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02 Agosto 2023 – Redazione

Da circa tre anni il Comitato Nazionale Familiari Vittime chiede che la verità di quanto accaduto negli ospedali venga fuori, che ai nostri cari morti durante la pandemia, per malassistenza, malasanità e malaumanità venga restituita almeno la dignità della giustizia per una morte dovuta a protocolli sbagliati, a terapie omesse, a incuria e lassismo diffuso.

Finalmente, lo scorso 6 luglio c’è stato il via libera dell’Aula della Camera alla proposta di legge che punta alla istituzione di una commissione di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Italia.
Il testo, approvato a Montecitorio, passa quindi all’esame del Senato.

Invece… Ora invece assistiamo alla incomprensibile e ingombrante ingerenza delle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai parlamentari e al Governo!! Dichiarazioni che richiamano a non dare seguito a «iniziative di inchieste con cui si intende sovrapporre attività del Parlamento ai giudizi della Magistratura si collocano al di fuori del recinto della Costituzione e non possono essere praticate».

Al Presidente #Mattarella e al #Governo ma anche alla opposizione #PD #M5S che fa dell’ostruzionismo alla Commissione di inchiesta covid, RICORDIAMO ( è notizia di questi giorni) che è proprio sulla base della Costituzione italiana- che non ci pare essere stata calpestata dal testo approvato alla Camera- che si è potuto istituire la COMMISSIONE DI INCHIESTA PARLAMENTARE SUL CASO DEL GIOVANE PARÀ #EMANUELE #SCIERI che ha poi indagato sulla sua morte liquidata/archiviata da subito come suicidio mentre nella realtà dei fatti si è trattato di un orribile omicidio avvenuto nella caserma Gamerra di Pisa.

Grazie all’amore della famiglia di Emanuele Scieri e dei suoi amici, grazie al Comitato VERITA’ E GIUSTIZIA PER LELE SCIERI , fu istituita una Commissione di inchiesta presieduta dall’avvocato, ex deputato Pd, Sofia Amoddio , che “ha ascoltato 76 testimoni e analizzato decine di imponenti faldoni giudiziari. Alla fine, l’archivio della Commissione mette insieme 5.932 pagine di cui 312 pubbliche e 5620 riservate. Proprio le pagine secretate costituiranno una specie di dossier inviato alla Procura di Pisa che riapre le indagini”. Dopo 24 anni la svolta clamorosa con delle condanne.

https://www.oggi.it/attualita/notizie/2023/07/14/il-caso-del-para-emanuele-sceri-dopo-23-anni-e-11-mesi-la-clamorosa-svolta-fu-omicidio/

Nel nostro caso, invece, dopo le dichiarazioni del Presidente della Repubblica alla tradizonale cerimonia di consegna del “Ventaglio”, il vice ministro Galeazzo Bignami
ha così dichiarato : Riteniamo giusto procedere a precisare il punto al Senato e licenziare così il testo per un limitato riesame della Camera”

Non vogliamo intenderlo come dietrofront o come un “indagheremo ma non troppo” anche se ci aspettavamo una risposta più decisa che rinviava le dichiarazioni al mittente.
Tuttavia, con la presente a sottolineare che a noi parenti delle vittime covid interessa e auspichiamo il coraggio, la caparbietà dimostrata dalla Commissione di inchiesta sul caso Emanuele Scieri che ha mostrato al Paese intero che le precedenti archiviazioni, quelle che molti di noi familiari delle vittime covid stanno sperimentando, erano ingiuste.

Noi Comitato Nazionale Familiari Vittime Covid vogliamo che il Governo #Meloni resti fedele ai proclami fatti in campagna elettorale e che non indietreggi o si intiepidisca dinanzi alla “bacchettata” del Presidente della Repubblica ma, tramite una coraggiosa Commissione di inchiesta, indaghi sull’alta mortalità covid avvenuta negli ospedali italiani. Indaghi su quelli che in diversi casi sono stati a tutti gli effetti dei rapimenti di persona e maltrattamenti anche psicologici fino alla somministrazione di anestesizzanti col solo scopo di tenere i pazienti a letto che invece tentavano di scappare da certi reparti bunker da cui gli era impedito perfino di comunicare coi familiari.

I nostri cari meritano giustizia e noi parenti la verità. È ciò che ci rimane non avendo più gli affetti che le inopinate scelte di alcuni ci hanno tolto.

Il Presidente Mattarella avrebbe dovuto chiedere la verità per tutti gli italiani che hanno pagato un prezzo altissimo, invece chiede che la Commissione sia sminuita nelle sue funzioni o, chissà, che addirittura non ci sia.
Cui prodest?
Non certo a coloro che non ci sono più! Non certo a chi ha perso la vita nell’indifferenza totale! Non certo a noi famigliari che lottiamo con il dolore della mancanza e dell’ingiustizia.
Il Presidente Mattarella si dovrebbe indignare con noi e per noi! Dovrebbe chiedere la verità e quindi giustizia.

La Commissione di inchiesta covid è un dovere civile che tramite le indagini consegnerà il materiale alla Magistratura, nessuna sovrapposizione, ognuno nel suo alveo a fare il suo dovere per appurare la verità che noi Comitato nazionale familiari vittime covid gridiamo e vogliamo presto, scandaloso infatti che si debbano attendere 24 anni per appurare una verità fattuale che seguirà poi l’iter giudiziario nei tribunali.

Noi non molliamo, e anche se NON condividiamo l’effetto sortito dalle dichiarazioni del presidente Mattarella, attendiamo comunque di leggere il testo rivisitato della istituenda Commissione di inchiesta e vogliamo sperare che non offenda la memoria di chi può difendersi solo tramite noi parenti. E LI DIFENDEREMO !

Comitato Nazionale Familiari Vittime Covid

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17 Aprile 2023 – Redazione – di Marzia MC Chiocchi

Alcuni degli INVISIBILIha come sono stati definiti nel Docfilm i colpiti da eventi avversi da vaccino Covid-19, rimasti al momento INASCOLTATI e NON AIUTATI dallo Stato, dalle specifiche istituzioni e da quella parte di classe medica corrotta, hanno accettato l’invito a partecipare al convegno di Roma, per dare testimonianza ancor più diretta che davanti ad una telecamera.

Oggi raccontiamo la storia di Doina Marchetti, una donna ma sopratutto una mamma che ha perso il figlio Runa Cody, poco più che ventenne, vaccinatosi nel novembre del 2021 a Londra, dove viveva con il padre, e dove aveva scelto di proseguire i suoi studi. Il ragazzo, tornato in Italia per le vacanze natalizie è morto improvvisamente quasi un mese e mezzo dopo la vaccinazione, nella casa materna in provincia di Roma.

Doina ha trasmesso il suo strazio con dignità, senza rancore o rabbia, ma con la voglia di lottare per dare giustizia al figlio e a famiglie come la sua, che portano i segni sulla pelle della pericolosità di questo siero genico sperimentale, chiamato  dalla Scienzah erroneamente ma volutamente vaccino! 

Eppure Doina aveva pregato ripetutamente il figlio di non vaccinarsi, di resistere, così come aveva pregato suo marito di evitare che il Runa facesse la scelta di inocularsi! Ma non c’è stato niente da fare, e dal momento che sulle scelte non si discute, la mamma di Runa, ha dovuto prendere atto e pregare affinché non avvenisse il peggio.

Purtroppo  l’ultima notte dell’anno, il 31 dicembre 2021, Il giovane si è accasciato al suolo morendo davanti agli occhi della madre e degli operatori sanitari dell’ambulanza intervenuti nel tentativo di rianimarlo in ogni modo.

Il dubbio che la morte fosse stata causata dal siero e’ diventato sempre più certezza, fino al punto che la mamma di Runa ha deciso di affrontare il calvario dell’autopsia per capire cosa fosse successo, dando anche l’autorizzazione all’asportazione del cuore di suo figlio, per eseguire le perizie. 

Nel 2021, infatti, sia la vaccinovigilanza di AIFA che di EMA già avvertivano del rischio di pericardite e di miocardite correlati al vaccino (qui la dichirazione Aifa dell’11 giugno 2021, qui quella di Ema del 3 dicembre 2021).

Dopo 9 lunghi mesi di attesa la perizia di Runa ha emesso la sentenza:

“A causare il decesso di Runa era stata una pericardite acuta, con inizio di miocardite” Proprio i rischi di cui avvertivano Ema e Aifa. Ma nonostante al momento della morte del ragazzo le correlazioni tra vaccino e miocardite fossero già note e pubbliche, il giudice di Civitavecchia, che aveva studiato il fascicolo, ha deciso di archiviare il processo, senza neanche permettere che il caso fosse discusso in tribunale.

Allo strazio della sentenza, per Doina, si è aggiunto quello di aver deciso di consegnare il cuore del figlio ai medici, prima che fosse disposta cremazione del corpo. Il cuore – ha detto Doina – potra’ essere studiato per individuare e capire tutte le possibili correlazioni.

Dobbiamo, tra l’altro, sottolineare che, a fare da leva sulle decisioni e a prestare il fianco ai giudici corrotti, c’è la poca disponibilità a confrontarsi con letteratura scientifica VERA che potrebbe aiutare ad evitare decisioni palesemente di parte istituzionale. 

Adesso Doina è pronta a lottare con il Comitato Verità e Giustizia per far emergere la verità è mettere sul banco degli imputati, i responsabili colpevoli che ancora oggi stanno ai loro posti di comando, rivestendo ruoli chiave e sensibili.

Marzia MC Chiocchi

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19 Aprile 2023 – di Marzia MC Chiocchi

Inizio questo comunicato chiedendo la vostra MASSIMA ATTENZIONE, a cui dovrà seguire anche la MASSIMA CONDIVISIONE, perché quello di cui scriverò riguarda tutti, nessuno escluso, per ciò che sta accadendo e per il futuro in divenire. Vi esorto con tutte le mie forze affinché capiate che, finalmente, è giunto il momento in cui reagire con un’azione semplice ma determinante, grazie alla quale potremo far valere tutti i nostri diritti.

In seguito all’istituzione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla gestione pandemica e, quel che è più importante, sui vaccini Covid-19, la società civile si è subito attivata per costituire un OSSERVATORIO di controllo, che dovrà vigilare sulla regolarità del lavoro della commissione stessa, prestando attenzione che non ci siano omissioni di comodo, ingerenze di politici corrotti, e che non vengano fatti sparire documenti sensibili! L’OSSERVATORIO è voluto dal POPOLO DELLE MAMME presieduto da Simona Boccuti, dal COMITATO FERMARE LA GUERRA ODV presieduto dall’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e dal POPOLO ITALIANO APS il cui presidente è Rosario Del Priore.

Sarà costituito da Enti, Associazioni, Comitati e varie realtà, ma sopratutto da MEDICI e AVVOCATI che vorranno dare il proprio supporto facendo confluire, all’OSSERVATORIO, tutte le denunce di quei cittadini colpiti da eventi avversi, e le testimonianze corredate da referti medici. Il tutto supervisionato da un Comitato Scientifico Indipendente, la cui direzione potrebbe essere affidata al Prof.Frajese, che seguirà con attenzione i lavori della commissione parlamentare, intervenendo per denunciare e correggere eventuali errori. Scopo, sarà produrre una mole di documentazione tale, da invadere e riempire le scrivanie di Magistrati, Pubblici Ministeri, Giudici e Tribunali. Sarà compito dell’OSSERVATORIO stesso, raccogliere e catalogare il materiale pervenuto. Anche io Marzia MC Chiocchi, con il mio giornale Mercurius5, ho aderito a questa nuova realtà, alla quale darò tutto il mio appoggio perché lavori sin da subito alla causa. 

Questi i riferimenti da contattare⤵️

segreteria@ilpopoloitaliano.org

info@comitatofermarelaguerra.it

Perciò, mi rivolgo agli avvocati e ai medici di coscienza, che in questi anni sono stati sulle barricate con noi per fare emergere la Verità, affinché aderiscano senza indugi.

E con ancor più forza, l’invito è rivolto a coloro che fino ad oggi hanno vissuto nel dubbio e nell’incertezza di chi non ha saputo se denunciare o meno gli effetti avversi da vaccino, perchè non aiutati dallo Stato o da un organo competente che fosse preposto a ciò. 

Adesso, il punto di riferimento e di appoggio c’è, e si tratta di una realtà su cui far leva. La partita da vincere è troppo importante per Noi e per il nostro Paese, e non vogliamo che tutto vada a finire in un nulla di fatto, come accaduto alle numerose commissioni d’inchiesta che, nei decenni, sono state insabbiate. Forza e coraggio! Non c’è più tempo da perdere. È arrivato il momento di denunciare, denunciare e denunciare! Il periodo delle lamentele è finito, anche per i leoni da tastiera che in questi 3 anni hanno scambiato i social per l’Agora’. Abbiamo letto soltanto commenti di protesta trincerati dietro profili sconosciuti, di persone che hanno nascosto la testa sotto la sabbia come gli struzzi. L’occasione esiste, e non ci sono più scuse! Chi non denuncerà o non aiuterà L’OSSERVATORIO, dovrà smettere di replicare a vuoto. 

Quindi, ripetiamo l’appello a tutta la società civile, agli avvocati e ai medici, perché aderiscano scrivendo ai contatti che vi abbiamo evidenziato all’interno dell’articolo.

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18 Aprile 2023 – Redazione – di Marzia MC Chiocchi

 

Continuiamo a pubblicare le testimonianze rilasciate da coloro che, colpiti da eventi avversi da vaccino, hanno partecipato al convegno “Verità e Giustizia” di Roma. Tra queste, la drammatica storia di Andrea Sillo, 44 anni, brillante sportivo, calciatore di una squadra amatoriale, che il 14 settembre del 2021 ha deciso di vaccinarsi col il siero Moderna lotto 214014, risultato, poi, più deleterio di altri per le conseguenze procurate anche su un discreto numero di persone. 

Andrea è di Vicenza, da circa due anni si stava sottoponendo semestralmente a tutte le analisi necessarie per seguire, insieme alla moglie, il percorso per l’inseminazione artificiale, dal momento che, non riuscendo naturalmente, la coppia desiderava comunque avere un bambino. Il suo corpo e il suo organismo erano perfetti, fino a quel giorno infausto, quando Andrea si è recato in una farmacia per farsi inoculare, un po’ perché credeva nel “vaccino” e un po’ per non perdere il posto di lavoro. “Del resto – aveva pensato – in passato ho fatto altri vaccini per recarmi all’estero, e questo non sarà diverso dagli altri”. Ma la riflessione si è dimostrata sbagliata, dal momento che, forse, non era ancora consapevole che questo siero fosse genico e sperimentale.

La sera, a qualche ora di distanza dalla vaccinazione, comincia ad  avere un po’ di febbre che, il giorno successivo, diventa sempre più alta fino a raggiungere la temperatura di 39 e mezzo. A questa seguono le prime parestesie (difficoltà a muovere gli arti) e mal di testa fortissimi. Più i giorni passavano e più Andrea non riusciva ad alzarsi dal letto, senza contare una settimana trascorsa con grandi vuoti di memoria e tanta voglia di dormire! 

Nel frattempo il medico di base gli aveva consigliato di stare a casa tranquillo e di curarsi con la tachipirina, aspettando che il peggio passasse. Non riuscendo a sentirsi meglio aveva deciso di recarsi al pronto soccorso dove, dopo vari controlli, gli avevano diagnosticato una brutta bronchite atipica, senza dare alcuna spiegazione sulle parestesie sempre più palesi. Rientrato a casa le cose sono peggiorate ancor di più con la pressione che intanto era salita a 180. Tornato dal medico di base arriva il colpo di grazia con la conferma ufficiale che il suo stato di salute evidenziava reali e concreti effetti avversi da vaccino. Non solo! A questo punto il dottore, tra l’altro vaccinatore, gli mostra il bugiardino del siero Moderna in cui, alla voce controindicazioni, sono scritti proprio i sintomi di cui sta soffrendo. E’ li che Andrea  comincia a capire e a prendere coscienza di ciò che le sta accadendo. 

A questo punto al danno si aggiunge la beffa con il medico che, alla domanda del paziente – perché non sono stato informato – risponde “Dovevi leggere da solo. Ma non lo hai fatto perché sei ignorante e sfigato”!

Sono passati 15 mesi dalla vaccinazione e Andrea in tutto questo tempo si è sottoposto a numerose visite, percorrendo l’Italia in lungo e largo per avere delle risposte risolutive spendendo di tasca sua circa 10 mila euro! Alla fine, dopo essersi sottoposto a 4 visite cardiologiche, ecco la diagnosi “PERIMIOCARDITE con scollamento di 7 mm, semi paralisi della parte sinistra del corpo e neuropatia delle piccole fibre confermata dalla biopsia. Da quel momento è stato abbandonato a se stesso. 

Adesso Andrea riesce ad attenuare i dolori con i cerotti di morfina che cambia ogni due giorni, ha problemi allo stomaco e si muove su una sedia a rotelle.

La sua vita e’ praticamente stravolta! Andrea faceva il saldatore, ma il datore di lavoro, vista la situazione, lo ha licenziato, per incompatibilità con la mansione da svolgere! Dal momento che i suoi disturbi sono comparsi poche ore dopo la vaccinazione, lo Stato gli ha riconosciuto l’invalidità al 100% erogandole una pensione di 290 euro mensili (una presa per i fondelli)! Inoltre per qualche mese ancora percepirà lo stato di disoccupazione, poi anche quello finirà, e nasceranno altri problemi di sopravvivenza! Andrea ha ottenuto l’invalidita’ perché i medici le hanno prodotto documenti che attestano e certificano il danno da vaccino. E nonostante tutto, quando si presenta nelle strutture sanitarie pubbliche, medici e infermieri continuano a creargli problemi, tentando di negare il suo stato come conseguenza del siero.

 

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06 Marzo 2023 – Redazione


RIPORTIAMO L’ARTICOLO SCRITTO DA DONALD J TRUMP senza aggiungere altro. Il testo, tradotto in italiano, parla da solo. 

“Il mondo si è finalmente svegliato alla verità sul virus di Wuhan. Ora è il momento di chiedere alla Cina di rendere conto del suo operato. Tre anni fa ho dichiarato che il COVID-19 proveniva quasi certamente dal laboratorio cinese di Wuhan. Ora il mondo sta finalmente ammettendo la verità. L’insabbiamento delle origini del COVID-19 è uno dei più grandi scandali della storia del mondo. Milioni di persone in tutto il pianeta sono morte a causa del virus della Cina.  Il costo dell’epidemia e della menzogna sulle sue origini è incalcolabile, secondo alcuni supera i 50.000 miliardi di dollari. È giunto il momento di chiedere alla Cina – e alle forze corrotte che hanno favorito questa colossale soppressione dei fatti – di rispondere dei danni che hanno inflitto all’intera umanità.

Secondo recenti rapporti, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha concluso che una fuga di notizie dal laboratorio di Wuhan è la probabile causa della pandemia. L’FBI è giunta alla stessa conclusione. I fatti sono ora sotto gli occhi di tutti. Quando all’inizio del 2020 ho suggerito per la prima volta che il virus potesse provenire da un laboratorio, sono stato definito “razzista”, una “teoria della cospirazione” e un’affermazione per la quale “non ci sono prove”. L’intero establishment globalista – dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ai media, ad Anthony Fauci e alle autorità sanitarie pubbliche, ai giganti tecnologici corrotti della Silicon Valley, a Joe Biden – ha lavorato senza sosta per mettere a tacere, censurare e spegnere qualsiasi suggerimento che la cosiddetta “teoria della fuga di notizie dal laboratorio” potesse essere vera.

Gli scienziati che hanno chiesto trasparenza e indagini sono stati attaccati. Facebook e Twitter hanno etichettato i post relativi alla teoria come “disinformazione”. I media hanno ridicolizzato senza pietà l’idea. Quando Joe Biden è entrato in carica, ha chiuso l’indagine che la mia amministrazione aveva avviato sulle vere origini del virus della Cina. Conosciamo tutti il vero motivo di queste campagne di censura. La “fuga di notizie dal laboratorio” non serviva ai loro programmi politici. Così hanno fatto il lavoro sporco del Partito Comunista Cinese, imponendo di fatto la propaganda cinese al mondo occidentale.

Ora bisogna fare i conti. I sinistri regimi di censura negli Stati Uniti e in tutto l’Occidente devono essere smantellati e distrutti. Questo scandalo è il miglior promemoria possibile del perché dobbiamo avere la libertà di parola. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità deve essere chiamata a rispondere. L’OMS, che di fatto ha fatto gli interessi della Cina, ha appoggiato pienamente la teoria dell'”origine naturale”, non ha condotto un’indagine approfondita sulla possibilità che il virus provenisse da un laboratorio e ha coperto la Cina in ogni occasione.

L’OMS ha raccomandato vivamente di non imporre il mio divieto di viaggiare in Cina, che si è rivelato corretto al 100%. Grazie ad esso, abbiamo salvato centinaia di migliaia di vite negli Stati Uniti. Per questo motivo, in qualità di Presidente, dopo che le mie dettagliate richieste di riforme specifiche sono state ignorate, ho interrotto le relazioni dell’America con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quando mi sono candidato, gli Stati Uniti pagavano all’OMS 450 milioni di dollari all’anno per 300 milioni di persone.

La Cina pagava 40 milioni di dollari per 1,4 miliardi di persone. Volevano fortemente che rientrassi. Mi hanno offerto di tornare per quello che paga la Cina. Ho risposto: “Un giorno potrei accettare, ma devi essere ammonito”. Joe Biden non solo è rientrato nell’OMS senza ottenere alcuna riforma significativa, ma lo ha fatto a prezzo pieno, ripristinando le centinaia di milioni di dollari che i contribuenti americani inviano ogni anno a un’organizzazione che ha fuorviato il mondo al servizio della Cina comunista”.

È TUTTO……………..

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2 Marzo 2023 – Redazione – Fonte: La Stampa

Il Covid ha finito la sua corsa vera o presunta, gli italiani hanno deciso di non vaccinarsi più e i magazzini sono pieni di dosi di elisir di lunga malattia destinate al macero. A fine 2023 potrebbero essere 173 milioni le dosi inutilizzate, visto che ora dai contratti secretati spunta a sorpresa una clausola capestro che obbliga l’Europa ad acquistare quest’anno da Pfizer altri 450 milioni di dosi, 61,1 destinate all’Italia, alla quale spetta il 13,6% del totale. Uno spreco che alla fine rischia di costarci oltre tre miliardi di euro, che sarebbe stato utile investire nella nostra sanità pubblica in grande difficoltà. Sarebbe ora di porre fine a questa farsa da 4 soldi a cui fin troppo hanno creduto. Nessuno e’ obbligato ad acquistare dosi inutili! Che l’Italia facesse sentire la sua voce e si rifiutasse! E che nessuno dica che l’accordo e’ determinato da un Pnnr altrettanto inconcludente, incantatore di serpenti senza costrutto, perché è vero come un ologramma!

Delle fiale arrivate a fine estate, quelle aggiornate sulle viarianti Omicron 4 e 5, resterebbero da inoculare 15 milioni di dosi acquistate nel 2022, più altri 61,2 milioni che dovrebbero arrivare dalla Pfizer nel corso del 2023. Mah! Per farle a chi? A coloro che hanno deciso di anestetizzare la ghiandola pineale, per non pensare e credere agli sono che volano. Purtroppo dal 6 al 12 febbraio, la media delle somministrazioni è stata di 3.421 al giorno per le quarte dosi, anche se, per fortuna, il numero dei vaccinati e’ sempre più in discesa.

Ieri è trapelata la notizia che il New York Times avrebbe deciso di portare la Commissione Ue in tribunale per non aver reso pubblico lo scambio di messaggi tra la presidente von der Leyen e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, riguardo al negoziato che ha portato all’acquisto dei vaccini anti-Covid. Certo è che resta difficile comprendere come mai in questi 76 e passa milioni di dosi siano compresi i 19 milioni aggiornati su Omicron 1. Acquistati dall’Ue e autorizzati dall’europea Ema appena una manciata di giorni prima che venisse accesa la luce verde a quelli aggiornati sulle nuove sottovarianti di Omicron 4 e 5. Come se non si fosse saputo che a quel punto quasi tutti avrebbero preteso i «nuovi modelli», nonostante gli esperti dell’ex Cts si affannassero a dire che erano più o meno simili a quelli tarati sulla versione originaria di Omicron, ormai scomparsa in Italia.

La conta non è comunque finita qui, perché al fardello vanno aggiunte 9 milioni di dosi della francese Sanofi, acquistate nel lontano 2020 ma in consegna solo ora. Così si arriva a un totale di 80 milioni. Fin qui per restare all’era Omicron. Perché alla conta degli antidoti inutilizzati vanno poi aggiunti i 28 milioni andati in scadenza a fine 2022, secondo quanto affermato a suo tempo dallo stesso generale Tommaso Petroni, a capo della task force per il completamento della campagna vaccinale. A questi vanno infine sommati i 60 milioni di dosi donate all’Africa. Rimaste in larga parte inutilizzate, soprattutto per problemi logistici, visto che spesso sono arrivate dove non c’erano nemmeno i frigoriferi per conservarle.

Fatta la somma si arriva a 173,1 milioni di dosi inutilizzate. I contratti con le case farmaceutiche sono secretati ma il vaccino Pfizer nella prima versione è costato 16 euro a dose, quello aggiornato su Omicron 19 euro. In tutto fanno oltre tre miliardi di euro buttati alle ortiche.  Vero è che i sieri sono sempre stati acquistati direttamente dall’UE, che poi ha pensato a smistarli in tutti gli Stati membri, ma in ogni caso, l’Italia, ha dovuto firmare, seppur indirettamente, un contratto pesante con Big Pharma. Per questo, sulla carta, l’Italia sarà comunque chiamata a pagare il conto, di fatto…chissà!

L’Europa ha puntato a garantire la massima copertura vaccinale possibile, hanno sempre ricordato in passato Aifa e Css. Ma resta da capire perché si sia deciso a settembre di partire subito con milioni di vaccini che sarebbero stati superati a breve da prodotti più aggiornati, pur avendo in deposito ancora milioni di dosi inutilizzate di antidoti tarati sul ceppo originario di Wuhan. Ma soprattutto non si comprende per quale motivo la Commissione europea abbia dovuto accettare da Pfizer clausole capestro che la vincolano all’acquisto di centinaia di milioni di dosi, 450 nel 2022 e altrettante quest’anno, indipendentemente dall’andamento epidemico o dallo spuntare di nuove varianti. I più istituzionali diranno che queste spiegazioni sono valide a pandemia finita, ma i più preparati (inascoltati per due anni) consapevoli e che conoscono realmente la Storia, avevano già compreso quale fregatura fosse dietro l’angolo.  il potere contrattuale delle aziende si sarebbe dovuto in qualche misura attenuare, considerando che Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson, Novavax e Astra Zeneca hanno ricevuto complessivamente quasi 10 miliardi di finanziamenti pubblici per sostenere la ricerca da Usa, Gran Bretagna e Ue. E che anche senza clausole vessatorie alle industrie non sarebbe comunque andata male lo dicono i ricavi 2021: circa 45 miliardi Pfizer, 16 miliardi per Moderna, che nel 2019 non andava oltre i 55 milioni.

Che non tutto abbia funzionato per il meglio deve averlo pensato del resto anche la Corte dei Conti europea, che a settembre ha bacchettato von der Leyen in un report che menziona come «un caso di cattiva amministrazione» il «rifiuto della Commissione europea di concedere l’accesso del pubblico ai messaggi di testo scambiati tra la presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer durante i negoziati preliminari». Manchevolezze pagate a caro prezzo anche dall’Italia.

Vedremo……

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03 Giugno 2022 – Redazione – di Andrea Ossino

Giudici, ex pm, carabinieri in pensione, attori, medici, preti, produttori televisivi e dipendenti di palazzo Chigi. È un coacervo di nomi, quello presente negli atti accumulati dai pubblici ministeri che indagano sui falsi vaccini certificati dal dottor Alessandro Aveni. Il caso è lo stesso per cui è indagato Pippo Franco, la moglie e il figlio Gabriele. E anche un ex magistrato della Procura di Roma, adesso in pensione. E poi il medico dei Vip Antonio De Luca, professore universitario e consulente del Tribunale di Roma.

Sono 13 le persone finite nel registro degli indagati. Tuttavia negli atti redatti grazie al lavoro dei carabinieri del Nas, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Alessandra Fini, compaiono anche altri 80 nomi, come quelli dell’attore Andrea Roncato e della moglie. E poi il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori. E ancora un prete, un giudice di pace, un ex generale di brigata dei carabinieri (adesso in pensione) e anche una dipendente di palazzo Chigi.

Non sono indagati. Gli investigatori li hanno inseriti negli atti perché si tratta dei pazienti che hanno sottoscritto i moduli di consenso per farsi somministrare il vaccino dal medico di base Aveni, un odontoiatra con studio a Colli Albani, finito ai domiciliari e poi liberato dai giudici del Riesame. Proprio su questi documenti i Nas ritengono che ci siano delle anomalie e quindi stanno approfondendo la faccenda. È un mondo variegato, quello dei pazienti che si sono rivolti al dottore di Colli Albani, anche se abitavano in diverse parti della Capitale.

Del resto, secondo le accuse, a procurare i ” clienti” al medico era il collega Antonio De Luca, che di personalità importanti ne conosceva parecchie. Sul suo profilo social ci sono foto con diversi vip: da Vittorio Cecchi Gori fino al commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolopassando per Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Virginia Raggi. Nel profilo Facebook del medico ci sono ancora le dirette in cui sminuiva la pericolosità del Covid proprio quando i camion dell’esercito trasportavano da Bergamo le bare delle persone uccise dal coronavirus. Ma non è per questo motivo che De Luca è indagato.

Secondo i Nas avrebbe aiutato Aveni, accusato di aver simulato alcune vaccinazioni per far ottenere il Green Passanche a chi non ne aveva diritto. « Per il vaccino Pfizer erano state registrate 185 dosi a fronte delle 150 ricevute» dal dottore, sostiene l’accusa. «Calcolando un utilizzo di sei dosi a fiala », i conti non tornano. E poi ci sono indagati che, nel giorno in cui si sarebbero sottoposti al vaccino, erano in un hotel ai Parioli, oppure in Calabria con la famiglia: «è impossibile quindi che gli stessi abbiano ricevuto a Roma la somministrazione della seconda dose del vaccino dall’Aveni», si legge negli atti. Una recita messa in scena perché «ci sono tanti casi in ospedale di effetti collaterali di vaccini che non dicono in televisione», commentavano gli indagati.

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11 aprile 2022 – di Giacomo Bertoni

giacomobertoni.substack.com

«Siamo contrari alla vaccinazione obbligatoria per buoni e ben documentati motivi e vogliamo sostenere tutti coloro che, in questo contesto, si trovano in un conflitto di coscienza o in altre forme di disagio». Così scrivono oltre 120 sacerdoti e diaconi austriaci in un documento pubblicato il 25 marzo 2022, documento col quale invitano la Chiesa a prendere posizione pubblicamente in favore della libertà di coscienza. «Siamo pastori di tutto il gregge – scrivono i firmatari –, la Chiesa cattolica ha il compito fondamentale non solo di rispettare la libertà di coscienza dell’individuo, ma di difenderla, perché “la coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità propria” (Gaudium et spes 16)».

In Austria l’obbligo vaccinale, che prevede limitazioni alla vita sociale, multe e addirittura il carcere, è stato sospeso, ma secondo i firmatari rimane come una minaccia costante ai danni degli oltre due milioni di austriaci che hanno detto “no” alla campagna vaccinale di massa. E, potenzialmente, come minaccia per tutti coloro i quali non vorranno effettuare le nuove dosi che in futuro potrebbero essere imposte. Il documento affronta con rigore gli aspetti pastorali, etici, morali, medici e legali della campagna vaccinale di massa, mettendo nero su bianco le preoccupazioni di parte del clero austriaco.

Si legge nel documento: «In brevissimo tempo si è sviluppato un clima di sospetto e denuncia in cui ogni ben ponderata opposizione alla vaccinazione obbligatoria, ogni ragione, viene equiparata a una mancanza di solidarietà. È spaventoso vedere che questo tipo di marchio è applicato anche dalla Chiesa». Si fa riferimento a famiglie spezzate, ad amicizie interrotte, a un crescente conflitto orizzontale nel quale il prossimo è automaticamente un nemico: un untore, un egoista, un disertore. Ma il documento va oltre, e a fronte della promozione dei vaccini da parte di tanti sacerdoti e vescovi arriva a chiedersi: «La Chiesa si ritiene responsabile anche per il numero spaventoso di casi di danni e decessi da vaccino?».

Le restrizioni hanno inoltre provocato gravi danni economici e sociali, con aumento di disordini mentali e suicidi. Con grande crescita della solitudine, in modo particolare per gli anziani e per i soggetti più fragili. I firmatari affrontano poi la questione dell’utilizzo di linee cellulari da feti abortiti per sperimentazione e produzione dei vaccini anti covid attualmente in commercio. Se è vero che la Nota 21 dicembre 2020 della Congregazione per la dottrina della fede ammette l’eccezione in via emergenziale giudicandola “cooperazione remota al male”, i 120 sacerdoti austriaci scrivono: «Il Movimento per la Vita austriaco, in linea con l’insegnamento di San Giovanni Paolo II, ha ricordato che “chiunque usi questi vaccini trae beneficio da una struttura malvagia e, almeno implicitamente, la sostiene. Il continuo sviluppo di linee cellulari da feti abortiti e tutti gli altri usi, sempre più comuni, dei tessuti fetali ne sono palese conferma”».

L’utilizzo di linee cellulari da feti abortiti dunque è il primo allarme per la coscienza, ma i firmatari del documento aggiungono: «Anche se i vaccini utilizzati fossero eticamente accettabili, la libertà di coscienza dell’individuo dovrebbe essere sempre rispettata e mai scavalcata. La libertà di coscienza è uno dei valori non negoziabili».

Alle motivazioni etiche si aggiungono quelle mediche – il documento affronta la natura di questi vaccini (terapia genica) e gli effetti avversi censurati – e quelle legali: i firmatari mettono l’accento sull’incostituzionalità di leggi che violino i diritti fondamentali dei cittadini. Si legge ancora: «La crisi del Covid ha evidenziato, ancora una volta, come il linguaggio sia costantemente utilizzato come mezzo di manipolazione. Siamo stati in silenzio per troppo tempo, chiediamo perdono».

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10 Aprile 2022 – Redazione – EventiAvversi

Come riportato da il Giornale, sono troppi ormai i ciclisti malati.

Troppe le forme influenzali, le tracheiti, le defezioni. L’ultimo che si porta dietro da tempo uno stato di stanchezza è Peter Sagan, tri-campeon del mondo. «Non sto bene, mi sento sempre stanco e adesso bisogna capire il perché», ammette lo slovacco, che mercoledì si è ritirato nel corso della seconda tappa del Circuito de la Sarthe dopo aver saltato per altro anche il Giro delle Fiandre e prossimo a saltare anche la Roubaix di domenica prossima.

Per il fuoriclasse slovacco è un momento difficile. Se escludiamo il 2020 in cui l’attività si era interrotta a metà marzo causa Covid, Sagan non era mai arrivato a questo punto della stagione senza uno straccio di vittoria. Al momento solo un modesto quarto posto di tappa alla Tirreno-Adriatico.

A gennaio il campione della TotalEnergies è stato colpito dal Covid, come già nel 2021. E per non farsi mancare niente, anche una bella influenza, quella che ha contaminato mezzo gruppo. Sagan non ne fa mistero, e parla del suo senso di spossatezza che lo accompagna. «Pure nella vita quotidiana, non mi sta abbandonando».

«Questa storia ci ha preso alla sprovvista. Nella fase acuta, avevamo da affrontare uno stato di emergenza, adesso per certi aspetti siamo però in una situazione anche più complessa perché ci stiamo misurando quotidianamente con conseguenze inattese ammette il dottor Emilio Magni, responsabile sanitario del Team kazako Astana, la formazione di Vincenzo Nibali -. Siano di fronte a realtà cliniche che sono un vero e proprio ostacolo. Però mi lasci dire che al momento se ne sa ancora troppo poco per dare delle risposte. Stiamo raccogliendo dati. Quello che ci preoccupa è che i ragazzi si ammalano facilmente e, soprattutto, faticano a recuperare. Ogni squadra di World Tour (la massima serie del ciclismo, ndr) sta raccogliendo i propri dati, ma non le nascondo che c’è un continuo e costante feedback con i colleghi. In questo momento, stiamo andando a Torino a faretre risonanze magnetiche cardiache con mezzo di contrasto, questo per escludere le miocarditi. Cosa le posso dire? È una situazione molto delicata, che merita attenzione e prudenza»

E’ allarme in Germania per l’aumento di problemi cardiaci improvvisi tra i calciatori.

Dopo i casi di Alphonso Davies del Bayern Monaco e di Keanu Staude del Monaco 1860, un’improvvisa miocardite ha colpito Boubacar Barry, 25 anni, centrocampista offensivo del Türkgücü München.

Lo denuncia il quotidiano tedesco Bild con un articolo dal titolo “Tre allarmi cardiaci. A Monaco cosa dicono i cardiologi”.

A causa della miocardite, come prescrive lo staff medico, a tutti è severamente vietato svolgere attività agonistica per un periodo di tempo indefinito.

L’infiammazione del muscolo cardiaco è stata recentemente diagnosticata ripetutamente nello sport professionistico internazionale. E proprio questa settimana in Grecia è morto in campo il 21enne di terza divisione Alexandros Lampisdopo aver subito un arresto cardiaco.

Intervistato da Bild il cardiologo di Monaco di Baviera Dr. Georg-Eike Böhme non ha saputo dare risposte alla possibile correlazione di tutti questi casi di miocardite con il vaccino covid.

Il fatto è: l’infiammazione del muscolo cardiaco è sempre esistita”, ha detto il dottor Böhme, sottolineando: “La vaccinazione è l’unico modo per uscire dalla pandemia”.

Oltre alla miocardite riscontrata a Boubacar Barry, non sta bene anche il capitano del Türkgücü München, il 35enne Mërgim Mavraj, calciatore tedesco naturalizzato albanese, ex giocatore della nazionale under 21 tedesca e della nazionale albanese fino al 2019.

A Mavraj è stata diagnosticata una funzionalità polmonare compromessa successiva alla positività da covid 19.

L’allenatore del Türkgücü München, Andreas Heraf, ha confermato in conferenza stampa i problemi di salute dei giocatori Boubacar Barry e Mergim Mavraj.

“Mergim Mavraj ha problemi ai polmoni, Boubacar Barry al cuore”, ha detto Heraf.

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04 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Grandeinganno

Riolo Terme è in lutto per la morte del dottor Giovanni Coan, scomparso nei giorni scorsi a soli 59 anni a causa di alcune complicanze legate al Covid. Il dottore, già affetto da una patologia, prestava attività come medico di base alla Casa della Salute di Riolo Terme e a Castel Bolognese. Lascia la moglie Stefania e il fratello Paolo. Il funerale si svolgerà lunedì 4 aprile alle 15.30 partendo dall’obitorio di Castel Bolognese per la chiesa arcipretale di San Petronio. Dopo le esequie la salma sarà accompagnata all’area crematoria di Faenza.