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15 Marzo 2023 – Redazione – Fonte TPI (Giordano Giusti)

 

In principio era L’INDICE DI GRADIMENTO (correvano gli anni settanta del secolo scorso), poi venne trasformato in ciò che conosciamo oggi (una chimera socio mediatica) da cui dipendono vita e morte delle trasmissioni! Una moderna spada di Damocle che incombe su tutti i programmi TV, a cui non importa il valore di ciò che viene mandato in onda, ma la sola percentuale di chi guarda, anche se, il format in questione, è una schifezza! Il resto è cronaca che viviamo ogni giorno!

COS’È IL SISTEMA DI RILEVAZIONE DEGLI ASCOLTI E DEI DATI DEI PROGRAMMI TV

Auditel è la società “super partes” che rileva l’ascolto della televisione in Italia conseguito attraverso le diverse modalità di trasmissione.

Leggiamo sul sito ufficiale che Auditel opera “con un modello organizzativo riconosciuto come il più evoluto a livello internazionale: un “J.I.C.” (Joint Industry Committee) che riunisce tutte le componenti del mercato televisivo: aziende che investono in pubblicità, agenzie e centri media, imprese televisive”.

ASCOLTI TV: COME FUNZIONA L’AUDITEL

Applicando una rigorosa metodologia statistica, Auditel ha costruito un campione rappresentativo della popolazione italiana (tutti gli individui d’età superiore ai 4 anni, dati ISTAT, residenti sul territorio nazionale).

Questo campione continuativo (panel) costituisce una specie di “condensato” dell’intera popolazione con le sue diverse caratteristiche geografiche, demografiche e socioculturali.

Un apparecchio elettronico, il meter, rileva automaticamente ogni giorno, minuto per minuto, l’ascolto di tutti i canali di qualunque televisore che sia in funzione nell’abitazione delle famiglie campione, che vendono pagate con una cifra annuale molto modesta.

I “sistemi meter” sono ormai utilizzati, per la loro affidabilità, in tutti i paesi più avanzati.

AUDITEL TV: ELENCO FAMIGLIE CAMPIONE

Le fondamenta del progetto statistico sono costituite dalle cosiddette “Ricerche di Base”: una serie continuativa di indagini generali sulle famiglie italiane che alimentano, scandite da 7 rilevazioni mensili, una grande banca dati.

Partita dopo una vasta ricerca su 41.000 casi, Auditel intervista, ogni anno, un campione di 20 mila famiglie – nella loro abitazione e non per telefono – per stimare, tra l’altro, la dotazione di apparecchiature televisive e di intrattenimento (videoregistratori, collegamenti satellitari, digitale terrestre e TV via cavo, DVD, pay-tv, ecc.).

AUDITEL TV: IL CAMPIONE

Leggiamo sempre sul sito che “le famiglie incluse nel campione sono estratte in modo anonimo e casuale, e provengono dalle ricerche continuative di base. Il campione che ne deriva ha una composizione ed un sistema di ponderazione che permettono di rappresentare correttamente il collettivo di riferimento, più ampio, da cui è stato estratto. La rappresentatività si basa su:

  • un sistema di celle di reclutamento nelle quali si incrociano variabili geografiche (aree e dimensioni dei comuni), caratteristiche strutturali delle famiglie (età del capofamiglia e numero di componenti), dotazione di apparecchiature televisive.
  • un doppio sistema di espansione (uno per i dati familiari ed uno per quelli individuali) caratterizzato da una “pre-espansione” per celle e da una successiva “pesatura iterativa marginale”.

Il campione è allocato sulle 103 province italiane in modo proporzionale alla popolazione. La dispersione territoriale del panel consente di coprire circa 2.225 degli 8.100 comuni italiani”

AUDITEL TV: COS’È E COME FUNZIONA IL METER

Le famiglie del panel sono dotate di un’apparecchiatura elettronica denominata “people-meter” che rileva automaticamente il canale sintonizzato sul televisore.

I meter sono giunti alla “terza generazione” attraverso una continua innovazione tecnologica. Si tratta di apparecchiature multiprocessore, molto facili da installare, non invasive, disposte per collegamento GSM e che possono essere dotate di sensori passivi di movimento.

I meter UNITAM rappresentano una soluzione completamente basata sull’audio matching (comparazione delle tracce audio digitalizzate).

Infatti sono concepiti per raccogliere, nelle famiglie campione, tutte le impronte audio digitalizzate prodotte dagli atti di ascolto. Queste confluiranno nell’immensa banca dati dei programmi irradiati sull’intero territorio nazionale, alimentata da speciali stazioni di rilevazione digitale (reference room).

Con la loro adozione Auditel ha garantito il monitoraggio delle nuove tecnologie televisive: digitale satellitare, digitale terrestre e trasmissione via cavo. Sia per trasmissioni “live” che in differita.

AUDITEL TV: LA STORIA

Auditel ha avviato la rilevazione degli ascolti nel dicembre 1986. Dall’agosto del ’97 la numerosità del campione è raddoppiata.

Oggi, il sistema di rilevazione si avvale della collaborazione di circa  16.200famiglie: oltre 30.540rilevatori meter, attivi su altrettanti televisori, “fotografano” le scelte di circa 40.000 individui in ogni momento della giornata.

Allo stato attuale, il “panel” italiano Auditel costituisce un campione di ricerca televisiva tra i più numerosi al mondo (rapporto popolazione/meter). Ed è tra quelli che investono maggiori risorse nelle attività di controllo.

AUDITEL TV: LO SHARE E L’AUDIENCE

Lo share è il rapporto percentuale tra gli ascoltatori di una certa emittente e il totale degli ascoltatori che stanno guardando qualunque altro programma sulle diverse reti.

L’audience è il numero medio dei telespettatori di un programma. È pari al rapporto fra la somma dei telespettatori presenti in ciascun minuto di un dato intervallo di tempo e la durata in minuti dell’intervallo stesso.

AUDITEL TV: COSA NON VIENE MISURATO

Tutti gli ascolti esterni all’abitazione principale e quelli di:

  • tutti gli ascolti esterni all’abitazione principale
  • bambini al di sotto dei 4 anni d’età
  • collettività.

 

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14 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Nell’Italia di Mario Draghi , dell’emergenza Covid, delle discriminazioni e dei ricatti di Stato in nome di un presunto bene maggiore, purtroppo, finiamo per immaginare nuove sorprese dietro l’angolo, a scapito del popolo. E così ha finito per passare in secondo piano anche un passaggio, in realtà, per niente banale: IL CONTENUTO DELLA LEGGE NUMERO 206 DEL 26 NOVEMBRE 2021.

A seguire il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che contiente, tra le altre cose, “misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie”.

ECCO IL TESTO. CLICCA SUL LINK ⤵️⤵️⤵️

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-12-09&atto.codiceRedazionale=21G00229&elenco30giorni=false

Scorrendo fino all’articolo 27, ecco emergere modifiche introdotte dalla legge all’articolo 403 del codice civile e che hanno subito messo in allarme le famiglie italiane, con gli utenti a chiedersi attraverso i social il fine di questo cambiamento normativo. Il tema è quello della sottrazione del minore alla famiglia, un’eventualità prevista ora “quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato o si trova esposto, nell’ambiente familiare, a grave pregiudizio e pericolo per la sua incolumità psico-fisica e vi è dunque emergenza di provvedere”.

Un testo che sostituisce il precedente “quando il minore è moralmente materialmente abbandonato o è allevato in locali insalubri o pericolosi, oppure da persone per negligenza, immoralità, ignoranza o per altri motivi incapaci di provvedere all’educazione di lui”. E che sta spaventando tanti utenti, convinti che dietro quel generico “pericolo per l’incolumità psico-fisica” possa nascondersi anche il rischio di sottrazione dei figli a famiglie che non si adeguano alle indicazioni in materia sanitaria. Con un’operazione, tra l’altro, dai tempi rapidissimi.

Al comma b dello stesso articolo 27 si legge infatti: “La pubblica autorità che ha adottato il provvedimento emesso ai sensi del primo comma ne dà immediato avviso orale al pubblico ministero presso il tribunale per i minorenni, nella cui circoscrizione il minore ha la sua residenza abituale; entro le ventiquattro ore successive al collocamento del minore in sicurezza, con l’allontanamento da uno o da entrambi i genitori o dai soggetti esercenti la responsabilità genitoriale, trasmette al pubblico ministero il provvedimento corredato di ogni documentazione utile e di sintetica relazione che descrive i motivi dell’intervento a tutela del minore”.

Nelle 72 ore successive è poi il pubblico ministero a chiedere la convalida del provvedimento o la revoca, dopo aver svolto eventualmente approfondimenti. Una sottrazione-lampo, dunque, che si spera venga effettivamente limitata ai casi di reale pericolo per i minori tra le mura domestiche. Qualche mamma, spaventata, si è però chiesta in rete: “E se iniziassero a prendere nota di tutti i ragazzi che si dicono figli di genitori contrari alle limitazioni introdotte dal governo durante la pandemia?”. Uno scenario decisamente inquietante.

PONIAMO FINE A TUTTO QUESTO PANDELIRIO! LA POSTA IN GIOCO È TROPPO ALTA E, I RISCHI, SEMPRE PIÙ PROSSIMI.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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