Modena, il figlio deve essere operato. I genitori: «Vogliamo solo trasfusioni di sangue no vax» 

07 Febbraio 2022 – Finte: Margherita Montanari (Corriere.it-Bologna)

Un bimbo deve subire un delicato intervento chirurgico al cuore all’ospedale Sant’Orsola di Bologna ma la famiglia, del Modenese, è «no vax» e rifiuta trasfusioni di sangue da donatori vaccinati contro il Covid-19.

La storia

Da una parte, una famiglia no vax modenese, che esige per il proprio figlio una trasfusione di sangue esclusivamente da persone non vaccinate, dall’altra l’ospedale Sant’Orsola di Bologna e il centro trasfusionale, decisi a non assecondare tale richiesta. Sarà il giudice tutelare a decidere su questo caso delicato, che ruota attorno a un bambino in attesa di un intervento chirurgico al cuore. La vicenda risale a qualche settimana fa. Una famiglia modenese, il cui figlio è in cura all’Ospedale Sant’Orsola – una delle eccellenze del panorama nazionale – ha fatto sapere ai medici di non esser disposta ad accettare per il piccolo una trasfusione da donatori già sottoposti alla profilassi antiCovid. Ha richiesto quindi che fosse utilizzato sangue donato da persone non vaccinate. 

L’OSPEDALE

L’ospedale, in accordo con il centro trasfusionale felsineo, ha negato ai genitori questa eventualità. Non sono bastati i chiarimenti dei medici a placare le convinzioni dei genitori. E così dalle parole sono passati agli avvocati: per ottenere quanto richiesto, la famiglia del bambino ha scelto di proseguire per vie legali, al punto che un giudice tutelare deciderà se dar ragione a lei o al Sant’Orsola e al centro trasfusionale bolognese. Nel frattempo i genitori del piccolo si sono mossi per dimostrare al giudice che ci sono molte persone non vaccinate disposte a rispondere al loro appello e a donare sangue no vax per il figlio. In totale, hanno reperito 40 volontari (di cui comunque non è accertata la compatibilità con il gruppo sanguigno del bambino).

Il giudice

La famiglia modenese, chiede che venga destinato al proprio figlio solo sangue di persone che non si siano sottoposte alla profilassi. Una difficile questione su cui in giornata è chiamato ad esprimersi il giudice tutelare di Bologna. Potrà prendersi più tempo per approfondire la questione. Se invece deciderà, potrà stabilire di accettare la lista dei 40 no vax proposta dalla famiglia oppure di dar ragione al no dell’Ospedale e del centro di trasfusione. In questa eventualità, non è escluso che la famiglia del bambino possa decidere di abbandonare il centro di cura, rivolgendosi a strutture che accettino di eseguir l’intervento chirurgico alle condizioni richieste.