Covid, 19 milioni di italiani resistono ancora al ricatto vaccinale

18 Maggio 2022 – Redazione

Dall’inizio della campagna vaccinale imposta contro ogni evidenza di efficacia scientifica in Italia, i dati in merito alla percentuale di chi aveva ricevuto la prima dose, la seconda, o di chi aveva completato il ciclo è stato sempre un balletto di cifre.

Qualcuno riportava numeri, qualcun altro percentuali, chi faceva selezione in base alle fasce d’età, altri riportavano dati sparati a casaccio in tv dalla viro-star di turno, che presenziava il salotto televisivo del giorno: qualcuno ha azzardato cifre che ipotizzavano  il 90% della popolazione inoculata.

Tutto è sempre sembrato costruito ad arte per non farci mai capire quale fosse la realtà dei fatti , quanti, in effetti,  avessero subito il trattamento sanitario sperimentale anticovid.

Una cosa sembra chiara però: se fino a qualche mese fa non si sentiva parlare di altro, adesso con la situazione geopolitica in primo piano, vaccini e covid sembrano non interessare più di tanto gli italiani, preoccupati più dalle conseguenze economiche, e non solo, che dovranno affrontare a causa delle scelte esageratamente schierate del nostro governo rispetto alle sanzioni alla Federazione Russa.

Ma c’è chi pensa a tenere alto il livello di terrore sanitario – dopotutto ci hanno messo più di due anni a infonderlo così profondamente- tra la gente, lanciando l’allarme: 19 milioni di italiani  non hanno ancora completato il ciclo vaccinale o non hanno fatto neppure la prima dose.

Il report ufficiale del Governo mostra come gli italiani abbiano aderito, quasi in maniera unanime alla somministrazione della prima dose, e oltre il 90% sopra i 12 anni abbia completato il ciclo.

Nonostante questi numeri plebiscitari, il tasso di positività, oggi, è del 13,3%, con 44.489 casi e 148 morti.

Numeri non certo bassi, vista la percentuale di inoculati, che non avvalorano ne la tesi che vaccinarsi aiuti a contenere il contagio, ne che possa aiutare a salvarsi la vita: i dati infatti sono evidentemente avvicinabili, come più volte detto, a quelli pre vaccino, oppure a quelli dei Paesi in cui a campagna vaccinale non ha avuto la massiccia adesione che ha avuto in Italia.

Il numero che invece dovrebbe impressionare chi legge è quello di coloro che hanno rifiutato di piegarsi al ricatto sociale del green pass: ben 19 milioni di italiani hanno resistito, privandosi della libertà di circolare liberamente, di entrare in ospedali, vedendosi recapitare multe da centinaia di euro o perdendo il posto di lavoro.

A tutti questi “no vax” verrà sicuramente addossata la responsabilità della propagazione del virus, della nascita di una variante, la responsabilità di non volere un Paese sicuro: fa quasi comodo, se ci pensate, che questi 19 milioni di italiani esitano altrimenti chi sarebbe potuto essere il capro espiatorio di un cosi enorme , evidente mastodontico fallimento?

A fare da contrappeso ci sono quelli che sono disposti, pur di non rischiare di passare da no-vax, a farsi iniettare nel sangue qualsiasi cosa, continuano a indossare mascherine anche all’aperto, contro ogni logica, contro ogni evidenza:  un po forse per paura, un po per ingenuità, ma anche per non rischiare di perdere quello straccio di immagine sociale, o magari quei pochi vantaggi, che invece dovrebbero essere diritti, rimanendo sotto scacco di pochi “rappresentanti” di governo, non eletti da nessuno, a loro volta sotto scacco dei “very” Big che controllano davvero il sistema.

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