Morra: infiltrazioni mafiose nelle istituzioni, ira della Lamorgese. La collusione sta emergendo

FONTE: TG COM 24

E’ bufera sul presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, secondo cui “la criminalità organizzata non va ricercata solo nelle periferie e nei posti degradati, ma anche nelle Prefetture e al ministero dell’Ambiente”.

Per la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese, sono “affermazioni gravissime in quanto rivolte alle istituzioni impegnate sui territori per garantire legalità e sicurezza al servizio di cittadini”. Matteo Salvini: “Si dimetta”.

Lamorgese: “Affermazioni inaccettabili”

A scendere subito in campo è la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese che le giudica “affermazioni gravissime e inaccettabili”. E chiede a Morra di chiarire “immediatamente sulla base di quali elementi o valutazioni ha reso le sue dichiarazioni”. Contro Morra anche il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, secondo il quale Morra deve “rendere note tutte le informazioni di cui è in possesso per poter intervenire nelle sedi opportune”. Le parole di Morra sono state al centro di critiche da parte di molti esponenti della Lega.

Nicola Morra commissario Antimafia

Infiltrazioni mafiose nelle istituzioni

A difendere Morra è invece Roberto Pennisi, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, intervenuto al Forum : “Il caso della Tunisia rimarca l’assoluto disinteresse del Ministero della transizione ecologica che evidentemente si concentra sulle energie alternative e non sui rifiuti. Lasciandoli in archivio, la gestione diventa occupazione solo della criminalità organizzata che prima di chiunque altro è avvisato ed avvertito di quello che avverrà. Sanno per esempio che per avere fondi del Recovery bisognerà disporre di un gran quantitativo di terreni e basta gettare l’occhio su territori per capire cosa sta accadendo. Ben ha detto il presidente Morra, affermando che il crimine è nell’apparato statale deviato”. 
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