Archive for the
‘POLITICA’ Category

08 Giugno 2023 – Redazione

Sono circa 300 le richieste presentate dalle società energetiche a ministero e Regione per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Marco Porcu che, con la collega all’Industria, Anita Pili, ha partecipato alla seduta della commissione “Attività produttive” convocata per discutere delle problematiche legate ai progetti per nuovi parchi eolici in zone di particolare pregio ambientale e in siti di rilevanza culturale. “Ne arrivano circa 30/40 a settimana – ha proseguito Porcu -, su questi progetti la Regione può esprimere solo un parere non vincolante. Questo prevede il Decreto Draghi. La Giunta vuole evitare che questi impianti arrechino danni all’ambiente. Serve fare chiarezza coinvolgendo i comuni nei cui territori ricadono gli interventi. Ora c’è molta confusione, occorrerebbe capire, prima di tutto, qual è il fabbisogno assegnato alla Sardegna per la produzione di energia e in base a quello pensare a una pianificazione con l’individuazione delle aree idonee”.

Anche l’assessora Pili ha sottolineato la necessità di correggere le procedure autorizzative per la realizzazione di parchi eolici e fotovoltaici: “Diciamo no a una procedura calata dall’alto – ha detto -, siamo pronti a dare il nostro contributo per la transizione energetica ma questo non può essere fatto senza tener conto della realtà locali. “Ora, finalmente, abbiamo notizia di una bozza che a metà giugno sarà consegnata dal ministero alla Conferenza Stato Regioni. In base a quel documento si potrà fare un ragionamento compiuto”. Critiche all’operato dalla Giunta sono arrivate dai consiglieri di opposizione: “In materia di energia niente è stato fatto da questa maggioranza – ha detto la consigliera di Alleanza Europa Verde-Sinistra Possibile-Art1, Maria Laura Orrù -. Manca una visione di insieme, la Sardegna si è fatta trovare impreparata”. Per Gianfranco Satta (Progressisti) “non è vero che non si può fare niente per bloccare l’assalto dell’eolico in Sardegna. La Regione è pienamente legittimata a dire dove devono essere realizzati gli impianti come fece Soru nel 2004 bloccando alcuni interventi già in fase avanzata. La realtà è che non volete esercitare questi poteri”.

MA IL POPOLO È GIÀ SUL PIEDE DI GUERRA, COSÌ COME I COMUNI CHE DI CONO BASTA A CHI VUOLE SFRUTTARE L’ISOLA PER CONVENIENZA!

FONTE: SardiniaPost

UNISCITI A MERCURIUS5 SU TELEGRAM⤵️

https://t.me/mercurius5giornale

06 Ottobre 2022 – di Marzia Chiocchi

Quattro mesi di assenza dal mio giornale Mercurius, in cui la mia “penna” (concedetemi l’espressione romantica) non ha fatto uscire una sola goccia d’inchiostro. Bloccata da FB per un lungo periodo, così come accaduto a molti, ho riflettuto su ciò che stava accadendo nel Paese Italia, anche riguardo alla divulgazione isterica di notizie, non so fino a che punto verificate, da parte di gruppi, gruppetti e canali di ogni dove.  Un’emorragia di dati che ha dissanguato la pazienza di molti!.

Adesso rientro in corsa ma non da velocista, da maratoneta direi, come e’ nella mia natura di podista di lungo corso…..! Poche notizie, verificate, e possibilmente senza aloni di terrore e di paura. Lo scopo: evidenziare il problema, cercando soluzioni!
E adesso dico la mia, che sarà quella già espressa da tanti, ma che tenevo a far conoscere!

Ripercorrendo questi mesi, definirei la caduta del governo Draghi “epocale”. Un governo artefice di crimini e nefandezze a colpi di DPCM E DECRETI LEGGE, per portare avanti i progetti della ignobile finanza mondiale, composta da un enclave di massoni, di cui Draghi è esponente, e che, dalla seconda guerra mondiale, ha provato in tutti i modi ad annientare definitivamente l’Italia. Draghi ci stava riuscendo, con l’aiuto dell’UE e del nostro Presidente della Repubblica, che ha firmato qualsiasi cosa gli sia stato sottoposto.

Adesso e’ stato il popolo italiano, o per lo meno quella percentuale che si è recata alle urne, a decidere chi votare, nonostante la confusione e la poca chiarezza di una campagna elettorale balneare, che ha portato al voto sul finire di un’estate afosa, nella speranza ( questo il pensiero dei marchettari parlamentari ) che il popolo italico, deciso a votare, fosse tutto a marchio Pd. Delusione! Pure i “rossi” della prima ora hanno abbandonato i loro padri!

Come nella migliore tradizione che si rispetti in tempi elettorali, sono stati montati scandali e scandaletti a danno di una parte e dell’altra, svaniti nel nulla a risultato elettorale raggiunto.  Molte teste son cadute, altre cadranno, sopratutto tra gli editori e i giornalisti, strapagati con i milioni di euro ben ripartiti dall’UE, per tenere una linea informativa, già dall’epoca pandeliriana, basata sulla diffusione di notizie condite da terrorismo mediatico. Non ho mai provato tanto disprezzo nel far parte di una categoria (giornalisti), tanto venduta e dispensatrice di veline pilotate.

Ringraziamo, invece, chi da lassù ci ha teso una mano ( quella Santa come la chiamo io), bloccando temporaneamente il nefasto progetto MONDIALISTA dell’AGENDA 2030 a firma Draghi. Se fosse stato per chi non si è mai esposto e chi non ha mai messo la faccia, ma si è trincerato dietro una tastiera per commentare laconicamente e negativamente cosa sarebbe stato e sarà del Paese, saremmo stati ancor più sotto assedio!

Uomini e donne passivi, senza midollo, se non vi sentite capaci di tracciare la linea di un cambiamento, abbiate almeno la buona creanza di tacere! Vi siete trincerati e aggrappati ad influencer che avete lasciato parlare al posto vostro, e che da questa situazione ci hanno solo guadagnato! Ognuno per proprio conto! Abbiamo sopportato fin troppo persone che andavano nelle piazze, ad idolatrare prima uno e poi l’altro pontificatore di turno, seguendo il comodo diktat…”state fermi, agite ma non reagite e state a braccia conserte”. Come se la lotta non avesse fatto parte della nostra Storia e del nostro Paese. Le urne sono arrivate, non grazie agli influencer, ma al buon Dio che ci vuol tanto bene! Al momento di coalizzarsi, i grandi “oratori”, son rimasti divisi, ognuno ancorato al proprio ego e personalismo.
Ma non eravate tutti d’accordo quando dai palchi lanciavate i vostri bla..bla..?!

Il problema è che dietro le vostre parole non c’è’ mai stato un progetto, un programma! Quindi, anche se non vi piace sentirlo dire “AVETE PERSO UN’OCCASIONE!” E adesso dove siete cari influencer? A chi vi ha chiesto “Adesso che dobbiamo fare?”. Avete risposto “Vedremo cammin facendo”. Ma si può rispondere così e navigare a vista? Non siete ne’ carne, ne’ pesce! Pure gli anarchici che andavano contro le gerarchie e l’istituzione avevano una connotazione politica. E voi?

Adesso criticate chi e’ salito al potere perché, in estrema ratio, il popolo ha avuto solo una matita per protestare e cambiare, e se in bene o in male non si sa.  Vedremo! Ma se vi foste presentati tutti uniti, una buona fetta di popolo vi avrebbe votato! Ma parlare è facile, assumersi delle responsabilità è un’altra cosa!
Alla fine avete fatto la guerra anche tra di voi!

Che amarezza!

PUOI LEGGERE ANCHE SU ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

 

04 Giugno 2022 – Redazione

La Russia sta finendo di sminare i porti di Berdyansk e Mariupol sul Mar d’Azov ed è pronta a offrirli per sbloccare l’export di grano dall’Ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un’intervista alla televisione pubblica Rossiya 24.

«I porti del Mar d’Azov – Berdyansk, Mariupol – sono sotto il nostro controllo, siamo pronti a garantire un’esportazione senza problemi, anche del grano ucraino, attraverso questi porti», ha detto il leader russo. «Stiamo finendo i lavori di sminamento», ha aggiunto, «il lavoro è in fase di completamento, creeremo la logistica necessaria, lo faremo». La notizia è riportata da Rai News.

Per un sicuro ritorno all’esportazione del grano, Putin ha invitato Kiev a rimuovere le mine dal territorio sotto il suo controllo e ha assicurato che la Russia non ne approfitterà per lanciare attacchi dal mare. «Le acque internazionali non sono un problema. Per favore, devono ripulire le mine e sollevare navi dal fondo del Mar Nero, che sono state deliberatamente affondate per rendere difficile l’ingresso in questi porti dell’Ucraina meridionale. Siamo pronti a farlo, e non approfitteremo della situazione di sminamento per lanciare un qualche tipo di attacco anche lì», ha dichiarato nell’intervista.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

28 Maggio 2022 – Redazione

«L’Istituto superiore di sanità ha dichiarato che abbiamo già la disponibilità di oltre 5 milioni di dosi» di vaccino antivaiolo, «quindi siamo preparati eventualmente nel procedere qualora ve ne fosse la necessità». Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di Rainews24, commentando l’acquisto da parte della Gran Bretagna di 20 milioni di dosi di vaccino, scrive AdnKronos.

Costa ha ribadito «con chiarezza» che «non siamo di fronte a un’emergenza». Il vaiolo delle scimmie non è paragonabile al Covid, non colpisce tutta la popolazione perché – ha affermato – chi è stato vaccinato contro il vaiolo, circa il 40% della popolazione, ha già una protezione indicativamente dell’85%. Quindi è uno scenario diverso che deve essere monitorato».

«Siamo di fronte ad una situazione che deve essere monitorata. Il nostro governo lo sta facendo – aggiunge – anche attraverso una task force istituita all’Istituto superiore di sanità e in collaborazione con le Regioni e con l’Unione europea – si legge ancora su AdnKronos -. Quindi stiamo affrontando insieme questa nuova fase».

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

23 Maggio 2022 – Redazione – Fonte: Adnkronos

Il presidente degli Usa Joe Biden ha affermato che il vaiolo delle scimmie è “una cosa per cui tutto il mondo dovrebbe preoccuparsi“, anche se gli States hanno registrato finora solo un caso. Biden ha spiegato ai giornalisti in Corea del Sud che già sta parlando con i suoi consiglieri della possibile espansione della malattia e che tra gli aspetti che devono ancora essere chiariti c’è il grado di trasmissibilità del virus.

Vaccino contro il vaiolo

Stiamo lavorando per vedere quello che possiamo fare e che vaccino si può usare“, ha detto il presidente Usa prima di imbarcarsi sull’Air Force One per recarsi in Giappone, seconda tappa del suo tour in Asia. I Cdc di Atlanta indagano su diversi casi sospetti, anche se per ora ne è stato confermato uno solo nel Massachusetts, una persona che aveva viaggiato in Canada.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

23 Maggio 2022 – Redazione – di Maurizio Belpietro (La Verità)

Paolo Gentiloni anticipa il siluro europeo contro l’Italia. E Repubblica gioca di sponda, annunciando i prossimi diktat. Le chiamano riforme indispensabili, ma sono tagli e tasse: a cominciare dal catasto. La Francia gela Kiev: «Per l’ingresso nella Ue ci vorranno 15-20 anni».

Pensavate che essendo occupata con l’Ucraina l’Europa si fosse dimenticata di noi? Beh, vi sbagliavate. Perché con la premura che ben conosciamo Bruxelles ha deciso di inviarci le sue raccomandazioni, ricordandoci i guai delle nostra economia e indicandoci la via per risolverli. In breve, la ricetta della Commissione Ue è la stessa di sempre, cioè dai tempi di Rigor Monti: più tasse. Chi pensava che bastasse la presenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi per rassicurare i falchi europei purtroppo rischia di doversi ricredere in tempi stretti, perché l’Unione pretende che l’Italia vari il disegno di legge Concorrenza così come è stato disegnato dal governo e reclama a gran voce la riforma del catasto, ossia una stangata sulla casa.

Anticipate dal duplex Repubblica-Stampa(non a caso dello stesso editore), le raccomandazioni di Bruxelles somigliano più a un diktat: o fate quel che chiediamo oppure vi tagliamo i viveri, vale a dire i fondi del Recovery plan. A esplicitare la minaccia ci ha pensato direttamente Er moviola, al secolo Paolo Gentiloni, ex presidente del Consiglio per grazia ricevuta da Matteo Renzi, e attuale Commissario europeo con delega all’economia per grazia di Giuseppe Conte e compagni. In un’intervista al quotidiano sabaudo diretto da Massimo Giannini, il premier nominato con la missione di impedire agli italiani di votare non ha usato mezze parole, rivelandosi insolitamente loquace: l’economia mondiale va verso la recessione e l’Italia deve decidersi ad affrontare i suoi problemi, perché è finito il tempo del sostegno universale. Il messaggio non lascia spazio a dubbi: se non ci saranno le riforme, l’Europa chiuderà i rubinetti. E per chi non fosse in grado di intuirle da solo, le misure che la Ue pretende sono esplicitate sul giornale gemello diretto da Maurizio Molinari. Le raccomandazioni europee prevedono un taglio della spesa corrente, una riduzione credibile del debito pubblico, investimenti per la transizione verde e digitale, più una revisione delle aliquote marginali, con allineamento dei valori catastali ai valori di mercato.

In pratica si tratterebbe di un suicidio assistito dall’Europa, la quale si incaricherebbe di aiutarci a completare l’opera avviata 11 anni fa dall’ex rettore della Bocconi e dalla quale non ci siamo ancora ripresi. Con la formula apparentemente asettica dell’allineamento dei valori delle case a quelle di mercato l’Unione intende che si devono tassare gli immobili, attuando cioè una patrimoniale sul bene che accomuna gli italiani. Quali siano le conseguenze le abbiamo già misurate con Mario Monti, quando grazie alla stangata sulla casa il mercato crollò, gli investimenti immobiliari si bloccarono e un pezzo importante di Pil andò a farsi benedire, frenando la ripresa italiana. Per i proprietari di immobili la riforma del catasto sarebbe una doppia beffa, perché mentre le rate dei mutui salgono a causa dell’inflazione e il bonus del 110 per cento per molti si sta rivelando un rebus, si ritroverebbero con appartamenti tartassati dal Fisco e, come è facile immaginare, con un mercato delle compravendite in contrazione.

Non meno devastante il disegno di legge Concorrenza reclamato dalla Ue, che, come ha spiegato su queste pagine Giulio Tremonti, in altri Paesi è stato disinnescato, ma che in Italia con il ricatto del debito pubblico rischia di spalancare le porte alla concorrenza di operatori stranieri, svendendo una parte vitale per l’economia del Paese.

Per non parlare poi della transizione ecologica, che per molte aziende minaccia di trasformarsi in un aggravio di spesa, richiedendo investimenti che certo si fa fatica a considerare semplici in un momento in cui con la guerra in Ucraina tutto si complica, a cominciare dai costi dell’energia per finire al rincaro delle materie prime dovuto al blocco dei porti sia in Cina sia nel Mar Nero.

Forse qualcuno immagina che per attuare le richieste che arrivano da Bruxelles ci sia tempo, ma così non è, perché l’Unione vuole tutto e subito, nonostante il conflitto in corso. Il che non è una nostra previsione, ma le dichiarazioni rilasciate ieri pomeriggio da Frans Timmermans, vice presidente vicario della Commissione europea e commissario per il clima, il quale, incurante degli sconvolgimenti geopolitici in corso, ieri si è fatto intervistare da Lucia Annunziata per comunicare che i «tempi sono strettissimi». Tradotto: Draghi o non Draghi, abbiamo la pistola alla tempia e a puntarcela sono quei simpatici signori che ci chiedono di inviare armi all’Ucraina.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

22 Maggio 2022 – Redazione

“Come ti creo uno stigma in sei piccole parole. Ci siamo già passati con HIV/AIDS che ha ucciso persone di ogni orientamento sessuale. Però non siamo più negli anni ‘80 e la lezione dovremmo averla imparata. Professor Bassetti, per favore, se possibile evitiamo. Grazie”.

Così Ivan Scalfarotto di Iv commentando via twitter le parole di Matteo Bassetti sui primi contagi da vaiolo delle scimmie in Italia da ‘cluster gay’.  (Adnkronos)

Cluster gay

Secondo le stime dell’infettivologo del San Martino di Genova “sono già segnalati decine di casi in Europa: 14 in Portogallo, 9 in UK e 7 in Spagna“. Al momento i casi registrati, “sono stati riscontrati tra uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, configurando una probabile trasmissione all’interno della comunità”.

L’Ecdc”, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, “ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa l’Istituto superiore di sanità. Inoltre, l’Iss ha costituito una task force composta da esperti del settore e ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesseal fine di monitorare continuamente la situazione nazionale”. Lo sottolinea l’Istituto superiore di sanità in una nota.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

22 Maggio 2022 – Redazione

Matteo Salvini, leader della Lega, si trova a meraviglia nel governo Draghi, sia con gli ex compagni dell’ex governo giallo-verde sia con i piddini: gli avversari di sempre.
Tuttavia, a margine dell’assemblea regionale a Milano per Fontana presidente, non poteva  mancare la boutade del “capitano”, in modo da rendere vivo il teatrino della politica italiana: «Mi sembra che se c’è qualcuno che mette a rischio il buon lavoro della maggioranza del governo è il Pd con Zan e la legge elettorale e i Cinquestelle con i loro assurdi no ai termovalorizzatori».

«Sono preoccupato per due cose per la vita del Governo» ha spiegato Salvini: «Una è il no dei Cinquestelle ai termovalorizzatori a Roma come in Liguria. Pensare di mettere a rischio il governo e di farlo cadere lasciando la ‘monnezza’ per strada a Roma è qualcosa di assolutamente privo di senso. I rifiuti devono essere energia. Ci manca energia, trasformiamoli in energia, ricchezza e ambiente pulito e loro dicono no». Il secondo punto è il Pd che, «con l’ingorgo dei lavori parlamentari, insiste sul ddl Zan e sulla riforma della legge elettorale».

Poi un passaggio anche sulla guerra. «Se vogliamo portare intorno al tavolo Ucraina e Russia dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili. Spero che nessuno pensi di mandare armi e contare i morti per altri mesi e di conseguenza chiudere le fabbriche italiane», ha fatto sapere colui che fa parte del governo che manda armi in Ucraina e al battaglione neonazista Azov.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

20 Maggio 2022 – Redazione

PRO MEMORIA PER LE MENTI LABILI

Scrive la Dott.ssa Patrizia Montenegro PHD in Neurochirurgia presso la John Hopinks University:

<<Tra tutti i vaccini che ho visto in vita mia (difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia, parotite, varicella, epatite, meningite e tubercolosi), non ho mai visto un vaccino che mi costringa a indossare una mascherina e mantenere la distanza sociale, anche quando sei completamente vaccinato…
Non avevo mai sentito parlare di un vaccino che diffonda il virus anche dopo la vaccinazione.
Non avevo mai sentito parlare di ricompense, sconti, incentivi per vaccinarsi.
Non ho mai visto discriminazioni per coloro che non l’hanno fatto. Se non sei stato vaccinato, nessuno ha cercato di farti sentire una persona cattiva.
Non ho mai visto un vaccino che minacci le relazioni tra familiari, colleghi e amici.
Non ho mai visto un vaccino usato per minacciare i mezzi di sussistenza, il lavoro o la scuola.
Non ho mai visto un vaccino che permettesse a un dodicenne di ignorare il consenso dei genitori.
Dopo tutti i vaccini che ho elencato sopra, non ho mai visto un vaccino come questo, che discrimina, divide e giudica la società così com’è. E mentre il tessuto sociale si stringe…
È un vaccino potente! Fa tutte queste cose tranne l’IMMUNIZZAZIONE.
Se abbiamo ancora bisogno di un’iniezione di richiamo dopo essere stati completamente vaccinati e dobbiamo ancora ottenere un test negativo dopo essere stati completamente vaccinati, e dobbiamo ancora indossare una maschera dopo essere stati completamente vaccinati e dobbiamo ancora essere ricoverati in ospedale dopo essere stati completamente vaccinati , probabilmente arriverà il momento di ammettere che siamo stati completamente ingannati>>.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

19 Maggio 2022 – Redazione – di Valeria Casolaro – L’Indipendente

Fino al 27 maggio numerose tra le spiagge naturalisticamente più pregevoli delle coste sarde saranno ostaggio delle esercitazioni militari della Nato, che vedranno 65 mezzi navali e aerei (sottomarini compresi) provenienti da 7 Paesi dell’Alleanza atlantica allenarsi a fare la guerra. Saranno 4 mila i gli uomini che prenderanno parte all’”assedio” dell’isola. I cittadini sardi hanno deciso di non sottostare a tale imposizione, giunta senza alcun preavviso agli inizi della stagione turistica, e hanno lanciato sulla piattaforma change.org una petizione per dire di no alle esercitazioni militari e “bloccare questa e future iniziative”.

Il titolo della petizione è eloquente di per sé: Mai più esercitazioni militari nelle coste sarde. I cittadini, infatti, sottolineano come siano già tre i poligoni presenti sul territorio sardo: Quirra-San Lorenzo, Capo Frasca e Teulada. Nonostante ciò si è deciso di svolgere le esercitazioni dell’Alleanza in 17 aree marittime, alcune delle quali mai coinvolte in operazioni militari e conosciute in tutto il mondo per la loro bellezza. Tra queste vi sono Porto Pino, il Poetto e Teulada. L’operazione “Mare Aperto” impedirà quindi “il transito, la sosta, la pesca, la balneazione e le immersioni” fino al 27 maggio. A preoccupare i cittadini sono soprattutto i rischi di danni ingenti all’ambiente: le esercitazioni rischiano infatti di essere “distruttive e devastanti” per il patrimonio naturalistico e paesaggistico della zona, “messo a dura prova per il diletto delle forze militari della Nato”.

La petizione fa appello alla Regione Sardegna affinché “si faccia portavoce nei confronti del Ministero della Difesa Italiana per bloccare questa e future iniziative militari”. Intanto, per il 22 maggio è prevista una manifestazione di protesta a Capo Teulada, già organizzata da alcune settimane per contestare l’occupazione militare della Sardegna.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale