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‘POLITICA’ Category

02 Maggio 2022 – Redazione

Un menu speciale tutto dedicato all’Ucraina da oggi arriva nelle scuole comunali di Roma, dall’infanzia alla secondaria di primo grado: un modo per agevolare l’integrazione delle bambine e dei bambini provenienti dal paese in guerra e che da diverse settimane hanno iniziato a frequentare le lezioni negli istituti comprensivi della Capitale. I piatti forti sono i varenyky al burro, una sorta di raviolo di pasta fresca a forma di mezza luna (o triangolo) e pollo alla Kiev: due grandi classici della cucina dell’Ucraina che i bimbi romani avranno il piacere di provare.

Menu ucraino, tappa in tutti i municipi

Esiste un vero e proprio calendario: il menu ucraino, una tantum, farà pian piano tappa in tutti i municipi. Le specialità rientrano in un “menù speciale collegato a particolari progettualità a carattere didattico-educativo”, si legge nella circolare del Dipartimento Scuola del Campidoglio che ha accolto positivamente la proposta avanzata da due municipi, il I e il VI, e ha deciso di estenderla a tutta Roma. L’iniziativa fa parte delle variazioni alla dieta che di solito coincidono con particolari festività: Natale, carnevale, Pasqua e così via.

La comunicazione è stata data alle famiglie da diversi giorni e sui siti web le scuole romane hanno pubblicato la circolare ‘Menu progettuale ucraino” con la descrizione: dunque il primo piatto solitamente è ripieno di carne con i trovano patate, cavoli, funghi e formaggio morbido. Il secondo, invece, è una versione del cordon bleu francese con crema di burro, impanato e cotto al forno. Immancabili le patate la burro come contorno, altro grande classico. Un modo diverso, che stavolta passa dalla tavola, per far sentire i piccoli profughi un po’ più a casa.

tgcom24.mediaset.it

 

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02 Maggio 2022 – Redazione

Donald Trump ha chiesto un “test cognitivo” per il presidente Joe Biden. Lo ha detto nel corso del comizio in corso a Greenwood, Nebraska. L’organizzazione dell’ex presidente ha mandato in onda un video che raccoglie i balbettii di Biden e la ormai famosa scena in cui il presidente, alla fine di un discorso, si gira per dare la mano a qualcuno che, in realtà, non c’è. Biden resta con la mano sospesa a metà e poi se ne va. Trump ha poi scherzato con i supporter dicendo che avrebbe “molto più materiale ma non abbiamo tutto il pomeriggio”.

Trump ha definito poi i democratici la “più grave minaccia alla salute pubblica” dell’America e “non il Covid”. “I dati sulla criminalità – ha detto – stanno prendendo la scena, aumentano sparatorie e accoltellamenti. I democratici sono parte del crimine, del caos e della morte”.

E sull’Ucraina ha sostenuto, davanti a centinaia di supporters, che con lui alla Casa Bianca il presidente russo Vladimir Putin “non avrebbe mai invaso” l’Ucraina. “Putin – ha aggiunto – ha visto la debolezza. Ha visto l’incompetenza” nell’amministrazione Biden.

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1 Maggio 2022 – Redazione

Alcuni datori di lavoro, sebbene l’obbligo scada il 30 aprile, stanno tentando di imporre le mascherine con protocolli e circolari. Non possono farlo. Abbiamo predisposto un modello di diffida da inviare al datore di lavoro e alleghiamo anche una spiegazione del perché nessuno, nemmeno il Signor Speranza con il suo provvedimento del 28 aprile 2022 – che non riguarda i luoghi di lavoro – può imporre le mascherine a partire dal 1° maggio 2022.

ECCO COSA HA DETTO L’AVVOCATO FUSILLO IN UN VIDEO. CLICCA SUL LINK PER GUARDARE E ASCOLTARE ⤵️

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Diffida mascherina sul lavoro:

https://www.difendersiora.it/documenti/diffida-mascherine-maggio-2022

Considerazioni legali:

https://www.difendersiora.it/articolo-evento/mascherine-il-dpcm-non-e-piu-efficace

L’AVVOCATO SPIEGHERÀ  IN DETTAGLIO LA QUESTIONE IN UN VIDEO LA PROSSIMA SETTIMANA!

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1 Maggio 2022 – Redazione

LEGGETE COSA HA MESSO NERO SU BIANCO IL SENATO ITALIANO SU QUESTI PSEUDO VACCINI. 

E’ IL DOCUMENTO PIU’ IMPORTANTE CHE CONFERMA LE DICHIARAZIONI DI MOLTI ESPERTI RICERCATORI, BIOLOGI, VIROLOGI, IMMUNOLOGI, PATOLOGI E MEDICI SPECIALISTI IN GENERALE.

TUTTI I VACCINATI CHE DA ALLORA SI SENTONO STANCHIE HANNO QUALCHE GENERE DI PROBLEMA PIÙ SERIO, COSI’ COME I PARENTI DELLE PERSONE MORTE DOPO LAVACCINAZIONE,

udite udite! ….. 

POTRANNO RICHIEDERE RISARCIMENTI DANNI A CHI GLI HA INOCULATO IL VACCINO SENZA UNA REALE CONSAPEVOLEZZA.

ANCHE I MEDIA E I GIORNALISTI SONO COINVOLTI NELLO SCEMPIO.

Sappiate che il governo (vedere link www.senato.it, alla fine del messaggio) con l’atto di sindacato ispettivo n 1-00388 della legislatura 18, afferma che i “vaccini Anticovid” che sono stati messi in commercio sono  SPERIMENTALI, con dati molto limitati sulla sicurezza a breve termine o non disponibili (…).

La tecnologia del vaccino mRNA non è mai stata approvata per l’uso sull’uomo(..). 

I potenziali effetti a insorgenza tardiva possono richiedere mesi o anni per manifestarsi.

Non lo dice qualcuno in chat ma chi governa. 

Nel frattempo le cure domiciliari efficaci esistevano giá da tempo ma le hanno impedite per giustificare l’uso del mRNA.

Chi ha firmato il consenso informato per l’inoculazione non si rendeva conto di ciò che faceva. Proprio perché convinto bonariamanete dal proprio medico o dal medico degli Hub di vaccinazione. 

Fonte: Senato della Repubblica

DOCUMENTO: Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00388 ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1299973

ERA SCONTATO CHE ACCADESSE TUTTO QUESTO! IN QUANTI AVETE DEFINITO COMPLOTTISTI E TERRAPIATTISTI, COLORO CHE AVEVANO CAPITO E PREVISTO L’EVOLUZIONE DEI FATTI! BASTAVA AVERE LUCIDA MEMORIA SU COSA LA STORIA CI HA INSEGNATO, CON I SUOI RICORSI, LE SUE TEORIE DEL PRECEDENTE E I SEGNALI CHE GLI STOLTI NON SANNO COGLIERE, LASCIANDOSI, INVECE, TRAVOLGERE DALLA PAURA E DA CHI VUOL SOPRAFFARE LE NOSTRE MENTI.

DALL’INIZIO DEL PANDELIRIO, E FORSE DA PRIMA, AVEVAMO AVUTO SENTORE SU COME IL GOVERNO AVREBBE RESO OGNI SUO ATTO UN ABUSO CRIMINALE, MA TUTTE LE CATEGORIE PROFESSIONALI, ECCEZION FATTA PER LE SINGOLE PERSONE CHE HANNO SAPUTO TENERE LA TESTA SULLE SPALLE, SON CADUTE IN TRAPPOLA CON TUTTE LE SCARPE!

DA DUE ANNI A QUESTA PARTE L’ITER PER ADULARE E POI FREGARE IL PROSSIMO, È SEMPRE STATO LO STESSO…….

2 Giugno 2020 – Festa della Repubblica. MOLTI MEDICI E INFERMIERI (OSPEDALE DI BERGAMO IN TESTA) SONO STATI INSIGNITI DEL CAVALIERATO DELLA REPUBBLICA, PER LO STRAORDINARIO LAVORO SVOLTO NELLE CORSIE DELLE TERAPIE INTENSIVE, NON DIMENTICANDO CHE, IN MEZZO A QUESTE STRAORDINARIETÀ, C’È CHI HA ESEGUITO ORDINI MOLTO DISCUTIBILI PER LE INTUBAZIONI E LE TERAPIE ANTICOVID CON TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA! MA NELL’APRILE DEL 2021 ECCO ARRIVARE L’OBBLIGO VACCINALE! E PER CHI NON ACCETTA……SOSPENSIONE DAL LAVORO!

POI È TOCCATO AGLI INSEGNANTI. MA CHE BRAVI……ENCOMIATI PERCHÉ DURANTE LA DAD HANNO SEGUITO CON DEDIZIONE E PROFESSIONALITÀ GLI STUDENTI, NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ’ CHE PREVEDONO LE STREAMING! ALLA FINE……STESSO OBBLIGO E PERCORSO DI CUI SOPRA! E COSI PER LE FORZE DELL’ORDINE E……ETC……ETC……

AVETE VISTO CHE BELLA RICONOSCENZA DIMOSTRA LO STATO?!

AVETE ANCORA BISOGNO DI ESEMPI PER COMPRENDERE?!!!!!!!

A VOI L’ARDUA SENTENZA!


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1 maggio 2022 – Redazione

Gli eserciti ucraino e russo sono sfiancati ma la guerra non si ferma, tutt’altro. Ospite di L’aria che tira, su La7, il generale Leonardo Tricarico analizza il momento delicato del conflitto e commenta gli sforzi, quasi nulli, della comunità internazionale di porre la parola fine al conflitto. Nella puntata di sabato 30 aprile l’ex Capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare spiega che i raid ucraini in territorio russo, come quello registrato nella serata di ieri, sono episodi sporadici e “dimostrativi, come i missili lanciati dai russi a Kiev” durante l’incontro tra Volodymyr Zelensky e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Per il generale i due eserciti “sono sfibrati, non possono permettersi attività su larga scala” fuori dal teatro di guerra del Donbass. I russi stanno finendo le scorte, gli ucraini vengono armati dall’Occidente e questo provoca uno stallo.

La prospettiva di una tregua però è molto lontana, con Kiev e Mosca che parlano solo di vittoria sul nemico, non di negoziati. “La pace è lontana perché nessuno l’ha chiesta”, spiega Tricarico. “Chi dovrebbe promuovere un negoziato getta secchiate di benzina su incendio che appare indistinguibile“, dice il generale che entra nel merito. C’è il “pacchetto di mischia guidato dagli Stati Uniti” di Joe Biden, spiega l’ufficiale, Gli unici malumori sono politici, non istituzionali. E l’Italia? Il presidente del Consiglio Mario Draghi “dovrebbe rispolverare la sua credibilità, e rimetterla in campo. Ma finora non lo ha ancora fatto”.

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1 Maggio 2022 – Redazione – AffariItsliani

Non si placa la bufera social, e non solo, su Alessandro Orsini, il docente universitario della Luiss criticato per le sue analisi in tv sulla guerra in Ucraina. Nella sua ultima partecipazione ad Accordi & Disaccordi, venerdì sera sul Nove, per spiegare perché l’ingresso di nuovi Paesi nella Nato rappresenterebbe a suo avviso un pericolo, il professore ha usato un paragone con la seconda guerra mondiale, affermando che Hitler non voleva certo scatenarla, ma che fu colpa degli accordi tipo “articolo 5” del patto della Nato. L’accordo di collaborazione con Eni per la realizzazione dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale, affidato «dalla Luiss  al Professor Alessandro Orsini, è giunto a scadenza da circa due mesi e non sarà rinnovato. Per questa ragione, i canali di comunicazione dell’Osservatorio, incluso il sito internet ‘sicurezza internazionale’, da oggi non sono più attivi» ha comunicato l’ateneo in una nota.

In tv Orsini ha detto che «il primo settembre del ’39 la Germania invase la Polonia e poiché Inghilterra e Francia si erano alleate con la Polonia si creò un effetto domino, a cui Hitler non aveva interesse…». Come scrive il Corriere della Sera si tratta di «parole che, al di là delle smentite, devono aver costituito la goccia finale che ha fatto traboccare il vaso della pazienza del prestigioso ateneo intitolato a Guido Carli. Già il 4 marzo scorso, infatti, all’alba della guerra e del “fenomeno Orsini”, la Luiss aveva preso posizione, esprimendo «piena solidarietà al popolo ucraino» e invitando «chi ha responsabilità di centri di eccellenza come l’Osservatorio sulla Sicurezza internazionale», cioè proprio Orsini, ad «attenersi al rigore scientifico dei fatti, senza lasciar spazio a pareri di carattere personale che possano inficiare la reputazione dell’ateneo».

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30 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Nicola Porro

A L’Aria che tira Vladislav Maistrouk e Maria Giovanna Maglie non se le mandano a dire

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https://www.la7.it/laria-che-tira/video/durissimo-scontro-tra-maria-giovanna-maglie-e-vladislav-maistrouk-sei-pazzo-ringrazia-il-cielo-che-29-04-2022-436097

Lite di fuoco a L’Aria che Tira tra il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk e Maria Giovanna Maglie. Tema del contendere, come ovvio, la guerra in Ucraina. E per la precisione l’opportunità o meno di trattare con Vladimir Putin una pace, o una resa che dir si voglia, di Kiev. Combattere o fermare la guerra, perdendo però dei territori?

A iniziare le ostilità è il giornalista ucraino che apostrofa la collega Maglie con il titolo, poco accademico, di “propagandista italiana”. “Dicessero a Putin di smettere di sparare e non agli ucraini di smettere di chiedere armi”, attacca Maistrouk. Replica la Maglie: “Ci sono persone, caro amico ucraino, che hanno la capacità di rendere antipatiche le loro cause, anche quando sono le più importanti e le più nobili. E tu sei tra costoro, per il modo arrogante che hai di dire le cose”.

Il resto viene da sé. “Io non voglio essere simpatico a lei, non me ne frega niente”, dice il cronista ucraino. “Cosa credi che la gente voglia fare il negoziato senza Putin – replica Maglie – Che discorsi fai? È che chiaro che i negoziati si fanno con Putin”. Posizione che fa scattare le ire di Maistrouk: “Siete soltanto dei chiacchieroni! Quando vi viene chiesto cosa proponente, non dite mai niente di niente. Dite ‘vogliamo la pace’, ma noi ucraini siamo i primi a volere la pace perché siamo noi a morire. Sta parlando a vanvera signora”.

Il giornalista ucraino, tra le altre cose, ricorda anche una collega morta sotto le bombe russe. Ma ormai a tenere banco è la diatriba con la Maglie. “Non voglio esprimermi riguardo alla signora”, dice Maistrouk. “È meglio che tu non ti esprima. – replica Maglie – Ringrazia il cielo che sei lontano, perché due schiaffoni non te li levava nessuno. Ma fammi il piacere, imbecille”.

Il tentativo di dialogare a quel punto è tramontato del tutto, tra accuse reciproche e toni ormai alle stelle (anche da un punto di vista strettamente acustico). Infervorato con l’interlocutrice, a un tratto Maistrouk ha dato l’impressione di volersi trattenere. “Non voglio esprimermi riguardo alla signora…“, ha annotato. E la Maglie, implacabile: “È meglio che tu non ti esprima. Ringrazia il cielo che sei lontano, perché due schiaffoni non te li levava nessuno. Ma fammi il piacere, imbecille!“. E quando Maistrouk critica Myrta Merlino per aver invitato due “propagandisti italiani” in studio, ovvero Maglie e Borgonovo, la giornalista conclude stizzita: “Tu sei pazzo, non stai bene”.

 

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29 Aprile 2022 – Redazione

ANCORA UNA VOLTA ORNELLA MARIANI FORNI HA RICEVUTO LA VISITA DELLA DIGOS NELLA SUA CASA DI BENEVENTO DOVE RISIEDE, PER UNA PERQUISIZIONE, RECAPITANDOLE ANCHE LA DENUNCIA PER VILIPENDIO NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI. TUTTO È RICONDUCIBILE AL SUO PERCORSO DI IMPEGNO SOCIALE, PORTATO AVANTI IN QUESTI DUE ANNI DI PANDELIRIO.

QUESTO È CIÒ’ CHE HA SCRITTO. AL TERMINE DEL QUALE POSTEREMO IL SUO VIDEO.

Cari amici, vi comunico che stamattina ho ricevuto la visita della DIGOS. Hanno atteso l’arrivo del mio avvocato e dopo aver perquisito la mia casa, non avendo trovato nulla di compromettente, hanno ritenuto di denunciarmi per VILIPENDIO DELLE ISTITUZIONI. Naturalmente la cosa non mi intimidisce, sono solo indispettita perchè mi hanno fatto perdere degli appuntamenti che avevo in programma. In cambio sporgerò denuncia a mia volta per VILIPENDIO DEL POPOLO ITALIANO. E’ stata una mattina movimentata, ma mi ha stimolato la circolazione. Un abbraccio a tutti e mi raccomando, comprate il libro in uscita che devo aiutare molta gente in difficoltà. Questi non hanno ancora compreso con chi hanno a che fare. Se ne accorgeranno molto presto. Buona giornata a tutti.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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39 Aprile 2022 -Redazione

Multa annullata per un ristoratore di Lavagna, sanzionato dopo esser stato trovato a servire i clienti dopo le 18 durante il lockdown del 2021. Dopo quella fascia oraria avrebbe infatti dovuto chiudere: per questo era stato multato di 400 euro. Ma il giudice di pace di Chiavari che ha preso in mano la pratica ha deciso di annullare la sanzione.

In quel periodo  anche in zona gialla era vietato a bar e ristoranti fare servizio dopo le 18, orario a partire dal quale era vietato anche l’asporto. I militari avevano invece accertato che l’attività di del ristorante di Lavagna non era sospesa, con clienti intenti a consumare la cena poco prima delle 20.

“La previsione di fasce orarie nelle quali lo svolgimento dell’attività non era consentita – scrive il giudice Cristina Grassone del Secolo XIX -, avrebbe dovuto essere supportata dalla specifica indicazione delle ragioni tecniche che facevano ritenere un incremento del rischio di diffusione del contagio nell’esercizio delle attività nelle fasce orarie in cui operava il divieto”.

Il titolare, difeso dall’avvocato Marco Mori, aveva ricevuto una multa da 400 euro: la sanzione era stata impugnata e nei giorni scorsi è arrivata la sentenza. Le ragioni tecniche non sono contenute né “nel Dcpm del 14 gennaio 2021 – scrive ancora il giudice – né nel verbale del Comitato Tecnico Scientifico della seduta del 12 gennaio”. La sentenza del giudice di pace chiavarese, la prima nel territorio del Tigullio, potrebbe incoraggiare adesso i ricorsi dei ristoratori che sono stati sanzionati nei mesi difficili delle restrizioni e delle chiusure. I fatti risalgono al gennaio 2021. Il ristoratore tiene aperto il locale anche oltre l’orario previsto dal decreto del Governo. Per questo riceverà più multe, così come verrà multato per la questione del Green pass.

La sentenza depositata nei giorni scorsi, si riferisce ad uno dei verbali presi dal ristoratore. Il giudice Cristina Grassone scrive ancora nella sentenza: “nel caso che ci occupa, la limitazione dell’orario di svolgimento dell’attività di ristorazione determinava la compressione di un diritto costituzionalmente garantito, quale quello del libero esercizio dell’attività economica”. In conclusione, il giudice di pace, ha sottolineato “l’illegittimità del Dcpm del 14 gennaio 2021 nella parte in cui individua la misura violata senza esplicitare i presupposti di fatto, nonché le ragioni tecnico scientifiche, poste a fondamento della misura restrittiva”.

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29 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Adnkronos

I decreti legge con cui l’Italia ha deciso di fornire armi all’Ucraina “sono illegittimi perché violano gli articoli 11 e 78 della nostra Costituzione, e pertanto saranno impugnati dal Codacons al Tar del Lazio”. Lo afferma l’associazione dei consumatori che, dopo il via libera al decreto firmato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, insieme a Luigi Di Maio (Esteri) e Daniele Franco (Economia) sta preparando un ricorso al Tar volto a bloccare i provvedimenti del Governo.

“La fornitura di armi offensive all’Ucraina implica in qualche modo la partecipazione dell’Italia al conflitto bellico in atto, in piena violazione dell’art 78 della Costituzione che prevede che lo stato di guerra debba essere deliberato con legge formale del Parlamento -spiega il Codacons- Violato anche l’art. 11 Cost. in base al quale l’Italia ripudia la guerra anche come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Armi all’Ucraina, lista secretata

Non solo. “La segretezza imposta sul tipo di armi da destinare all’Ucraina impedisce di distinguere tra ‘armi di offesa’ e ‘armi di difesa’, circostanza che porta alla violazione delle disposizioni che prevedono la delibera del Parlamento sulle operazioni di guerra da parte dello Stato Italiano”, sottolinea l’associazione.

Con tale ricorso “il Codacons intende sollevare dinanzi al Tar questione di legittimità costituzionale di tutti gli atti emanati dal governo e relativi alla fornitura di armi all’Ucraina -afferma il presidente Carlo Rienzi- Provvedimenti adottati dall’esecutivo in pieno contrasto con la volontà degli italiani, considerato che tutti i sondaggi e le ricerche fino ad oggi pubblicate hanno registrato la netta contrarietà dei cittadini all’invio di armi all’estero”.

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