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1 Aprile 2022 – Redazione- FONTE: Byoblu

Ai tempi di Wikipedia riscrivere la storia a proprio piacimento è semplicissimo. È sufficiente entrare a fare parte dell’élite degli utenti autorizzati e si possono modificare eventi storici acclarati secondo i propri gusti personali.

Da “massacro” a “incendio casuale”

È quello che è successo alla pagina Wikipedia dedicata al rogo di Odessa, un evento che risale al 2 maggio 2014 e strettamente collegato all’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. Bene fino a circa un mese fa Wikipedia fornivauna precisa versione dei fatti. Il rogo di Odessa veniva infatti definito come un massacro presso la Casa dei sindacati in Ucraina ad opera di estremisti di destra, neonazisti e nazionalisti filo occidentali ucraini ai danni dei manifestanti sostenitori del precedente governo filo russo.

È bastato un mese, inframmezzato dall’inizio delle ostilità tra Russia e Ucraina insieme ad un allineamento della stampa occidentale su posizioni anti russe, per far riscrivere la pagina Wikipedia sulla strage di Odessa. Ora la versione fornita dall’enciclopedia della Wikimedia Foundation è completamente diversa.

Adesso il rogo di Odessa non è più un massacro, ma un semplice incendio verificatosi presso la Casa dei sindacati a seguito di violenti scontri armati tra le fazioni di militanti filo russi e di sostenitori del nuovo corso politico ucraino che ha portato alla morte di 42 persone.

La nuova versione di Wikipedia in contrasto con le fonti ufficiali

Insomma secondo il nuovo corso dell’enciclopedia online sembra che l’incendio scoppiato alla casa dei sindacati di Odessa sia stato un evento casuale, scaturito non si sa bene per quale fenomeno: un po’ di vento? Un improvviso processo di autocombustione? O un fulmine che casualmente ha colpito proprio la casa dei sindacati?

Lascia stupefatti poi l’incredibile piroetta che Wikipediacompie nel descrivere i gruppi ucraini coinvolti negli scontri di Odessa. Da estremisti e neonazisti sono infatti diventati degli innocui sostenitori del nuovo corso politico ucraino. Una versione dei fatti decisamente in contrasto con quanto emerge da tutti i rapporti ufficiali sulla vicenda, compreso il report dell’Alto Commissario per i diritti umani dell’ONU.

Secondo questo documento tra i gruppi ucraini c’erano diversi esponenti del partito politico Pravyj Sektor, che è anche un gruppo paramilitare dichiaratamente neonazista. Non solo. Secondo le ricostruzioni ufficiali i militanti filo russi, numericamente inferiori, si sono rifugiati all’interno della casa dei sindacati di Odessa e sono stati poi circondati dai gruppi ucraini. Sempre secondo le ricostruzioni, dai gruppi ucraini sono partiti diversi colpi di pistola contro l’edificio, nonché un fitto lancio di molotov.

Solo un ristretto gruppo può modificare la pagina

Le indagini non hanno ancora portato ad accertare la responsabilità dell’incendio al 100%, tuttavia non si può negare che un gruppo di filonazisti abbia preso d’assalto un palazzo con molotov e pistolettate, creando quindi tutti i presupposti per la morte di quelle 42 persone. Insomma una versione dei fatti evidentemente occultata dall’enciclopedia del web.

Ora la pagina Wikipedia dedicata al rogo di Odessarisulta bloccata, questo significa che le modifiche possono essere fatte solo dalla stretta cerchia di rollbacker, di utenti convalidati e autoverificati. Si tratta di un ristretto gruppo di persone, spesso nascoste dietro l’anonimato e generalmente scelte dagli amministratori. Ecco come la storia può essere oggi facilmente manipolata da una fondazione con sede a San Francisco.

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(di Monica Tomasello)

Aggiornamento ore 13.00:

la pagina del dott. De Donno su Wikipedia è “improvvisamente” riapparsa come per magia!
Immaginiamo già cosa diranno…: “Era in aggiornamento” – “È stato un bug del sistema” – “Non c’eravamo e se c’eravamo dormivamo” !
Loro non sanno che a noi poco importa. Noi non ci caschiamo più! E continueremo a diffondere la Verità perché qualche volta, come in questo caso, a qualcosa serve! L’avevano fatto troppo “sporca” e son dovuti tornare sui loro passi. Tutto quello che adesso diranno non ci interessa. #nonvicrediamopiù

L’articolo resta come promemoria😉

ore 14.00

in effetti l’aggiornamento sulla pagina di Wikipedia di De Donno l’hanno fatto! Eccome se lo hanno fatto! Noi crediamo che ogni ulteriore commento sia inutile…  Guardate voi stessi cosa scrivono. ⤵️

Non c’è più traccia del dottor Giuseppe De Donno su Wikipedia, sull’enciclopedia che si spaccia per libera e collaborativa.

Potete controllare voi stessi su internet oppure cliccando direttamente qui: DE DONNO -WIKIPEDIA

Quindi la censura di “Matrix” colpisce indiscriminatamente ancora e ovunque. Sono tutti “invischiati”: politici, operatori sanitari, mainstream, Tv, social e perfino chi, come Wikipedia, spaccia un servizio per libero, indipendente e collaborativo.

Ebbene… Credo non ci sia null’altro da aggiungere!

Se non…: Buona “Matrix” a tutti!

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È superfluo chiedersi il perché Wikipedia abbia oscurato la pagina di un medico onesto come Giuseppe De Donno… “Ormai, a quanto pare, funziona così. Esattamente come nelle nazioni dittatoriali: censure, discriminazioni, sparizioni, pass, segregazioni. La strada è segnata. Chi non lo ha ancora capito o è sciocco oppure in malafede (la pekoranera.ti)

Non esiste più alcun ritegno, nè rispetto, nemmeno dei morti…

Non esiste più dignità…

Non esiste più libertà nè verità…

Anzi no! La Verità esiste! È semplicemente nascosta o manipolata. Sta a noi trovarla e diffonderla. Ma per far questo occorre innanzi tutto prendere consapevolezza di quanto sta accadendo e poi studiare, studiare tanto, ricercare, andare direttamente alle fonti ed a queste comparare le notizie…. Occorre capacità di analisi, spirito critico ed una visione scientifica. Non è cosa facile. È faticoso… lo só. Ma non abbiamo altra scelta. Ormai le tv ed i “giornalai” sono soltanto un mezzo di propaganda in perfetto stile nazi-fascista. Spegnete le tv! Non servono più a nulla se non a manipolarci!! Spegnete tutto… e cominciate finalmente a pensare con la vostra mente! Ma soprattutto imparate ad ascoltare il vostro “cuore”! Esso vi saprà indicare  la Verità semplicemente facendovela “sentire”… 

E chi crede, preghi! Non ne abbiamo mai avuto così bisogno come adesso…

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale.]

(di Monica Tomasello)

Non c’è più traccia del dottor Giuseppe De Donno su Wikipedia, sull’enciclopedia che si spaccia per libera e collaborativa. 

Potete controllare voi stessi su internet oppure cliccando direttamente qui: DE DONNO -WIKIPEDIA

Quindi la censura di “Matrix” colpisce indiscriminatamente ancora e ovunque. Sono tutti “invischiati”: politici, operatori sanitari, mainstream, Tv, social e perfino chi, come Wikipedia, spaccia un servizio per libero, indipendente e collaborativo.

È superfluo chiedersi il perché Wikipedia abbia oscurato la pagina di un medico onesto come Giuseppe De Donno… “Ormai, a quanto pare, funziona così. Esattamente come nelle nazioni dittatoriali: censure, discriminazioni, sparizioni, pass, segregazioni La strada è segnata. Chi non lo ha ancora capito o è sciocco oppure in www.lapekoranera.it

Non esiste più alcun ritegno, nè rispetto, nemmeno dei morti

Anzi no! La Verità esiste! È semplicemente nascosta o manipolata. Sta a noi trovarla e diffonderla. Ma per far questo occorre innanzi tutto prendere consapevolezza di quanto sta accadendo e poi studiare, studiare tanto, ricercare, andare direttamente alle fonti ed a queste comparare le notizie…. Occorre capacità di analisi, spirito critico ed una visione scientifica. Non è cosa facile. È faticoso… lo só. Ma non abbiamo altra scelta. Ormai le tv ed i “giornalai” sono soltanto un mezzo di propaganda in perfetto stile nazi-fascista. Spegnete le tv! Non servono più a nulla se non a manipolarci!! Spegnete tutto… e cominciate finalmente a pensare con la vostra mente! Ma soprattutto imparate ad ascoltare il vostro “cuore”! Esso vi saprà indicare  la Verità semplicemente facendovela “sentire”…

Non esiste più dignità…

E chi crede, preghi! Non ne abbiamo mai avuto così bisogno come adesso…

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale

( dalla DAD al Maxi Orale dell’esame di Terza Media )

di Clorinda Raponi ( Insegnante di Scuola Media )

Si dice che Historia magistra vitae”, la storia sia maestra di vita; allora, noi, abbiamo imparato poco o dimenticato molto. La questione, in questo momento scottante all’interno del panorama scolastico, non è più tanto la DAD, la famosa Didattica a Distanza, temuta o esaltata, osteggiata o osannata, ma l’esame conclusivo del primo ciclo di studi, ovvero l’esame di terza media.

La DAD è stata ed è una metodologia didattica, necessaria e funzionale, in un momento delicato e difficile per portare avanti il programma scolastico, per non perdere il contatto non solo cognitivo, ma anche emotivo, con gli alunni e per scandire loro la giornata. Sicuramente come da tutti riscontrato, svolgere le lezioni in DAD, non è come in presenza, poiché manca tutta l’immediatezza  e la ricchezza del calore umano, delle relazioni e della spontaneità.

La Dad è solo la punta di un iceberg che deve riscoprire le proprie radici nella scrittura e nella lettura, utilizzando come strumenti non il computer e una connessione Internet ma la testa, la mano, la penna e tanto olio di gomito, ovvero impegno, fatica, dedizione ed esercizio. Per non nuocere alla salute, la DAD va assunta a piccole dosi e sotto lo stretto controllo medico, ma se in essa riesco a vedere un’utilità didattica e in fondo in fondo pedagogica, nel Maxi Orale dell’esame finale di terza media vedo solo tanta superficialità, approssimazione e amarezza.

Come lo scorso anno, a distanza di 365 giorni, è stata riproposta pari pari la formula della prova unica, consistente in un colloquio orale, previa consegna di un elaborato scritto, relativo ad un argomento di studio concordato dal singolo alunno con il beneplacito del Consiglio di Classe. Vista la riuscita fallimentare e a dir poco grottesca, dello scorso anno scolastico, con tesine scopiazzate la cui paternità era riconducibile a Wikipedia o ad un parente prossimo, ci si aspettava che quest’anno, almeno, la conclusione del percorso scolastico fosse di ben altra natura. Mi chiedo ancora oggi: “Non era possibile far svolgere ai ragazzi di terza media almeno le prove scritte in presenza e in sicurezza?”, magari investendo su test rapidi da far eseguire ai candidati d’esame un tot di ore prima della prova scritta? E’ una procedura adottata da programmi televisivi, dal mondo dello sport e perfino dalle attività ludiche e ricreative come concerti… ed era proprio così oneroso o dispendioso applicarlo al primo e vero esame della vita dei nostri ragazzi? A maggior ragione, a giugno, le scuole sono deserte e gli spazi liberi non mancano per svolgere le prove. Al limite, potevano essere utilizzati anche i corridoi, le palestre o gli ambienti esterni, inoltre, i professori, che costituiscono la commissione d’esame, al contrario di quelli delle superiori, sono membri interni, gli stessi che hanno seguito i ragazzi per tutto l’anno scolastico, così come il Presidente della Commissione è il dirigente stesso dell’Istituto, che come ha gestito in modo esemplare la situazione di un anno difficilissimo, sicuramente non sarebbe entrato in crisi, nel programmare e  gestire tre giorni di prove scritte: italiano, matematica e lingue. Nella vita ci sono delle tappe evolutive, dei banchi di prova da affrontare per diventare “grandi”, ancora in alcune società ci sono dei riti iniziatici, necessari per entrare e affrontare l’età adulta e secondo me l’esame finale di terza media è proprio questo. E’ la prima occasione per un ragazzo, da quando è stato abolito quello delle elementari, per confrontarsi con le proprie capacità, superare le proprie paure, saggiare i propri limiti, tastare le proprie abilità, per uscirne più sicuro, fortificato e padrone del proprio futuro. Se proprio noi adulti, continuiamo a spianare loro la strada, semplificare i percorsi e agevolare loro il cammino non impareranno mai a reagire di fronte le difficoltà, non acquisiranno mai gli strumenti per cavarsela nella vita e risolvere i problemi e rimarranno vittime delle loro stesse paure.