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‘SOCIETÀ’ Category

20 Aprile 2022 – Redazione

«Una delle cose speranzose che ho scoperto è che quasi tutte le guerre iniziate dagli anni ’50, sono state il risultato delle bugie dei media.» Lo dichiarava Julian Assange già nel 2011. «I media avrebbe potuto fermarle. Se cercassero abbastanza in profondità, se non avessero ristampato la propaganda del governo, avrebbero potuto fermarle. Cosa significa? Beh, fondamentalmente che alle popolazioni non piacciono le guerre e le popolazioni devono essere ingannate per le guerre, e con gli occhi aperti vanno in guerra. Quindi se avessimo una buona situazione dei media, allora avremmo anche un ambiente tranquillo. Il nostro nemico numero uno è l’ignoranza, credo che sia il nemico numero uno, nessuno capisce cosa sta realmente succedendo nel mondo, è solo quando inizi a capire che puoi prendere decisioni efficaci e fare piani efficaci. Ora la domanda è: chi promuove l’ignoranza? Bene, quelle organizzazioni che cercano di mantenere le cose segrete e quelle organizzazioni distorcono le informazioni vere per renderle false o travisate, in quest’ultima categoria si tratta di media cattivi. È davvero mia opinione che i media in generale siano così cattivi. Dobbiamo chiederci se il mondo non sarebbe migliore senza di loro, ci sono dei giornalisti molto, molto bravi e lavoriamo con molti di loro e alcune belle organizzazioni di media, ma la stragrande maggioranza è orribile, è così distorta su come sia effettivamente il mondo. Il risultato è che vediamo continuare guerre e governi corrotti».

La Westminster Magistrates’ Court di Londra ha emesso l’ordine formale di estradizione negli Usa per Julian Assange. Salvo un ricorso dell’ultimo minuto presso l’Alta Corte, spetta ora alla ministra degli Interni, Priti Patel, dare il suo via libera finale (ritenuto scontato) al trasferimento dell’attivista australiano negli Stati Uniti, scrive Repubblica.

Negli Usa il cofondatore del sito WikiLeaks rischia una pesantissima condanna per aver contribuito a diffondere documenti riservati su crimini di guerra commessi dalla forze americane in Iraq e Afghanistan. Il placet della ministra è previsto entro un termine massimo di 28 giorni.

L’ordine di estradizione nei confronti del fondatore di Wikileaks è stato emesso durante una breve udienza, durata solo sette minuti, dal giudice Paul Goldspring. «In parole povere, ho il dovere di inviare il caso al ministro per una decisione», ha affermato il magistrato.

ASCOLTATE LE PAROLE DI ASSANGE ⤵️

https://twitter.com/RafRafse/status/1516657822448209923?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1516657822448209923%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.lapekoranera.it%2F2022%2F04%2F21%2Fjulian-assange-nessuno-capisce-cosa-sta-realmente-succedendo-nel-mondo-per-le-bugie-dei-media%2F

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18 Aprile 2022- Redazione

Controlli a raffica nel Centro Italia. Nel corso del 2021 sono 955 le persone denunciate per percezione del beneficio in violazione della normativa.

In un lasso di tempo di circa un anno, dal primo gennaio del 2021 al mese di febbraio 2022, il Reddito di cittadinanza è stato percepito in modo indebito da ben 955 persone. La somma erogata a questi soggetti, che non avevano diritto al sussidio pubblico, è pari a oltre 5 milioni di euro che sono sono andati a finire nei conti in banca di chi non avrebbe dovuto riceverli. La scoperta è stata fatta dai carabinieri delle Regioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna, inquadrati nel Comando Interregionale “Podgora” e dei locali Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro. Le persone che sono state denunciate sono 955 persone, accusate di percezione del beneficio in violazione della normativa.

False dichiarazioni per avere il Reddito di cittadinanza

Tra questi c’era anche qualcuno che si era “dimenticato” di dichiarare di essere proprietario di alcuni beni immobili, per i quali percepiva reddito; chi aveva dichiarato il falso riguardo la composizione effettiva del proprio nucleo familiare, con conseguente reddito; chi aveva invece dichiarato il falso riguardo il proprio luogo di residenza; chi non aveva dichiarato misure di prevenzione o cautelari a proprio carico o a carico di suoi familiari; chi lavorava in nero, e anche soggetti stranieri che avevano dichiarato di essere residenti in nel nostro Paese da almeno 10 anni, pur non essendo vero, e che quindi, come prevede la normativa, avevano diritto a percepire il Reddito di cittadinanza.

Come abbiamo precedentemente reso noto, le irregolarità emerse nei comuni del Lazio, Toscana, Marche, Sardegna e Umbria sono 955, ovvero circa il 10% delle 9.575 persone che sono state oggetto di controllo. Tra i denunciati ci sono 584 soggetti già noti alle forze dell’ordine e 472 stranieri. In totale, le irregolarità riscontrate dai militari hanno fatto emergere la cifra di ben 5.245.341 euro percepiti in modo indebito. Una nota dei carabinieri spiega: “Fondamentale si è rivelata la sinergia istituzionale con l’Inps che ha fornito la propria collaborazione all’Arma. All’ente previdenziale, cui è già stata data comunicazione degli illeciti accertati, spetterà inoltre avviare la procedura per il recupero della somma complessiva indebitamente percepita”.

Controllate cinque regioni

Andiamo a vedere la situazione regione per regione. Come reso noto, gli uomini dell’Arma nella regione Lazio hanno denunciato 543 persone su 2.504 di quelle controllate che beneficiavano del reddito di cittadinanza, per un ammontare totale di redditi indebitamente percepiti pari a 3.116.522 euro. In Toscana invece, su 1.810 persone controllate, 153 sono risultate senza i requisiti necessari dalla normativa, con un reddito complessivo indebitamente percepito pari a 636.998. Sono state 67 le persone denunciate nella Regione Marche su 1.447 controllate con 450.075 di redditi indebitamente percepiti. In Sardegna, su 3.260 persone controllate, quelle denunciate sono state 163, con 863.670 euro di redditi indebitamente percepiti. Infine nella Regione Umbria, su 554 persone controllate dai carabinieri, sono risultate prive dei requisiti e sono quindi state denunciate, 29 persone, che hanno percepito indebitamente redditi per 178.075 euro.

Il Reddito di cittadinanza era stato voluto dal Movimento 5 stelle e approvato dal governo Conte con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà. Avrebbe dovuto essere un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.

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18 Aprile 2022 – Redazione

E’ morta a 77 anni Catherine Spaak. Nata in Francia da una famiglia belga, aveva conosciuto il successo in Italia come attrice, cantante, conduttrice televisiva e ballerina. Malata da tempo, era ricoverata in una clinica di Roma. Due anni fa era stata colpita da un’emorragia cerebrale. Per il ministro della Cultura, Dario Franceschini, se ne va “un’artista poliedrica, colta ed elegante che nel nostro Paese ha trovato una casa che l’ha accolta e amata”.

Dal grande al piccolo schermoLa sua fama è esplosa in Italia negli anni Sessanta e Settanta: ha recitato, tra gli altri, in film come “Il sorpasso” e “La voglia matta”, dove interpretava una spregiudicata adolescente. In tv è stata per 15 stagioni al timone di “Harem” su Rai3 e, all’inizio degli anni Ottanta, è stata la prima conduttrice di “Forum”. Ha anche partecipato a “Ballando con le stelle” all'”Isola dei Famosi”.

Nel corso del suo lungo percorso cinematografico la Spaak ha lavorato con alcuni dei più grandi regista della nostra commedia, da Mario Monicelli (“L’armata Brancaleone”) a Dino Risi (“Il sorpasso”), da Luciano Salce (“La voglia matta”) a Nanni Loy (“Made in Italy”), da Luigi Comencini (“La bugiarda”) fino al più recente Paolo Virzì (“I più grandi di tutti”). Ma a lei si sono affidati altri mostri sacri come Alberto Lattuada, Marco Ferreri, Dario Argento, Damiano Damiani, Roger Vadim e l’elenco sarebbe ancora lungo.

Il matrimonio con Johnny Dorelli Anche la sua vita privata è finita spesso all’onore delle cronache: quattro matrimoni, il primo nel 1963, giovanissima, durato pochi mesi con Fabrizio Capucci. Il secondo il più celebre, con Johnny Dorelli, durato 15 anni e dal quale ha avuto un figlio, Gabriele. Nel 1993 le terze nozze con l’architetto Daniel Rey, durate 17 anni, poi la relazione con Vladimiro Tuselli, di 18 anni più giovane di lei.

Nel 2020 la rivelazione sul suo stato di saluteA settembre 2020, durante la promozione televisiva del suo nuovo film “La vacanza”, aveva raccontato dei suoi problemi di salute. “Non provo nessuna vergogna a parlarne. Tante persone che hanno problemi di salute tendono a nasconderlo. Sei mesi fa ho avuto un’emorragia cerebrale e, successivamente, delle crisi epilettiche dovute alla cicatrice”. “Un’emorragia non fa piacere a nessuno – aveva detto -, ma oggi qui con il sorriso, con la capacità di ragionare e di parlare, ma anche di ribellarmi. Non ho perso la mia grinta e il mio coraggio. Dico a tutti che si va avanti”.

L’omaggio dei colleghi Classe, garbo, eleganza, talento, fascino aristocratico: così colleghi e fan ricordano Catherine Spaak. “Gentile e garbata, per me con il suo ‘harem’, una musa ispiratrice. Mi dispiace moltissimo”, scrive Simona Ventura. “Libera, affascinante, misteriosa, discreta… ciao Catherine Spaak”, è il ricordo di Antonella Clerici.

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16 Aprile 2022 – Redazione

Diecimila persone al Colosseo, una donna russa e una ucraina portano insieme la croce. Cambiato il testo della XIII stazione.

Diecimila persone per la Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo. Una folla immensa per l’evento che tornava accessibile ai fedeli dopo i due anni di restrizioni dovute al Covid.  Da Roma Bergoglio è tornato a invocare la pace. Ancora una volta. Già prima dell’inizio della celebrazione, il pontefice ha lanciato una preghiera via Twitter: “Signore, converti al tuo cuore i nostri cuori ribelli, perché impariamo a seguire progetti di pace; porta gli avversari a stringersi la mano, perché gustino il perdono reciproco; disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c’è l’odio fiorisca la concordia”, le parole scritte da Francesco.

E poi la Via Crucis che ha vissuto il suo momento clou proprio quando Irina, infermiera ucraina, e Albina, specializzanda russa, hanno portato insieme la croce alla XIII stazione, quella che ricorda la morte di Gesù sulla croce. La Santa Sede non è indietreggiata di un millimetro, nonostante le polemiche che hanno preceduto la celebrazione. Confermato dunque il programma anche se la scelta di Francesco era stata definita inopportuna – a guerra ancora in corso – sia da parte dell’ambasciata ucraina nella Santa Sede, sia dalla Chiesa cattolica di Kiev. Per protestare contro la compresenza i media cattolici ucraini non hanno trasmesso la Via crucis.  “Testate come Live TV della Chiesa greco-cattolica ucraina, la rivista cattolica CREDO, Radio Maria e EWTN hanno rifiutato” di mandare in onda la celebrazione, si legge sul sito del Servizio di Informazione Religiosa Ucraina (Risu), affiliata alla Chiesa greco-cattolica. Stessa scelta hanno fatto i canali televisvi nazionali. “Gli ucraini – si legge sul sito della Risu – ritengono che gesti di riconciliazione siano possibili solo dopo la fine della guerra e il pentimento dei russi”.

Ma il Papa non si è fermato al gesto simbolico con le due donne, colleghe e amiche in Italia da dieci anni. La Santa Sede ha anche modificato il testo della XIII stazione, altro punto oggetto del contendere alla vigilia: “Di fronte alla morte il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante e ciascuno nel cuore preghi per la pace nel mondo”, il breve invito che ha sostituito la meditazione. Il portavoce vaticano Matteo Bruni ha spiegato che si è trattato di “un cambiamento previsto, che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio e alla preghiera”.

Francesco, insomma, non ha cambiato di una virgola la sua linea, concludendo la celebrazione con queste parole: “Signore, porta gli avversari a stringersi la mano, disarma la mano del fratello alzata contro il fratello” e fà che “gustino la concordia”. Il Papa chiude come aveva iniziato, ricalcando il tweet che aveva preceduto la Via Crucis. Un ennesima preghiera per la pace che accomuna tutti quelli che nella pace vogliono credere. Di qualunque fede, colore o nazionalità essi siano.

DI SEGUITO IL VIDEO DELLA VIA CRUCIS DEL PAPA. CLICCA SUL LINK ⤵️

https://youtu.be/VRMgoUmvqhI

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14 Aprile 2022 – Redazione

L’ULTIMA TROVATA DI GOOGLE  CONTRO LA NOSTRA INFORMAZIONE LONTANA DAL MAINSTREAM, VE LA PORGIAMO SUL PIATTO D’ARGENTO SENZA I COMMENTI, CHE LASCIAMO A VOI. E CIO CHE DOVETE SAPERE, È CHE NON SI TRATTA DI LAUTI GUADAGNI, MA DI CIFRE SIMBOLICHE DI MERO RICONOSCIMENTO! LE VIOLAZIONI RIGUARDANO ARTICOLI GIORNALISTICI NON ALLINEATI ALLA NARRAZIONE UNICA VOLUTA DALL’ATTUALE DITTATURA IMPOSTA DAL “PENSIERO UNICO”.

MARZIA MC CHIOCCHI

LEGGETE ⤵️

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13  Aprile 2022 – Redazione

Uno degli effetti collaterali più sorprendenti della pandemia è stato il boom delle adozioni di animali domestici registrato durante i primi mesi del lockdown. Cani e gatti hanno aiutato i loro proprietari a tollerare gli stati di ansia e isolamento legati al diffondersi del virus COVID-19. Diversi studi hanno confermato che la compagnia animale è stata un “cruciale supporto” .Con la loro presenza, cani e gatti hanno aiutato i loro proprietari a combatterei  lo stress.

E questo ci permette di affrontare un aspetto importante per la nostra vita, ovvero la connessione tra noi e i nostri animali domestici, che può essere molto potente e intensa. Anche se non possiamo comunicare con loro attraverso la parola, la nostra connessione con loro potrà essere perfino migliore che con certe persone che vivono con noi.

Ma qual’è’ lo scopo spirituale degli Animali?

I cani sono qui per aiutarci e difenderci dalle energie pesanti che arrivano addosso, assorbendole. gatti, invece, hanno il ruolo di ripulire l’ambiente in cui viviamo: percepiscono le energie cattive e pesanti e le ripuliscono. Tuttavia, se le energie sono troppo pesanti per loro, scapperanno spaventati.

I gatti sono maestri guaritori Reiki 

Si dice anche che i gatti siano specialisti e terapisti Reiki, tecnica di guarigione spirituale che utilizza le energie del cuore attraverso le nostre mani. I gatti sono in grado di allineare i nostri chakra squilibrati, usando i loro corpi e le loro zampe. Per questo ci sono casi in cui gli animali sviluppano la malattia del loro padrone. Ecco perché dobbiamo sapere che tipo di energie sono presenti nella nostra casa. Ogni animale è sensibile a determinate energie e  rileva con facilità i cambiamenti del modello vibratorio del nostro corpo. Poiché il nostro animale domestico ci ama, assorbirà le nostre energie, anche quelle non proprio buone. Per questo, se non portiamo il nostro animale domestico a camminare, a contatto con persone o natura, sarà sovraccarico di energie dannose e schiaccianti. Gli animali domestici, infatti, non sono in grado di sopportare molte emanazioni negative, sia nel loro corpo che nell’ambiente in cui vivono. 

Se vogliamo proteggere i nostri animali domestici dall’ammalarsi, dobbiamo perciò prenderci più cura del nostro mondo interiore, fatto di emozioni, sentimenti, pensieri e atteggiamenti. Dovremmo anche proteggere i nostri corpi da alcuni attacchi energetici provenienti dal mondo esterno; dovremmo rilassarci e connetterci con fonti migliori. Il nostro corpo, l’animale domestico e la casa, insieme alla nostra famiglia, ci ringrazieranno profondamente.

AL TERMINE DI QUESTO ARTICOLO INVITO I LETTORI A LASCIARE COMMENTI NEL FORM DEDICATO DEL NOSTRO GIORNALE, RACCONTANDO LE VOSTRE ESPERIENZE CON GLI AMICI PELOSI, PER POTERLE, POI, PUBBLICARE

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E ADESSO, SPAZIO ALLA TESTIMONIANZA DI CHI L’AMORE PER GLI ANIMALI LO VIVE DA SEMPRE

di Marilena Messina

Amo tutti gli animali in genere, amo stare con loro, in loro compagnia mi sento serena, appagata e grata. Per lo stile di vita frenetico e professione ho sempre avuto gatti, perché  più gestibili ed indipendenti. Mi hanno insegnato molto. Mi hanno insegnato a moderare il tono di voce, il rispetto verso chi non è come me, mi hanno insegnato l’amore incondizionato, la comunicazione degli sguardi, il linguaggio del corpo, la capacità  di guarire lo spirito e la mente. Chi ha un animale può comprendere. Anche la persona più pragmatica, sente che il proprio animale ha un ascendente vibrazionale positivo su di sé.

Ho due gatti maschi, due fratelli. Io e mio marito volevamo adottare una coppia perché si facessero sempre compagnia. Non sono di razza, mi sono sempre rifiutata di comprare cuccioli Troppi gli animali abbandonati e bisognosi. Quando siamo andati a prenderli abbiamo creduto  di averli scelti già dalle foto. In realtà, ci siamo subito accorti che loro avevano scelto noi.

Il tigrato aveva scelto me, il bianco toppato mio marito. Entrambi ci sono affezionati, ma, ciascuno di loro si rapporta con noi in maniera diversa. Sentono che abbiamo bisogno di attenzioni diverse  e comunicano diversamente .  Il bianco  toppato( Ciccio), bellissimo morbidoso si lascia accarezzare solo da lui e cerca mio marito in ogni modo. Si lascia prendere solo da lui e mangia dalle sue mani. È  un gatto solitamente schivo, ma docilissimo  e decide subito chi gli piace e chi no. Insomma  è  l’anima felina di mio marito, perché anche lui è  così.

Il tigrato ( Schizzo), è la mia ombra, dorme spesso attaccato a me, mi segue ovunque ed è  sempre in movimento, va d’accordo con tutti ma ci mette un attimo ad andarsene se non gli vai a genio.

È  la mia anima felina.

Credo che loro ci abbiano scelti perché simili a noi, ma hanno il compito di migliorarci e colmare le nostre lacune. Probabilmente molti di voi penseranno che sto attribuendo ai miei a -mici proprietà  assurde.

No! Ho avuto spesso delle prove.

Parlo del mio perché  quello con cui ho un rapporto più intenso. Lui mi guarda spesso negli occhi, senza distogliere lo sguardo…ho notato che guarda appena sopra la mia testa, come se vedesse qualcosa…( la mia aura?) Guarda lì e poi mi guarda negli occhi. Lo chiamo e lui viene vicino a me e si sdraia a pancia in aria. Lui mi ha riconosciuta fin da subito proprio dall’aura…Credo che sia così.

Quando siamo andati a prenderli, la prima volta, si è subito arrampicato sul mio petto e mi ha leccato il dito della mano sinistra. Ciccio ha fatto più o meno lo stesso con Paolo, mio marito.

Non è  stato un caso, non sono mai coincidenze.

È  capitato che i miei gatti si siano addormentati accanto a me quando avevo  delle emicranee e  mi sia svegliata completamente guarita. Schizzo  accanto al petto , vicino al cuore e alla pancia, Ciccio ai miei piedi ( Ciccio non dorme mai con me se non in questi frangenti e solo sul divano ).

Quando in casa c’è un pò di nervosismo e alziamo la voce, loro scappano perché odiano le urla e questo è  normale…forse è  un po’ meno normale che solo più tardi ti guardino, insieme,  dritto negli occhi, impalati, come a volerti rimproverare, lasciandosi avvicinare solo quando l’atmosfera è tornata tranquilla. Tutto questo, facendo le fusa, quasi a a volerti premiare per la pace ritrovata.

Ogni tanto ho problemi di insonnia.

Schizzo si sdraia al mio fianco, sotto il mio braccio sinistro, e mi addormento con le sue fusa…mi rilassa e mi fá la ninna.

IL mattino mi sveglio…lui lo sente e ovunque si trovi, corre e salta sul letto fra le mie gambe per darmi il buongiorno . Comincio sempre la mia giornata con le sue  fusa…e so’ che sarà sicuramente migliore .

Ciccio, invece, predilige Paolo e tende a sdraiarsi ai suoi piedi a pancia in aria. Lo fa solo con lui e solo da lui si fa prendere in collo. È  un amore esclusivo, e concede le sue attenzioni solo ad un animo introverso e taciturno, ma generoso e bellissimo, proprio come lui.

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12 Aprile 2022 – Redazione – di Susanna Bellino

Vorrei con questo scritto risvegliare la consapevolezza dei genitori e degli operatori del mondo della scuola, insegnanti, e dirigenti. Comincio con la citazione di alcune norme del nuovo decreto del 24 marzo, che nonostante la cessazione il 31 marzo dello stato di emergenza, già prorogato oltre i limiti consentiti dalla costituzione, continua a imporre restrizioni.
In particolare i nostri figli continuano a subire la tortura della mascherina a scuola, anche al banco, nonostante i banchi siano distanziati e le finestre sempre aperte.
CI STIAMO PURTROPPO ABITUANDO AD ACCETTARE CHE QUESTA SIA LA NORMALITÀ, SENZA PENSARE AL DANNO PER LA SALUTE FISICA E MENTALE DEI NOSTRI BAMBINI E RAGAZZI, OBBLIGATI DA DUE ANNI PER MOLTE ORE AL GIORNO A QUESTO SUPPLIZIO.
Noi adulti quante volte ci abbassiamo la mascherina? Quante volte la togliamo per avere un po’ di sollievo?
Il ministro dell’ istruzione il 18 marzo in un’intervista a radio 1 – ha affermato che da maggio si potrà tornare a scuola senza mascherina, mentre pochi giorni dopo, il 24 marzo, l’articolo 9 dell’ennesimo decreto dice espressamente che la mascherina sarà obbligatoria fino alla fine dell’anno scolastico
POSSIAMO ACCETTARE SENZA BATTERE CIGLIO CHE I NOSTRI FIGLI SIANO OBBLIGATI A
COME
RESPIRARE CON AFFANNO PER TANTE ORE AL GIORNO? SIAMO DAVVERO CONSAPEVOLI DEGLI
EFFETTI NEGATIVI CHE LA MASCHERINA PROVOCA ALLA SALUTE DEI NOSTRI FIGLI O – COME
STRUZZI – NON VOGLIAMO PRENDERNE COSCIENZA, PERCHÉ COSÌ È PIÙ FACILE PER NOI,
“IGNARI”, MANDARLI A SCUOLA IN QUESTE CONDIZIONI?
Fino alla conclusione dell’anno scolastico 2021-2022, nelle
istituzioni e nelle scuole di cui al presente articolo nonche’ negli
istituti tecnici superiori continuano ad applicarsi le seguenti
misure di sicurezza:
a) e’ fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione
delle vie respiratorie di tipo chirurgico, o di maggiore efficacia
protettiva, fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di eta’,
per i soggetti con patologie o disabilita’ incompatibili con l’uso
dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attivita’
sportive;
Al contrario l’articolo 5 stabilisce l’obbligo di utilizzare la mascherina in tutti i luoghi al chiuso solo fino al 30 aprile:
fino al 30 aprile 2022 e’ fatto
obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie
respiratorie di tipo FFP2 nei seguenti casi:
a) per l’accesso ai seguenti mezzi di traporto e per il loro
utilizzo:
1) aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di
persone;
2) navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto
interregionale;
3) treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario

passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta
Velocita’;
4) autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad
offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o
periodico su un percorso che collega piu’ di due regioni ed aventi
itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
5) autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente;
6) mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o
regionale;
7) mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di
scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado;
b) per l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie, qualora
utilizzate con la chiusura delle cupole paravento, con finalita’
turistico-commerciale e anche ove ubicate in comprensori sciistici;
c) per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al
chiuso o all’aperto in sale teatrali, sale da concerto, sale
cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in
altri locali assimilati, nonche’ per gli eventi e le competizioni
sportivi.
2. Fino al 30 aprile 2022 in tutti i luoghi al chiuso diversi da
quelli di cui al comma 1 e con esclusione delle abitazioni private,
e’ fatto obbligo, sull’intero territorio nazionale, di indossare
dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
3. Fino al 30 aprile 2022, in sale da ballo, discoteche e locali
assimilati, al chiuso, e’ fatto obbligo di indossare i dispositivi di
protezione delle vie respiratorie, ad eccezione del momento del
ballo.

Noi accettiamo quindi che si possa già ora ballare senza mascherina (giustamente), ma non muoviamo un dito perché i nostri figli a scuola ne vengano liberati?
Nell’intervista sopra citata, Bianchi afferma che la sua priorità fin dall’inizio è stata favorire la scuola in presenza, e che ha messo in atto tutte le risorse a quel fine. Ma NOI GENITORI NON DOBBIAMO DIMENTICARE che appena il governo si è insediato, Bianchi ha chiuso senza preavviso tutte le scuole di ogni ordine e grado per più di un mese, e NON POSSIAMO CHIUDERE GLI OCCHI di fronte al fatto che non è stata attuata nessuna di quelle misure davvero necessarie per rendere la scuola un luogo sicuro: nessun impianto di aereazione, nessun aumento del numero delle classi per evitare le famigerate classi pollaio, nessun incremento dei trasporti pubblici. Invece da due anni i nostri ragazzi sono obbligati a salire su mezzi di trasporto sovraffollati e a stare in classe con le finestre aperte e con la mascherina, magari però su un bel banco a rotelle…
Ormai il virus – che nel 2020 ci ha terrorizzati – si è indebolito, e le nuove varianti causano anche per gli adulti sintomi lievi, assimilabili a quelli influenzali, tant’è vero che in diversi stati europei è ormai stato classificato come influenza. Esistono le cure. Eppure ciò nonostante e di fronte alla fine ufficiale dello stato di emergenza, la scuola resta un luogo letteralmente “SOFFOCANTE”. Noi genitori dovremmo essere i primi a chiedere, anzi a PRETENDERE che i nostri ragazzi, da

sempre appena sfiorati dalle complicanze della malattia ma i primi a farne le spese, possano tornare liberi di respirare.

Ci sono numerosi studi che sottolineano quanto la mascherina possa nuocere al nostro organismo, ne cito uno su tutti, che risale a un anno fa e che secondo me ben riassume tutti i problemi che possono derivare da un uso prolungato della stessa:
https://www.mdpi.com/1660-4601/18/8/4344
✔️aumento volume dello spazio morto respiratorio (lo spazio morto fisiologico, cioè il volume di aria che non prende parte allo scambio ossigeno/anidride carbonica perchè resta nelle vie respiratorie, aumenta dell’80%)
✔️aumento della resistenza respiratoria ( Lo sforzo dell’apparato respiratorio aumenta del 128%!) ✔️aumento dell’anidride carbonica nel sangue
“Questo virus non uccide più come prima e certe misure che sono state imposte per la salute pubblica
non ci devono più essere
. La mascherina va declinata alle esigenze del singolo e non imposta con
l’obbligo
, l’anziano o la persone fragile la usano? Benissimo ma non deve essere obbligata. Siamo il
paese più conservatore sull’uso delle mascherine. E poi da medico sono stufo,
queste sono misure che noi
non abbiamo preso ma sono state pensate e decise da burocrati
Come si può rimanere indifferenti di fronte agli effetti che i nostri figli subiscono
giorno dopo giorno, indossando le mascherine?

✔️diminuzione della saturazione di ossigeno nel sangue ✔️aumento della frequenza cardiaca
✔️aumento della pressione sanguigna
✔️diminuzione della capacità cardiopolmonare ✔️aumento della frequenza respiratoria
✔️mancanza di respiro e difficoltà respiratorie ✔️cefalea
✔️vertigini […]
✔️ridotta concentrazione
✔️ridotta capacità di pensare ✔️acne, lesioni e irritazioni cutanee”
Oppure provate a leggere ciò che scrivono i dentisti a proposito delle complicanze che insorgono già a livello della bocca.

MASCHERINE A SCUOLA. ANCORA?
È uscito un nuovo enorme studio: 599,314 bambini tra i 3 e gli 11 anni, che studia in particolare l’uso della mascherina a scuola e ha un disegno sperimentale innovativo.
Non è uno studio randomizzato ma hanno utilizzato un disegno quasi sperimentale confrontando i risultati tra bambini con obbligo di mascherine e bambini senza tenendo conto dell’età.
Conferma quindi lo studio randomizzato danese.
Le differenze in termini di incidenza e trasmissione tra i bambini dell’ultimo anno di scuola materna e i bambini del 1° anno di istruzione primaria non sono stati trovati statisticamente significativi. (…)
Ma detto tutto ciò, potrete ancora mandare a scuola i vostri figli con la coscienza a posto perché
siete convinti che la mascherina sia un “sacrificio necessario” per proteggere la salute della
vostra famiglia e della comunità. E invece molti studi hanno dimostrato che l’uso della
mascherina a scuola non ha portato a nessun beneficio da questo punto di vista.
L’obbligo dell’uso della mascherina a scuola non è stato associato a una minore incidenza di
SARS-CoV-2 o di trasmissione del contagio.

Le evidenze a favore dell’uso delle mascherine nelle scuole per ridurre la diffusione del Covid non sono “conclusive”. Un importante studio inglese non ha fornito evidenze chiare di un impatto statisticamente significativo. Lo studio includeva i risultati di 123 scuole in Inghilterra che hanno usato mascherine e confrontati con altri che non l’hanno fatto durante l’onda Delta di Covid. (…)
.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34419199/ https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=4046809 https://twitter.com/VPrasadMDMPH/status/1502456414299570179?t=Qlcgpxwu5iQFEba5AxyhOg&s=19 https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(22)00462-7/
Allego anche estratti da un interessante articolo apparso sul fatto quotidiano, scritto da un pediatra e da una epidemiologa
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/17/uso-nelle-mascherine-nelle-scuole-alcuni-studi-ne-hanno- messo-in-dubbio-lefficacia/6454616/
Soprattutto ora che viene confermato che omicron comporta un rischio significativamente
ridotto di malattia grave e siamo tra i paesi con più elevata vaccinazione, dovremmo pensare
alla difficoltà di tenere bambini e ragazzi tante ore fermi al banco con la mascherina. A due
anni dall’inizio della pandemia
Uso nelle mascherine nelle scuole, alcuni studi ne hanno messo in
dubbio l’efficacia
Maurizio Matteoli, pediatra clinico, Sara Gandini, epidemiologa/biostatistica
Ci sono sempre state perplessità sulla necessità dell’uso delle mascherine
se non in contesti specifici, perplessità che, all’inizio della pandemia,
erano condivise da una parte della comunità scientifica.
Ricordiamo che sono stati pubblicati due studi clinici randomizzati sulle
Risultato: nessuna differenza statisticamente significativa
Perplessità ancora maggiori ci sono sull’obbligo
imposto ai bambini durante l’attività scolastica
mascherine. Danmask (pubblicato su archives internal medicine, rivista molto prestigiosa) era stato disegnato per scoprire se c’era una riduzione 50% della positività tra portatori mascherina e non portatori in Danimarca.
. (…)
I forti dubbi riguardano la loro efficacia soprattutto per l’utilizzo
all’aperto, ma non solo.
età compresa tra i 6 e i 10 anni (…)
, specialmente a quelli di
Recentemente il governo inglese ha ammesso che le evidenze a favore dell’uso
delle mascherine nelle scuole per ridurre la diffusione del Covid non
sono “conclusive”
. Uno studio del governo in autunno non ha fornito evidenze
di un impatto statisticamente significativo e altri studi hanno
fornito risultati inconsistenti
(vedi
risultati di 123 scuole in Inghilterra che hanno usato mascherine e
qui, qui
). Lo studio includeva i
confrontati con altri che non l’hanno fatto durante l’onda Delta di Covid.
Le scuole in cui le maschere sono state utilizzate nell’ottobre 2021 hanno
visto una riduzione due o tre settimane dopo delle assenze per Covid
dal

5,3% al 3% – un calo di 2,3 punti percentuali. Nelle scuole che non hanno
usato coperture per il viso le assenze sono scese dal 5,3% al 3,6%
– un calo
di 1,7 punti percentuali. La differenza non era statisticamente
significativa. La pubblicazione riconosce anche che l’uso di mascherine
potrebbe danneggiare l’apprendimento. Anche il 94% dei dirigenti scolastici
e degli insegnanti abbia detto che ha reso più difficile la comunicazione
tra insegnanti e studenti.
(…)
Come indica l’Istituto Superiore di Sanità nella guida che ha pubblicato, le precauzioni da prendere nell’uso delle mascherine sono molte e tra esse: indossare la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci e avendo cura di non toccare la parte interna; posizionare correttamente la mascherina facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento; se si deve spostare la mascherina manipolarla sempre utilizzando gli elastici o i legacci; se durante l’uso si tocca la mascherina, si deve ripetere l’igiene delle mani; dopo avere maneggiato una mascherina usata, effettuare il lavaggio o l’igiene delle mani ecc.
In secondo luogo, per adempiere al loro compito, le mascherine devono essere
utilizzate correttamente.
Studi anche recentissimi
(come questo del governo inglese) non
Siamo sicuri che la decisione di “sterilizzare” la loro vita, perché le mascherine fungono da barriera (se utili in tal senso) non solo il coronavirus, ma anche tutti gli altri virus, batteri e miceti con i quali noi tutti veniamo quotidianamente a contatto,
mostrano risultati favorevoli riguardo la riduzione del contagio
con l’uso delle mascherine nelle scuole
evitassero realmente il contatto con il virus, sorge un’altra
perplessità: il sistema immunitario dei bambini di questa età è
in formazione e ha bisogno di essere “allenato”
diventare adulti più sani e meno suscettibili alle infezioni.
sia una buona idea?
, ma qualora le mascherine
Non è che così facendo si corre il
per poterli fare
rischio di rendere più “debole” il loro sistema immunitario che
avrebbe bisogno di essere tenuto in costante esercizio
Ecco quest’ultimo paragrafo mi ha colpita particolarmente. Vorrei che tutti riflettessimo su
queste considerazioni e che facessimo il possibile per risparmiare ai nostri figli questo supplizio
così come
teniamo in esercizio il loro fisico facendo praticare loro uno
sport?
Come potete agire?
Firmare ed inoltrare a amici: iniziativa Liberi Di Respirare, Liberi Di Sorridere: Basta Mascherine A Scuola:

https://www.openpetition.eu/it/petition/online/liberi-di-respirare-liberi-di-sorridere-basta-mascherine-a-scuola

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11 aprile 2022 – Redazione

Un diario di bordo, così Maurizio Bolognetti ha definito il suo quarto librointitolato La Settima dose ovvero dosi di antidemocraziae antistato di diritto nellItalia dellemergenza sanitaria e democratica. Il volume, dedicato alla vicenda SarsCov2, è stato pubblicato da Creged editore ed è disponibile su www.mauriziobolognetti.it o ordinandolodirettamente alla casa editrice.

Avevano detto che ne saremmo usciti migliori e invece è prevalso il peggio che l’animo umano riesce ad esprimere, grazie a una paura avvolgente che ci ha contaminato l’anima. L’emergenza sanitaria, innestatasi sul corpo malato di una democrazia che èsempre più democrazia reale, come prevedibile ha determinato un aggravamento di una pregressa emergenza democratica. Il topo de “La pestepasseggia sempre piùindisturbato sulle macerie della democrazia, mentre la bancarotta sociale, politica, economica ed istituzionale monta». Così Bolognetti nella lunga premessa di un libro che, tra laltro, fa emergere gli innumerevoli conflitti dinteresse presenti nel mondo della ricerca e della sanità.

Nella sua bella prefazione, il sociologo Sergio Mantile scriveQuando ho letto i primi due capitoli di questo libro, mi sono emozionato moltissimo. Perché era scritto con la felicità della scrittura di Maurizio, tanto etica quanto irriverente nei confronti di potenti e colpevoli organizzazioni e singoli attori; tanto appassionata quanto fondata su dati certi, con le fonti correttamente citate, come farebbe un valente ricercatore sociale.

A fare eco alle parole di Mantile troviamo quanto scritto da Giulio Cainarca, giornalista di razza e direttore di Radio Libertà: Maurizio Bolognetti è uno spirito razionale. Il fatto forse anomalo è che la sua razionalità scalda il cuore, perché si rivolge all’intelletto per rendere più ricca e consapevole l’anima. Maurizio Bolognetti ha un’impronta antropologica rinascimentale: l’uomo è misura di tutte le cose, non perché impone se stesso alla realtà, ma perché indaga la realtà per conoscere, per conoscersi e per vivere in modo più umano.

La settima dose è un libro che parla di democrazia e diritti umani, di Costituzione e Stato di diritto, ma anche dellenorme potere di condizionamento che hanno i moderni mezzi di comunicazione di massa. Un libro che ripercorre due anni di emergenza sanitaria,facendo emergere gli errori e gli orrori, le contraddizioni e le omissioni di chi questa emergenza lha gestita.

Video-Lettura della PREMESSA a “La settima dose”, di Maurizio Bolognetti

Clicca sul link: https://rumble.com/v10ktih-lettura-della-premessa-a-la-settima-dose-di-maurizio-bolognetti.html

Link al video completo: https://www.youtube.com/watch?v=LD1X0B1n4ts

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

https://www.lecronachelucane.it/2022/04/10/la-settima-dose/?fbclid=IwAR38jGOuhFHITyhi2Djlazdgj5sd6Yxrb4lR3OY7WLb8Eimv7qRJto1-NcA

https://ilcaleidoscopio.net/2022/04/la-settima-dose-un-libro-di-maurizio-bolognetti/

https://www.sassilive.it/cultura-e-spettacoli/libri/pubblicato-il-libro-la-settima-dose-di-maurizio-bolognetti/

https://www.basilicata24.it/2022/04/la-settima-dose-il-nuovo-libro-di-maurizio-bolognetti-110776/

https://www.quotidianodelsud.it/basilicata/societa-e-cultura/libri/2022/04/10/la-settima-dose-il-libro-di-maurizio-bolognetti

https://www.ilmattinodifoggia.it/news/basilicata-free/58466/la-settima-dose-di-maurizio-bolognetti-diario-di-bordo-nellitalia-dellemergenza-sanitaria-e-democratica.html

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08 Aprile 2022 – Redazione – di Maurizio Belpietro – La Verità

La scelta non è affatto tra pace e aria condizionata: il premier ci deve dire se le nostre aziende possono continuare a produrre senza il gas russo e coi costi dell’energia alle stelle. Ieri la Colussi ha chiuso e questi parlano di fare qualche doccia in meno. Ma per favore! Stretta sui gradi negli uffici pubblici: provano a farci credere che fermeranno i missili così.

Anche a grandi personaggi capita di dire qualche stupidaggine. A Mario Draghiaccadde lo scorso anno, quando ufficializzando l’introduzione del green pass disse che il certificato verde sarebbe stata la garanzia di trovarsi tra persone che non sono contagiose e che non contagiano. Come gli italiani hanno scoperto sulla loro pelle, si trattava di una colossale sciocchezza. Il passaporto green non è un documento che possa dimostrare di essere negativi al Covid, ma al massimo di essersi sottoposti a vaccinazione o a un tampone nelle ultime 48 ore. Punto. È noto a tutti quello che è successo a Massimo Galli, il virologo prêt-à-porter ospite di tutte le trasmissioni tv. Durante una cena con altri sette trivaccinati, tutti provvisti dunque di green pass rafforzato, pur essendo convinto di essere tra persone «che non sono contagiose e non si contagiano», l’esperto si è beccato il Covid e come lui tutti gli altri ospiti.

Vi state domandando perché parli di green pass e corbellerie presidenziali? Perché l’altro ieri a Mario Draghi ne è scappata un’altra. Durante una conferenza stampa, a proposito di sanzioni, il presidente del Consiglio ha detto: «L’embargo del gas non è ancora sul tavolo, ma dobbiamo indebolire la Russia e farla smettere. Preferiamo la pace o il termosifone acceso, o meglio, l’aria condizionata accesa tutta l’estate? Questo secondo me ci dobbiamo chiedere». Ho il massimo rispetto per il premier e non voglio in alcun modo sembrare offensivo. Tuttavia, non posso fare a meno di dire che la domanda posta ai giornalisti è stupida. Qui non si traa di scegliere tra pace e aria condizionata, tra termosifoni accesi e guerra. Si deve decidere se la nostra economia è in grado di sopportare una drastica riduzione dei consumi energetici, se cioè le nostre aziende possono continuare a produrre anche se mancano il gas e la luce o se sono in grado di reggere un ulteriore aumento delle bollette. Questo è il quesito a cui il presidente del Consiglio avrebbe dovuto rispondere, ma è anche la domanda che i colleghi giornalisti gli avrebbero dovuto rivolgere in risposta alla sua, pretendendo però che Draghi chiarisse quale impatto potrebbero avere sul Pil del nostro Paese le sanzioni.

Il presidente di Confindustria ha parlato di una perdita di oltre 40 miliardi di Pil già come primo effetto della guerra. Altro che condizionatori spenti: anche sudando si perderanno soldi e l’idea di abbassare i termosifoni negli uffici pubblici pare un pannicello caldo che difficilmente riuscirà a rinfocolare la ripresa. Il governo ha annunciato un disegno di legge per fissare a 19 gradi il riscaldamento e a 27 il raffrescamento. Premesso che la norma non varrà per gli ospedali, le case di riposo e le cliniche – ma immaginiamo anche per i centri in cui sono conservati server che potrebbero andare in blocco per il surriscaldamento – la misura sembra una presa in giro, perché ammette una tolleranza di due gradi in più o in meno, cioè 21 gradi d’inverno e 25 d’estate. E davvero Draghi pensa che questo basterà a sconfiggere Putin, finanziandolo meno? Davvero il presidente del Consiglio, che è uomo d’esperienza avendo diretto il ministero del Tesoro e governato Banca d’Italia e Bce, crede che alla fine i conti torneranno e avremo chiuso il rubinetto con cui ogni giorno noi – ma anche l’Ucraina – alimentiamo la macchina da guerra del Cremlino? Illudersi che basti qualche grado in meno per fermare l’armata russa è come credere che sia sufficiente una doccia in meno (la geniale idea è della commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, la quale ha suggerito di chiudere l’acqua dicendo: “Prendi questo, Putin!”). Sì, se non ci fossero di mezzo città rase al suolo e cadaveri al ciglio della strada, se cioè non fossimo davanti a una tragedia, ci sarebbe da ridere per la pochezza e la inconcludenza della classe politica, che impone l’embargo di caviale e vodka, ma rinvia quello del carbone ad agosto, quando ci si augura una tregua, se non la fine del conflitto russo-ucraino.

La realtà è più complessa di quella che ci viene rappresentata e non fermeremo le bombe abbassando il riscaldamento, così come non servirà a niente levarsi la giacca e andare in ufficio con la T-shirt, come suggerisce Draghi. Mentre si spengono i condizionatori e si rinuncia alla doccia, le aziende chiudono perché non sono in grado di sopportare l’aumento dei costi. Il primo caso è di ieri. A Petrignano d’Assisi, la Colussi, una delle più importanti imprese alimentari dell’Umbria, ha sospeso la produzione e messo tutti i lavoratori in cassa integrazione. Colpa del caro energia e dell’aumento di prezzo delle materie prime. Che faranno i dipendenti? Lotteranno per riaprire la loro azienda o dichiareranno una lotta dura alla frescura e ai condizionatori? Io suggerirei loro una lotta dura alle fregnacce.

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