“Cancerogena”. E Pfizer ritira la pillola per la pressione

26 Aprile 2022 – Redazione

La pillola per la pressione sarebbe cancerogena. Il problema riguarderebbe cinque lotti distribuiti tra Stati Uniti e Porto Rico. Pfizer, la nota azienda conosciuta in tutto il pianeta per aver prodotto il vaccino contro il Covid, ha ritirato il farmaco “Accupril” dal mercato. Come rivelato dalla stessa azienda, le compresse potrebbero contenere una sostanza che se assunta in maniera assidua potrebbe essere pericolosa per la salute dell’uomo o addirittura provocare il cancro.

Secondo una ricerca effettuata, all’interno del medicinale sarebbe stata trovata della nitrosamina. Tale composto in quantità elevate può essere nocivo. Come ribadito, però, dallo stesso produttore, se non preso in dosi massicce, non ha alcun effetto particolare. Non a caso, come viene specificato in una nota diffusa, è comune anche “nell’acqua e negli alimenti, compresi salumi, grigliate, latticini e verdure”.

Allo stesso modo, a scopo preventivo, il gigante dell’industria farmaceutica americano ha provveduto a tutelarsi, ritirando dal mercato i lotti oggetto di discussione. Si tratterebbe di una decisione volontaria e non di un’imposizione arrivata dalle autorità sanitarie competenti. Nonostante ciò, negli Stati Uniti e a Porto Rico, laddove sarebbero stati diffusi i campioni considerati pericolosi, è stata fatta circolare un’informativa in cui si avvertono i medici e i farmacisti che hanno gestito le spedizioni di Accupril a mettersi in contatto con Pfizer.

Al momento sembrerebbe non ci sia stato alcun incidente, né segnalazione. Nell’assunzione immediata della pillola non ci sarebbero rischi. Ecco perché l’obiettivo è di fare in modo che le persone non utilizzino quei prodotti ritenuti cancerogeni in modo prolungato. Per tale ragione, nel giro di pochissimo tempo, è partita da parte di Pfizer una vera e propria campagna di comunicazione. Il fine è spiegare che non c’è ragione di creare particolari allarmismi.

Allo stesso tempo, però, si intende esortare quelle persone che in America hanno problemi di ipertensione e che utilizzano le compresse ogni giorno a rivolgersi a chi di dovere per capire se la pillola possa rappresentare un beneficio o col tempo diventare un pericolo a causa della sostanza che potrebbe essere contenuta al suo interno. Un problema, comunque, che non riguarda Italia ed Europa, dove i comuni utilizzatori della compressa possono dormire sogni tranquilli.

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