Modena: Paziente senza Green Pass respinta all’accettazione del Policlinico.

FONTE: ModenaToday

Una 24enne, Stefania Valenti, con un problema ad un occhio, ha visto respingere il suo accesso alle cure del pronto soccorso del Policlinico di Modena, da una guardia del servizio di vigilanza. La ragazza di era recata in ospedale da una forte congiuntivite.

Secondo quanto ricostruito dal consigliere comunale Piergiulio Giacobazzi (FI) e dal consigliere regionale Michele Barcaiuolo (FdI) – che hanno seguito il caso depositando anche due interrogazioni – la ragazza si sarebbe presentata intorno alle ore 17 insieme al compagno presso il tendone di accettazione davanti all’ingresso principale dell’ospedale di via del Pozzo. Il Pronto Soccorso Oculistico si trova infatti all’interno del corpo centrale dell’ospedale: l’addetta alla vigilanza di Coopservice, di cui evidenziamo in neretto il nome dell’agenzia di servizi, ha però respinto la giovane, in quanto sprovvista di Green Pass. Ci dispiace immensamente non conoscere il nome di questa vigilante così solerte nell’assolvere il suo compito da despota! Ma riusciremo a risalire alla sua identità!

I due ragazzi, si sono recati presso la vicina farmacia Comunale per chiedere un tampone rapido, ma, essendo troppo lunghi i tempi di attesa, i due giovani si sono ripresentati al pronto soccorso, senza transitare dall’accettazione esterna. Qui, la 24enne è stata subito visitata e medicata, con la diagnosi di un problema virale per il quale era necessaria una cura urgente.

Stando così le cose, è chiaro che si è verificato un “cortocircuito”, probabilmente dovuto ad una errata interpretazione delle norme da parte del personale incaricato a fare da filtro presso l’accettazione.

Michele Barcaiuolo commenta: “La Regione ha recepito un decreto ministeriale a fine agosto, ma non è scritto da nessuna parte che anche i pazienti debbano essere provvisti di certificato verde. Negare assistenza primaria è un fatto gravissimo che sarebbe potuto degenerare e creare danni ingenti alla vista della ragazza. Per questo esigo che la Giunta e l’Assessore alla Sanità indaghino sull’accaduto attraverso un confronto col Policlinico: quanto successo non deve ripetersi, il diritto alle cure non può essere condizionato da un pass. E’ una palese violazione di un diritto fondamentale dell’individuo sancito dalla nostra Costituzione”.

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