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Abbiamo verificato questa notizia che avevamo trovato nelle chat. Avendo parlato direttamente con il medico interessato dalla famiglia, che sta seguendo la vicenda, Vi possiamo assicurare che è tutto vero e per questo vi riportiamo tutto integralmente.

I medici che hanno fatto questo abuso saranno portati alla sbarra. Forse che l’ospedale Cervello avrebbe perso 2.000,00 euro al giorno?

Preghiamo per Agostino.

Il nostro amico Agostino da una settimana e’ segregato all’Ospedale Cervello UTIR 3 piano. Ha già dichiarato, firmando, di rifiutare le cure ospedaliere e di volere essere dimesso per accedere alle cure domiciliari a casa propria, secondo lui più efficaci, manlevando l’ospedale da ogni responsabilità e rispettando la quarantena. Dopo l’ intimazione dell’avvocato a dimetterlo entro le ore 12 di sabato 10 luglio, Agostino vestito, con l’ambulanza pronta ad aspettarlo, è stato trattenuto, adducendo la scusa che aveva la saturazione a 60. Lo hanno rimesso a letto ed Agostino ha fatto la foto all’apparecchiatura che lo monitorava da dove risultava che la sua reale saturazione era 96, in seguito, accortisi che lui inviava le foto del monitor sulle chat, hanno girato il monitor in modo che non potesse più fotografarlo. Dopo vari tentativi, con l’intervento di medici esterni che non venivano nemmeno fatti entrare e dopo esserci rivolti anche ai NAS, che non sono intervenuti, dopo proteste varie, oggi 14/07, nonostante la sua ferma volontà e gli accorati messaggi che scriveva con lucidità, lo hanno portato in rianimazione ed intubato. Con crudele prepotenza, lo stanno uccidendo. Stanno stravolgendo tutti i diritti dell’essere umano. Quello che è successo ad Agostino, che ricoverato con una normale bronchite (con tampone negativo), in ospedale gli riscontrano un tampone positivo e non gli è stato più permesso di uscire. Quello che sta succedendo a lui sarà già successo a tantissime persone e potrebbe succedere anche ad ognuno di noi. Agostino deve essere il nostro simbolo per i diritto ad autodeterminare il proprio modo di curarsi. Dobbiamo unirci e reagire, perché se no, quando sarà il nostro turno, saremo SOLI.

Gianfranco”.

Fonte: Canale Telegram “Il Re è Nudo” – Redattore Fabio D’Angelo)

Puoi leggere l’articolo anche su:

https://cataniacreattiva.it/vergognaaaaaa-agostino-intubato/

di Lorella Presotto

Si e’ staccata una tessera dal loro puzzle. Cina e India han detto chiaramente che non faranno mai parte del processo di globalizzazione. Una bella sberla in faccia a USA e UE. Non parliamo poi del Medio Oriente che delle politiche occidentali non ne ha mai voluto sapere.

Questi territori uniti rappresentano una fascia di popolazione mondiale di tre miliardi su un totale di otto, oltre un terzo. Ci sono poi i vari paesi del Sud America che non sono proprio in linea col globalismo americano (422 milioni) e ovviamente la Russia (144 milioni) e il Giappone (126).

In totale la dissidenza verso il globalismo conta circa quattro miliardi, esattamente la metà della popolazioni mondiale. Rendiamo poi in esamina solo USA e UE, e riscontreremo che anche in questi due avamposti, il 40-50% della popolazione è contraria ad ogni forma di globalismo, quindi circa quattrocento milioni di persone …

Ecco il motivo dei contagi, delle chiusure, che stanno cercando di creare delle falle. Nella macro economia italiana le piccole imprese sono in forte sofferenza, ma le medie imprese hanno resistito in questi anni a molti contraccolpi. Sono quelle che fanno da cuscinetto tra le piccole e le grandi imprese, perché svolgono un lavoro di mediazione, ovvero, producono parti per l’industria (anche straniera) e danno lavoro di assemblaggio alle piccole imprese.

L’obiettivo dei globalisti in questo momento è cercare di mettere in difficoltà lo zoccolo duro del fronte opposto (anti globalismo) e per farlo utilizzano una emergenza inventata, con il duplice obiettivo di ridurre popolazione mondiale e risorse economiche per costringere le popolazioni all’obbedienza.

Sotto attacco anche le banche, di cui erroneamente anche tanti cittadini diffidano. Non sono le banche il nemico dell’economia (e qualsiasi imprenditore ve lo dira’), sono gli speculatori internazionali, che ne hanno preso possesso, i veri nemici.

Quando l’economia era florida, oltre a battere moneta, lo Stato si avvaleva di una Legge che creava un distinguo tra banche di credito e risparmio, le cosiddette banche commerciali, e banche d’affari e speculazione. Mentre le prime godevano dell’appoggio incondizionato dello Stato, anzi molte di esse erano anche pubbliche, poiché servivano all’economia reale; delle seconde lo Stato non ne voleva sapere e si disinteressava completamente di esse.

A ragion veduta dato che, le banche d’affari e speculazione, sottraggono risorse all’economia reale e tendono a favorire solo i grossi capitali mentre depauperano la piccola proprietà e la macro economia.

Gli speculatori internazionali odiano le banche commerciali. Nei loro piani esse non debbono esistere, favoriscono la popolazione, la arricchiscono ed una popolazione benestante non è mai obbediente.

Ecco perché sia in USA che in UE hanno fatto di tutto per abrogare le leggi che esercitavano la separazione tra i due tipi di banca (Glass Stegal in USA e Legge Bancaria 1936 in Italia, rispettivamente abrogate nel 1999 e 1993).

Le banche che raccolgono risparmi e li investono in economia reale finanziando progetti, sono invise alle elite globaliste. Per loro è necessario invece utilizzare una banca che specula, che illude i risparmiatori in facili profitti e poi invece li depaupera con cadute di titoli tossici in Borsa.

Le popolazioni nella maggioranza hanno grosse difficoltà a comprendere la differenza tra i due tipi di banche, così quando perderanno ciò che hanno, le odieranno tutte, senza un distinguo. E quando sarà loro proposto di chiuderle tutte accoglieranno la cosa come se fosse la salvezza del genere umano. (sic!).

Mentre invece la mancanza di banche che possano erogare mutui per l’acquisto di case, di laboratori, capannoni, o per erogare finanziamenti alle attività, sconfinamenti per le imprese, e che possano raccogliere in tutta sicurezza risparmi, garantiti dallo Stato, genererà una povertà catastrofica, un black out nella macro economia con erosione di tutte le micro economie.

Il popolo impoverito diverrà mite, e adattabile a qualsiasi situazione. Ma il loro piano ha subito un rallentamento, perché oltre la metà della popolazione mondiale non ci pensa minimamente ad esser ridotta ad un alveare di api, e la consapevolezza di essere stati ingannati anche da molte Carte costituzionali, sta prendendo sempre più consapevolezza nella mente delle persone.

La discriminazione non si elimina con le parole, ma coi fatti, ed è ormai lapalissiano che i fatti degli ultimi decenni ci dicono chiaramente che l’unico scopo delle élite è quello di ridurre i popoli in povertà e schiavitù.

Per farlo hanno usato tutto: scuola, sanità, informazione. Ma qualcosa è andato storto e il risultato non è quello che si aspettavano. E’ necessario resistere. Alla fine del tunnel, la luce c’è.