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03 Febbraio 2022 – Redazione Co.Te.Li

Le balle sul virus e sulla sua gestione stanno venendo a galla. Una a una. E presto qualcuno dovrà renderne conto. Soprattutto alle vittime dirette e indirette di questa follia. Negli ultimi mesi, il microbiologo Andrea Crisanti ha iniziato ad esempio a rivelarne alcune, svelando dei retroscena che noi proviamo a raccontare da mesi passando per sovversivi e no vax. Se lo fanno i televirologi, però, allora va bene e su certi argomenti ci si può anche iniziare a ragionare. La folgorazione e conversione di Matteo Bassetti è un altro caso esemplare. Nel corso della trasmissione “L’aria che tira”, in onda nella mattinata di mercoledì 2 febbraio 2022 e condotta da Myrta Merlino, Crisanti ha interpretato gli ultimi dati disponibili, lanciando quella che per molti è stata una vera bomba. Ma era semplicemente la verità, arcinota ma nascosta dai Telegiornali unici del governo: “I 437 morti di ieri ci ricordano una cosa, ovvero che sono per la maggior parte persone vaccinate”. 

Ha spiegato Crisanti: “Perché le persone che muoiono in terapia intensiva non vaccinati saranno 20 o 30 al giorno – prosegue il microbiologo -. E questo si è visto anche dai dati che ha mostrato l’ISS pochi giorni fa. La maggior parte dei decessi sono persone vaccinate e vulnerabili”, ribadisce ancora una volta. Come scrive Byoblu, riaffiorano così alla mente le conferenze stampa in cui il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno dichiarato che “due terzi delle terapie intensive” fossero occupati da pazienti non vaccinati. Una fake news? 

La conduttrice vira poi il discorso sulle mascherine ffp2, con un altro attacco di Crisanti alla decisione del governo sulla proroga dell’obbligo all’aperto: “Non penso che le mascherine all’aperto abbiano un grande impatto”, commenta. La decisione presa lunedì 31 gennaio in sede del Consiglio dei ministri e che ha previsto la proroga dell’obbligo di mascherina all’aperto sarebbe quindi una scelta politica, piuttosto che sanitaria? Ma le rivelazioni di Crisanti non si fermano qui. 

La Merlino incalza il professore riguardo il Green Pass senza scadenza per chi ha effettuato la terza dose. “La decisione è conseguenza della mancata trasparenza dei dati dei trial clinici. Noi lo dovremmo sapere a questo punto se la terza dose è protettiva o meno. Perché le case farmaceutiche dovrebbero avere i dati”, afferma Crisanti. “E quindi non lo sappiamo al momento?”, chiede una Merlino quasi sorpresa. “Non lo sappiamo, è evidente”, replica il microbiologo. Ecco in mano a chi siamo.

ECCO LA VIDEO/INTERVISTA ⤵️

https://www.la7.it/laria-che-tira/video/covid-la-previsione-di-crisanti-tra-tre-settimane-avremo-un-numero-di-casi-accettabile-non-mandiamo-02-02-2022-421260

Fonte: Il Paragone

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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14 Gennaio 2022

CARISSIMI POLIZIOTTI, DOPO QUEST’ULTIMA USCITA DEL MINISTRO LAMORGESE, NON AVETE ANCORA CAPITO DA CHE PARTE STARE? SVEGLIATEVI E VENITE DALLA PARTE DEL POPOLO CONSAPEVOLE. SIAMO DI FRONTE AI MINISTRI PIÙ NEUROLOGICAMENTE FULMINATI DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA! DOPO IL MOVIMENTO ONDULATORIO DEL FURGONE DI PIAZZA DEL POPOLO DEL 9 OTTOBRE SCORSO, CI MANCAVANO LE MASCHERINE ROSA!!!!!😂😂😂😂😂😂 TOC…TOC…C’È ANCORA VITA NEI VOSTRI CERVELLI?!

Marzia MC Chiocchi

“Ci è sembrato doveroso scrivere al Capo della Polizia, Lamberto Giannini, poiché in alcune province sono arrivate forniture di Ffp2 di colore rosa. In questo momento in cui, l’uso dei suddetti dispositivi è diventato obbligatorio, in molte più occasioni rispetto alle disposizioni del precedente decreto legge, ci è sembrato non decoroso per la divisa ricevere degli apparati di protezione come quelli giunti in alcune province”. Così Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, che ha inviato una lettera al capo della Polizia per portare all’attenzione “l’inusuale” fornitura di mascherine Ffp2 di colore rosa che sta avvenendo in “numerose Questure, tra le quali Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia”. L’ennesimo scivolone del ministro Luciana Lamorgese, uno dei tanti, degli ultimi mesi.

Il problema – spiega in una nota – non nasce da un pregiudizio sul colore, ma dal fatto che l’uso dell’uniforme è regolamentato. Sulla base del giuramento fatto, è necessario anche che gli indumenti vengano portati con decoro e rispetto per l’Istituzione a cui si appartiene. Soprattutto in un momento storico, in cui la narrativa ci racconta di una crescente avversione nei confronti delle Forze dell’Ordine – prosegue Paoloni -, diventa necessario adottare sobrietà e rispetto per le divise indossate. Cose che devono far parte dell’ambito di chi è chiamato a far rispettare le regole. Diventa pertanto sconsigliato l’uso di accessori non idonei e che non rappresentano l’Amministrazione. Riteniamo pertanto che gli indumenti e gli accessori utilizzati debbano essere consoni e coerenti con la divisa, così come è sconsigliato utilizzare mascherine vistose o con ornamenti eccessivi e che non portino simboli di richiamo all’Istituzione”.

“Reputiamo dunque che colori che non siano coerenti con la divisa diano una parvenza di minore autorevolezza, sempre tenendo presente il particolare periodo storico e il pregiudizio che alcuni nutrono nei confronti delle Forze dell’Ordine”, sottolinea il segretario generale del Sap. Che, come anche scritto nella lettera, dice: “non si conoscono le ragioni sottese all’acquisto di mascherine di un colore che dovrebbe apparire prima facie non consono alla nostra Amministrazione e suscita perplessità la scelta di approvare tale acquisto”. Il Sap chiede così “un immediato intervento volto ad assicurare che i colleghi prestino servizio con mascherine di un colore diverso (bianche, azzurre, blu o nere) e comunque coerenti con l’uniforme della Polizia di Stato evitando dispositivi di altri colori o con eventuali decorazioni da ritenere assolutamente inopportuni soprattutto se acquistati e forniti dall’Amministrazione”.

“Con la presente – scrive il Sap al capo della polizia, il prefetto Lamberto Giannini portiamo alla Sua attenzione l’inusuale fornitura di mascherine FFP2 di colore rosa che sta avvenendo in numerose Questure tra le quali Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia. Non si conoscono le ragioni sottese all’acquisto di mascherine di un colore che dovrebbe apparire prima facie non consono alla nostra Amministrazione e suscita perplessità la scelta di approvare tale acquisto”.

Secondo il sindacato, a quasi due anni dall’inizio della pandemia “risulta difficile immaginare difficoltà nell’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale che rappresentano, come noto, uno dei principali strumenti volti al contrasto della diffusione del virus. Appare altresì chiaro che la rilevanza delle funzioni svolte dalla polizia di Stato impone all’Amministrazione di preservare il decoro dei propri operatori, evitando che gli stessi siano comandati a svolgere attività istituzionale con dispositivi di protezione di un colore che risulta eccentrico rispetto all’uniforme e rischia di pregiudicare l’immagine dell’Istituzione”.

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29 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sull’estensione dell’uso del green pass e le quarantene. Le misure sono state discusse oggi nella riunione del Comitato tecnico scientifico e, dopo, nella cabina di regia Covid, prima di passare al Cdm. Le norme per modificare la quarantena erano state caldeggiate dai presidenti delle Regioni: il rischio, con l’aumento dei contagi, è che il Paese rimanga paralizzato, dicono i governatori.

Il parere del Cts è stato esaminato dalla cabina di regia a Palazzo Chigi presieduta da Mario Draghi sulla situazione Covid, per passare poi al Consiglio dei ministri convocato per le 19.30 e finito in tarda serata. Sul tavolo, secondo quanto viene riferito da diverse fonti, diverse misure, dall’estensione del Super Green pass alla modifica dei termini di quarantena.

SUPER GREEN PASS/1 – Per quanto riguarda il Super green pass a tutti i lavoratori, la misura non è passata in cabina di regia. Il ministro Giancarlo Giorgetti avrebbe detto che se si volesse estendere l’obbligo, di fatto un “obbligo vaccinale” per i lavoratori, lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventualiconseguenzeDubbi anche M5s: “Non siamo contrari all’obbligo di super Green pass, ma con raziocinio. Forse conviene ragionare sull’obbligo vaccinale“, avrebbe detto il ministro Stefano Patuanelli.

SUPER GREEN PASS/2 – Nel corso della cabina di regia, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, si è discussa la possibilità di estendere il Green Pass rafforzato a tipologie di attività attualmente non contemplate dalla normativa. Il Cdm ha approvato l’estensione del Super Green pass ai trasporti a lunga percorrenza, fiere eimpianti sci.

SUPER GREEN PASS ANCHE PER TPL – Il Green Pass Rafforzato sarà necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. È, secondo quanto si apprende, una delle misure contenute nel nuovo decreto Covid approvato dal Consiglio dei ministri.

QUARANTENA/1 – Sono state approvate tre categorie di quarantena. La prima include le persone con dose booster o con vaccinazione completa da meno di 120 giorni (4 mesi) che hanno avuto un contatto stretto con un positivo ma non hanno sintomi. Per loro non è più prevista la quarantena ma una forma di autosorveglianza e, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo Covid-19, l’effettuazione di un tampone con esito negativo.

QUARANTENA/2 – Per le persone in possesso del Green Pass rafforzato da oltre 120 giorni (4 mesi), la quarantena si riduce a 5 giorni dagliattuali 7 con un tampone con esito negativo al termine di questo periodo.Per i non vaccinati, continuano a essere in vigore le attuali regole (quarantena di 10 giorni).

Le regole in vigore fino ad adesso prevedevano, per i contatti “stretti” delle persone positive al virus, un periodo di isolamento di una settimana per chi è vaccinato contro il Covid e di 10 giorni per chi non lo è. Al termine del periodo stabilito, in entrambi i casi, occorre sottoporsi a tampone -rapido o molecolare- per verificare la positività. In caso negativo, finisce la quarantena.

SERVIZI ESSENZIALI – Nessun giorno di quarantena per chi è impiegato nei servizi essenziali ed è vaccinato con booster e viene a contatto con un positivo. Dovranno però obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2per circa una settimana. Sarebbe questo, a quanto si apprende, l’orientamento del Cts alla fine della riunione di oggi.

MASCHERINE FFP2 – Tra i temi affrontati anche quello dei prezzi calmierati per le mascherineFfp2, ora obbligatorie sui mezzi di trasporto pubblico, in cinema, teatri, musei, stadi, palestre e altri luoghi al chiuso, su cui il governo ha trovato l’intesa. Il prezzo potrebbe aggirarsi intorno a un euro. Secondo quanto si apprende alla fine del Consiglio dei ministri, il prezzo delle mascherine Ffp2 sarà calmierato: a sollevare il tema è stato il Pd ma si tratta di una proposta “condivisa”, della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale.

CAPIENZE STADI – Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti di governo, prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti sportivi all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.

OBBLIGO VACCINALE – Nel corso del Consiglio dei ministri i ministri di Forza Italia si sarebbero espressi in modo favorevole all’obbligo vaccinale. Anche il Pd sarebbe a favore dell’obbligo vaccinale ma intanto avrebbe chiesto l’estensione del Super green pass a tutte le attività (misura che non è stata approvata), come un incentivo a vaccinarsi, spiegano fonti Dem.

ALTRE MISURE A GENNAIO – Il Consiglio dei ministri ha approvato un primo blocco di misure e, spiegano fonti di governo, un prossimo Cdm(presumibilmente già nei primi giorni di gennaio) potrà adottare ulteriori misure per fermare l’aumento dei contagi.

La Conferenza delle Regioni, presieduta dal presidente Massimiliano Fedriga, preoccupata per il numero crescente di persone che – essendo entrate in contatto con conoscenti positivi – si ritrovano in quarantena, proponevano la modifica delle regole in vigore: ridurre – o cancellare – la quarantena obbligatoria per i contatti dei soggetti positivi al coronavirus, almeno per quelli vaccinati.

SCUOLA E QUARANTENA – Un’ulteriore proposta delle Regioni era quella di cancellare la quarantena per chi è vaccinato anche in ambito scolastico. Lo scopo è favorire il più possibile “la didattica in presenza anche nei casi in cui si registrassero delle positività nelle classi”, come spiega Raffaele Donini, coordinatore della commissione Salute in seno alla Conferenza delle Regioni e assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna.

VACCINI – Dopo i sanitari, gli insegnanti e le forze dell’ordine, si discute anche della previsione dell’obbligo vaccinale per altre categorie di lavoratori. Si pensa in particolare a chi opera a stretto contatto con il pubblico, come ad esempio i dipendenti pubblici.

Legato al tema dei vaccini è la possibile revisione del sistema del Green pass in Italia. Di fatto, come ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, si guarda all’ipotesi di introdurre il Super Green pass – ottenibile solo da chi è vaccinato con almeno due dosi contro il Covid o è già guarito dall’infezione – “per tutto il mondo del lavoro, pubblico, privato e autonomo”.  

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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21 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

ERA TUTTO PREVISTO, ANTICIPATO E SOTTOSCRITTO! MA IN QUANTI SONO STATI TACCIATI DI COMPLOTTISMO, DINANZI AD AFFERMAZIONI CHE ERANO LA SINTESI DI CHI AVEVA COMPRESO, DA SUBITO, QUALE FOSSE IL PIANO DEI GLOBALISTI!! ED ECCOCI A SNOCCIOLARE LA REALTÀ’INTUITA, PASSO DOPO PASSO, COME I TANTI GRANÌ DI UN ROSARIO, CHE DOVREMMO OGNI GIORNO REIMPARARE A RECITARE, IN QUANTO STRUMENTO SALVIFICO DEL NOSTRO CREDO, TRATTANDOSI DELLACORONA DI ROSE OFFERTA IN DONO ALLA MADONNA, IN OPPOSIZIONE ALL’ALTRA TRISTE CORONA…DEL VIRUS!!!

Marzia MC Chiocchi

ECCO LA NOTIZIA ⤵️

Tampone per gli operatori sanitari ogni dieci giorni, per intercettare eventuali positività, e obbligo di mascherina all’aperto per tutti i cittadini a partire dal 23 dicembre. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal presidente della Regione LazioNicola Zingaretti. L’obbligo di mascherine è disposto su tutto il territorio regionale nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata. Sempre per un mese è disposto l’aumento della frequenza dello screening del personale sanitario e sociosanitario operante nelle strutture sanitarie, pubbliche e private prevedendo l’esecuzione di un test con periodicità non superiore ai 10 giorni, al fine di intercettare tempestivamente eventuali casi positivi”.

Zingaretti ha dichiarato In entrambi i casi si tratta di una misura precauzionale ma essenziale per la salvaguardia della nostra salute e quella dei nostri cari in un momento come questo. Anche questa volta stiamo tenendo alta la guardia e come in passato stiamo anticipando il virus. Esenti dall’obbligo i bambini sotto i sei anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e chi si trova in svolgimento di attività motorie e/o sportive.

Nrl frattempo anche la Regione Veneto ha preso nuove decisioni. Da lunedì 20 Dicembre (ieri) è entrata in zona gialla e Il Governatore Luca Zaia ha disposto che, gli operatori sanitari e socio-sanitari: dovranno sottoporsi al tampone, nonostante la vaccinazione (la categoria è già alla terza dose).

Inoltre, anche in Veneto, è stato introdotto l’obbligo di mascherina all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità, e sono stati invitati gli Enti locali ad adottare misure atte ad evitare assembramenti nei luoghi pubblici.

NON CI SONO COMPLOTTISTI, MA LUNGIMIRANTI! E SE DAREMO RETTA ALL’INTUITO E ALLA NOSTRA SAGACIA, RIUSCIREMO AD ANTICIPARE LE AZIONI DEI LIQUIDATORI DEL NOSTRO PAESE, MESSO DA LORO IN SVENDITA, E FAREMO “TANA PER TUTTI”.

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di Marilena Messina

Mi reco spesso per motivi professionali in Svizzera

In questo travagliato periodo di regole assurde e restrizioni varie, ho da sempre notato una certa differenza di atteggiamento da parte del popolo svizzero e della sua politica, rispetto a quella italiana.

Il sistema politico elvetico si basa sul federalismo e la democrazia diretta (referendum popolari), che attribuiscono ampia autonomia ai 26 cantoni rispetto alla Confederazione.

In questo periodo, infatti, all’interno degli stessi cantoni sono esistite regolamentazioni diverse e misure differenziate. In generale quello svizzero è un popolo molto libero che da sempre mal digerisce imposizioni.

Le mascherine, ad esempio, sono diventate obbligatorie solo in alcune circostanze e luoghi al chiuso, mal tollerate all’aperto anche se in aree di affollamento, come il lungolago, le zone turistiche, i centri cittadini ma solo, in alcuni cantoni o città. Moltissimi non la indossano, e anche da me quasi mai usata, se non in luoghi al chiuso ed a stretto contatto con le persone.

Ho notato, però, con l’andar del tempo, un’ omologazione sempre più evidente con la narrazione standard europea. Ultimamente si parla molto di vaccini come unico modo per uscire dalla pandemia, quindi con un’informazione sempre più schierata ed allineata da una certa volontà politica del tutto simile a quella italiana.

La Svizzera, paese neutrale, non fa parte dell’UE e ciò determina la sua ricchezza politica, oltre a quella economica, per la detenzione di grandi capitali provenienti dall’estero. Gli interessi economici sono, quindi, sempre stati alla base di ogni scelta e azione politica.

Purtroppo sembrerebbe che gli stessi interessi, che prima la spingevano alla neutralità in ogni settore ed a scelte prettamente nazionaliste, adesso stiano spingendo ad una sorta di “ europeizzazione

In questo periodo di pandemia i cantoni hanno perso molto del loro potere decisionale autonomo, e sono stati costretti a “digerire” le decisioni di un governo centrale del tutto assimilabile al nostro CTS Italiano, che ha diretto ed emanato le regole covid.

La nota positiva è che sono stati erogati miliardi di franchi per imprese e dipendenti, costretti al lockdown e a conseguente mancanza di lavoro.

Questi denari sono tutti arrivati a differenza dell’Italia.

La nota negativa è il foraggiamento economico ai media svizzeri (proprio come avviene in Italia) e il continuo tentativo di imporre limitazioni alle libertà individuali. Si parla infatti anche qui di covid pass per la partecipazione ad eventi, manifestazioni, ingressi in ristoranti ecc…Atteggiamento molto sgradito ad una grande fetta della popolazione e alla politica di centrodestra.

Tutte queste regole dovrebbero comunque terminare alla fine di quest’anno (2021)

Nel frattempo, proprio per questo motivo, il 13 giugno scorso e’ stato indetto un referendum, che prevedeva altre quattro tematiche su cui decidere

1) acqua potabile

2) no uso pesticidi sintetici

3) legge covid

4) legge contro terrorismo, più poteri a polizia

5) legge CO2.

Purtroppo gli interessi economici di cui prima ho parlato, hanno spinto circa il 61% dei votanti a favore delle regole covid (che sarebbero state abrogate da subito se avesse vinto il no), permettendo così alle 100.000 imprese di continuare ad usufruire dei finanziamenti governativi accreditando, nel contempo, tutte le stesse regole liberticide contro cui una gran parte del popolo e dei politici di centrodestra stanno lottando.

Gli stessi media continueranno a ricevere i finanziamenti proprio come in Italia, destando molta preoccupazione per una mancata informazione libera e non di parte. Il 61% degli elettori ha anche votato favorevolmente per continuare ad usare pesticidi chimici e antibiotici nelle batterie di allevamento. La motivazione è da ricercare nella maggiore produzione autonoma di approvvigionamento alimentare che, senza l’uso degli stessi, costringerebbe la Svizzera ad una maggiore importazione per il fabbisogno nazionale.

In definitiva, come avevo già sottolineato, i motivi economici sembrerebbero comunque sempre prevalere, omologandosi al resto dei paesi UE quando conviene ( legge Covid), rimanendo nazionalisti in altri momenti ( legge pesticidi).

L’impressione sempre più accreditata è che anche la Svizzera si stia incamminando verso una veloce politica Euro Globalista, staccandosi solo a tratti per pura convenienza.

Ma quanto la Svizzera è veramente a favore del popolo?

Potrà’ continuare a mantenere il piede in due scarpe?

A volte nazionalista a volte Europeista. Quanto tempo passerà prima che l’UE chieda il conto?

All’indomani della tornata referendaria ecco emergere i primi malumori di un popolo da sempre democratico e libero, che non comprende il perché di questo risultato controcorrente. Da qui, un pensiero sempre più assillante di boicottaggio elettorale…e l’Italia come gli USA, sanno cosa significa!!!