Prelievi al bancomat, attenti ai rincari: ecco chi potrebbe pagare di più 

16 Febbraio 2022 – Redazione

La lotta al contante sta iniziando a mietere le prime vittime: all’orizzonte infatti ci sono pesanti rincari per i prelievi dagli sportelli Bancomat. Tra qualche settimana – spiega Qui Finanza – anche ritirare soldi dalla banca potrebbe costare di più: “È tutto nelle mani dell’Antitrust, che entro il 29 aprile dovrà pronunciarsi sul nuovo sistema di commissioni avanzato dalla società che gestisce i circuiti Bancomat e Pagobancomat. La Bancomat spa ha infatti proposto, in poche parole, di fare stabilire in autonomia ad ogni banca il prezzo delle commissioni sul prelievo di denaro contante dagli sportelli Atm istituti di cui non si è clienti. Secondo le nuove regole presentate dalla società, che fa capo ai maggiori istituti di credito, il prezzo delle operazioni dovrebbe arrivare fino a un massimo di 1,5 euro”. 

L’Autorità garante ha avviato a dicembre 2020 un’istruttoria per verificare il rispetto dei principi di concorrenza e trasparenza del piano di Bancomat spa, modificato nel frattempo a luglio 2021, sul quale hanno acceso un faro anche le associazioni dei consumatori. “Come spiega Altroconsumo, ad oggi per prelevare contanti presso tutti gli sportelli automatici di tutte le banche aderenti al circuito Bancomat il cliente può pagare la commissione interbancaria che non supererà comunque la cifra di 0,49 euro. Si tratta di un contributo che l’istituto che ha emesso la carta, quello che viene definito ‘issuer’, paga alla banca proprietaria dello sportello automatico (definita invece ‘acquirer’) in cui viene effettuato il prelievo”. 


Al momento l’ammontare della commissione è stabilito dal contratto firmato dal cliente, in una spesa di solito fissa e non proporzionale alla somma ritirata. Continua Qui Finanza: “In certi casi l’utente può avere a disposizione un certo numero di prelievi gratuiti. Se dovesse arrivare il via libera sulla proposta di Bancomat spa, la commissione interbancaria sparirà e per ritirare il denaro contante da una banca diversa dalla propria, il cliente potrebbe pagare una commissione non più decisa con la sottoscrizione del conto corrente, ma stabilita dall’istituto proprietario dello sportello automatico nella cui viene effettuata l’operazione”.

Le cifre? “Si tratta di di circa 150 milioni l’anno su un totale di 500 milioni di prelievi complessivi. Sarebbe complicato per l’utente capire quanto verrebbero a costare i prelievi nelle banche diverse dalla propria, a meno che non si vadano a controllare le condizioni applicate dai singoli istituti. Secondo l’associazione Altroconsumo sarebbero diverse le motivazioni, fatte presenti all’Antitrust, che renderebbero questo sistema svantaggioso sia per i clienti che per i piccoli istituti di credito”. Speriamo dunque che non vada in porto, dando un’altra mazzata ai cittadini.