La Gran Bretagna manda indietro i profughi ucraini. Boris Johnson: «Siamo generosi ma…» 

08 Marzo 2022 – Redazione

La Gran Bretagna ha respinto circa 300 cittadini ucraini che cercavano di raggiungere il Paese dal porto francese di Calais. Lo riferisce la BBC. Sono 589 i profughi arrivati dall’inizio della guerra a Calais, secondo quanto riferito dalle autorità prefettizie locali: di questi, 286 sono stati respinti dalla Gran Bretagna.

Alcuni cittadini ucraini a Calais hanno raccontato alla BBC di aspettare da una settimana l’ottenimento di un visto secondo lo schema di ricongiungimento familiare previsto dalla Gran Bretagna. Sono 17.700 gli ucraini che hanno fatto richiesta di visto a Londra ma sono solo 300 quelli che finora lo hanno ottenuto. Ieri il premier britannico Boris Johnson ha affermato che la Gran Bretagna è «un Paese molto generoso» ma che vuole mantenere il controllo sugli arrivi.

Nei confronti dei profughi ucraini, la linea del governo di Boris Johnson sinora è stata più restrittiva di molti altri Paesi europei, Italia inclusa, che ha accolto o accettato l’arrivo di quasi 12mila rifugiati. Questo perché Londra per ora ha permesso l’arrivo di profughi solo se parenti di cittadini ucraini già regolarmente residenti Oltremanica e non persone in fuga senza un legame con qualcuno che vive nel Regno Unito.

Boris Johnson ha sottolineato che, in ogni caso, per i profighi non ci sarà un liberi tutti, e che “ci saranno controlli e una selezione”.

Il partito conservatore è spaccato. Tra quelli, come Sir Edward Leigh, che sostengono come “la mia circoscrizione elettorale abbia già dato per quanto riguarda l’immigrazione dei Paesi dell’Est e bisogna stare attenti alla coesione sociale”, alla deputata tory Caroline Nokes che invece chiede di attivare subito, e senza filtri, trasporti “Ukrainetransport”, ispirati a quelli che salvarono migliaia di bambini ebrei che, sui treni “Kindertransport”, riuscirono a fuggire in Regno Unito dalla Germania di Hiter.