Draghi il liquidatore colpisce ancora. in vendita Rai Way, che gestisce la trasmissione del servizio pubblico

11 Marzo 2022 – Redazione

Nel silenzio generale della maggior parte degli organi di informazione, da tempo ormai totalmente asserviti al governo, l’Italia si prepara a subire l’ennesima svendita. Con la firma, inconfondibile, di Mario Draghi, l’uomo che dal panfilo Britannia inaugurò la folle stagione delle privatizzazioni e che ora si prepara a una vera e propria impresa: regalare una delle poche cose buone ancora presenti nell’orbita Rai. Nello specifico Rai Way, società che detiene il controllo e la gestione delle torri di trasmissione del servizio pubblico.

Centinaia di postazioni realizzate e migliorati negli anni. E che, come spiegato dall’Huffington Post, il governo si prepara a svendere, ancora una volta lasciando il Parlamento all’oscuro delle proprie attenzione, a conferma di quanto parole come “chiarezza” e “trasparenza” siano ormai totalmente estranee al vocabolario di Draghi e dei suoi ministri. Rai Way è al momento una società per azioni la cui maggioranza per legge deve rimanere in mano alla Rai Spa, in quanto di interesse nazionale. Proprio su quest’ultimo passaggio il governo si prepara a intervenire, stravolgendolo.

Stando a una bozza dell’ultimo Dpcm pubblicata da Repubblica, infatti, il governo Draghi autorizzerà a breve la Rai a scendere al di sotto del 51% nell’assetto proprietario di Rai Way. Gli analisti delle principali banche, da Intesa San Paolo ad Akros, hanno già fatto previsioni su una prossima fusione tra la società delle torri televisive ed Ei Towers, dando vita a un gruppo a vocazione continentale. Non mancano alternative, che portano però in maniera ancora più rapida fuori dai confini nazionali.

A far storcere ulteriormente il naso, per non dire di peggio, è poi la motivazione con cui il governo sta tentando di spiegare le sue scelte. Nel testo del decreto si parla, infatti, di “contributo al contrasto al cambiamento climatico” e “rafforzamento dei piani di sviluppo e sostenibilità della Rai”. Come se vendere le torri ai privati contribuisse a salvaguardare l’ambiente o servisse, di colpo, a coprire il buco di bilancio. Al di là delle reali intenzioni, un’operazione che conferma ancora una volta la vocazione di Draghi: svendere il patrimonio pubblico italiano, privando il Paese di asset strategici fondamentali.

Fonte: IlParagone