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07 Febbraio 2022 – Redazione

BENVENUTO RISVEGLIO…..E IL GIOCO FINISCE QUI!
Per la formazione Under 17 della Polisportiva Carignano, militante nel girone “D” del campionato regionale di categoria, non ci saranno più partite o allenamenti. Il motivo? L’obbligo di green pass rafforzato – ovvero la vaccinazione – per chi svolge attività agonistica. Siano esse partite o allenamenti.

Giovani calciatori rifiutano il vaccino

Un numero importante di calciatori avevano detto “no” alla vaccinazione. E così, il presidente Guido Pochettino ha dovuto compiere un gesto che è un pugno nello stomaco per qualsiasi patron: ritirate la formazione, comunicando la rinuncia alla Figc con una posta elettronica certificata datata 28 gennaio 2022 e inviata al Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta.

Come precisato dal giudice sportivo, la Polisportiva Carignano risulterà ultima classificata: le squadre che dovevano giocare contro, fruiranno di un 3-0 a tavolino. E a fine anno arriverà la retrocessione nella categoria provinciale. www.torinotoday.it

SARÀ PURE UN PUGNO NELLO STOMACO PER IL SUO PORTAFOGLI, PRESIDENTE, MA PER NOI E’ UNA GRANDE SODDISFAZIONE SAPERE CHE, DEI RAGAZZI, HANNO AVUTO LE PALLE PER OPPORSI A LEI E A TUTTI GLI OPPRESSORI DI QUESTO PAESE. SPERO CHE L’ESEMPIO SIA SEGUITO DA MOLTE ALTRE SQUADRE CALCISTICHE….OLTRE CHE DA TUTTE LE ALTRE FEDERAZIONI SPORTIVE DEL CONI!

Marzia MC Chiocchi

07 Febbraio 2022 – Redazione Co.Te.Li

Si dice sempre che una delle più grandi risorse del nostro Paese sia il turismo. Peccato che per colpa di una gestione sempre più folle di questo governo, ormai nei giornali internazionali fra le mete consigliate per andare in vacanza l’Italia non appare più. Persino i tag usati dai siti Internet non comprendono mai l’Italia tra le mete da raggiungere. E anche questo, nell’epoca della rete, è un dettaglio assai significativo. Per renderci meglio conto della situazione, è interessante riprendere un articolo pubblicato dal prestigioso Guardian, che racconta questo: “I viaggiatori sono stati avvertiti di controllare i loro piani di vacanza a metà termine per assicurarsi che soddisfino le regole di vaccinazione Covid quando viaggiano verso le destinazioni dell’UE poiché un numero crescente di paesi impone nuove restrizioni”. L’Italia è tra questi, e viene sconsigliata proprio per la troppa burocrazia e le troppe regole. 

“Le persone che viaggiano in Italia potrebbero trovare più difficile recarsi in ristoranti, musei e altri luoghi al chiuso se non sono stati potenziati. I leader del turismo hanno esortato i ministri a negoziare con i paesi europei per prevenire scene caotiche negli aeroporti mentre l’industria dei viaggi inizia a riprendersi”. Chris Rowles, presidente di Aito, che rappresenta le compagnie di viaggio specializzate spiega al Guardian: “Ormai è troppo tardi perché i regolamenti cambino. I viaggiatori, in particolare con i minori di 18 anni, dovranno essere attenti e ben consapevoli delle normative dei singoli paesi per garantire che possano viaggiare senza problemi”.

Craig Burton, amministratore delegato di Ski Solutions, ha affermato: “Le regole all’interno dei paesi suonano spaventose, ma è gestibile. Sono stato in Italia la scorsa settimana. Hanno il Super Green pass verde. Scarichi il codice QR dalla tua app del SSN, lo salvi come screensaver, lo mostri agli impianti di risalita e poi vai”. Paul Charles, amministratore delegato della società di consulenza di viaggio PC Agency, ha dichiarato: “Nel complesso, è chiaro che siamo in una fase di terra di nessuno uscendo dalla pandemia. Sta causando molta confusione perché le persone devono fare calcoli su quando hanno avuto il vaccino e, se hanno figli, se hanno avuto abbastanza vaccini. 

“Stiamo vedendo emergere un puzzle di restrizioni e i clienti sceglieranno un posto più facile da raggiungere”, afferma Tom Jenkins, amministratore delegato di ETOA, l’associazione di categoria dei tour operator nelle destinazioni europee. “Questo è stato un fenomeno ai margini della consapevolezza della maggior parte dei viaggiatori. Ora si ritroveranno in mezzo a tutto questo. Siamo abituati a vedere viaggiatori extracomunitari in coda per entrare a Parigi o in Italia. Ora i cittadini britannici faranno parte di quella coda”.

Fonte: IlParagone

_________________________[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

06 Febbraio 2022 – Redazione

Daniele Capezzone è risultato positivo al Covid. Il giornalista della Verità, ex parlamentare, lo ha scoperto oggi, domenica 6 febbraio e lo ha annunciato ai suoi followers sui social. Nel comunicare di aver preso il virus, però, Capezzone non rinnega se stesso, anzi, rilancia molti dei temi e degli argomenti che spesso solleva nei talk show. Oggi sono risultato positivo dopo uno dei millemila test Covid fatti in tutti questi mesi. Pazienza, mi attende qualche giorno di arresti domiciliari. Non dirò, come si usa tra i pandemicamente corretti, che “GRAZIE al vaccino bla bla bla”. Lo ha riportato il Tempo.

“Dirò invece, piuttosto infastidito, che mi spiace molto risultare contagiato NONOSTANTE tre dosi di vaccino. E, come dico e scrivo da mesi, si conferma la totale inutilità (sanitaria) e la dannosità (economica) dell’armamentario di greenpass, base e super, con cui si è incatenato un paese. Una ragione di più per riaprire al più presto. Chi si deve per forza fermare qualche giorno, come me (non sono del tutto asintomatico), si fermerà. Ma aver bloccato in modo strisciante un paese è e resta assurdo. Ci sentiremo e vedremo in collegamento”, si legge in conclusione nel post.

06 Febbraio 2022 – Redazione

Torna in campo, come da mesi, la protesta contro l’obbligo, ora anche più stringente, di presentazione del Green pass. Imponente la folla, inizialmente stimata dalla Questura in un migliaio di persone ma andata aumentando con il passare dei minuti. Sul palco, senza peli sulla lingua, anche ROSY DELLA TORTERIA DI CHIVASSO, PALADINA DI UNA LOTTA CHE, A MAGGIO SCORSO, LA VIDE SOLA CONTRO TUTTI E CHE, ADESSO E FORTUNATAMENTE, SONO IN MOLTI AD AVER SEGUITO E IMITATO. SENTITE

A SEGUIRE IL VIDEO CHE L’HA VISTA PROTAGONISTA IERI A VERONA. CLICCATE SUL LINK ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://t.me/marinatoniniof/1304

IN QUESTO ALTRO VIDEO L’INTERVENTO DELL’AVVOCATO RENATE HOLSEIZEN ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://www.larena.it/media/video/protesta-in-piazza-bra-l-intervento-di-renate-holzeisen-video-marchiori-1.917117

06 Febbraio 2022-Redazione

Si stava allenando con i suoi compagni di squadra della Folgore Maiano, società di Terza categoria di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. All’improvviso, durante la sessione di lavoro allo stadio San Castrese, Asare Seth Seare, 30 anni, si è accasciato al suolo privo di sensi per un malore. É morto forse per un infarto ma ancora non sono chiare le cause, scrive Il Corriere del Mezzogiorno.

Seare che giocava nel ruolo di centrocampista, si stava preparando coi compagni per la sfida di domenica tra la Folgore Maiano di Sessa Aurunca e la United Castelforte, valida per il campionato di Terza Categoria, in programma alle 15 ma rinviata a data da destinarsi. Una sfida importante etichettata come il derby del Garigliano.

I compagni di squadra

I compagni di squadra non hanno potuto fare nulla per evitare la tragedia. La società di Seare, la Folgore Maiano, ha ricordato il suo giocatore sui social. Un messaggio straziante corredato da una foto: «Dove tutto è iniziato li ci ha lasciato in un campo da calcio. Lì al centro da vero mediano. Anche se quel tappeto verde oggi ti è stato crudele è proprio grazie al calcio che hai condiviso i tuoi sogni di libertà e di integrazione con tutti noi. Ciao Asare». Il centrocampista, infatti, aveva trovato nel calcio, la sua passione sin da ragazzino, il su mondo migliore per l’integrazione nel nostro paese. I compagni lo ricordano come una persona gentile, sempre sorridente, che viveva per il calcio. Nonostante il pronto intervento dei sanitari e dei compagni di squadra non c’è stato nulla da fare per evitare il peggio.

Nelle prossime ore verranno eseguiti gli esami autoptici e forse saranno più chiari tutti i contorni della vicenda. Anche gli avversari dello United Castelforte hanno voluto ricordare sui social il giovane calciatore:«un uomo benvoluto da tutti, una persona buona».

06 Febbraio 2022 – Redazione

 «Non bastavano tutti i problemi causati dalla pandemia, da quando siamo costretti a controllare il Green pass il nostro lavoro è diventato ancora più difficile». È la testimonianza di Ylenia Faucci, titolare della cartoleria Grafikart di viale Comaschi a Cascina alle prese con i nuovi obblighi relativi alla carta verde per l’accesso alle attività commerciali. «Dal primo febbraio dobbiamo verificare il possesso del Green pass base a tutti coloro che entrano in negozio, ma questa regola è un boomerang per noi imprenditori. Alcuni clienti sono infastiditi, se la prendono con noi che applichiamo una regola imposta dal Governo. Non entriamo nel merito se sia giusto o sbagliato, quel che è certo è la reazione esagerata e a volte pretestuosamente polemica». No, invece hanno ragione, diciamo noi. È quanto ha riportato il Tirreno.

La testimonianza dell’imprenditrice vale più di mille parole: «Alcuni clienti ci hanno chiesto “Avete aderito anche voi?”, altri ci dicono Non ve lo mostro, i controlli sono a campione”, altri escono e dicono che compreranno le stesse cose su internet. Tutto questo è mortificante, siamo trattati come controllori, quando invece l’ultima cosa che vorremmo fare è creare un disagio ai nostri clienti. Non capiscono che non si tratta di aderire o meno. È una regola e come tale dobbiamo rispettarla per la sicurezza di tutti». Pure i vaccinati sono contagiosi, il Green Pass non ha alcuna logica sanitaria e va tolto. Dovevate ribellarvi, ma è troppo tardi ormai.

06 Febbraio 2022 – Redazione

«Senza paura della dittatura»

Con questo slogan molti torinesi hanno raggiunto piazza Vittorio Veneto alla fine di un corteo partito ieri pomeriggio da piazza Castello.

Un migliaio di persone hanno attraversato corso San Maurizio e via Rossini, dove per alcuni minuti si sono fermati davanti alla sede Rai al grido «Giornalisti terroristi».

In piazza Vittorio invece la manifestazione è sfociata in un «aperitivo in mezzo alla strada», con bottiglie di alcolici e altre bevande.
«Così ci riprendiamo i nostri spazi come presto ci riprenderemo i nostri posti di lavoro» hanno detto nell’intervento che ha concluso il corteo.

Riprendersi la libertà

«Se due persone fumano sotto il cartello “vietato fumare” gli fanno la multa. Se venti persone fumano sotto il cartello “vietato fumare”, viene chiesto loro di spostarsi. Se duecento persone fumano sotto il cartello “vietato fumare”, viene tolto il cartello».

https://twitter.com/RadioGenova/status/1490231633370390529?s=20&t=sb7CEjO4CcZ6Kj0zNBTTCw

SEMPRE PIU CITTA’ STANNO PRENDENDO ESEMPIO DA TORINO. FORZA!!!!!!

Fonte: LaPekoranera

Anche a Livorno stessa cosa. In centinaia Si sono dati appuntamento alle 18 di venerdì 4 febbraio, in piazza del Luogo Pio per un aperitivo “fai da te” nel quale ognuno era stato invitato a portare qualcosa per sé e per gli altri. Per la maggior parte erano adulti e anche famiglie, che hanno risposto all’appello di “Libertà Livorno” e che si sono presentati in Venezia “armati” di bibite e snack, consumati poi lungo le spallette. Un ritrovo assolutamente pacifico, al termine del quale i partecipanti, prima di andare via, hanno ripulito l’area.

05 Febbraio 2022 – Redazione

Il Consiglio d’Europa (organizzazione con sede a Strasburgo, distinta dall’Ue, istituita nel 1949 dalla Convenzione europea dei diritti umani con 47 Paesi firmatari, tra cui l’Italia) dà una bella stoccata all’obbligo vaccinale e al Green pass, misure introdotte formalmente o surrettiziamente nella maggior parte dei Paesi europei tra cui l’Italia. Come racconta Stefano Valentino su Il Fatto Quotidiano, “un rapporto approvato a fine gennaio a larga maggioranza ha bocciato l’utilizzo delle certificazioni per punire i non vaccinati. Gli Stati vengono esortati a ‘informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole e a garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato’”.

Il testo, intitolato “Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche”, sostiene che il concetto di passaporto vaccinale (Green pass) è “contrario alla scienza”, in assenza di dati sull’efficacia dei vaccini nel ridurre la contagiosità e sulla durata dell’immunità acquisita. Questo testo, spiega ancora Il Fatto, “scredita di fatto i decreti dell’esecutivo di Mario Draghi che penalizzano i non vaccinati con divieti volti testualmente alla ‘prevenzione di SarsCov2’, ossia alla neutralizzazione di infezioni e contagi. Non impediscono invece al virus di infettare l’organismo e trasmettersi a terzi. È quanto emerge da trial clinici, bugiardini e studi condotti sulle varianti Delta e Omicron”. E quindi non dai no vax.

Secondo il dossier consegnato recentemente al Senato dall’avvocato Renate Holzeisen, “decadrebbe anche il mutuo riconoscimento tra i Paesi dell’Ue delle certificazioni vaccinali che, secondo la normativa comunitaria, è subordinato ad evidenze scientifiche sull’interruzione delle catene di trasmissione. Una settimana prima era stato il Comitato internazionale per l’etica della biomedicina (Cieb) a prendere di mira l’Italia. La rete scientifica internazionale creata da docenti ed esperti per promuovere un dibattito critico sulla gestione politica della crisi Covid ha chiesto l’abolizione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 e del Green pass”. 

Ha invitato gli altri Paesi e le organizzazioni internazionali a fare pressioni sul governo italiano affinché ponga fine alla “sperimentazione di massa di un medicinale sperimentale impropriamente denominato vaccino”. E ora sono diverse le associazioni civiche che negli ultimi mesi hanno presentato esposti alla Corte penale internazionale de L’Aia per crimini contro l’umanità. Sarebbero tali “le imposizioni dei trattamenti con sostanze sperimentali col ricatto (privazione di diritti fondamentali come quello al lavoro, ai servizi pubblici e alla libera circolazione)”, dichiara Holzeisen riferendosi all’art 7 dello Statuto della Corte. Facciamo basta con questa follia del Green pass?