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24 Febbraio 2022 – Redazione

Scandalo Rai, appalti truccati. Buste piene di contanti: 194mila € e Cartier. Una nuova inchiesta fa tremare i manager della Rai. Scoperte gare d’appalto truccate e un giro di mazzette e corruzione. L’indagine, – si legge su Repubblica- è nata tra le bancarelle del mercato ortofrutticolo di Milano e ha già portato all’arresto dell’ex capo della Direzione acquisti della Tv di Stato, Gianluca Ronchetti. A cui apparterrebbero le buste zeppe di contanti per oltre 194 mila euro e decine di anelli, bracciali, pepite d’oro e Cartier rinvenuti il 31 gennaio nella casa della madre, nascosti dentro i vasi del piccolo giardino all’Aurelio.

Scandalo Rai, sistema diffuso di irregolarità

Gli inquirenti – prosegue Repubblica – parlano di “un sistema diffuso di irregolarità attuate da dipendenti Rai per favorire l’aggiudicazione di appalti ad alcuni operatori del settore dei servizi di facchinaggio e manovalanza per gli allestimenti scenici nei centri di produzione di Milano e Roma», si legge nell’ordinanza.

Tra i vari regali spiccano: due Rolex Daytona, suite all’Hotel Yard di Milano in occasione della partita Roma-Inter, viaggi a Saint Tropez. Persino la chat di gruppo aveva un nome da B-movie: “Martedì…gnocchi”. “Dal 2014 al 2017 sono stati spesi sempre importi maggiori rispetto a quelli che la Rai ha investito per i medesimi servizi nel 2013”, scrivono gli inquirenti. 

Fonte: affaritaliani.it

15 Febbraio 2022 – Redazione

FINALMENTE GLI ANIMI COMINCIANO A SCALDARSI E TANTI POLITICI SONO COSTRETTI, PER NOSTRA GIOIA, A SOTTOSTARE AGLI IMPROPERI E ALL’ALZATA DI SCUDI DI QUEI GIORNALISTI, CHE SI STANNO FACENDO PORTAVOCI DEI MILIONI DI CITTADINI, IMPOTENTI NELL’ ESPRIMERE IL LORO DISSENSO NEI CANALI DI MASSIMA DIFFUSIONE TELEVISIVA.

È ACCADUTO ANCHE IERI SERA SU RETE 4 A ”QUARTA REPUBBLICA”DOVE DANIELE CAPEZZONE HA PERSO LETTERALMENTE LA PAZIENZA
«Ma che cavolo di Paese siamo diventati? Per voi sembra che tutto diventi normale, ma non è così!»
Il giornalista de “LA VERITA’” ha esordito cosi sulle restrizioni adottate dal governo, e non solo!

GUARDATE IL VIDEO CLICCANDO SUL LINK ⤵️
https://www.facebook.com/Capezzone/videos/722772008881844/

30 Gennaio 2022 – Redazione

A Torino, 20 feriti, a Roma 14. Sono questi i numeri dei ragazzi che, esercitando un loro diritto fondamentale ”manifestare” sono stati caricati e manganellati dalle forze dell’ordine inviate da uno stato che sempre più repressivo e autoritario. Ai cortei di Roma del 23 Gennaio e a quelli di Torino di venerdi, i ragazzi, da due anni privati dei loro diritti e reclusi, hanno deciso di dare un forte segnale di resilienza, manifestando per la morte di Lorenzo Parelli, ragazzo ucciso, mentre si apprestava a lavorare in un’ azienda di Udine per completare l’ingiusta ed inutile “alternanza scuola lavoro”, dalla caduta improvvisa di una trave di ferro da un’impalcatura di 15 metri. Le proteste dei ragazzi erano quindi sacrosante, obbligatorie, e la reazione delle forze dell’ordine è stata fin da subito intransigente, come a voler stroncare sul nascere la manifestazione, non per le modalità in cui avveniva, ma proprio perché, nell’infelice epoca in cui viviamo, il diritto di protestare è sempre meno legittimo e contemplato. 

QUESTO IL VIDEO DELLA CARICA DELLA POLIZIA CONTRO GLI STUDENTI ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://www.lastampa.it/torino/2022/01/28/video/torini_scontri_in_piazza_arbarello_durante_la_protesta_studentesca-2842838/

E’ curioso, a proposito dei 34 feriti di questa settimana, notare l’atteggiamento e la linea editoriale di alcuni media main stream. Fanpage, ad esempio, che con i servizi di Saverio Tommasi si è sempre schierato con fermezza dalla parte di manifestanti, come quelli del g8, non menziona i ragazzi contusi a Roma e dimezza il numero delle vittime di Torino. Questa narrazione che viene fatta non solo è incoerente e contrastante con la linea “giornalistica” seguita fino ad oggi, ma è il segnale che le azioni del governo sono diventate intoccabili: qualsiasi critica che verrebbe mossa al Draghikistan potrebbe decretare un biglietto per entrare nella blacklist dei no vax e degli eversori, anche se su argomenti totalmente diversi da quelli riguardanti il green pass e degli altri abomini fatti fino ad ora. Fanpage infatti scrive : “non ci sarebbero, per fortuna, feriti né tra gli studenti né tra i rappresentati delle forze dell’ordine, così come nessuno dei manifestanti sarebbe stato, al momento, fermato dalla polizia.” 

Non sono certo da meno i telegiornali e i giornali mainstream, ormai cantori monotoni dei nuovi sovrani così come lo sono stati di quelli ormai tramontati. Fra chi le definisce “ragazzate” e chi le commenta dicendo “hanno fatto bene i poliziotti!”, ciò che sconcerta è l’ormai diffusa intolleranza per il dissenso e per la protesta. In principio sono stati i cortei dei free vax lentamente soffocati con Daspo, cariche di celerini e “identificazioni a tappeto”. Ma ora la deriva passa a sopprimere altri dissensi e altre proteste in un contagio democratico che rischia di essere ben più pericoloso di quello del Covid. 

14 Gennaio 2022 – Fonte: (Il Paragone)

Il pessimo spettacolo della nostra politica, il pessimo spettacolo dei nostri televirologi. E l’Italia resta impantanata nella malagestione e nella repressione delle libertà dei cittadini. Mentre gli altri Paesi tornano alla normalità e iniziano a vedere l’inizio della fine di questo incubo. L’ultimo saggio di tragicommedia all’italiana è andato in onda a “Non è l’arena“, dove si è assistito a una “scazzottata” mediatica tra Crisanti e Bassetti. Dopo le canzoncine di dubbio gusto, e alle opinioni puntualmente smentite dopo qualche giorno, ora siamo agli insulti. Massimo Giletti ha chiesto ad Andrea Crisanti un parere sulla proposta del collega Matteo Bassetti di sospendere il report quotidiano sul Covid, limitandosi a fornire i dati una volta a settimana. Il risultato? 

Apriti cielo, la risposta del professore di microbiologia è di fuoco. “Quando lei guida in autostrada – dice Cristanti rivolto a Giletti, ripreso da Il Tempo – per capire se va veloce guarda l’indicatore di velocità e può controllare se si mette in pericolo. Sul cruscotto della pandemia gli indicatori sono il numero dei casi, l’incidenza RT e il numero delle persone che vanno in ospedale e in rianimazione sono un effetto collaterale della diffusione del virus. Penso che le dichiarazioni – riferendosi alle parole di Bassetti – siano da analfabeti di epidemiologia”.

“Continuo a pensare – aveva detto Bassetti all’Agi – che il report giornaliero andrebbe evitato. Siamo gli unici in Europa, un conto era un anno fa, un altro oggi con la popolazione vaccinata al 90%. Nei nostri reparti siamo ben oltre il 35% di ricoverati che con il Covid-19 non c’entrano nulla. Non hanno della malattia nessun sintomo, ma solo la positività al tampone per l’ingresso in ospedale. Anzi, dirò di più, questo avviene anche nella registrazione dei decessi: se il paziente entra in ospedale per tutt’altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid. Sono numeri assolutamente falsati”. Crisanti, dal canto suo, gli ha dato dell’analfabeta epidemiologico.

31 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Il 2021 è stato l’anno della televisione imbavagliata, quella della censura a danno dei no vax e della demonizzazione costante di chiunque abbia provato a muovere critiche alla gestione dell’epidemia da parte del governo. Un piccolo schermo a un solo colore, senza più possibilità di espressione. Con risultati che, però, hanno lasciato molto a desiderare, a conferma di come la monotonia sulla quale si sono appiattiti i palinsesti dei principali canali abbia finito per non pagare…anzi!

Stando a una ricerca realizzata dallo Studio Frasi, ed elaborata sulla base dei dati Auditel, pubblicata da Tpi sulle proprie pagine, il bilancio televisivo del 2021, sarebbe molto negativo per le principali emittenti televisive. La platea complessiva è infatti scesa con un -7% in prima serata, con la Rai che in prime time ha perso il 3,5% dei propri spettatori e Mediaset a calare del 10,4%, Sky del 10,8% e La7 del 13,9%.

In crescita, invece, gli ascolti in prima serata delle cosiddette “altre terrestri” rilevate singolarmente da Auditel: Prime Video, Netflix, Disney+. Complessivamente queste reti hanno raggiunto 16% di share nelle 24 ore, superando Rai 1 (13,6%) e Canale 5 (12,4%). Il tutto mentre l’amministratore Rai, Fuortes, ha deciso di prolungare fino al 31 marzo lo smart working, a conferma della preoccupazione per il diffondersi della variante Omicron dalle parti di Saxa Rubra nonostante la corsa al vaccino.

Proprio nei giorni scorsi era arrivata la denuncia di un volto storico della tv italiana, il cantautore Adriano Celentano che, attraverso i propri profili social aveva lanciato un forte appello: “Basta con la dittatura dei talk show sui no vax”. L’artista aveva anche applaudito, pubblicamente, Maria Giovanna Maglie per la scelta di parlare apertamente di terapie alternative al vaccino.

E I FLOP NON FINIRANNO QUI…A BUON INTENDITOR POCHE PAROLE !!!

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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https://cataniacreattiva.it/il-grande-flop-della-tv-cosi-la-monotonia-pro-vax-ha-ucciso-la-televisione-italiana-censura-e-monopolio-tematico-hanno-affossato-gli-ascolti/

6 Dicembre 2021-Redazione Co.Te.Li

UDITE UDITE! A VOLER SCRIVERE UN BARZELLETTIERE, CREANDO EX NOVO FREDDURE, BATTUTE E QUANT’ALTRO L’IRONICA FANTASIA CI OFFRE, SIGNIFICHEREBBE DISPERDERE INUTILI ENERGIE, SE PENSIAMO CHE, A PRODURRE SPARATE E IDIOZIE QUOTIDIANE ,GIÀ CI PENSANO POLITICI E AFFINI, REGALANDOCI UN CALEIDOSCOPIO DI PROPOSTE E IDEE, FRUTTO DI MENTI DEVASTATE E FUORI CONTROLLO!

L’ULTIMA DIMOSTRAZIONE DI SENNO LABILE L’HA DATA L’AMMINISTRATORE DELLA RAI CARLO FUORTES!

Carlo Fuortes

BUONA LETTURA!!!
Chi ha un dispositivo in grado di collegarsi a Internet è altrettanto in grado di guardare la televisione, il che significa che è tenuto a pagare il canone Rai come chi guarda una trasmissione nel salotto di casa sua con un normale apparecchio televisivo. Con questa riflessione, scrive laleggepertutti.it, Fuortes, nominato lo scorso mese di luglio, ha acceso la miccia di un ‘ordigno’ destinato a esplodere. Perché se già l’abbonamento tv non piace così com’è oggi, figuriamoci se occorrerà pagare una tassa per il solo fatto di avere un cellulare in grado di connettersi a Internet.

Cavallo sede RAI Viale Mazzini – Roma

Il ragionamento dell’Ad di viale Mazzini – è il seguente: oggi è possibile guardare i programmi Rai dal cellulare grazie all’applicazione RaiPlay, che si può scaricare gratuitamente. Secondo la Rai, chiunque potrebbe dichiarare di non avere il televisore in casa per non pagare il canone e guardarsi le trasmissioni al pc, sul tablet o sul telefonino. Quindi – suggerisce Fuortes – chiunque abbia uno smartphone deve pagare il canone Rai (POVERO GRULLO!)

Se la proposta di Fuortes dovesse concretizzarsi, si suppone che verrebbe meno il requisito di avere un televisore in casa per essere obbligati a pagare l’abbonamento tv e che le uniche esenzioni sarebbero quelle legate all’età (almeno 75 anni) e al reddito (non più di 8.000 euro annui). Resta, però, un dubbio: il fatto di avere il cellulare esclude l’obbligo di avere il televisore? Perché se così fosse, aumenterebbe potenzialmente la platea di chi non sarà tenuto a pagare il canone. Basti pensare a chi fa volentieri a meno di social e applicazioni varie e usa il telefonino solo per le chiamate e per mandare o ricevere qualche sms: se il possesso del televisore non sarà più vincolante per versare questa tassa, ben potrebbe comprarsi un apparecchio tv e non pagare il canone, fa notare.

Si suppone anche che il canone verrà pagato sulla base di un cellulare per ogni nucleo familiare, così come oggi deve essere versato per un solo apparecchio tv presente in casa. In sostanza, se oggi si paga 90 euro per possedere uno, due o quattro televisori, un domani si pagherà la stessa cifra (sempre che resti tale) per avere uno, due o quattro cellulari in casa.

Si suppone che. a questo punto, le emittenti televisive (la Rai deve dare l’esempio per prima, visto che incassa circa l’84% del canone) dovranno trasmettere in streaming tutti i programmi e non solo alcuni. Oggi, infatti, alcuni programmi sono visibili soltanto in tv, mentre non vengono trasmessi in diretta sul web, spesso per una questione di diritti televisivi. L’esempio delle partite di Champions League trasmesse in chiaro è il più classico.

Si suppone, infine, che se lo Stato prevede una tassa sul possesso di uno smartphone, di un tablet o di un pc perché consentono di guardare la tv, lo stesso Stato farà un investimento non indifferente per garantire la banda larga in tutto il Paese. Il periodo di didattica a distanza durante la pandemia ha insegnato che ci sono molte zone d’ombra in Italia e che un segnale Internet decente non arriva dappertutto (quando arriva). La logica vuole che una tassa debba essere pagata per un servizio prestato, non per qualcosa che non si può avere.

TROPPE LE SUPPOSIZIONI PER RUBARE ANCORA SOLDI AI CITTADINI, CON UNA PROPOSTA DI PROGRAMMI CHE, NEGLI ULTIMI ANNI, SI È RIVELATA DI BASSO LIVELLO. 
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https://cataniacreattiva.it/lamministratore-delegato-rai-fuortes-canone-rai-per-tablet-e-smartphone/

17 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Antonio Martino, ex ministro ed economista, è tornato in TV a “QUARTA REPUBBLICA” per una una lunga intervista in cui, oltre a ricordare la sua carriera politica, essendo stato uno dei protagonisti negli anni della Seconda Repubblica, ha parlato della situazione in cui versa il nostro Paese, con uno sguardo al futuro. Tante le riflessioni in un’intervista, ruota libera, in diretta.

-“Quando mi dicono che sono euroscettico, sono felice: perché il meglio del pensiero umano viene dagli scettici”.

Martino ne ha per tutti. –Il reddito di cittadinanza? È una imposta fraudolenta. Nessuno si chiede da dove vengono quei soldi: dalle tasche di altri italiani”. Ma è soprattutto sul green pass che, l’ex ministro, si esprime con fermezza.

Dice Martino: “Trovo assolutamente ingiustificata l’assurdità dell’obbligatorietà del green pass – spiega – sarebbe stato più semplice chiedere che venissimo marchiati a fuoco una volta che ci vaccinavano. Si sarebbe visto subito”. Parole durissime. E ancora: “Quando ci sono state le manifestazioni contro il green pass, che cosa hanno pensato di dire i quaquaraquà che dicono di governarci? Che erano degli squadristi fascisti”.

L’ex ministro Martino a “Quarta Repubblica”

Continua Martino come un fiume in piena: “Ora, è probabile ci fossero esponenti di Forza Nuova fra i manifestanti. Ma saranno in totale due dozzine di nostalgici del fascismo: e questi avrebbero la capacità di mobilitare migliaia di persone per protestare contro il green pass. Dovrebbero tener presente che Allende non è stato defenestrato da quel cattivone del generale Pinochet, ma da quei santissimi camionisti cileni che per protestare contro le restrizioni hanno bloccato il Paese. I camionisti sono in sciopero non perché glielo hanno chiesto quelli di Forza Nuova, ma perché il green pass fa loro danno”.

Insomma: “la libertà è una cosa seria. E non può essere sacrificata neppure sull’altare del diritto alla salute. Il leader dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer – conclude Martino – ha fatto una dichiarazione che vorrei venisse considerata attentamente dal ministro Speranza: ‘Noi siamo per la libertà di scelta: ti vuoi vaccinare, ti vaccini; non ti vuoi vaccinare, non ti vaccini’. Questa è l’essenza del liberalismo”. IRONICA LA BATTUTA SUL MINISTRO SPERANZA, CHE TROVERETE ALL’INTERNO DEL VIDEO

OLTRE AD AVER TRASCRITTO QUESTA PARTE DI INTERVISTA, ABBIAMO RITENUTO OPPORTUNO PUBBLICARNE LO STRALCIO, PER ASCOLTARE DIRETTAMENTE LE PAROLE DI MARTINO.

VIDEO INTERVISTA A MARTINO, DA “QUARTA REPUBBLICA”. CLICCA SUL TITOLO PER AVVIARE IL VIDEO ⤵️⤵️⤵️

https://www.nicolaporro.it/martino-scatenato-contro-il-green-pass-e-come-marchiarci-a-fuoco/

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3 Novembre 2021-

(di Marzia MC Chiocchi)

CON UN COMUNICATO STAMPA, INVIATO ALLA RAI, IL PD CHIEDE LA TESTA DI SIGFRIDO RANUCCI (GIORNALISTA E CONDUTTORE DI REPORT) CON L’ACCUSA DI DIFFONDERE TEORIE NO VAX. IL GRAN BALLO A CORTE, DEL REGNO DELLA NUOVA DITTATURA, STA CONTINUANDO IL SUO PERCORSO DEMONIACO, E LA TV DI STATO NE RAPPRESENTA IL SUO PIÙ SOLIDO BALUARDO. PER QUESTO, MI PIACE RICORDARE PIERPAOLO PASOLINI CHE, IN TEMPI NON SOSPETTI (ANNI 60 DEL SECOLO SCORSO) LO AVEVA BEN CAPITO!
QUESTO IL SUO PENSIERO
⤵️ “ La TV non è soltanto un luogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un centro elaboratore di messaggi. È il luogo dove si fa concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare.. È il luogo dove si fa concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare. LA RAI, COSÌ FACENDO, STA MOSTRANDO IL SUO NERVO SCOPERTO, DI DEBOLEZZA E ASSERVIMENTO! LA DEMOCRAZIA, INVECE, VUOLE CHE, DI FRONTE AD AFFERMAZIONI DIVERGENTI, SI ISTITUISCANO MOMENTI DI CONFRONTO, NECESSARIO E IMPRESCINDIBILE PER FORMARE UN PENSIERO CRITICO CHE SIA IL PIÙ EQUILIBRATO E OBIETTIVO POSSIBILE. MA I RESPONSABILI DELLE BUGIE FIN QUI DIVULGATE, E DELLE ALTRE ANCORA DA DIFFONDERE, NON TROVANDO PROVE VERE PER DIMOSTRARE IL CONTRARIO, ATTACCANO SENZA ESCLUSIONE DI COLPI, CHIEDENDO LA TESTA DI COLUI O COLORO CHE HANNO AVUTO, E HANNO, IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITÀ. LA CONCLUSIONE E’ CHE, QUESTI OMINICCHI, NON IMPARANO DALLA STORIA, E RIASSUMONO QUEGLI ATTEGGIAMENTI CENSORI DA “VENTENNIO”, IN CUI ERA PIÙ FACILE TAGLIARE LE TESTE O INCARCERARE! DISCUTERE, RAGIONARE, CONFRONTARE, SONO SOSTANTIVI IN VIA DI ESTINZIONE CHE, AL MOMENTO, SEMBRANO ESSERE SOLO INCHIOSTRO NERO SU PAGINE SBIADITE DI QUALCHE DIZIONARIO BLASONATO, CHE HA ACCOMPAGNATO I NOSTRI STUDI DI ADOLESCENTI!

Marzia MC Chiocchi

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NEL LINK IL COMUNICATO DEL PD IN ORIGINALE👇

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/11/02/rai-pd-report-diffonde-tesi-no-vax-interrogazione-a-fuortes_389a7355-cee3-44d0-a30f-8b80a01e45ff.html

FONTE: Il Paragone.it

QUESTO IL TESTO A FIRMA PD “IN CHIARO”👇👇👇👇👇

“Lunedi sera su Report e’ andato in onda un lungo compendio delle piu’ irresponsabili tesi No Vax e No Green Pass. Su questo chiediamo un un chiarimento ai vertici Rai”, commentano così i componenti Pd della Vigilanza Rai facendo riferimento al “servizio “NON C’È DUE SENZA TRE”andato in onda su RaiTre Sedicenti infermieri, irriconoscibili e coperti dall’anonimato come se si trattasse di pentiti di mafia, che affermano di essersi infettati per responsabilita’ delle aziende farmaceutiche. Un sedicente collaboratore del Comitato tecnico scientifico’, anch’egli irriconoscibile e anonimo, che – prosegue sempre una nota dem – denuncia la totale imperizia dell’organismo su cui poggiano le decisioni politiche a tutela della salute pubblica dall’inizio della pandemia. Dubbi sull’efficacia dei vaccini, perplessita’ sulla durata della copertura degli anticorpi, affermazioni del tutto campate in aria sulla ‘larga frequenza di effetti collaterali dopo la somministrazione del vaccino anti Covid, speculazioni dietrologiche sul ‘grande business della terza dose’ detenuto da ‘multinazionali del farmaco’ concentrate solo a ‘accumulare enormi profitti con la perdita di efficacia della terza dose’, dubbi sulla efficacia del Green Pass e della sua eventuale estensione”. 
Per questo – concludono i parlamentari – abbiamo chiesto al Presidente e all’Amministratore Delegato della Rai, insieme al Direttore di RaiTre Franco Di Mare, se fossero a conoscenza dei contenuti del servizio summenzionato, se ne avessero avallato la diffusione, quali iniziativa intendono mettere in campo per ristabilire un livello corretto e veritiero di informazione sui vaccini anti Covid, sul lavoro del Comitato Tecnico Scientifico e sulle decisioni assunte dal Parlamento e dal Governo a tutela della salute pubblica dall’avvio dell’epidemia di Covid 19 e fino ad oggi”.

Stiamo toccando il fondo. Quando la televisione pubblica finalmente svolge la sua funzione, offrendo servizi che mostrano semplicemente le cose come stanno, o anche solo ponendo dei dubbi e proponendo questioni, il Pd è subito pronto a mettere il bavaglio. Non solo stanno togliendo il diritto a manifestare, adesso apertamente e spudoratamente, ma anche quello della libera informazione.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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(di Monica Tomasello)

Non c’è più traccia del dottor Giuseppe De Donno su Wikipedia, sull’enciclopedia che si spaccia per libera e collaborativa. 

Potete controllare voi stessi su internet oppure cliccando direttamente qui: DE DONNO -WIKIPEDIA

Quindi la censura di “Matrix” colpisce indiscriminatamente ancora e ovunque. Sono tutti “invischiati”: politici, operatori sanitari, mainstream, Tv, social e perfino chi, come Wikipedia, spaccia un servizio per libero, indipendente e collaborativo.

È superfluo chiedersi il perché Wikipedia abbia oscurato la pagina di un medico onesto come Giuseppe De Donno… “Ormai, a quanto pare, funziona così. Esattamente come nelle nazioni dittatoriali: censure, discriminazioni, sparizioni, pass, segregazioni La strada è segnata. Chi non lo ha ancora capito o è sciocco oppure in www.lapekoranera.it

Non esiste più alcun ritegno, nè rispetto, nemmeno dei morti

Anzi no! La Verità esiste! È semplicemente nascosta o manipolata. Sta a noi trovarla e diffonderla. Ma per far questo occorre innanzi tutto prendere consapevolezza di quanto sta accadendo e poi studiare, studiare tanto, ricercare, andare direttamente alle fonti ed a queste comparare le notizie…. Occorre capacità di analisi, spirito critico ed una visione scientifica. Non è cosa facile. È faticoso… lo só. Ma non abbiamo altra scelta. Ormai le tv ed i “giornalai” sono soltanto un mezzo di propaganda in perfetto stile nazi-fascista. Spegnete le tv! Non servono più a nulla se non a manipolarci!! Spegnete tutto… e cominciate finalmente a pensare con la vostra mente! Ma soprattutto imparate ad ascoltare il vostro “cuore”! Esso vi saprà indicare  la Verità semplicemente facendovela “sentire”…

Non esiste più dignità…

E chi crede, preghi! Non ne abbiamo mai avuto così bisogno come adesso…

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale

Parafrasando Martin Luther KingMatteo Bassetti, il 21 luglio su Rete 4 – rileva Paolo Battaglia La Terra Borgese– l’infettivologo del policlinico San Martino di Genova, esprime che la libertà di non vaccinarsi finisce dove inizia per gli altri il rischio di ammalarsi. Ancora: rivolgendosi al senatore Gianluigi Paragone, il medico gli suggerisce: “Lei studi e poi può parlare, è l’ultimo da cui posso imparare qualcosa”. Di contro, Gianluigi Paragone: “Vedo le sue foto, è pronto per fare l’Isola dei Famosi“. E ancora, Bassetti spiega agli italiani (in modo chiaro e comprensibile?): “Chi è contro il vaccino è contro lo Stato perché il vaccino è uno strumento contro le chiusure.

Allora: la frase di Martin Luther King è una frase ad effetto defraudata di ogni profondità concreta e raziocinativa: in che modo si può capire dove finisce la libertà dell’altro? dove comincia la mia? Ecco che il confine di riferimento è in un punto del cerchio, e pertanto non può risolversi. Dunque più che da parafrasi quella dell’infettivologo suona come parodia, soprattutto se l’aforisma è preso in prestito per argomenti di importanza sociale così rilevanti. Sociale, si badi bene, e sempre si tenga doverosamente a mente che anche la scienza e la medicina sono – come devono essere – al servizio della società, del prossimo e di noi stessi. 

La scienza medica, in cui io stesso ho tanta speranza e fiducia da sempre – continua Paolo Battaglia La Terra Borgese – non può divenire dogmatica come talune religioni, perché la ricerca umana non ha mai fine, punti di arrivo. Altrimenti staremmo qui negli ospedali e cliniche private del terzo millennio a praticare ancora il parto cesareo come prassi, l’asportazione delle tonsille ad ogni occasione, la lobotomia generalizzata, l’elettroshock, la mutilazione dell’appendicite o a prescrivere alcolici agli ammalati per farli digerire, solo per fare qualche esempio.

Non dimentichiamo che la Costituzione tutela prima l’individuo e poi la specie umana. La storia insegna che in nome della specie l’uomo può commettere ogni atrocità e sciocchezza. E in questo periodo di pandemia le incertezze e i paradossi sono stati tantissimi. 

Oltretutto, la disposizione della regola alla vita pratica palesa i suoi limiti, nessuno può sottrarsi dal fare comunque un danno al prossimo, come ad esempio accade quando si conquista un posto di lavoro ai – per così dire – danni di un altro che, non potendo sostenere la propria famiglia, commette l’ultimo gesto, inconsulto, risolvendo col suicidio. Dunque è auspicabile una maggiore umiltà e la libertà di scelta.

Rivolgendosi al senatore Gianluigi Paragone, il medico gli suggerisce: “Lei studi e poi può parlare, è l’ultimo da cui posso imparare qualcosa”. Sicché il medico farebbe tacere chiunque non abbia titoli di studio? Trovo che tali consigli possano essere notatamente antidemocratici, in particolar modo se proferiti da chi poi – ora ci arriviamo – parla di nemici dello stato (italiano [ndr]) che, vedi caso, è dotato di una Costituzione che in ambito politico – in nome della democrazia – garantisce libertà di candidatura. Ma forse il medico cercava abilmente una deminutio capitis mediatica da far pesare al suo interlocutore. Chi sa?

E contro Bassetti il Senatore Gianluigi Paragone: “Vedo le sue foto, è pronto per fare l’Isola dei Famosi“: beh, non si capisce: dobbiamo intendere che il senatore possiede anch’egli l’arma della deminutio capitis mediatica? e questa volta pure nei confronti di ogni partecipante passato, presente e futuro all’Isola dei Famosi e della trasmissione stessa? 

Chi è contro il vaccino è contro lo Stato perché il vaccino è uno strumento contro le chiusure. […]”. Pur volendo apprezzare l’eccletticità dell’uomo medico Bassetti che si presta alla politica, con spirito critico c’è da chiedergli: e perché? Se per entrare al bar ci vorrà un requisito attestato in un pass da esibire per accedervi, va da sé che chi ne è sprovvisto non passa! Dunque? dove sta il problema? vuol dire che tra stare al bar e stare non vaccinato quel chi ha scelto la seconda. Tutto qua. O deve diventare obbligatorio pure andare al bar?  Rileggo: “Chi è contro il vaccino è contro lo Stato perché il vaccino è uno strumento contro le chiusure. […]”: sì, la frase, lì per lì, colpisce così tanto da sfuggire a un’analisi razionale, quell’analisi razionale che salva dall’errore di ritenere la frase ciò che non è: vera, giusta e perfetta, positiva e logica.

Quindi può notarsi l’errore di generalizzazione: come fa il medico a sentenziare che il vaccino è uno strumento contro le chiusure? O, forse, siamo davanti alla arrogante volontà di patrocinare ad ogni costo le proprie parole dette, spesso base del successo dei falsi saggi.

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.In.), di cui fa parte anche Catania CreAttiva, e che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui Mercurius5 ed “Il Re è Nudo” , supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale].