fatica a considerare semplici in un momento in cui con la guerra in Ucraina tutto si complica, a cominciare dai costi dell’energia per finire al rincaro delle materie prime dovuto al blocco dei porti sia in Cina sia nel Mar Nero.

Forse qualcuno immagina che per attuare le richieste che arrivano da Bruxelles ci sia tempo, ma così non è, perché l’Unione vuole tutto e subito, nonostante il conflitto in corso. Il che non è una nostra previsione, ma le dichiarazioni rilasciate ieri pomeriggio da Frans Timmermans, vice presidente vicario della Commissione europea e commissario per il clima, il quale, incurante degli sconvolgimenti geopolitici in corso, ieri si è fatto intervistare da Lucia Annunziata per comunicare che i «tempi sono strettissimi». Tradotto: Draghi o non Draghi, abbiamo la pistola alla tempia e a puntarcela sono quei simpatici signori che ci chiedono di inviare armi all’Ucraina.

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22 Maggio 2022 – Redazione

“Come ti creo uno stigma in sei piccole parole. Ci siamo già passati con HIV/AIDS che ha ucciso persone di ogni orientamento sessuale. Però non siamo più negli anni ‘80 e la lezione dovremmo averla imparata. Professor Bassetti, per favore, se possibile evitiamo. Grazie”.

Così Ivan Scalfarotto di Iv commentando via twitter le parole di Matteo Bassetti sui primi contagi da vaiolo delle scimmie in Italia da ‘cluster gay’.  (Adnkronos)

Cluster gay

Secondo le stime dell’infettivologo del San Martino di Genova “sono già segnalati decine di casi in Europa: 14 in Portogallo, 9 in UK e 7 in Spagna“. Al momento i casi registrati, “sono stati riscontrati tra uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, configurando una probabile trasmissione all’interno della comunità”.

L’Ecdc”, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, “ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa l’Istituto superiore di sanità. Inoltre, l’Iss ha costituito una task force composta da esperti del settore e ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesseal fine di monitorare continuamente la situazione nazionale”. Lo sottolinea l’Istituto superiore di sanità in una nota.

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22 Maggio 2022 – Redazione

Matteo Salvini, leader della Lega, si trova a meraviglia nel governo Draghi, sia con gli ex compagni dell’ex governo giallo-verde sia con i piddini: gli avversari di sempre.
Tuttavia, a margine dell’assemblea regionale a Milano per Fontana presidente, non poteva  mancare la boutade del “capitano”, in modo da rendere vivo il teatrino della politica italiana: «Mi sembra che se c’è qualcuno che mette a rischio il buon lavoro della maggioranza del governo è il Pd con Zan e la legge elettorale e i Cinquestelle con i loro assurdi no ai termovalorizzatori».

«Sono preoccupato per due cose per la vita del Governo» ha spiegato Salvini: «Una è il no dei Cinquestelle ai termovalorizzatori a Roma come in Liguria. Pensare di mettere a rischio il governo e di farlo cadere lasciando la ‘monnezza’ per strada a Roma è qualcosa di assolutamente privo di senso. I rifiuti devono essere energia. Ci manca energia, trasformiamoli in energia, ricchezza e ambiente pulito e loro dicono no». Il secondo punto è il Pd che, «con l’ingorgo dei lavori parlamentari, insiste sul ddl Zan e sulla riforma della legge elettorale».

Poi un passaggio anche sulla guerra. «Se vogliamo portare intorno al tavolo Ucraina e Russia dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili. Spero che nessuno pensi di mandare armi e contare i morti per altri mesi e di conseguenza chiudere le fabbriche italiane», ha fatto sapere colui che fa parte del governo che manda armi in Ucraina e al battaglione neonazista Azov.

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20 Maggio 2022 – Redazione

PRO MEMORIA PER LE MENTI LABILI

Scrive la Dott.ssa Patrizia Montenegro PHD in Neurochirurgia presso la John Hopinks University:

<<Tra tutti i vaccini che ho visto in vita mia (difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia, parotite, varicella, epatite, meningite e tubercolosi), non ho mai visto un vaccino che mi costringa a indossare una mascherina e mantenere la distanza sociale, anche quando sei completamente vaccinato…
Non avevo mai sentito parlare di un vaccino che diffonda il virus anche dopo la vaccinazione.
Non avevo mai sentito parlare di ricompense, sconti, incentivi per vaccinarsi.
Non ho mai visto discriminazioni per coloro che non l’hanno fatto. Se non sei stato vaccinato, nessuno ha cercato di farti sentire una persona cattiva.
Non ho mai visto un vaccino che minacci le relazioni tra familiari, colleghi e amici.
Non ho mai visto un vaccino usato per minacciare i mezzi di sussistenza, il lavoro o la scuola.
Non ho mai visto un vaccino che permettesse a un dodicenne di ignorare il consenso dei genitori.
Dopo tutti i vaccini che ho elencato sopra, non ho mai visto un vaccino come questo, che discrimina, divide e giudica la società così com’è. E mentre il tessuto sociale si stringe…
È un vaccino potente! Fa tutte queste cose tranne l’IMMUNIZZAZIONE.
Se abbiamo ancora bisogno di un’iniezione di richiamo dopo essere stati completamente vaccinati e dobbiamo ancora ottenere un test negativo dopo essere stati completamente vaccinati, e dobbiamo ancora indossare una maschera dopo essere stati completamente vaccinati e dobbiamo ancora essere ricoverati in ospedale dopo essere stati completamente vaccinati , probabilmente arriverà il momento di ammettere che siamo stati completamente ingannati>>.

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19 Maggio 2022 – Redazione – di Valeria Casolaro – L’Indipendente

Fino al 27 maggio numerose tra le spiagge naturalisticamente più pregevoli delle coste sarde saranno ostaggio delle esercitazioni militari della Nato, che vedranno 65 mezzi navali e aerei (sottomarini compresi) provenienti da 7 Paesi dell’Alleanza atlantica allenarsi a fare la guerra. Saranno 4 mila i gli uomini che prenderanno parte all’”assedio” dell’isola. I cittadini sardi hanno deciso di non sottostare a tale imposizione, giunta senza alcun preavviso agli inizi della stagione turistica, e hanno lanciato sulla piattaforma change.org una petizione per dire di no alle esercitazioni militari e “bloccare questa e future iniziative”.

Il titolo della petizione è eloquente di per sé: Mai più esercitazioni militari nelle coste sarde. I cittadini, infatti, sottolineano come siano già tre i poligoni presenti sul territorio sardo: Quirra-San Lorenzo, Capo Frasca e Teulada. Nonostante ciò si è deciso di svolgere le esercitazioni dell’Alleanza in 17 aree marittime, alcune delle quali mai coinvolte in operazioni militari e conosciute in tutto il mondo per la loro bellezza. Tra queste vi sono Porto Pino, il Poetto e Teulada. L’operazione “Mare Aperto” impedirà quindi “il transito, la sosta, la pesca, la balneazione e le immersioni” fino al 27 maggio. A preoccupare i cittadini sono soprattutto i rischi di danni ingenti all’ambiente: le esercitazioni rischiano infatti di essere “distruttive e devastanti” per il patrimonio naturalistico e paesaggistico della zona, “messo a dura prova per il diletto delle forze militari della Nato”.

La petizione fa appello alla Regione Sardegna affinché “si faccia portavoce nei confronti del Ministero della Difesa Italiana per bloccare questa e future iniziative militari”. Intanto, per il 22 maggio è prevista una manifestazione di protesta a Capo Teulada, già organizzata da alcune settimane per contestare l’occupazione militare della Sardegna.

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18 Maggio 2022 – Redazione

Dall’inizio della campagna vaccinale imposta contro ogni evidenza di efficacia scientifica in Italia, i dati in merito alla percentuale di chi aveva ricevuto la prima dose, la seconda, o di chi aveva completato il ciclo è stato sempre un balletto di cifre.

Qualcuno riportava numeri, qualcun altro percentuali, chi faceva selezione in base alle fasce d’età, altri riportavano dati sparati a casaccio in tv dalla viro-star di turno, che presenziava il salotto televisivo del giorno: qualcuno ha azzardato cifre che ipotizzavano  il 90% della popolazione inoculata.

Tutto è sempre sembrato costruito ad arte per non farci mai capire quale fosse la realtà dei fatti , quanti, in effetti,  avessero subito il trattamento sanitario sperimentale anticovid.

Una cosa sembra chiara però: se fino a qualche mese fa non si sentiva parlare di altro, adesso con la situazione geopolitica in primo piano, vaccini e covid sembrano non interessare più di tanto gli italiani, preoccupati più dalle conseguenze economiche, e non solo, che dovranno affrontare a causa delle scelte esageratamente schierate del nostro governo rispetto alle sanzioni alla Federazione Russa.

Ma c’è chi pensa a tenere alto il livello di terrore sanitario – dopotutto ci hanno messo più di due anni a infonderlo così profondamente- tra la gente, lanciando l’allarme: 19 milioni di italiani  non hanno ancora completato il ciclo vaccinale o non hanno fatto neppure la prima dose.

Il report ufficiale del Governo mostra come gli italiani abbiano aderito, quasi in maniera unanime alla somministrazione della prima dose, e oltre il 90% sopra i 12 anni abbia completato il ciclo.

Nonostante questi numeri plebiscitari, il tasso di positività, oggi, è del 13,3%, con 44.489 casi e 148 morti.

Numeri non certo bassi, vista la percentuale di inoculati, che non avvalorano ne la tesi che vaccinarsi aiuti a contenere il contagio, ne che possa aiutare a salvarsi la vita: i dati infatti sono evidentemente avvicinabili, come più volte detto, a quelli pre vaccino, oppure a quelli dei Paesi in cui a campagna vaccinale non ha avuto la massiccia adesione che ha avuto in Italia.

Il numero che invece dovrebbe impressionare chi legge è quello di coloro che hanno rifiutato di piegarsi al ricatto sociale del green pass: ben 19 milioni di italiani hanno resistito, privandosi della libertà di circolare liberamente, di entrare in ospedali, vedendosi recapitare multe da centinaia di euro o perdendo il posto di lavoro.

A tutti questi “no vax” verrà sicuramente addossata la responsabilità della propagazione del virus, della nascita di una variante, la responsabilità di non volere un Paese sicuro: fa quasi comodo, se ci pensate, che questi 19 milioni di italiani esitano altrimenti chi sarebbe potuto essere il capro espiatorio di un cosi enorme , evidente mastodontico fallimento?

A fare da contrappeso ci sono quelli che sono disposti, pur di non rischiare di passare da no-vax, a farsi iniettare nel sangue qualsiasi cosa, continuano a indossare mascherine anche all’aperto, contro ogni logica, contro ogni evidenza:  un po forse per paura, un po per ingenuità, ma anche per non rischiare di perdere quello straccio di immagine sociale, o magari quei pochi vantaggi, che invece dovrebbero essere diritti, rimanendo sotto scacco di pochi “rappresentanti” di governo, non eletti da nessuno, a loro volta sotto scacco dei “very” Big che controllano davvero il sistema.

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