Author Archive

Home / Author's Article(s) / giornalemercurius

Una quarantina di medici  ha fatto protestato all’interno del Pineta Palace Hotel di Roma interrompendo l’assemblea dell’Ordine dei medici che stava discutendo l’approvazione del bilancio per il 2022. Hanno urlato contro i relatori e protestato contro l’obbligo vaccinale.

LE IMMAGINI⤵️

https://youtu.be/aSjav1735aY

LA PROTESTA

Sono volati indulti come: “Vergogna, vergogna!” e anche “Ignoranti, ignoranti!”, oltre che “Mafiosi”, e il presidente Magi ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. L’attacco arriva proprio in un momento in cui il governo sta pensando di estendere la vaccinazione obbligatoria ad altre categorie professionali, soprattutto ai lavoratori che si trovano a stretto contatto con il pubblico. Ottima la presa di posizione di questo gruppo di medici, troppo pochi, purtroppo, rispetto ai tanti che stanno continuando a tacere , zavorrati su chi sta lottando al posto loro. Meglio tardi che mai, possiamo dire! Ma se non darete seguito a questa incursione, è come averci preso per i fondelli un’altra volta!

Pres. Antonio Magi

Tra i medici in rivolta, una cinquantenne romana che lavora nell’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini che ha spiegato: “Nell’Ordine dei medici ci sono professionisti che non pagano la tassa annuale, ma invece ci si sbriga a sospendere i medici che non sono vaccinati. Per il fatto di non essere vaccinata sono stata demansionata: ora il mio compito è contattare i pazienti per fissare gli appuntamenti sull’assistenza medica”.

Assemblea sospesa e rimandata

I manifestanti hanno accusato il consiglio dell’Omceo di”non aver sospeso chi era moroso e di averlo fatto per i medici che non si sono vaccinati”. L’assemblea è stata sospesa e rinviata a data da destinatarsi.

NON SI È FATTO ATTENDERE IL COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE “CONTIAMOCI”, che raggruppa quei medici che vogliono tornare alla medicina “di sempre”, dove l’indipendenza del medico nella scelta della cura sia custodita, dove la ricerca scientifica sia libera da interessi speculativi, dove le figure professionali cooperino in armonia per il bene del paziente, ognuno nel pieno della propria dignità professionale e nella gerarchia dettata dalle competenze specifiche e dal rispettivo grado di responsabilità.

ECCO IL TESTO ⤵️⤵️⤵️

FONTI: ⤵️

https://www.contiamoci.eu/

________________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/volano-insulti-e-spintoni-video-allassemblea-dellordine-dei-medici-per-protestare-contro-lobbligo-vaccinale/

19 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai 3, ha delineato il quadro legato all’epidemia di Covid con l’ingresso sulla scena della nuova variante Omicron.

Prima della vaccinazione l’Italia poteva essere divisa in due categorie: quelli guariti e quelli che non si erano mai ammalati. Poi con la vaccinazione abbiamo creato differenti categorie ha sottolineato Crisantiabbiamo fatto la seconda dose mischiata con tre diversi vaccini a questo punto siamo arrivati a 24 tipi diversi di immunizzazione. Adesso si dà la possibilità di fare Pfizer o Moderna a piacere o a caso e arriviamo a 48 regimi diversi di immunizzazione. Mi creda, una cosa che non è mai accaduta sulla faccia della Terra, da quando c’è la vaccinazione”.

problema è che per prendere le decisioni politiche bisogna sapere quante persone protette: come si fa calcolare la protezione della popolazione sulla base di 48 situazioni immunologiche? E’ stata creata una follia, come microbiologo sono indignato per il modo in cui è stata creata questa situazione. Gli altri paesi non hanno fatto questo pasticcio”, aggiunge. “Conosciamo i dati sulla durata dei vaccini sulla base dei trial delle aziende farmaceutiche: Pfizer ha fatto i trial con 3 dosi Pfizer, ma non sappiamo nulla” sui dati “relativi alla combinazione” tra vaccini diversi.

ACOLTATE L’INTERVENTO DI CRISANTI ⤵️⤵️⤵️

https://twitter.com/AlexBazzaro/status/1471814046865403912?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1471814046865403912%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.ilparagone.it%2Fattualita%2Funa-cosa-mai-vista-e-follia-la-condanna-di-crisanti-alle-decisioni-del-governo%2F

________________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

19 dicembre 2921 – Comunicato Slang-USB del 18 dicembre

Riders JustEat costretti a scegliere tra sicurezza e retribuzione: la manutenzione dei mezzi non può essere a carico del lavoratore.

Freni rotti, motori elettrici rovinati: incidenti e guasti sono all’ordine del giorno per noi che facciamo consegne in bici o motorino. Chi tutela lavoratrici e lavoratori in questi casi?
Nessuno.
Questa è solo una delle conseguenze dell’accordo aziendale scellerato siglato da CGIL, CISL e UIL e l’azienda Takeaway.com, meglio conosciuta con il nome di JUST EAT.
L’accordo aziendale, snaturando completamente i contenuti del CCNL di riferimento della logistica, prevede che siano i lavoratori a fornire i mezzi per svolgere il servizio, che la manutenzione di questi sia a loro carico, a fronte di una misera retribuzione di 7,50 euro l’ora e un rimborso chilometrico minimo, e che nel caso il mezzo abbia un guasto, necessiti di manutenzione o comunque sia impossibilitato a circolare, non venga retribuita la giornata lavorativa.
Questo è quello che spinge molti rider a fare l’infame scelta: lavoro o sicurezza?
Hai un guasto ai freni, ma se segnali la cosa ti vengono tolte le ore e perdi il turno. Magari era un turno di quattro ore e quei soldi ti sarebbero serviti proprio per sistemare la bicicletta e continuare con le consegne. Probabilmente hai un contratto part time di 10 ore e se non fai quelle ore, perchè il mezzo resta fermo, il salario già basso si riduce fino ad arrivare a 200/300 euro al mese, che a malapena basteranno per la riparazione. Come se non dovessimo anche pagare l‘affitto e fare la spesa.
Molti riders quindi assumono il rischio di correre con una bicicletta che non garantisce la loro sicurezza pur di non perdere la paga, e questo ricatto porta come conseguenza l’infortunio per molte lavoratrici e lavoratori.

Noi di SLANG USB vogliamo che questo finisca, per noi è inconcepibile che quest’azienda, pur avendo sottoscritto un contratto, continui di fatto a negare diritti fondamentali.
Ci batteremo in tutte le sedi perché l’accordo aziendale venga superato e vengano introdotte le norme previste dal CCNL logistica DA SUBITO, e la battaglia riguarda tutti: l’applicazione del giusto contratto deve essere garantita per tutte le aziende e piattaforme che assumono riders.

📌Le nostre rivendicazioni:

La manutenzione dei mezzi deve essere a carico del datore di lavoro, che per legge è responsabile di garantire le condizioni di salute e sicurezza dei dipendenti.
• Deve essere prevista la possibilità di mezzi sostitutivi aziendali per guasti o incidenti, o un’indennità nel caso il rider sia impossibilitato a lavorare a causa delle condizioni del mezzo.
• In ultima analisi, dev’essere messo a disposizione dei riders un parco mezzi aziendale, perché sia possibile quantomeno scegliere se usare il proprio oppure no.
Nessun lavoratore deve subire più il ricatto tra sicurezza e salario, questa non è dignità.

🖍Slang-USB Riders

https://www.usb.it/

________________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/slang-usb-riders-justeat-costretti-a-scegliere-tra-sicurezza-e-retribuzione/

19 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

NEL GRANDE CAOS CHE STIAMO VIVENDO CAUSA COVID, I POLICANTI DA QUATTRO SOLDI HANNO STUDIATO IL SUPERAMENTO DELLA LEGGE DEL RIO (2014). LE PROVINCE SONO ANCORA VIVE E POTREBBERO TORNARE CON COMPITI DI UN TEMPO!!! VI SEMBRA UNA NOTIZIA DI POCO CONTO?
RISVEGLIATEVIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!SARANNO SPESE IN PIÙ E, SOPRATTUTTO, TASSE IN PIÙ!!!

Giornata di voto per l’elezione di  31 Presidenti di Provincia e 71 Consigli Provinciali eletti con il sistema elettorale di secondo livello da 68.499. Al voto Sindaci e Consiglieri comunali di oltre 5.500 Comuni, in rappresentanza di oltre 32 milioni e 500 mila cittadine e cittadini. Tornata elettorale in un unico turno.

Elettori ed eletti sono infatti i Sindaci e i Consiglieri comunali, cui è affidata la responsabilità di votare per conto delle comunità e dei cittadini amministrati. Le Province al voto sono: Ancona, Alessandria, Ascoli Piceno, Avellino, Belluno, Bergamo, Biella, Caserta, Chieti, Crotone, Fermo, Ferrara, Forlì-Cesena, Grosseto, Imperia, Latina, L’Aquila, Lecco, Macerata, Mantova, Massa Carrara, Parma, Pavia, Perugia, Pescara, Ravenna, Rovigo, Terni, Treviso, Verbano Cusio Ossola, Viterbo. 

Le province, non solo non se ne sono mai andate, ma adesso tornano più forti di prima, trasformate (e svuotate) in enti di secondo livello dalla legge Delrio, ma mai scomparse. Tant’è che ieri, dalle 8 alle 20, 65 mila sindaci e consiglieri comunali (rappresentanti di oltre 30 milioni di cittadini) sono stati chiamati a votare per eleggere 31 presidenti di provincia e rinnovare 75 consigli provinciali: un esercito di 895 persone”.

Graziano Del Rio

Affluenza dei rappresentanti degli Enti all’80%

Una percentuale altissima! Certo! Laddove si presenta l’opportunità di riconquistare posizioni di privilegio guadagnando (rubando) i soldi del contribuente, il consenso e’ logicamente quasi plebiscitario!

In serata, con lo scrutinio dei voti, saranno noti i Presidenti eletti nelle 31 Province in cui si è votato anche per questa carica, mentre, per i 71 consigli Provinciali, occorrerà aspettare.

Secondo il Sole 24 Ore, il governo sta preparando una riforma che superi la legge Delrio, da inserire in un disegno di legge collegata alla manovra. Un progetto a cui hanno lavorato gli ultimi tre sottosegretari all’Interno che farà tornare le Province in tutto il loro splendore: oltre a ripristinare il mandato di 5 anni per i consigli provinciali (oggi sono 2), torneranno anche le giunte provinciali con tre assessori (quattro nei territori sopra il milione di abitanti). Le giunte torneranno ad essere un organo esecutivo: potranno farne parte anche membri esterni e saranno retribuiti con u n’indennità pari al 50 per cento degli assessori comunali. Il ddl prevederà anche una nuova distribuzione delle competenze tra Province, Comuni e Regioni”.

NO COMMENT!

________________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/province-il-ritorno-31-enti-al-voto-e-presto-torneranno-ad-essere-organo-esecutivo-sara-superata-la-legge-del-rio-2014/

19 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Bisogna che ti decidi perché entro questo mese hai solo tre possibilità. O ti vaccini o muori oppure ti ammali e fai morire qualcun altro”.

Questo sarebbe quello che un’infermiera dell’Ausl di Reggio Emilia avrebbe detto a una 17enne. Una frase giudicata troppo pesante e invadente dalla famiglia della ragazza che ha deciso andare per vie legali. E, attraverso il proprio avvocato, ha spedito una diffida all’azienda sanitaria locale con richiesta di risarcimento danni. Quello che contestiamo è la violenza delle parole utilizzate, mia figlia è corsa da me a piangere. Non era un semplice consiglio al vaccino, non si può infondere il terrore così”. Lo riporta il Resto del Carlino.

I fatti risalgono alla mattina del 3 dicembre scorso quando la ragazzina è stata accompagnata all’ospedale Santa Maria Nuova per sottoporsi a un tampone molecolare dopo che una sua professoressa di scuola era risultata positiva qualche giorno prima. Qui, stando a quanto da lei raccontato, le è stato chiesto se fosse vaccinata. Alla risposta negativa della minorenne, è arrivata la frase incriminata da parte dell’infermiera.

L’avvocato di famiglia Tiziano Solignani, del foro di Modena, ha ritenuto

fatti risalgono alla mattina del 3 dicembre scorso quando la ragazzina è stata accompagnata al all’ospedale Santa Maria Nuova per sottoporsi a un tampone molecolare dopo che una sua professoressa di scuola era risultata positiva qualche giorno prima. Qui, stando a quanto da lei raccontato, le è stato chiesto se fosse vaccinata. Alla risposta negativa della minorenne, la lo frase incriminata da parte dell’infermiera.

L’avvocato di famiglia Tiziano Solignani del foro di Modena ritiene illegittima, per la violazione della sua privacy, la richiesta di specificare se vaccinata o meno. Non esserlo è consentito dalla legislazione vigente. LA RAGAZZA È STATA APOSTROFATA MALAMENTE E RESA OGGETTO DI GRAVI INVETTIVE E MINACCE, RIMANENDONE SCONVOLTA.
Un atteggiamento del genere non ha bisogno di alcun commento.

“Per questa grave violazione dei doveri di riservatezza – ha dichiarato l’Avvocato Solignanomiei assistiti, riservandosi qualunque altra iniziativa in ogni sede competente, chiedono il risarcimento dei danni subiti. Se entro 20 giorni l’Ausl non risponderà, procederemo giudizialmente nei loro confronti”.

L’Ausl, al momento, non intende replicare a mezzo stampa, ma fa sapere che “è stata avviata una verifica interna volta a capire se si fosse trattato di un comportamento con toni scorretti da parte dell’operatrice o se fosse stata una semplice e lecita opera di convincimento al vaccino, insita nella mission medico-sanitaria”.

QUESTO È IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO DA ADOTTARE CON COLORO CHE CREDONO, PER RUOLO, DI POTER FARE E DIRE CIÒ CHE VOGLIONO! BISOGNA DENUNCIARE…E FARE NOMI E COGNOMI!!! NON SARÀ UNA SOLUZIONE RISOLUTIVA, MA QUALCHE BRUTTO MOMENTO, A PICCOLI E GRANDI DITTATORI, LO FAREMO PASSARE!!!

______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

________________________

https://cataniacreattiva.it/reggio-emilia-o-ti-vaccini-o-muori-infermiera-terrorizza-un-ragazzodenunciata/

18 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Una eventuale ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale a particolari categorie di maggiore contatto con il pubblico. Potrebbe essere questa una delle riflessioni – secondo quanto si apprende da fonti informate – sul tavolo della prossima Cabina di regia prevista per il 23 dicembre.

L’eventuale valutazione sarebbe fatta anche sulla base dei risultati della nuova indagine rapida (flash survey) decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata lunedì 20 dicembre.

L’obbligo di mascherine all’aperto e la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati, come le discoteche. Sono alcune delle misure che Draghi e compagni potrebbero valutare per “incoraggiare a osservare comportamenti prudenti” durante le festività. La riunione, sottolineano fonti di governo, serve a fare un punto della situazione alla luce dei dati aggiornati sul Covid e a fare valutazioni su eventuali misure per le imminenti feste. Si potrebbe riflettere anche sulla possibilità di accorciare la durata del Green pass.

E’ in Gazzetta ufficiale il Dpcm che indica le modalità per la revoca del Green pass qualora il possessore del certificato dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento o in caso di pass falsi. A generare la revoca automatica in caso di positività è la ‘Piattaforma nazionale-Dgc’. La stessa revoca sarà comunicata anche al Gateway europeo. Sarà poi annullata automaticamente a seguito dell’emissione della certificazione verde di guarigione.

Fonte:➡️  ansa

_______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/governo-ipotesi-tampone-oltre-al-green-pass-per-accedere-ai-locali-al-chiuso/

18 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Una beffa terribile, un’ingiustizia nell’ingiustizia che ha colpito 80 famiglie residenti a Milano, quelle che, il 29 agosto 2021, hanno perso la casa in un incendio le cui cause sono ancora tutte da chiarire, e sulle quali sta indagando la Procura. Ma, beffa tra le beffe, sono state costrette a pagare l’IMU su quegli stessi immobili andati al rogo!

E perché il pagamento di una tassa che compete solo alle seconde case? Il Comune di Milano, a questa domanda, ha risposto con senso cinico e criminale, dicendo che, essendo gli appartamenti classificati come prima casa ma non agibili per l’accaduto, e quindi non fruibili dai proprietari, l’unica agevolazione possibile da applicare, è stata lo sconto del 50% sul totale, della tassa di una seconda casa! Una richiesta da far rabbrividire…altro che agevolazione!

Con il risultato, grottesco e paradossale, che le famiglie che non pagavano l’Imu in passato in quanto vivevano nella casa in cui erano residenti, ora, dopo l’incendio, dovranno invece mettere mano al portafogli. Una vera e propria follia.

La delucidazione è arrivata dal Comune di Milano, che ha spiegato come “l’attuale normativa IMU” stabilisce per i fabbricati inagibili la riduzione della base imponibile del 50%, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussiste la condizione. Questo anche per gli immobili che costituivano abitazione principale del soggetto, prima dell’evento.

L’incendio, comportando l’inagibilità dell’immobile, ha fatto venir meno il requisito della dimora previsto dalla norma. Pertanto, per l’anno 2021, a partire dalla data dell’evento, in assenza di specifici interventi normativi statali, il tributo è dovuto nella misura ridotta del 50%”.

Il Comune ha precisato che la situazione dovrebbe sanarsi per il 2022. Nel 2021, invece, la situazione è questa, assurda. Rabbiosa la reazione dei condomini, guidati da Mirko Berti:⤵️


Abbiamo chiesto di poter utilizzare gli appartamenti destinate al social housing per un anno almeno, fino a che il grattacielo non verrà ripristinato, ma l’amministrazione comunale ci ha detto di no perché non abbiamo i requisiti di reddito. Poi abbiamo visto la dichiarazione della giunta sui sostegni economici che sarebbero stati stanziati per aiutarci a pagare momentaneamente l’affitto, ma al momento non abbiamo ancora ricevuto nulla. Per ora ringraziamo solo l’assicurazione privata che ci sta sostenendo, e le banche che ci hanno sospeso il mutuo”. Nel frattempo, però, è arrivata l’Imu da pagare.

Fonti: ➡️https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEdDdG3

➡️https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/ora-la-casa-e-inagibile-e-devono-pagare-limu-1.7157440/amp

______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/milano-ad-agosto-persero-la-casa-in-un-incendio-ma-devono-pagare-limu/

18 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Proprio nei giorni in cui è stato annunciato l’imminente arrivo delle cosiddette “pillole anti-Covid” prodotte da Pfizer, il colosso del settore farmaceutico, che più di tutti si è arricchito con l’esplosione dell’emergenza Covid, ecco scoppiare l’ennesimo scandalo che vede coinvolta proprio l’azienda americana, accusata ancora una volta di poca trasparenza nel rendere noti al mondo i dati relativi alle sperimentazioni effettuate.

Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del Farmaco (Ema) e consulente del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato ai microfoni di Sky Tg24:

Probabilmente le pillole per curare il Covid saranno disponibili in Italia da gennaio. L’Ema ha dato il via libera, il farmaco della Pfizer sembra molto utile rispetto al molnupiravir. Arriverà a giorni il via libera e la disponibilità ai primi di gennaio, probabilmente”.
Tutto pronto, quindi, per un nuovo e sostanzioso business. Nel quale si è prontamente tuffata una multinazionale che, però, in questi giorni è finita nuovamente nel mirino.

A chiamare in causa Pfizer è Trial Site News digital media che si occupa al 100% della trasparenza dei trial clinici e della ricerca clinica in tutto il mondo, che ha pubblicato un’inchiesta firmata da Sonia Elijah che svela l’esistenza di “documenti Pfizer altamente riservati, sinonimo dell’estrema mancanza di trasparenza avallata dal comportamento delle agenzie governative negli ultimi 20 mesi”. Dossier sui quali il mondo della scienza si interroga da tempo, relativi alle sperimentazioni dei vaccini dell’azienda americana e per i quali, a fine agosto, è stata presentata una richiesta di accesso ufficiale.

Oltre 30 scienziati e accademici hanno, infatti, intoltrato all’FDA (l’agenzia del farmaco americana) una domanda per visionare i documenti che hanno portato al via libera per il vaccino Pfizer, finito poi sui mercati di tutto il mondo con lautissimi guadagni per l’azienda che lo produce. Con fatica, il gruppo di esperti, sta riuscendo a rendere note le pagine ufficiali di quei dossier, per quanto vengano rese note con estrema lentezza, per poi renderle pubbliche. A far discutere è soprattutto il report di 38 pagine intitolato “Analisi cumulativa dei rapporti di eventi avversi post-autorizzazione di PF-07302048 (BNT162B2) ricevuti fino al 28 febbraio 2021”, basato su dati provenienti da vari Paesi del mondo (Italia compresa).

Tra i dati emersi, dopo aver esaminato i documenti, secondo Trial Site News, a preoccupare sarebbero le informazioni parziali fornite al mondo e 1.228 decessi registrati entro tre mesi dall’assunzione del vaccino, mai resi noti. Il tutto a conferma della poca trasparenza, durante un trial in cui non è nemmeno stato comunicato il genere dei partecipanti.

Per tutte le tipologie di eventi avversi riscontrati, inoltre, sarebbe emerso come le donne siano mediamente 3 volte più colpite rispetto agli uomini, in particolare per quanto riguarda le reazioni allergiche. 

Allo stesso modo, Trial Site News evidenzia come dall’analisi originale presentata alla FDA per ottenere il via libera sarebbero stati esclusi i dati sui rischi durante la gravidanza e allattamento. Numeri, che “sottolineano 413 casi avversi di cui 84 classificati come gravi” e che sembrano in nettro contrasto con l’analisi ottimista di Pfizer, che aveva affermato di non aver riscontrato pericoli per neo-mamme e future mamme.

FONTI: ➡️➡️➡️https://www.transparimed.org/amp/pfizergate

➡️https://bit.ly/33zvszz

________________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

18 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Il Paragone.it

E ADESSO MIA”CARA” TV PUBBLICA, CHE DA QUASI DUE ANNI CI STAI MASSACRANDO CON NOTIZIE, IL CUI ODORE NAUSEABONDO SI E’ INSEDIATO IN OGNI GANGLO DELLA SOCIETÀ, COME GIUSTIFICHI CIÒ CHE ANDREMO A RACCONTARE?!ADESSO CHE IL CONTAGIO È ENTRATO IN CASA TUA…CHE FARAI? FARAI IN MODO CHE I TUOI SERVI SEGUANO IL COMPORTAMENTO OMERTOSO, DI CUI SEI MAESTRA, COME SI CONVIENE AGLI IPOCRITI!

Ormai abbondano gli esempi di come le informazioni e le campagne media usate per indurre gli italiani a vaccinarsi siano state una bugia. Per mesi politici, TV e giornali hanno raccontato che il vaccino avrebbe protetto da infezioni, ospedalizzazione e decessi, ma così non è stato. Aver investito sul vaccino come unica arma di soluzione della pandemia in corso si è rivelato un errore fatale per la classe politica italiana ed europea. Ma ora lo avranno ben capito anche i vertici Rai che di questa mistificazione sono stati i protagonisti. 

Infatti, secondo quanto riferito dall’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), il presidente della Rai, Marinella Soldi, e l’amministratore delegato, Carlo Fuortes, sarebbero positivi al Covid”. Ovviamente entrambi sono vaccinati. Ma il cluster potrebbe essere molto più ampio dal momento che i due dirigenti si trovavano a Milano per partecipare al consiglio di amministrazione della Rai.

Ma c’è di più, visto che il presidente e l’amministratore delegato avevano incontrato in mattinata anche il sindaco di Milano Giuseppe sala e il governatore della regione Lombardia Attilio Fontana.

A voi le conclusioni!!!

Fonte: ⤵️

https://www.agi.it/cronaca/news/2021-12-17/rai-presidente-e-ad-fuortes-positivi-14946180/

_____________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/rai-contagi-ai-vertici-della-tv-pubblica-e-pensare-chesono-tutti-vaccinati/

18 dicembre 2021 – Redazione Co.Te.L.I.

(di Pietro De Angelis) – Una mia cara collega, anche lei presto sospesa, ha scritto una lunga lettera alla sua dirigente (con la minuscola). Una lettera densa di umanità, parole semplici e autentiche che restituiscono per intero il dramma che in questi giorni si sta compiendo nel silenzio e nell’indifferenza generale (o, peggio, nel plauso generale). Ho suggerito alla mia collega di rendere pubblica la sua lettera, ma per un naturale senso del pudore ha preferito non farlo. Così, con il suo permesso, la pubblico io per lei, con le dovute modifiche per preservarne l’anonimato; non dobbiamo avere timore di esprimere la nostra intelligenza, la nostra sensibilità e il nostro profondo dolore. Non mi sembra che la maggioranza rumorosa si faccia scrupolo di esprimere la propria ottusità, il proprio fanatismo e la propria cieca violenza; perché, allora, noi dovremmo stare zitti? Quella sorta di innata grazia che spesso contraddistingue chi sceglie il silenzio e la compostezza è una dote rara e preziosa che però, almeno in questo caso, diventa un limite, uno svantaggio; dobbiamo invece parlare, raccontare, partecipare a più persone possibile; nessuno dovrà avere l’alibi di poter dire un giorno: “Non sapevo, non avevo capito”. L’unica ragione per il sacrificio che stiamo compiendo, per l’offesa terribile alla nostra stessa dignità di esseri umani, è la forza della nostra testimonianza.

Gentilissima Dirigente,
avevo immaginato in modo assai diverso la mia uscita dalla scuola, nella quale ho lavorato con grande passione per trentotto lunghi anni. Ma purtroppo qualcuno in alto, senza sicure evidenze scientifiche, ha deciso che le caratteristiche necessarie per un docente non debbano essere più o non solo la preparazione, l’esperienza, la capacità di empatia, la professionalità, ma che debba divenire requisito essenziale l’aver aderito a una campagna vaccinale che, nonostante le premesse e le promesse, si sta rivelando sempre più di dubbia e limitata efficacia per uscire dall’emergenza. L’unica cosa certa è che la situazione che ci è piombata addosso da due anni a questa parte ha cambiato la realtà, le nostre vite e drammaticamente anche la scuola che tanto amiamo.

Prossima alla sospensione, che lei dovrà inesorabilmente applicare, le confesso che quello che la scuola sta diventando non lo riconosco più: bimbi imbavagliati, senza gioia, senza luce negli occhi, senza curiosità, senza la possibilità di fare molto più che stare seduti al loro proprio banco, ben distanziati e “distanti” dai compagni. Insegnanti trasformati spesso in aguzzini pronti a reprimere ogni diversa iniziativa in nome del rispetto dei protocolli.

Sa, cara preside, a volte la nostra vita è decisa da qualche piccolo dettaglio o da una serie di piccoli episodi che potrebbero passare inosservati a una mente distratta, ma che risuonano in modo drammatico a un cuore ferito come ritengo sia il mio in questo momento. Per questo le ho raccontato dei miei bambini di quarta, che in un tragico e inconsapevole gioco si sono costruiti il proprio “green pass” e lo mostravano al compagno per andare in bagno; della famiglia che temendo che il virus arrivasse a casa attraverso la carta mi ha “suggerito” di non attuare la biblioteca di classe; di colleghe che arrivano a punire con note disciplinari i bambini che si abbassano la mascherina per qualche secondo per poter respirare…

Forse questa non è più la mia scuola.
Io vedo chiaramente dove stiamo andando e quello che si profila per i nostri figli e per i nostri alunni: una società distopica dove i diritti e le libertà non ci appartengono più come era fino a due anni fa, ma vengono elargiti “a tempo determinato”, a rate e ai soli ubbidienti, come per gentile concessione, da uno stato che dietro un benevolo paternalismo sta comprimendo un pezzo alla volta tutte le nostre principali libertà.
È un mondo di paure quotidianamente coltivato nelle menti delle persone, una perenne medicalizzazione dell’esistenza, un’emergenza senza fine.

Io non credo affatto che i nostri politici tengano alla nostra salute e al nostro benessere; se ci tenessero in un anno e mezzo di pandemia avrebbero investito sulla sanità potenziando e rafforzando gli ospedali e assumendo nuovi medici, che invece come noi vengono ricattati e minacciati se provano a uscire dai protocolli; se ci tenessero avrebbero scommesso sulla scuola dimezzando le classi pollaio e assumendo nuovo personale; avrebbero migliorato i trasporti nei quali, invece, l’unica idea per evitare il sovraffollamento è stata quella di far esibire, ai ragazzi non vaccinati, il solito lasciapassare.

Qualche giorno fa la mamma di due miei ex alunni mi ha raccontato lo sconcerto che hanno provato i suoi figli quando un loro compagno, sprovvisto del lasciapassare, è stato fatto scendere dal mezzo e non è potuto arrivare in orario a scuola.
Come siamo potuti arrivare a questo? Come è stato possibile accettare che si creasse questo clima di odio sociale e di discriminazione nella società e addirittura dentro le scuole, che dovrebbero e si vantano di promuovere l’inclusione…
Come è possibile che ormai ognuno guardi l’altro come un nemico, un probabile untore, una fonte di contagio? Solo la PAURA ha permesso questo. Con una campagna mediatica martellante sono riusciti a mistificare la realtà e a creare il perfetto capro espiatorio, i terribili NO-VAX: questa stigmatizzazione cela malamente l’odio
profondo verso chi non si conforma ai diktat del governo, considerati indiscutibili. E tutto ciò non è forse tipico dei sistemi totalitari?
Beh, sarò una pazza, un’illusa, ma io NON CI STO.

Abbiamo sempre ubbidito, fin dal marzo 2020, abbiamo rispettato sempre tutte le indicazioni anche quando ci apparivano contraddittorie e prive di logica, abbiamo sempre eseguito ma per me è arrivato il momento di dire BASTA!

Adesso stanno chiedendo davvero troppo: con la richiesta di successivi richiami alla vaccinazione (si parla già di quarta dose…) ci stanno dicendo che dobbiamo rinunciare alla proprietà del nostro corpo sul quale non siamo più liberi di decidere, di esercitare il diritto legittimo e garantito dalla nostra Costituzione di autodeterminarsi per quello che riguarda la nostra salute. Penso che ormai sia sotto gli occhi di tutti la violenza di questo governo che anche in questa situazione ha mostrato il suo vero perfido volto: con la data del 15 dicembre, a una settimana dall’inizio delle vacanze di Natale, non si sono curati di “strappare” dei docenti alle loro classi da un giorno all’altro. Hanno stanziato tanti soldi per le sostituzioni di noi sospesi, soldi che negli anni passati “non c’erano mai”. Perché quello che conta non è la relazione fra docenti e alunni, ma tappare i buchi e consentire all’azienda scuola di andare avanti.

Cosa dirle ancora? Sono preoccupata certo, ma non tanto per l’aspetto economico: saremo un po’ più poveri, ma io sono nata libera e libera voglio vivere. Oramai lo hanno capito in molti che il green pass non è uno strumento di tutela sanitaria (anche i bis-tris-vaccinati possono infettarsi e contagiare a loro volta), ma solo uno strumento politico e di controllo sulla popolazione.
Non riesco a cedere al ricatto vile del governo, perché il corpo non può divenire mai merce di scambio né per avere approvazione, né per ottenere benefici.

Esco da una scuola che è ormai malata (forse lo era da anni…) certamente con un senso di umiliazione per sentirmi trattata come una scarpa vecchia e ormai inutile. Dopo trentotto anni in cui ho dedicato tutta me stessa al mio lavoro anche a volte trascurando la mia famiglia, sentirsi considerati come i peggiori delinquenti – non sono previsti nemmeno gli assegni alimentari di sostentamento – come se ci fossimo macchiati di una colpa gravissima ha veramente del comico, se non fosse tragico.

Un giorno, forse lontano, la verità uscirà fuori e allora ognuno sarà da una parte della storia.
So bene che mi sto autocondannando a una vita di esclusione, di disagio e mi verrà versata addosso la macchina del fango di quelli che, con una enorme semplificazione del pensiero, mi liquideranno definendomi maestra NO-VAX. Sa preside, i terribili no vax (io preferisco definirmi una free vax) non sono criminali: sono padri, madri di famiglia, nonni, gente di ogni fascia e di ogni estrazione che non ha commesso nessun delitto se non quello di porsi dei legittimi dubbi di fronte a una narrazione sempre più inverosimile.

Sarò giudicata, lo so. Ma come diceva Martin Luther King: “Arriva un momento in cui si deve prendere una decisione che non è né comoda, né facile e né popolare, ma bisogna prenderla perché la COSCIENZA CI DICE CHE È GIUSTA.”
Ecco, io non voglio essere da questa parte della Storia, e appoggiare un governo che dietro l’apparenza di una guerra a un virus (“siamo in guerra!”) ha in realtà iniziato una vera persecuzione verso una fetta di cittadini considerati poco ubbidienti.

Un giorno, forse lontano, quando cadrà il castello di menzogne di chi ha negato le cure, ha nascosto la verità, ha perseguitato i cittadini, ha vessato gente innocente, io voglio essere dalla parte dei perseguitati, degli oppressi. Solo così potrò dire ai miei figli e anche ai miei alunni che ho provato a non piegarmi per non favorire con la supina obbedienza questo tragico scempio.
Con immutata stima.”

_______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/uninsegnante-sospesa-gentilissima-dirigente/