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‘Rivoluzione’

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VOGLIAMO RICORDARE SOLIDARNOSC: LE PROTESTE DEI LAVORATORI PORTUALI DI DANZICA PORTARONO ALLA CADUTA DEL REGIME COMUNISTA IN POLONIA.

Questa storia si ripeterà? Il regime sanitario del banchiere Mario Draghi, la dittatura neocomunista dei finanzieri capitalisti di cui è degno rappresentante, sta affrontando problemi enormi dal nord al sud della penisola. 

Il porto di Trieste ha lanciato uno sciopero contro il Green Pass, il porto di Ancona ha risposto sostenendo lo sciopero, e il porto della Liguria, tra cui il Gran Porto di Genova e altri, Gioia Tauro, Civitavecchia alle porte di Roma: il blocco dei porti porta a gravi disagi nella logistica, i camion non possono né caricare né scaricare merci, ci sono enormi ingorghi dai camion. 

TRIESTE

La categoria dei portuali non è l’unica sull’orlo della guerra. Forti proteste anche davanti alle fabbriche di Torino. 

Solo in questo Paese devi pagare il lavoro, sono qui da trentadue anni e stamattina non posso entrare perché non sono vaccinato, ci privano della nostra libertà”, dice un dipendente Fiat Avio di Rivalta Torinese, che dall’alba ha sfidato l’obbligatorio “Green Pass” con decine di persone al gate 10 dell’impianto aerospaziale. 

Il lavoro è un nostro diritto, (siamo per) test gratuiti”, afferma il manifesto dei lavoratori.

Ci sono alcune persone vaccinate qui tra noi”, spiegano i manifestanti, “ma non crediamo più in questo governo. I cittadini sono infastiditi, la violenza non può mai essere giustificata, non si può più vivere così. Il governo ha violato i fondamenti dei diritti umani e delle libertà: l’articolo 1 della Costituzione, dimenticando persino che le persone sopravvivono grazie al lavoro». 

Camionisti, altri lavoratori, semplici cittadini, molti studenti hanno aderito alla protesta ovunque: a Firenze, Torino, Milano, in tribunale, all’università e nella sede della televisione di Stato La Rai, nei piccoli centri e nella capitale di Roma, a il Circo Massimo. Prefetture e polizia sono sempre in allerta.

Manifestazioni anti-pass verde si svolgono davanti agli “ingressi aziendali” e “presso aeroporti, porti, incroci, autostrade e ferrovie, volte a creare disagi che potrebbero interferire con le regolari attività di manutenzione e produzione”, il ministero della Pubblica sicurezza. 

Occhi puntati sui lavoratori del porto di Trieste, che hanno bocciato l’offerta del governo di test gratuiti per loro: il 40% dei 950 dipendenti non è vaccinato, e da oggi bloccheranno il porto fino a quando non saranno annullati i pass per la sanificazione.

Intanto Trasportiunito, l’Associazione Nazionale Trasportatori Italiani, annuncia che “circa 80.000 autisti di camion e altri mezzi, distribuiti in 98.000 aziende, non vengono a lavorare”. 

I sindacati dei trasporti stanno compilando statistiche che, se confermate, paralizzerebbero interi settori, non solo la logistica. Il “pass verde” porterà al disastro economico, dice il sindacato Serviziounito. 

I costi più elevati saranno associati a una minore produttività nel settore dei trasporti, a causa della sospensione dal lavoro degli autisti. Non possono essere sostituiti per mancanza di personale. Può anche portare a “ritardi di consegna, che sono circa 320.000 ore al giorno in più rispetto alla tariffa giornaliera”.

Dal canto suo, il sindacato Coldiretti sottolinea che “poiché in Italia l’85% del traffico commerciale avviene su gomma, fermare camion e autocarri mette a rischio i costi degli italiani. Soprattutto per i prodotti più deperibili come latte, frutta e verdura, che non possono raggiungere gli scaffali del mercato». 

Un’altra situazione critica è la situazione con i trasporti pubblici, dove la percentuale di dipendenti non vaccinati varia dal 10 al 20 percento. 

Anche il settore agricolo sarà interessato da questa legge: le attività agricole sono stagionali e non possono essere fermate, e nei campi ci sono almeno 100.000 lavoratori agricoli non vaccinati.

Il sindacato Nuova Unione Carabinieri (Nsc) condanna che i soldati senza permesso medico siano costretti a lasciare la caserma. Come si legge sulla pagina del sindacato su Facebook, è stato ordinato «a tutti i carabinieri appostati in caserma, di lasciare il dormitorio, se non hanno il “pass verde” a mezzanotte» (chissà se lasciano il caserma con le armi ?? smile8.gif) 

“Il Comando Centrale avrebbe ordinato a chi occupava le stanze di andarsene, paragonando l’alloggio a un posto di lavoro, aggiunge il sindacato, sottolineando che “nessun decreto ha mai imposto un’azione che non abbia precedenti nella storia dei militari .”

Ai “carabinieri” si sono aggiunti circa 7000 poliziotti non vaccinati. Le forze dell’ordine, che il governo, tuttavia, deve imporre il loro pass sanitario. 

Per la prima volta nella storia anche l’Aeronautica Militare si è opposta al Green Pass: il 

Siam (Unione Aeronautica Militare) ha annunciato venerdì 15 ottobre 2021, alle ore 07:00, il primo storico “sit-down” della storia dell’aviazione davanti delle griglie d’ingresso militari.Le basi di Sigonella si opponevano all’esigenza di un pass verde “a pagamento”.

Se oggi il capo del governo italiano Draghi, ex numero uno della Banca Centrale Europea, “una delle figure più influenti nella governance globale, al servizio del “big reset””, ricorda al blog “post degli strateghi”, pare, non voglia fare concessioni, poi domani sarà ad alto rischio, cosa che potrebbe privarlo della croce del ministro: in Italia sono appena iniziati disordini sociali e scioperi anti-Green Pass…

Fonte: Media Press Information

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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https://cataniacreattiva.it/la-rivoluzione-italiana/

(di Monica Tomasello,CataniaCreAttiva.it)

La “rivoluzione” parte, ancora una volta come storia insegna, dal Sud!

Si moltiplicano le iniziative dell’associazione Arca dell’Alleanza Ct contro la dittatura sanitaria, in un clima di unione e collaborazione che vede presenti, anche dall’estero, in particolare dalla Francia, numerose realtà perseguenti i medesimi fini di “lotta” per la riconquista dei valori della democrazia e della dignità umana.

L’ultima di queste iniziative si è svolta mercoledì 11 agosto: in occasione del prossimo rientro a scuola si è infatti tenuta una riunione dell’ Arca dell’Alleanza alla quale erano presenti, insieme a soci e simpatizzanti, diversi docenti, studenti, genitori degli studenti, personale scolastico a vario titolo, medici e personale sanitario, avvocati, ecc., al fine di organizzare una “resistenza” pacifica ma decisiva.

Sono intervenuti: 

– Ing. Nico Tarantino, Pres. e fondatore dell’associazione Arca dell’Alleanza, responsabile regionale FISI, Federazione Italiana Sindacati Interconfederati.

– Dott. Nunzio Bonaventura, psicologo e psichiatra, autore della Systems Equilibrium Trichromatic Theory

– Dott. Andrea Giuffrida, esperto di Geo-Politica e Marketing aziendale, talent-manager, organizzatore di eventi

– Dott. Franco D’Urso, pediatra, medico per le cure domiciliari Covid19 

– Dott.ssa Lucia Giuliano, specialista in reumatologia e medicina estetica

– Dott. Salvo Centamore 

– Dott.ssa Monica Tomasello, ex docente di diritto ed economia, di CataniaCreAttiva.it

Catania

– Marco Munari, maestro di arti marziali

– personale scolastico

– personale sanitario

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https://rumble.com/vl86vf-riunione-arca-dellalleanza-ct-dell11-agosto-2021.html

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