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10 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

E’ stata pubblicata dal MIUR una circolare operativa per l’applicazione dal 15 Dicembre dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico.

CAMPO DI APPLICAZIONE

L’obbligo a partire dal 15 Dicembre 2021 si applica al : “personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore”

Viene indicato che chi lavora a scuola ma non fa parte “del personale scolastico” (operatori a supporto dell’inclusione scolastica, addetti alle mense, pulizie, eccetera) NON ricadono nell’obbligo del DL 172. Ovviamente per queste categorie di lavoratori ad oggi permane l’obbligo di greenpass base per effetto del DL 127 convertito in legge 165/2021.

NUMERO DI DOSI

In accordo con i termini previsti dal Ministero della Salute l’obbligo comprende sia il ciclo primario (due dosi per tutti i prodotti disponibili ad eccezione del Johnson and Johnson il cui ciclo primario consisteva in una sola dose) che la terza dose “booster” a distanza di 150 giorni dalla seconda dose. Viene però specificato che di fatto i termini della terza dose sono quelli previsti per il “greenpass rafforzato”, ovvero 9 mesi (“pertanto “la somministrazione della dose di richiamo potrà essere effettuata non prima di cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario e non oltre il termine di validità della certificazione verde COVID-19, ora pari a nove mesi”).

ESENZIONE DALL’OBBLIGO

“La vaccinazione può essere omessa o differita in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate attestate dal medico di medicina generale nel rispetto delle circolari del ministero della salute”.

Al momento secondo la circolare 53922 del 25 Novembre questi certificati hanno scadenza al 31 Dicembre 2021 e il dirigente scolastico può cambiare mansione per “evitare rischio di diffusione del contagio ma senza decurtazione della retribuzione”.

Ricordiamo che chi possiede questa esenzione NON deve neanche fare i tamponi in quanto l’obbligo di possesso della certificazione verde (“greenpass base”) non si applica ai soggetti esentati dalla campagna di vaccinazione.

PROCEDURA DI CONTROLLO

Il rispetto dell’obbligo vaccinale è assicurati dai dirigenti scolastici o dai responsabili delle strutture dove vige l’obbligo. Le informazioni possono essere acquisite mediante le consuete modalità previste dal DPCM e “saranno fornite, da parte del competente Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, indicazioni operative concernenti le procedure da adottarsi”. E’ lecito pertanto attendersi procedure che saranno diversificate a seconda delle regioni: dal controllo automatico con la piattaforma attualmente usata per il greenpass fino alle singole richieste per la verifica dell’adempimento verso il docente o il personale ATA.

La non regolarità consiste nel non aver effettuato la vaccinazione o non aver “presentato la richiesta di vaccinazione”. Pertanto da una lettura della nota operativa dovrebbero risultare “in regola” anche tutti coloro che avranno presentato richiesta di vaccinazione e questa risulti nel sistema dove viene effettuata la verifica automatizzata.

Per chi non è in regola il dirigente / responsabile invierà un invito scritto (non viene specificata la forma per cui non si possono escludere comunicazioni a mano, via mail, pec, raccomandata, ecc.) a produrre entro 5 giorni una delle documentazioni necessarie a non essere sospesi:

a) documentazione comprovante la vaccinazione (nei casi in cui questa non sia registrata nella piattaforma di controllo)

b) omissione / differimento (come specificato in precedenza)

c) richiesta di vaccinazione da eseguirsi entro 20 giorni dalla ricezione dell’invito

d) insussistenza dei presupposti dell’obbligo vaccinale (in questa casistica potrebbero ricadere anche i “guariti” qualora la piattaforma di controllo non abbia registrato correttamente il dato)

IMPORTANTE: “Al riguardo si ritiene che nel suddetto lasso temporale di cinque, in via transitoria, detto personale continui a svolgere la propria attività lavorativa alle attuali condizioni, ossia assolvendo all’obbligo di possesso e al dovere di esibizione della certificazione verde base (ottenuta anche mediante tampone)”

Come avevamo già anticipato dalla lettura del testo durante questi 5 giorni si PUO’ CONTINUARE A LAVORARE mediante “greenpass base”.

Analogamente anche per chi presenta la richiesta di vaccinazione / appuntamento (da eseguirsi massimo entro 20 giorni) si potrà continuare a lavorare regolarmente (“nell’intervallo intercorrente sino alla somministrazione del vaccino e, dunque, in via transitoria, detto personale continui a svolgere la propria attività lavorativa alle attuali condizioni, ossia assolvendo all’obbligo di possesso e al dovere di esibizione della certificazione verde base (ottenuta anche mediante tampone)”)

SOSPENSIONE DA LAVORO

La sospensione avviene a seguito della “mancata presentazione della documentazione” descritta precedentemente. Per il periodo di sospensione, non sono dovuti retribuzione né altro compenso o emolumento comunque denominati ma è garantita la conservazione del rapporto di lavoro.

La sospensione è valida fino “alla comunicazione da parte dell’interessato, al datore di lavoro, dell’avvio o del successivo completamento del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della dose di richiamo, e comunque non oltre il termine di sei mesi a decorrere dal 15 dicembre 2021.”

Pertanto per chi deciderà di vaccinarsi, una volta sospesi, si riacquisisce il diritto allo svolgimento dell’attività lavorativa appena somministrata la prima dose.

Il personale sospeso può essere sostituto con contratti a tempo determinato che si risolvono nel momento in cui cessa la sospensione.

CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO

Per quanto riguarda i nuovi contratti a tempo determinato il MIUR precisa che l’assolvimento dell’obbligo vaccinale sia requisito per la costituzione di un nuovo rapporto di lavoro (“si ritiene che i destinatari della proposta di un nuovo contratto di lavoro a tempo determinato a scuola debbano aver previamente adempiuto all’obbligo di che trattasi. In assenza di tale adempimento non pare pertanto possibile costituire il rapporto di lavoro” )

SANZIONI AMMINISTRATIVE

Nella circolare il MIUR ricorda che “l’inadempimento dell’obbligo vaccinale determina l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria già prevista per l’inosservanza dell’obbligo del possesso e del dovere di esibizione della certificazione verde COVID-19”

Pertanto pare che oltre alla sospensione da lavoro si incorra anche in una sanzione che va da 600€ a 1500€ .

Per chi ha l’obbligo di controllo ma non lo effettua invece la sanzione va da 400€ a 1000€

Su questa parte sanzionatoria faremo un approfondimento perché nel caso del greenpass a lavoro si incorre nella sanzione solo se si accede a luogo di lavoro senza certificazione mentre chi dichiara di non averlo non ha retribuzione ma non è prevista la sanzione. Rimane poi da approfondire chi è il soggetto titolato ad emettere una sanzione amministrativa per questa violazione.

Fonti: ⤵️⤵️⤵️

https://telegra.ph/CIRCOLARE-MIUR-OBBLIGO-VACCINALE-12-11

http://www.clivatoscana.com/2021/12/11/circolare-miur-obbligo-vaccinale/

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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https://cataniacreattiva.it/15-dicembre-scatta-l-obbligo-vaccinale-per-il-personale-scolastico-pubblicata-la-circolare-del-miur/

10 dicembre 2021 – di Redazione Co.Te.L.I.

La giovane campionessa russa Arina Biktimirova, 19 anni, è morta improvvisamente la notte di lunedì 29 novembre.

Domenica 28 Arina aveva trascorso l’intera giornata a casa. Non aveva allenamenti o altre attività fuori casa. La sera, come al solito, è andata a letto e alle quattro del mattino ha perso conoscenza e rantolava. I genitori l’hanno sentita, si sono svegliati e hanno chiamato un’ambulanza. I medici sono arrivati ​​immediatamente, ma non sono riusciti a salvare la ragazza. E’ stata avviata un’indagine per stabilire l’esatta causa del decesso.

Il suo allenatore Daniil Gorbunov dice “Questa è una perdita enorme! Ora stiamo ricevendo chiamate da tutta la Russia che esprimono dolore e condoglianze. Arina ha iniziato a praticare il taekwondo all’età di sei anni e già a 11 anni era nella squadra nazionale russa. Era una vera ragazza-star, inoltre, non solo nello sport, ma anche nella musica e nello studio, frequentava il secondo anno della Perm State National Research University”.

Nello sport, Arina Biktimirova era un’atleta di talento e aveva un grande futuro davanti a sé. Se partecipava ad una competizione, otteneva sempre una medaglia.

All’inizio di novembre, Arina Biktimirova ha partecipato agli Europei di Taekwondo a Creta e, come nelle altre competizioni di carattere internazionale, l’organizzazione ha imposto il vaccino covid agli atleti.

Il 12 novembre, L’Università di Perm, con un post su Facebook, ha festeggiato la medaglia d’oro ottenuta a Creta da Arina Biktimirova.

Dopo poco più di due settimane è morta improvvisamente.

Arina era figlia unica, i genitori sono disperati”, dice l’allenatore. “Inoltre, non riusciamo a capire cosa possa essere successo alla sua salute. Arina non aveva malattie croniche. Prima di ogni competizione, gli atleti non vengono solo controllati, ma fanno esami e analisi approfonditi e Arina, quando è stata controllata prima di andare al campionato europeo, era completamente sana. E quello che è successo è anche uno shock per noi”.

“Arina era un’atleta molto brillante e onesta. E’ stata una terribile perdita. Era la nostra migliore ragazza, una campione di talento e un esempio per tutti gli altri”

Fonte: .👇👇👇

https://www.perm.kp.ru/daily/28363/4511434/?utm_source=yxsport&utm_medium=desktop – eventiavversinews.it

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9 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Le sanzioni inflitte fino a questo momento non ci stanno aiutando. Così non si va avanti”

«Siamo in guerra contro il Covid ed abbiamo bisogno di ’soldati’. Negli ospedali eravamo già sotto organico prima del Covid, e l’epidemia ha acuito questa mancanza di personale. Quindi, va rivista la norma che allontana il personale sanitario non vaccinato».

E poi, continua il primario dell’Ospedale di Padova: «È di oggi la notizia che un’infermiera sospesa perché non vaccinata ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro la sospensione, la Corte dovrà pronunciarsi sull’obbligo vaccinale, dopo che il giudice del lavoro ha accolto il suo ricorso», conclude.

Non ha dubbi il dottore Giampiero Avruscio, presidente della sezione padovana dell’Anpo, il sindacato che rappresenta i primari ospedalieri, che spiega: «Va fatta una riflessione su questa misura ’punitiva’, perché sono stati allontanati centinaia di medici e infermieri di grande esperienza, di elevata professionalità che non sono facilmente sostituibili: uno specializzando non ha la stessa esperienza di un medico con anni di professione alle spalle, soprattutto nelle aree critiche».

Avruscio ha detto che «da due anni stiamo lottando contro il Covid e siamo allo stremo delle forze: chi è al lavoro ha anche il sovraccarico di chi è assente perché allontanato dall’azienda, nel solo ospedale di Padova si tratta di 200 professionisti e di oltre 500 nell’Ulss 6 padovana. Ormai abbiamo dimenticato le ferie da tempo, ma soprattutto così aumenta decisamente il rischio clinico». Il primario padovano spiega: «l’anno scorso, prima dell’arrivo del vaccino, venivamo ’tamponati’ con molta frequenza e questa misura aveva permesso di ridurre al minimo i contagi intraospedalieri. E allora, la soluzione potrebbe essere quella di far rientrare i colleghi non vaccinati, e di far loro i tamponi salivari ogni 24-48 ore, perché possano lavorare: tra l’altro, con i tamponi salivari non viene rilasciato il green pass e il tampone servirebbe così soltanto per poter lavorare. Anche a noi vaccinati vengono fatti i tamponi salivari e soltanto se trovati positivi finiamo in quarantena. E lo stesso dovrebbe essere per i colleghi non vaccinati».   

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9 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

LA VITA PIÙ CHE LA STORIA INSEGNA CHE, QUANDO IL PROBLEMA “PIZZICA” LE CLASSI, I LUOGHI E I COSIDDETTI “QUARTIERI ALTI” DELLA SOCIETÀ , LA QUESTIONE DIVENTA “SCOTTANTE”!!!
PERCHÉ IL POPOLO LO PUOI PURE CONDURRE AL MACELLO, VIVISEZIONARE, USURPARE COME GLI STRACCI AL MECERO, MA SE TOCCHI LA BORGHESIA DI ALTO L’ IGNAGGIO, LO SDEGNO SI FA PRESSANTE E NEL CASO DELLA NOTIZIA CHE ANDREMO A PUBBLICARE …EVOCARE “ SI VENDETTA…TREMENDA VENDETTA…” DALL’OPERA “RIGOLETTO” CALZA PURE A PENNELLO! 😃 AI SOLITI NOTI DELLA “MILANO BENE”E NON SOLO, NON SI POTEVA NEGARE LA “PRIMA” IN UNO DEI PIÙ IMPORTANTI TEATRI LIRICI AL MONDO! E ALLORA VAI CON GLI ASSEMBRAMENTI NEGATI AI COMUNI MORTALI, MA NON AI PRIVILEGIATI SIERATI ( CHISSÀ SE REALMENTE!). LA BUFERA NEI SOCIAL ERA PREVEDIBILE😃

ECCO CIÒ CHE È SUCCESSO ⤵️

Problemi alla Scala di Milano. La notizia, dopo la r“Prima” di mercoledì 7 dicembre, dove il Presidente Mattarella è stato accolto con grandi applausi, sta facendo storcere il naso a molti addetti ai lavori e non solo. Infatti, rischia di saltare, momentaneamente, lo spettacolo “Bayadère”, il balletto previsto per il prossimo 15 apertura della stagione di danza del teatro.

Si parla con sempre più insistenza di un focolaio covid, dopo che due comparse e una ballerina, la settimana scorsa sono risultate positive. Ora lo sono anche un altro ballerino, due maitre e due bambini. Il bilancio finora è di otto positivi, ai quali va aggiunta una parrucchiera contagiata, come ha spiegato il sindacato Cub in una lettera all’Ats.

Oggi sono stati effettuati altri tamponi per valutare i provvedimenti da prendere vedere se ci sono ulteriori casi e prendere per i prossimi spettacoli. Nel frattempo è arrivata la notizia dell’annullamento delle due prove di Bayadère in programma.

Si capirà solo dai risultati dei prossimi test se potrà andare in scena lo spettacolo del 15 dicembre o se rimandarlo.

Focolaio alla Scala: è bufera social

Tantissimi i commenti sui social per il presunto focolaio Covid dopo l’inaugurazione del celebre teatro di Milano. La notizia è diventata subito virale, in particolare su Twitter dove l’hashtag #ScalaInfetta è andato in tendenza.

Ecco alcuni commenti: “La notizia 100 morti al giorno di covid e si battono le mani per 6 minuti al chiuso, dov’è finita l’umanità in questo paese?”, scrive un utente. “Io infermiere rianimatore trivaccinato devo fare i turni da 72 ore perché tu devi applaudire la marcia Radetzky e sfoggiare la pelliccia di foca alla scala? Anche no grazie”, dice un altro.

Il web s’interroga sull’efficacia (e sul rispetto) delle misure di distanziamento. S’indigna per i risultati conseguiti dallo schema di prevenzione. Comincia l’effetto valanga sul pubblico.

Non mancano le critiche al governo: “Il supergreenpass non funziona”, scrive un utente. “Ottima idea organizzare un Covid party alla Scala”, ironizza un altro.

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Lo studio è intitolato: “Studio per descrivere la sicurezza, la tollerabilità, l’immunogenicità e l’efficacia dei candidati al vaccino RNA contro il COVID-19 in individui sani”, è iniziato 29 aprile 2020 è diviso in tre fasi, include 43998 partecipanti e si concluderà il 2 maggio 2023.

IMPORTANTISSIMO!!! IN FONDO ALLA NOTIZIA Il LINK CON TUTTE LE INFORMAZIONI ⤵️⤵️⤵️

FONTE: CLICCA SUL LINK👇👇👇

https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04368728

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10 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Positivi al Covid, ma con Green pass valido. Contagiosi, ma potenzialmente accolti a braccia aperte all’interno di un ristorante o di un teatro, in treno o in palestra. Succede sempre più spesso, anche perché ormai, tra i nuovi casi Covid, non mancano i vaccinati di lungo corso, con una protezione ridotta o mai esistita. Ora il ministero della Salute fa sapere di essere “pronto ad attivare il sistema di revoca temporanea della certificazione” e attende “che, il Garante della privacy, possa dare il via libera nei prossimi giorni”. Revoca, viene ricordato, che al momento non è prevista dalle norme europee e non è in vigore in nessun Paese, mentre un positivo al virus, se viola la quarantena, commette un reato. Il fatto è che il “buco” nel sistema di verifica della certificazione si trascina da diverse settimane, senza che sia stata trovata una soluzione.

Ieri in Friuli Venezia Giulia su 5.207 tamponi molecolari sono stati rilevati 643 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 12,34%.

Sono inoltre 6.940 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 120 casi (1,72%).

FACENDO UN BILANCIO DI 10 GIORNI DEL COSIDDETTO “SUPER GREEN PASS”, CHE IN FRIULI VENEZIA GIULIA È STATO ANTICIPATO DI UNA SETTIMANA PER DECISIONE DEL GOVERNATORE FEDRIGA (e quindi in vigore da lunedì 29 novembre), I CONTAGI SONO SALITI DAI 181 DI LUNEDÌ 29 NOVEMBRE AI 763 DI OGGI.

Per quanto riguarda il Sistema sanitario regionale, è stata rilevata la positività di un operatore tecnico e un operatore socio sanitario dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli
centrale; di un amministrativo, un collaboratore tecnico, un operatore tecnico, un commesso e un infermiere dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina; un infermiere dell’Azienda sanitaria Friuli occidentale; di un infermiere dell’Irccs Burlo Garofolo.

Sono stati rilevati poi tre casi tra gli ospiti delle residenze per anziani presenti in regione
(Cividale, Trieste e Muggia) mentre risultano essere positivi due operatori all’interno delle strutture stesse (Pordenone e Duino Aurisina).

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9 dicembre 2021 –  a cura di Roberto Nuzzo (Fonte: AIFA)

RAPPORTO AIFA – DATI UFFICIALI ⤵️

https://cataniacreattiva.it/wp-content/uploads/2021/12/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_5-1.pdf

Un breve sunto tratto dalle pagine 26 e 27
Prima Dose – 1^ settimana dalla puntura si aspettavano:
– 2.034 morti nella fascia 30-69 anni
– 13.511 morti nella fascia 70+
Nella seconda settimana invece si aspettavano:
– 4.069 morti nella fascia 30-69 anni
– 27.022 morti nella fascia 70+
2^ dose – 1^ settimana dalla puntura si aspettavano:
– 660 morti nella fascia 30-69 anni
– 10.127 morti nella fascia 70+
Nella seconda settimana si aspettavano
– 1.319 morti nella fascia 30-69 anni
– 20.255 morti nella fascia 70+
Quindi il totale di ciò che “si aspettavano”è pari a 54.697 decessi

I MEDICI VACCINATORI DOVRANNO SPIEGARCI PERCHÉ HANNO ADERITO A QUESTO PROGRAMMA DI GENOCIDIO.
(Roberto Nuzzo)

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9 dicembre 2021 – Comunicato USB, Federazione Del Sociale SLANG e ASIA USB​ Catania

Apprezzano “l’impegno e lo sforzo del Premier Draghi e del suo Esecutivo” e nello stesso tempo proclamano uno sciopero generale per il prossimo 16 dicembreintitolato “Insieme per la giustizia”.

Artefici di ciò sono la Cgil e la Uil, questa volta senza la Cisl, artefici di una piattaforma per lo sciopero i cui contenuti non affrontano il nodo centrale della situazione che stiamo vivendo, cioè il giudizio sul governo Draghi, governo dell’EU e della Confindustria e sull’impianto economico, politico e sociale che porta avanti: dal PNRR alla Legge di Bilancio ormai in dirittura d’arrivo e immodificabile nella sua essenza, fino al disegno di legge sulla concorrenza con il quale si preparano a privatizzare ciò che resta di pubblico in Italia; tutta la politica del governo Draghi è ispirata agli interessi delle grandi imprese ed è destinata ad approfondire le disuguaglianze sociali e territoriali.

Coloro i quali indicono questo sciopero​ generale hanno, sottoscritto, assieme alla Cisl, il contratto di ITA che sancisce il totale dominio di impresa sulle lavoratrici e i lavoratori sopravvissuti al massacro degli ottomila licenziamenti Alitalia e nel quale,​ oltre a seppellire l’articolo 2112 sulla tutela dei lavoratori in caso di cessione di impresa, hanno anche accettato il taglio del 30% delle retribuzioni e una soglia di rappresentatività del 15% per poter fare sindacato nella neonata azienda pubblica.

Contemporaneamente, mentre anche la stessa Unione Europea riconosce la necessità
per tutti i Paesi aderenti di dotarsi di un SALARIO MINIMO a fronte di una clamorosa crescita del lavoro povero, Cgil-Cisl-Uil​ assieme alla Confederazione Europea dei Sindacati, attualmente a guida Uil, ottengono la possibilità di scantonare dalla direttiva e di poter definire il minimo salariale attraverso i contratti, cosa che non muterà minimamente la condizione oggi esistente.

Si potrebbe continuare quasi all’infinito nell’evidenziare tutte le enormi e storiche responsabilità di Cgil, Cisl, Uil nell’accompagnare la sistematica politica di smantellamento dei diritti e delle aspettative del mondo del lavoro e non solo, ma ci fermiamo qui, all’oggi, e ci basta e ci avanza.

La battaglia contro il governo Draghi, contro l’ipotesi di prosecuzione del banchiere europeo alla guida del governo o del Paese, non ha nulla a che vedere con questo sciopero, che non ci interessa e non ci riguarda.

Federazione Del Sociale SLANG e ASIA USB​

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9 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: L’Antidiplomatico

UN IMPORTANTISSIMO OBIETTIVO!!
USCIAMO DA QUESTA EUROPAAA!!

Dopo la proposta legislativa, avanzata lo scorso luglio, di immatricolare dal 2035 solo auto a zero emissioni, bloccando quindi diesel e benzina, la Commissione europea è in procinto di varare una nuova direttiva, una specie di Green Pass abitativo. Niente vendita o affitto se la casa spreca energia: la direttiva definita “choc” da “il Messaggero”, dovrebbe portare nel 2033 la classe energetica minima a quella “C” con le abitazioni che potrebbero essere immesse sul mercato solo con l’impegno a raggiungere in tre anni i requisiti richiesti. 

La roadmap non si ferma qui. Entro il 2035, spiega casaeclima, “tutti gli immobili presenti nell’Unione dovranno rispettare i nuovi standard, il divieto di vendere o affittare immobili già dal 2027 per gli immobili con classe energetica E, dal 2030 quelli con classe D. Entro il 2050 infine tutti gli immobili dovranno poi essere a emissioni zero. Per ora siamo solo a livello di bozza, ma la direttiva dovrebbe essere presentata ufficialmente il prossimo 14 dicembre.”

E se non ti potrai permettere una auto a zero emissioni o una casa a zero emissioni come richiesto dalla Commissione europee? Potrai spostarti a piedi nella tua casa che magari verrà anche multata perché inquinante. E se non ti potrai permettere di pagare la multa? Le vie del neo-liberismo dell’UE sono infinite…

ANCORA STIAMO SULLE PIAZZE A FARCI PRENDERE PER LE TERGA???!!!
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9 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Change.org è una società profit che gestisce la piattaforma on-line gratuita di campagne sociali, fondata nel 2007 negli Stati Uniti, nel Delaware, paradiso fiscale Usa, e con quartier generale a San Francisco, nel cuore di quella Silicon Valley.

Negli Stati Uniti è registrata come B Corporation. Dal 2008 partner di MySpace, e ha collaborato per il lancio di Action Day.

Le sue petizioni servono al falso bene, infatti si può dire che questa mastodontica rete serve per un mega guadagno.

La mercificazione dello sfruttamento:

L’azienda (che ha sede a San Francisco, CA), fondata nel 2005, è stata varata il 7 febbraio 2007 dall’attuale direttore generale Ben Rattray (con una formazione in economia), in collaborazione con l’attuale direttore tecnico Mark Dimas e Adam Cheyer (co-fondatore di Siri direttore per la tecnologia ed il software del settore iPhone presso Apple).

“Ma nessuno fa più soldi dalle petizioni online di Change.org. Chissà quanti fra quelli che visitano le petizioni di change.org sanno che, a dispetto della sua denominazione punto-org, questa organizzazione è un’attività a scopo di lucro per la generazione di lead. Basta gettare un’occhiata alla pagina dei suoi partner , e si capisce subito di cosa si occupano…. Change.org è deliberatamente ingannevole nell’utilizzare la denominazione change.org. Immagino che l’utente tipico di change.org non sappia che Change.org è un’azienda a scopo di lucro, e che utilizza le informazioni fornite per produrre utili.

Change.org fa parte del Media Consortium di George Soros. Quello che vediamo sul sito fa pensare a una non profit ma si tratta di una B-corporation, un tipo di azienda che fa utili pur avendo un fine sociale. Con un’ambiguità di fondo: oltre all’uso del dominio “.org”, nato per distinguere le organizzazioni senza fini di lucro dalle aziende, Change.org invita gli utenti a fare delle “donazioni”. Queste non servono a sostenere le chi si appoggia alla piattaforma, ma sono pagamenti per un vero e proprio servizio. «Più donerai, più persone vedranno questa campagna», recita l’invito: i soldi servono a promuovere la petizione mostrandola «a potenziali firmatari». Una volta si volantinava, ora si paga da 3 a 50 euro con carta di credito.  

I soldi, quindi, non finiscono nelle tasche di chi ha promosso le petizioni, né tantomeno arrivano nella disponibilità dei soggetti al centro delle campagne. I soldi, insomma, non finiranno a sostegno della ma resteranno nella società che gestisce il sito.

PER APPROFONDIRE: ⤵️⤵️⤵️

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed aavvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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