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09 Aprile 2022 – Redazione

Multata dalla Agenzia Entrate per non aver effettuato la terza dose di vaccino anche se è mancata oltre vent’anni fa: in tempi in cui l’incrocio tra banche dati dovrebbe essere la regola e avvenire in automatico, è questa l’incredibile storia di Domenica De Stefano, che era residente a Napoli, nata nel ‘71 ma purtroppo mancata a soli 28 anni in seguito a un incidente stradale. A casa della madre è stata recapitata una lettera dell’Agenzia Entrate la quale riporta: «Il Ministero della Sanità le comunica l’avvio del procedimento sanzionatorio per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale primario. La sanzione dovuta è di euro 100».

Sconvolta la famiglia. Il cognato della signora De Stefano racconta: «La sorella di mia moglie è deceduta nel ‘99 per un incidente, avrebbe compiuto 51 anni e per questo ha ricevuto la multa relativa alla terza dose di vaccino nonostante per ovvie ragioni non avesse fatto né la prima né la seconda. È stato anche uno shock psicologico perché ha riaperto una ferita mai rimarginata per quella gravissima perdita. Mia cognata risiedeva a Napoli ed è mancata a 28 anni, poco prima del matrimonio. Al momento cerchiamo di capire come rispondere a questa assurda richiesta. Con gli attuali sistemi elettronici che sono interconnessi queste cose non dovrebbero succedere».

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04 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Grandeinganno

Riolo Terme è in lutto per la morte del dottor Giovanni Coan, scomparso nei giorni scorsi a soli 59 anni a causa di alcune complicanze legate al Covid. Il dottore, già affetto da una patologia, prestava attività come medico di base alla Casa della Salute di Riolo Terme e a Castel Bolognese. Lascia la moglie Stefania e il fratello Paolo. Il funerale si svolgerà lunedì 4 aprile alle 15.30 partendo dall’obitorio di Castel Bolognese per la chiesa arcipretale di San Petronio. Dopo le esequie la salma sarà accompagnata all’area crematoria di Faenza.

03 Aprile 2022 – Redazione – Di  Thomas Oysmüller (Eventi Avversi)

Una nuova serie di documenti Pfizer citati in giudizio sul vaccino mRNA “Comirnaty” è stato rilasciato il 1 ° aprile.

L’FDA inizialmente aveva chiesto di rilasciarli nel 2076.

Successivamente e grazie alle azioni legali intraprese contro l’agenzia, un giudice federale ha respinto sonoramente l’assurda richiesta e ha ordinato alla FDA di produrre tutti i dati in lotti di 55.000 pagine al mese.

Il primo lotto di documenti prodotti nel novembre 2021, che ammontava a sole 500 pagine, ha rivelato che ci sono stati più di 1.200 decessi correlati al vaccino nei primi 90 giorni successivi al rilascio del vaccino COVID Pfizer-BioNTech.

Il 1° marzo l’FDA ha rilasciato la prima tranche di  10.000 pagine di documentazione Pfizer.

La successiva tranche di quei documenti Pfizer è stata rilasciata il 1 ° aprile. Ci sono altre 11.043pagine che erano state citate in giudizio dalla FDA degli Stati Uniti. Il nuovo lotto di documenti include anche una versione non redatta di un rapporto post-commercializzazione.

Pfizer aveva bisogno di più personale

Come per la prima, ancora più ampia pila di documenti, le valutazioni dei nuovi documenti costeranno molto tempo e fatica. Ma ci sono già i primi approfondimenti.

Ad esempio, l’azienda ha dovuto assumere personale aggiuntivo perché apparentemente non era preparata per il gran numero di eventi spontanei e avversi segnalati.

Questo può essere trovato nel rapporto non redatto dopo il lancio sul mercato. Il documento ha 38 pagine, è sicuramente altamente esplosivo e mostra inoltre quante lacune avesse la terapia con mRNA dopo che la campagna di vaccinazione era già iniziata. C’è una mancanza di informazioni non solo nel caso di “efficacia della vaccinazione“, ma anche in “uso in gravidanza e allattamento“. L’anafilassi, una reazione allergica, è almeno già identificata come un “rischio importante“.

QUESTO IL RAPPORTO DI 38 PAGINE ⤵️

https://phmpt.org/wp-content/uploads/2022/04/reissue_5.3.6-postmarketing-experience.pdf

Sono state quindi sollevate preoccupazioni per la sicurezza per “malattie potenziate associate al vaccino, comprese le malattie respiratorie associate al vaccino“. Ciò potrebbe indicare una maggiore suscettibilità ad altri agenti patogeni. Un indebolimento del sistema immunitario a causa della vaccinazione, cosa di cui stiamo discutendo moltissimo. Il danno a lungo termine nel sistema immunitario delle persone vaccinate infatti sta diventando sempre più evidente. Parti importanti dei meccanismi di difesa falliscono, la protezione contro le nuove infezioni e il cancro cala considerevolmente. Tassi più elevati di malattie infettive e cancro tra le persone vaccinate indicano già i problemi che dovremo affrontare in futuro.

Rispetto ai non vaccinati, c’è una maggiore probabilità di infezione nei vaccinati con 1, 2 o 3 dosi, con 2 dosi una maggiore probabilità di finire in ospedale e morire. Il sistema immunitario innato del doppiamente vaccinato ad esempio, è stato ridotto nella sua efficacia alla metà. Un risultato devastante. Un effetto da cui i veri scienziati hanno messo in guardia da molto tempo.

I vaccini geneticamente modificati perdono il loro effetto molto rapidamente e una volta che l’efficacia cala, vediamo che anche il sistema immunitario innato è danneggiato. Protegge meno i vaccinati dall’infezione, dal ricovero in ospedale e dalla morte rispetto ai non vaccinati.

Si tratta di V-AIDS, una sindrome da immunodeficienza acquisita da vaccino.

Seguiranno aggiornamenti.

I DOCUMENTI PUBBLICATI SONO QUI ⤵️
https://phmpt.org/pfizers-documents/


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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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23 Febbraio 2022 – Redazione

Il nuovo vaccino Novavax sta per approdare in Italia ma non tutti gli esperti sono convinti che possa rappresentare la soluzione definitiva per gli antivaccinisti. Le dosi di Nuvaxovid, questo il nome ufficiale, potranno essere prenotate da oggi 23 febbraio in Piemonte, e da giovedì nel Lazio. Entro il prossimo fine settimana giungerà in Italia una prima fornitura da un milione di dosi, le quali saranno subito distribuite in tutte le regioni e province autonome, come annunciato dal Commissario Francesco Figliuolo. 

Generale Figliuolo

Ma in che cosa differisce il Novavax rispetto agli altri, più conosciuti, Pfizer e Moderna? Basato sulla tecnica più tradizionale delle proteine ricombinanti, l’obiettivo dichiarato è quello di convincere gli italiani più refrattari a vaccinarsi, tanto che è stato ribattezzato “il vaccino dei no-vax”. Ma, come spesso accade, non tutti gli esperti concordano e nasce subito la discussione tra le virostar.

Opinioni discordanti tra gli esperti

Secondo Matteo Bassetti, infatti, il nuovo vaccino Novavax sarà un flop: «Non si vaccinerà nessuno o in pochissimi anche se non è un vaccino mRna, ma proteico. Qui il problema è di chiusura mentale nei confronti dei vaccini in generale», afferma l’infettivologo e primario dell’ospedale San Martino di Genova, aggiungendo che «è un’evoluzione positiva la tecnologia mRna, e meno male che c’è stata. Chi attacca Big Pharma come se fosse la ‘Spectre’ ricordi che è grazie a queste realtà se adesso si vive fino a 85 anni. Meno male che ci sono le industrie farmaceutiche che se dovessimo aspettare l’Italia con i soldi che stanzia per la ricerca, sapete dove saremmo?». Insomma lui è dalla parte di Pfizer e Moderna. Comprensibile! E’ uno dei suoi sponsor!

Matteo Bassetti

Per Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), l’implementazione del vaccino Novavax «è certamente una ulteriore opportunità soprattutto per chi ha nutrito dubbi sul vaccino a mRna e potrebbe preferire questo vaccino tradizionale proteico. Ma temo che ormai la situazione sul fronte dei no-vax si sia molto incancrenita e non sarà semplicissimo per tutti i contestatori delle immunizzazioni anti-Covid convincersi a farsi una dose di Novavax».

Massimo Andreoni

Anche Massimo Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed epidemiologia al Campus Bio-Medico di Roma dice la sua: «Speriamo che le persone più titubanti, che non hanno voluto fare il vaccino a mRna, possano decidere, con un vaccino tradizionale com’è il Novavax, di vaccinarsi. Novavax è un vaccino a vecchia concezione, un vaccino proteico come quelli dell’epatite B, dell’Hpv, dell’herpes zoster e quindi, non tanto i no-vax che hanno una preclusione ideologica verso i vaccini, ma i più timorosi potrebbero superare la diffidenza grazie a questo farmaco.»

Massimo Ciccozzi

Esprime invece seri dubbi l’immunologo Mario Clerici, docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi: «Quello che le persone forse non sanno è che il vaccino di Novavax, proprio perché è un vaccino tradizionale, contiene adiuvanti” che servono a stimolare l’immunità e “che invece nell’mRna non ci sono. Qualche tempo fa tra i no-vax c’era chi diceva no” all’iniezione scudo proprio per questi ‘ingredienti’. Era un’argomentazione diffusa. Quindi io temo, visto che di contrari al vaccino ne conosco diversi, che non saranno convinti neanche da questo vaccino. Anche se è la speranza è che io mi sbagli e che si riesca a farli cedere a questa importante forma di protezione da Covid».

Mario Clerici

Insomma nulla di nuovo. Registriamo le classiche opinioni discordanti e abbastanza eterogenee dei vari esperti chiamati in causa. Quando l’ennesimo vaccino anti-covid diventerà una realtà in Italia allora, probabilmente, potremo avere il polso della situazione, esattamente come successo in passato per gli altri vaccini sperimentali.

18 Febbraio 2022 – Redazione

Il primo ministro israeliano ha annunciato la fine del green pass vaccinale, lasciando praticamente solo l’Italia a finire il suo ruolo di cavia mondiale di Big Pharma Usa.  Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha annunciato giovedì 17 febbraio che l’obbligo di mostrare il lasciapassare quale prova dell’avvenuta vaccinazione per accedere in vari siti sarà presto revocato, mentre l’ondata di contagi diminuisce sensibilmente.

Israele era stato uno dei primi pionieri, (laboratorio cavia mondiale) di una massiccia campagna vaccinale e tra i primi paesi a richiedere un certificato di vaccinazione, che ha chiamato il pass verde, (il super green pass italiano) per entrare in una serie di strutture. Bennett ha detto che con un chiaro calo sia del numero di casi gravi di Covid che del numero di infezioni confermate, rappresenta un “buon momento” per eliminare l’obbligo di passaporto vaccinale. Il green pass ha permeato la vita israeliana per gran parte dell’anno scorso, obbligatorio per entrare in bar, ristoranti, alberghi, palestre e luoghi di culto, tra gli altri siti. Nonostante la falsa narrazione comparativa dei media italiani tra Italia e Israele, non è mai stato impedito ai non vaccinati di lavorare o prendere mezzi di trasporto pubblici, né li si è lasciato senza mezzi di sostentamento. Migliaia di israeliani si sono riversati a Gerusalemme da tutto il paese lunedì 14 febbraio in un “convoglio per la libertà” contro le restrizioni del coronavirus, che rispecchiava simili proteste di blocco del traffico in Canada, in Francia e in tutto il mondo. I manifestanti hanno suonato i clacson delle loro auto e sventolato bandiere canadesi e israeliane mentre si dirigevano verso la sede del governo israeliano. Da quando è entrato in carica nel giugno dello scorso anno, Bennett ha promesso di mettere la salute dell’economia israeliana in prima linea nella sua risposta alla pandemia, insistendo sul fatto che lo avrebbe fatto, che non avrebbe soffocato gli affari con restrizioni draconiane. ( Forse intendeva dire dragoniane….). Il suo governo aveva già iniziato all’inizio di questo mese a rivedere  i requisiti del certificato sanitario, limitando i siti in cui era obbligatorio. Quando fu per la prima volta rilevata la variante Omicron, Bennett ha però ordinato la chiusura del Paese ai viaggi per e da Israele, dicendo che il paese doveva prepararsi per l’ondata in arrivo. “Siamo stati i primi ad agire e chiudere i cieli con l’inizio dell’ondata. Ora stiamo gradualmente allentando le restrizioni”, ha dichiarato il premier in una dichiarazione. Il mese scorso, in alcuni giorni, Israele ha visto più di 80.000 nuovi casi di Covid, dimostrando come nel caso dell’Italia di Speranza l’inutilità assoluta del Green Pass. 

Fonte: Agata Iacono (L’Antidiplomatico)

22 Gennaio 2022 – Redazione

COMUNICATO STAMPA ITALEXIT CON PARAGONE – CALABRIA
“ABBIAMO DENUNCIATO IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA”

Come annunciato nei giorni scorsi comunichiamo di aver presentato in data odierna formale denuncia ai Carabinieri, compagnia di Lamezia Terme, in merito alle parole del Presidente della Calabria Roberto OCCHIUTO. La suddetta si riferisce alle dichiarazioni del Governatore rilasciate in data 19/01/2022 durante il programma “OGGI È UN ALTRO GIORNO” su RAI 1, ove lo stesso avrebbe usato toni intimidatori e discriminatori verso quella categoria di liberi cittadini che oggi, sui media e dalle Istituzioni, vengono marchiati con po l’appellativo “novax”. Parole indicibili che rispediamo al mittente come ad esempio “Wanted”.

QUESTO IL VIDEO CON LE GRAVI AFFERMAZIONI DI OCCHIUTO ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://www.facebook.com/gianluca.nasini.9/videos/255259873416397/

La denuncia, redatta dal dipartimento legale Italexit Calabria, è coadiuvata da un supporto digitale contenente video e testi delle dichiarazioni di Occhiuto e, soprattutto, da un centinaio di firme di cittadini calabresi, sorprendentemente molti dei quali vaccinati, raccolte in poche ore dopo la pubblicazione sui social di un avviso per l’adesione presso nostra sede regionale sita in Lamezia Terme, dimostrando un gran fermento per questa nostra iniziativa.

Ora toccherà agli organi competenti valutare se parole ed operato del Presidente della Calabria siano stati conformi o meno alle leggi vigenti; di contro noi non possiamo far altro che sottolineare il nostro dissenso politico ed etico verso questo tipo di condotte, le quali di certo non giovano né alla Calabria, né all’economia, né tantomeno alla socialità.

Saremo sempre per il rispetto dei Diritti Costituzionali e della democrazia e, oggi più che mai, possiamo assicurare a chi si porrà in contrasto con questi principi fondamentali che non ci tireremo indietro davanti a nulla e nessuno, consapevoli che i cittadini calabresi ripudiano con fermezza il clima d’odio che si è instaurato anche nella nostra regione.

Continueremo la nostra battaglia per la difesa delle libertà individuali contro ogni forma di discriminazione.

Il Coordinamento Regionale
ITALEXIT CON PARAGONE – CALABRIA

Di seguito vi riproponiamo il video che ritrae il governatore Occhiuto mentre rilascia le sue dichiarazioni scellerate e profondamente discriminatorie

23 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Oggi ci ha lasciato Carlo Fraioli, una persona perbene, un lavoratore, un militante della Cisl ed un Militante di Italia Viva del nono Municipio. Carlo ha partecipato da subito, con tutto il suo impegno, allo sviluppo di Italia Viva nel nostro territorio. Si è reso disponibile in tutta la campagna elettorale di questi ultimi mesi, con volantinaggi, partecipazione alle riunioni e alle iniziative pubbliche a sostegno della Lista Civica.

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I suoi messaggi sui social: “Sapere che i no vax ricoverati negli ospedali ci stanno costando milioni di euro ogni giorno non vi fa arrabbiare?”. “Io seguo solo la parola della comunità scientifica”. “Somministrate più di 8 miliardi di dosi. E i no vax continuano a definirlo sperimentale. Cambiate disco per favore“. Lo ha riportato oggi Green Pass News.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

21 dicembre 2021 – Redazione Co.Te.L.I.

3, 2, 1 … VIA! 🤡Prove Tecniche del Circo pre-Natalizio🎪

I tre “virosuperstar✨Andrea Crisanti, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco✨nella migliore delle loro interpretazioni🤡

L’inno “sì vax” del Natale 2021! Un’interpretazione sui generis 🤹sulle note di Jingle Bells per “Un giorno da pecora” di Rai1.

https://youtu.be/4ZEmUhmTBjg

(Scendere più in basso di così sarà davvero difficile… 🤦‍♀️)

La risposta dei “no vax” non si è fatta ovviamente attendere…

https://youtu.be/FyUeIFLPiLs

VEDI ANCHE:⤵️⤵️⤵️

https://www.mercurius5.it/2021/12/21/scene-da-un-manicomio/

Articolo condiviso dal Co. Te. L.I. (Comitato Tecnico Libera Informazione)

20 Dicembre 2021- Redazione Co.Te.Li

Maria Giovanna Maglie affonda il premier Draghi: “Il 22 luglio disse che il Green Pass dava la garanzia di potersi incontrare con persone vaccinate e quindi non contagiose. Il che è falso, pure i vaccinati si infettano, contagiano e finiscono in terapia intensiva. È a capo di un Governo che sta puntando solo sui vaccini per contrastare il Covid. E le cure? Questa è una politica sanitaria criminale“.

ECCO L’INTERVENTO DI MARIA GIOVANNA MAGLIE ⤵️

https://twitter.com/strange_days_82/status/1472301392467476489?s=20

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14 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Il Paragone.it

LA TAGLIOLA GOVERNATIVA CONTINUA A MOZZARE LE TESTE MIGLIORI DEI PIÙ IMPORTANTI COMPARTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ’!

E, come ai tristi tempi del nazifascismo, abbiamo L’ENNESIMO “MARCHIATO” DAL REGIME!

In questi giorni è toccato al primario di Medicina Nucleare di Belluno, il dottor Sergio Bissoli, che è stato sospeso a seguito degli accertamenti sull’obbligo vaccinale dall’Ulss Dolomiti. Dopo la bufera scoppiata intorno al suo caso – era il 17 maggio scorso – Bissoli ha continuato a rifiutare il vaccino anti-covid e dunque è stato sospeso. Come riporta Il Gazzettino, “il nome del primario era uscito con il maxi ricorso presentato dall’avvocato Andrea Colle a cui avevano aderito 62 persone: 52 dipendenti dell’Ulss Dolomiti (medici, infermieri, oss), 4 di Valbelluna servizi srl (Borgo Valbelluna), 4 di Azienda Feltrina (Feltre), 1 di Fondazione Casa di riposo Meano (Santa Giustina) e un altro di Le Valli scs (Longarone)”.

Venivano chiesti “provvedimenti necessari e sufficienti a dichiarare il diritto dei ricorrenti di scegliere liberamente se vaccinarsi o meno, senza che ciò comporti la loro sospensione dal lavoro senza retribuzione o il loro demansionamento”. Il giudice l’aveva rigettato facendo leva sul decreto 44 del primo aprile (diventato legge il 25 maggio) che imponeva e impone tutt’ora ai sanitari di vaccinarsi in quanto requisito essenziale per l’esercizio della professione. Ma prima ancora che venisse letto il provvedimento, i tre medici ricorrenti si erano chiamati fuori.

“Il primario di Medicina Nucleare era stato il primo e l’unico ricorrente a prendere le distanze dal ricorso in modo pubblico. Un cambio di rotta improvviso che aveva giustificato dicendo che alla base di quell’azione legale c’era stato un fraintendimento. Eppure proprio nella premessa del ricorso, l’avvocato Andrea Colle evidenziava senza giri di parole che i ricorrenti «hanno scelto di rifiutare la somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech covid-19» e «non hanno intenzione di vaccinarsi nemmeno nel prossimo futuro, fermo restando che non è dato sapere quale vaccino verrà loro “offerto” nel periodo post decreto»”.

Ha al suo attivo oltre 11.300 indagini PET e 7.800 prestazioni di medicina nucleare, inclusi trattamenti radio metabolici ed esami di densitometria ossea.

Bissoli, però, non si è mai vaccinato e l’Ulss Dolomiti, dopo aver controllato che non ci fossero motivi ostativi particolari (come condizioni cliniche avverse) l’ha lasciato a casa senza retribuzione.
UN ALTRO GRANDE PASSO DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA!!!

FONTI ⤵️

https://www.ilparagone.it/attualita/sospeso-primario-medicina-belluno/

http://www.aulss1.veneto.it/sergio-bissoli-nominato-direttore-della-uoc-di-medicina-nucleare/

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