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04 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Grandeinganno

Riolo Terme è in lutto per la morte del dottor Giovanni Coan, scomparso nei giorni scorsi a soli 59 anni a causa di alcune complicanze legate al Covid. Il dottore, già affetto da una patologia, prestava attività come medico di base alla Casa della Salute di Riolo Terme e a Castel Bolognese. Lascia la moglie Stefania e il fratello Paolo. Il funerale si svolgerà lunedì 4 aprile alle 15.30 partendo dall’obitorio di Castel Bolognese per la chiesa arcipretale di San Petronio. Dopo le esequie la salma sarà accompagnata all’area crematoria di Faenza.

03 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: EventiAvversi

Tutta Italia delusa dal vaccino. Nessuno ci crede più, neanche i cosiddetti “immunocompromessi” che stanno rifiutando in massa la quarta dose. Come riporta oggi domenica 3 aprile Il Fatto Quotidiano, su una platea di 791.376 persone, attualmente si sono presentate per la quarta somministrazione poco più di 62 mila persone, meno dell’8 per cento. Il picco, per il momento, è stato toccato il 7 marzo (3.066 somministrazione), dopodiché il calo giornaliero è stato costante. Si tratta di una percentuale bassissima in oltre un mese dall’inizio delle somministrazioni partite in tutte le Regioni il primo marzo.

Intanto i Paesi vanno in ordine sparso sulla quarta dose: immunocompromessi in Italia, over 70 in Francia, over 75 in Gran Bretagna, over 80 in Germania, mentre negli USA che hanno autorizzato la quarta dose per tutta la popolazione over 50.

In Israele la quarta dose è indicata per tutti gli over 18, ma Cyrille Cohen, consigliere del governo israeliano per i vaccini, e direttore di Immunologia alla Bar Ilan University, ammette che i dubbi sono ancora tanti e l’adesione è molto bassa, poco più del 7% della popolazione israeliana.

Dice Cyrille Cohen : “la quarta dose non ha mostrato differenze sostanziali nei livelli di anticorpi neutralizzanti specifici per Omicron, rispetto alla terza dose. In questo momento, nell’era Omicron e della variante BA.2, si vedono meno casi gravi (quasi nessuno tra i giovani). La quarta dose è indicata per le persone a rischio e gli anziani”. “Difficile fare stime sulla protezione della quarta dose”, continua Cohen, “Dobbiamo essere umili”.

A riguardo di eventuali quinta e sesta dose, Cohen aggiunge: “Non prevedo nulla. Dipenderà dai nuovi vaccini, dalle nuove varianti. Forse finiremo in una situazione come l’influenza, con un vaccino per i vulnerabili ogni anno, ma è troppo presto per dirlo”.

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03 Aprile 2022 – Redazione – Di  Thomas Oysmüller (Eventi Avversi)

Una nuova serie di documenti Pfizer citati in giudizio sul vaccino mRNA “Comirnaty” è stato rilasciato il 1 ° aprile.

L’FDA inizialmente aveva chiesto di rilasciarli nel 2076.

Successivamente e grazie alle azioni legali intraprese contro l’agenzia, un giudice federale ha respinto sonoramente l’assurda richiesta e ha ordinato alla FDA di produrre tutti i dati in lotti di 55.000 pagine al mese.

Il primo lotto di documenti prodotti nel novembre 2021, che ammontava a sole 500 pagine, ha rivelato che ci sono stati più di 1.200 decessi correlati al vaccino nei primi 90 giorni successivi al rilascio del vaccino COVID Pfizer-BioNTech.

Il 1° marzo l’FDA ha rilasciato la prima tranche di  10.000 pagine di documentazione Pfizer.

La successiva tranche di quei documenti Pfizer è stata rilasciata il 1 ° aprile. Ci sono altre 11.043pagine che erano state citate in giudizio dalla FDA degli Stati Uniti. Il nuovo lotto di documenti include anche una versione non redatta di un rapporto post-commercializzazione.

Pfizer aveva bisogno di più personale

Come per la prima, ancora più ampia pila di documenti, le valutazioni dei nuovi documenti costeranno molto tempo e fatica. Ma ci sono già i primi approfondimenti.

Ad esempio, l’azienda ha dovuto assumere personale aggiuntivo perché apparentemente non era preparata per il gran numero di eventi spontanei e avversi segnalati.

Questo può essere trovato nel rapporto non redatto dopo il lancio sul mercato. Il documento ha 38 pagine, è sicuramente altamente esplosivo e mostra inoltre quante lacune avesse la terapia con mRNA dopo che la campagna di vaccinazione era già iniziata. C’è una mancanza di informazioni non solo nel caso di “efficacia della vaccinazione“, ma anche in “uso in gravidanza e allattamento“. L’anafilassi, una reazione allergica, è almeno già identificata come un “rischio importante“.

QUESTO IL RAPPORTO DI 38 PAGINE ⤵️

https://phmpt.org/wp-content/uploads/2022/04/reissue_5.3.6-postmarketing-experience.pdf

Sono state quindi sollevate preoccupazioni per la sicurezza per “malattie potenziate associate al vaccino, comprese le malattie respiratorie associate al vaccino“. Ciò potrebbe indicare una maggiore suscettibilità ad altri agenti patogeni. Un indebolimento del sistema immunitario a causa della vaccinazione, cosa di cui stiamo discutendo moltissimo. Il danno a lungo termine nel sistema immunitario delle persone vaccinate infatti sta diventando sempre più evidente. Parti importanti dei meccanismi di difesa falliscono, la protezione contro le nuove infezioni e il cancro cala considerevolmente. Tassi più elevati di malattie infettive e cancro tra le persone vaccinate indicano già i problemi che dovremo affrontare in futuro.

Rispetto ai non vaccinati, c’è una maggiore probabilità di infezione nei vaccinati con 1, 2 o 3 dosi, con 2 dosi una maggiore probabilità di finire in ospedale e morire. Il sistema immunitario innato del doppiamente vaccinato ad esempio, è stato ridotto nella sua efficacia alla metà. Un risultato devastante. Un effetto da cui i veri scienziati hanno messo in guardia da molto tempo.

I vaccini geneticamente modificati perdono il loro effetto molto rapidamente e una volta che l’efficacia cala, vediamo che anche il sistema immunitario innato è danneggiato. Protegge meno i vaccinati dall’infezione, dal ricovero in ospedale e dalla morte rispetto ai non vaccinati.

Si tratta di V-AIDS, una sindrome da immunodeficienza acquisita da vaccino.

Seguiranno aggiornamenti.

I DOCUMENTI PUBBLICATI SONO QUI ⤵️
https://phmpt.org/pfizers-documents/


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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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https://cataniacreattiva.it/11-000-pagine-pubblicati-nuovi-documenti-segreti-pfizer/

03 Aprile 2022 – Redazione – FONTE: L’ Adige.it

Defibrillatore cardiaco e carriera finita. Sonny Colbrelli torna a casa dopo essere stato dimesso dall’ambulatorio cardiologico dell’Università di Padova, dov’era ricoverato da sabato scorso. Il corridore è stato sottoposto a valutazione clinica cardiovascolare coordinata dal prof. Domenico Corrado, direttore dell’Unità di Cardiomiopatia genetica e Cardiologia dello sport dell’Azienda ospedaliera-Università di Padova, centro italiano d’eccellenza per la diagnosi e il trattamento delle cardiopatie aritmogene. Lo comunica la Bahrain-Victorium, il team al quale Colbrelli appartiene.

Il vincitore della Parigi-Roubaix dell’anno scorso, al termine della prima tappa del Giro di Catalogna, un paio di settimane fa, aveva subito un collasso subito dopo il traguardo. Sulla base dei risultati della valutazione clinica, d’accordo con lo staff medico del team, Colbrelli, giovedì scorso, ha subito un intervento di successo per l’impianto di defibrillatore sottocutaneo (ICD).

Il prof. Corrado ha dichiarato che “a Padova, l’atleta è stato sottoposto a una valutazione clinica, genetica e di imaging completa per identificare la causa dell’aritmia che ha portato all’arresto cardiaco e la terapia più appropriata. La decisione di impiantare un dispositivo salvavita è stata condivisa da Colbrelli che ha ricevuto un ICD sottocutaneo. Il dispositivo funziona per correggere il ritmo del cuore se è necessario in casi estremi”.

Sonny Colbrelli era «cosciente e parlava» mentre veniva trasportato all’ospedale di Girona. Il campione europeo era crollato immediatamente dopo la volata (in leggera salita) della prima tappa della Volta a Catalunya, a Saint Feliu de Guíxols.Volata che Colbrelli aveva lanciato molto lunga cedendo poi al ritorno di Michael Matthews.

Secondo quanto riportato dall’emittente spagnola Teledeporte, Colbrelli avrebbe avuto un arresto cardiaco crollando poco dopo il traguardo.

Impressionanti le immagini dei soccorsi. E’ scattato subito l’allarme, è stato allertato un elicottero per portarlo a Girona.

Sonny, peraltro, rientrava alle gare dopo un periodo di stop: aveva dovuto lasciare la Parigi-Nizza a causa di febbre e bronchite, aveva fatto un ciclo di antibiotici ed era stato una settimana senza toccare la bici: per questo aveva dovuto rinunciare alla Milano-Sanremo. Ma aveva voluto essere al via in Spagna, anche per non compromettere le classiche del nord.

Sono tanti gli atleti che hanno accusato seri problemi respiratori dopo essersi sottoposti al vaccino. A denunciarlo è stato, per esempio, l’attaccante tedesco Muller con tanto di video. Mentre Aguero ha lanciato qualche sospetto.

Certo, un problema cardiaco per un atleta può emergere anche nel tempo, in tarda età. Come accadde anni fa per esempio a Lilian Thuram, difensore francese della nazionale e che in Italia ha militato nelle file di Parma e Juventus. Il quale dovette operarsi al cuore a 36 anni,ormai a fine carriera, preoccupato dal fatto che il fratello morì proprio per la stessaipertrofia cardiaca.

Tuttavia, quando questi problemi arrivano dopo la vaccinazione, qualche sospetto di correlazione sopraggiunge. Il sospetto ricade su due campioni di due sport diversi: Rafael Nadal e Sonny Colbrelli.

Come riporta Live tennis, Taylor Fritz ha superato Rafael Nadal nella finale di Indian Wells, vincendo il primo Master 1000 in carriera. Una vittoria che riporta in auge gli States nel tennis dopo anni di stenti.

Nel dopo partita, Rafa Nadal ha reso merito al suo giovane rivale, ma ha anche ammesso di aver risentito di seri problemi respiratori durante l’incontro:

Oggi avevo difficoltà a respirare. Sento dolore, è molto brutta come sensazione. Quando mi muovo è come sentire un ago tutto il tempo qui dentro. Mi vertigini a momenti dal dolore. È un tipo di dolore che mi ha limitato molto. Non si tratta solo di dolore, mi sento poco molto bene perché influisce sulla respirazione

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1 Aprile 2022 – Redazione

Attenzione, si parla di dosi di richiamo per le quali lo studio sottolinea : “Nonostante l’attuale approvazione della FDA per le dosi di richiamo eterologhe, l’efficacia di un booster mix-match è incerta“. (Mix-match sta per vaccinazione eterologa) e ancora: ” I dati sulla sicurezza o l’efficacia della vaccinazione con prodotti vaccinali COVID-19 di diversi produttori sono limitati; l’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) raccomanda che le persone con condizioni di immunocompromissione da moderata a grave ricevano una terza dose di vaccino mRNA COVID-19 dallo stesso produttore della loro serie primaria“.

Non sono stati testati, non ci sono (volutamente?) dati al riguardo: “ Le persone che hanno riferito di aver ricevuto una serie primaria da diversi produttori o da un produttore sconosciuto o non disponibile negli Stati Uniti, o 2 dosi di vaccino dopo aver ricevuto un vaccino monodose Janssen (Johnson & Johnson) (150) sono state escluse dall’analisi delle reazioni avverse dopo il ricevimento della dose aggiuntiva.

LEGGI QUI ⤵️

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8486391/

Esacerbazione temporanea di psoriasi ed eczema preesistenti nel contesto della vaccinazione di richiamo dell’RNA messaggero COVID-19: un caso clinico e una revisione della letteratura

“Riportiamo 2 casi di esacerbazione di una dermatosi sottostante dopo la somministrazione di dosi di richiamo.

Il primo paziente era un uomo di 71 anni con una storia di eczema localizzato che presentava lesioni vescicolari e discoidi di nuova insorgenza entro 24 ore dalla terza dose di vaccinazione Pfizer-BioNTech. Ha avuto una reazione simile ma più lieve dopo la sua seconda dose di vaccinazione. Un esame fisico ha rivelato placche discoidi eczematose e piangenti sul tronco, arti (Fig 1, A) e petto (Fig 1, B) e vescicole multiple profonde sui palmi delle mani (Fig 1, C). È stato trattato con steroidi topici, antistaminici, antibiotici orali e prednisolone[…].

“Il secondo caso era una donna di 80 anni con psoriasi quiescente stabile che era in trattamento con ciclosporina a 25 mg al giorno. Una settimana dopo la sua terza dose di vaccinazione Pfizer-BioNTech, una riacutizzazione guttata con una superficie corporea attiva del 5% si è sviluppata nel paziente (Fig 1, D). La ciclosporina è stata aumentata a 75 mg al giorno, con l’aggiunta di steroidi topici”[…]

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1 Aprile 2022 – Redazione – FONTE: Radio Radio

Sembrerebbe esserci più disunità che unità nazionale in un Governo che in queste ore ha rischiato la pelle sulla questione bellica e che non accenna a smettere di battibeccare sugli effetti avversi dei vaccini anti-Covid, quando l’era della quarta dose si fa sempre più alle porte.
Gli eventi collaterali sono stati praticamente un tabù in questi due anni in cui chi si è fidato della narrazione mediatica senza fronzoli né indicazioni chiare riguardo i rischi, a volte ha pagato cara questa iniezione di fiducia. E tanto.
Persone totalmente abbandonate dalle istituzioni cercano tutt’oggi giustizia nel silenzio più totale di chi non può assolversi con la verità con tanto ritardo. Anche per questo il Senatore Alberto Bagnai ha interrogato il Ministro della Salute Roberto Speranza nel corso dello svolgimento odierno di interrogazioni a risposta immediata al Senato.
ECCO IL BOTTA E RISPOSTA. CLICCA SUL LINK PER VEDERE E ASCOLTARE ⤵️

https://youtu.be/FH8BkH-afPk

Bagnai: “Pessima idea negare gli effetti avversi”

“Signor Presidente, signor Ministro, il legislatore europeo stabilisce un principio di buon senso: quanto meno se ne sa di un farmaco, quante minori sono le evidenze cliniche disponibili, tanto maggiore deve essere la cura nel monitorare le eventuali reazioni avverse. Si chiama monitoraggio addizionale, è stato introdotto nella legislazione europea nel 2010 ed è stato disciplinato in Italia a partire dal 2015.

Il monitoraggio addizionale richiede due cose abbastanza ovvie: in primo luogo si raccomanda agli operatori sanitari di segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa; in secondo luogo, le case farmaceutiche devono descrivere in modo chiaro nei foglietti illustrativi le modalità con cui operatori sanitari e pazienti possono segnalare gli effetti collaterali.

È un vero peccato non cogliere le occasioni in cui il legislatore europeo si regola secondo buon senso; abbiamo perso questa occasione del caso del regolamento europeo n. 953 del 2021, che nell’introdurre il lasciapassare verde insiste sulla necessità di non farne un uso discriminatorio (indicazione platealmente disattenta nel nostro paese). Purtroppo anche le norme sul monitoraggio addizionale risultano sostanzialmente disapplicate durante la pandemia, in particolare dal sito dell’EMA risulta che sono soggetti a questo monitoraggio tutti i vaccini Covid-19 attualmente impiegati in Italia, per il semplice motivo che la loro autorizzazione all’immissione in commercio è condizionata, ai sensi del regolamento europeo n. 507 del 2006. Si tratta, infatti, di farmaci che rispondevano a esigenze mediche insoddisfatte e quindi andavano introdotti in commercio, ma per i quali non si disponeva ancora di dati completi su sicurezza ed efficacia e quindi andavano monitorati con più attenzione.

Tuttavia i foglietti illustrativi dei vaccini Covid-19 in Italia contravvengono le espresse disposizioni della European medicines agency (EMA), non riportando chiaramente le modalità di segnalazione degli effetti avversi. Inoltre non si conoscono iniziative dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) volte a sensibilizzare il personale sanitario rispetto ai suoi obblighi nel quadro del monitoraggio addizionale, né, più in generale, se e in che modo si sia provveduto da parte dell’AIFA all’obbligo di avviare programmi di monitoraggio addizionale.

L’inerzia dell’AIFA nel sensibilizzare i cittadini è notevole. Le faccio un esempio; l’ultimo tweet in cui l’Agenzia cita il portale di farmacovigilanza www.vigifarmaco.it risale al 23 novembre 2018. Per tutta la pandemia l’AIFA ha sostanzialmente taciuto come se le segnalazioni fossero un fastidio da disincentivare e non un elemento prezioso e imprescindibile per assicurare il progresso della scienza. Immagino che il negazionismo degli effetti collaterali sia sembrato a qualcuno una buona idea. Invece è una pessima idea e un grave errore di comunicazione perché suscita e legittima le paure più irrazionali.

Per questo, signor Ministro, ci interessano i suoi chiarimenti sul monitoraggio addizionale”.

La replica di Speranza

“Signor Presidente, come ho già detto, i vaccini sono stati davvero uno strumento essenziale per aprire una fase nuova nel nostro Paese, in Europa, ma anche a livello planetario. Credo davvero che i numeri siano molto chiari e molto netti a livello mondiale. Abbiamo superato 11 miliardi di dosi somministrate a livello planetario; stiamo parlando di un numero davvero impressionante. In Italia arriveremo nelle prossime ore a superare 136 milioni di dosi somministrate.

Da ogni angolo del mondo tutti gli studi che arrivano testimoniano come si tratti di un vaccino efficace e sicuro che sta davvero contribuendo ad aprire una fase diversa.

L’EMA, in collaborazione con le autorità competenti degli Stati membri, stila e aggiorna periodicamente la lista dei farmaci che devono essere sottoposti a monitoraggio addizionale che, come noto, rappresenta un sistema dedicato volto a migliorare la segnalazione delle reazioni avverse.

Rammento che tutti gli operatori sanitari attivi nell’ambito della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 presso i nostri centri di vaccinazione, studi medici di medicina generale o anche farmacie, sono stati adeguatamente formati sia per la somministrazione che per il monitoraggio di eventuali reazioni.

Le segnalazioni per eventi avversi sono dunque gestite direttamente dagli operatori sanitari che ben conoscono le procedure in caso di eventi avversi e le modalità di invio delle relative segnalazioni. AIFA ha contribuito con l’Istituto superiore di sanità alla realizzazione di percorsi di formazione che hanno trattato specificamente il modulo per la segnalazione delle sospette reazioni avverse. Ricordo che le attività di vaccino vigilanza si basano su un sistema concorrente di farmacovigilanza passiva ed attiva; la prima incentrata sulla sorveglianza delle segnalazioni spontanee di sospetti; la seconda sulla raccolta di informazioni attraverso opportuni studi indipendenti.

Le segnalazioni spontanee provengono sia da figure professionali del settore sanitario che da cittadini e sono inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza dai responsabili locali di farmacovigilanza che contribuiscono, insieme ai centri regionali e ad AIFA, al corretto funzionamento del Sistema nazionale di farmacovigilanza. Tale attività rappresenta un obbligo disciplinato dal decreto del 30 aprile 2015 ed ha l’obiettivo di evidenziare in tempi rapidi potenziali nuove informazioni di sicurezza che meritano di essere ulteriormente approfondite e studiate.

Confermo che il monitoraggio addizionale dei vaccini anti Covid è allo stato operante e, come riportato sul sito istituzionale di AIFA, comprende tra l’altro le seguenti azioni: il monitoraggio quotidiano delle segnalazioni di sospetto evento avverso dopo vaccinazione per Covid-19 da parte di un team dedicato di dirigenti sanitari operanti nell’area di vigilanza AIFA, caratterizzato dall’interazione continua tra i vari attori coinvolti nella loro raccolta e gestione e i segnalatori, al fine di incrementare la quantità delle informazioni secondo criteri standardizzati e comunemente accettati a livello globale; l’invito alla segnalazione nell’ambito della pagina dedicata ai vaccini anti Covid presente sul portale; le attività di approfondimento di specifiche tematiche di sicurezza, in collaborazione con i centri regionali di farmacovigilanza e i dipartimenti regionali di prevenzione oggetto di specifiche pubblicazioni dei rapporti della sorveglianza dei vaccini Covid-19; la promozione e lo studio di uno sviluppo di farmaco epidemiologia in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità in tema di sicurezza dei vaccini anti Covid-19.

Se in questi giorni ci stiamo riappropriando progressivamente a livello europeo dei nostri spazi di vita e di libertà, è sicuramente merito di vaccini che sono efficaci e sono sicuri”.

Bagnai: “Non ha superato le perplessità”

“Signor Presidente, signor Ministro, detto con un sorriso invisibile causa mascherina, la sua risposta non supera tutte le mie perplessità, onestamente, però questo non è un problema. Credo che siano un pochino più problematici i crescenti segnali di insoddisfazione che provengono dalle aule di giustizia. Le faccio un esempio: il consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia, nella sua ordinanza n. 351 del 2022, cita espressamente «la inadeguatezza della farmacovigilanza attiva e passiva» fra i motivi di non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 4 del decreto-legge n. 44 del 2021, nella parte in cui questo prevede l’obbligo vaccinale per il personale sanitario. Questo perché, secondo la Corte costituzionale, l’obbligatorietà di un vaccino è legittima solo se, tra l’altro, si prevede che esso non incida negativamente sullo stato di salute del paziente, fatte salve le conseguenze che appaiano normali e, pertanto, tollerabili. Ma in assenza di una farmacovigilanza adeguata, questa valutazione è in re ipsa preclusa.

Le risparmio l’elenco dei provvedimenti giurisdizionali che stanno censurando l’attuale impianto di lotta alla pandemia. In particolare, il tema del bilanciamento tra il diritto alla salute e quello al lavoro è oggetto di un numero crescente di ordinanze dei TAR, che deprecano la logica ricattatoria sottostante al decreto-legge n. 44 del 2021 – la stessa logica rivendicata ieri con forza e con la consueta freschezza dal ministro D’Incà – schierandosi, i tribunali, a difesa dell’articolo 1 della Costituzione.

Vede, signor Ministro, l’esigenza di dibattere su questioni controverse è l’essenza incomprimibile della politica. Soffocando il dibattito nelle Aule parlamentari siete riusciti solo a spostarlo in quelle dei tribunali, dove il Governo è sempre più spesso soccombente perché lì purtroppo, signor Ministro, non è possibile tirare dritto ponendo la questione di fiducia.

Le faccio pertanto i miei migliori auguri per il suo impegno, ringraziandola per esso e per la sua disponibilità”.

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04 Febbraio 2022 – Redazione

FIGLIUOLO E LA BANDA BASSOTTI GOVERNATIVA STANNO RASENTANDO LA TRAGICOMICITA’ PIU ESTREMA. L’ULTIMA SORTITA L’AVETE LETTA NEL TITOLO DI QUESTO ARTICOLO. I MASSONI, RIDOTTI ALLA CANNA DEL GAS, METTERANNO IN CAMPO TUTTA LA LORO CAPTATIO BENEVOLENTIAE PER CONVINCERE GLI UCRAINI A VACCINARSI! 🤣🤣🤣🤣🤣 E, CONCEDETEMI UNA RISATA LIBERATORIA, PRIMA DI COMUNICARE A LOR SIGNORI CHE, PROBABILMENTE, NON HANNO BEN COMPRESO CON CHI AVRANNO A CHE FARE.
GLI UCRAINI, COME TUTTI I POPOLI DELL’EST, HANNO UN CARATTERE E UN TEMPERAMENTO INVIDIABILI, FATTO DI DETERMINAZIONE E CAZZIMMA. MA SE IL GEN. FIGLIUOLO O IL CORVO SPERANZA HANNO PENSATO DI ASSOGGETTARLI, HANNO PROPRIO SBAGLIATO OBIETTIVO. LORO, CHE DA SEMPRE SONO SOTTOPOSTI A COERCIZIONI, GUERRE E DITTATURA, HANNO SVILUPPATO LE CARATTERISTICHE DEI PIU RESISTENTI GUERRIERI, CHE MANIFESTERANNO IL LORO DINIEGO AI NOSTRI POLITICI CRIMINALI, COME GLI ITALIANI NON SONO MAI STATI CAPACI DI ESPRIMERE!

Marzia MC Chiocchi

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LA NOTIZIA ⤵️

Via libera alle vaccinazioni anti-Covid per i rifugiati in arrivo in Italia dall’Ucraina. Lo riporta una lettera del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, alle Regioni.

“A seguito degli eventi attualmente in corso in Ucraina, nei giorni scorsi sono giunti in Italia numerosi cittadini di nazionalità ucraina e tale flusso continuerà certamente nelle prossime settimane. Ciò premesso, in analogia a quanto già posto in essere lo scorso mese di agosto in favore dei cittadini di nazionalità afghana, si ritiene opportuno offrire” loro “la possibilità di vaccinazione” contro il coronavirus, scrive Figliuolo.

Vaccini per i rifugiati ucraini

Il generale chiede alle Regioni “di provvedere alla vaccinazione dei cittadini di nazionalità ucraina ospitati in Italia attraverso la generazione dei codici Stp, straniero temporaneamente presente“. (Adnkronos)

04 Febbraio 2022 – Redazione

Continua a tenere banco nella comunità scientifica il tema “vaccini”. Sono ancora molti i team di ricercatori che si stanno adoperando nell’analisi dei sieri prodotti dalle maggiori case farmaceutiche. Ecco quindi che arrivano altri dati a supporto della comunità, dati destinati a far discutere.

La nuova ricerca pubblicata sul NEJM

Nella giornata di ieri è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine un nuovo studio scientifico sull’efficacia dei vaccini. I sieri presi in analisi sono stati Pfizer, Moderna e AstraZeneca. «Un rapido aumento dei casi di malattia da coronavirus 2019 (Covid-19) dovuto alla variante omicron (B.1.1.529) della sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 in popolazioni altamente vaccinate ha suscitato preoccupazioni sull’efficacia degli attuali vaccini.» recita in apertura lo studio. I ricercatori spiegano poi il metodo usato: «Abbiamo utilizzato un disegno caso-controllo negativo al test per stimare l’efficacia del vaccino contro la malattia sintomatica causata dalle varianti “omicron” e “delta” in Inghilterra. L’efficacia del vaccino è stata calcolata dopo l’immunizzazione primaria con due dosi di vaccino BNT162b2 (Pfizer–BioNTech), ChAdOx1 nCoV-19 (AstraZeneca) o mRNA-1273 (Moderna).

La “omicron” buca i sieri

Tra il 27 novembre 2021 e il 12 gennaio 2022, sono state identificate un totale di 886.774 persone idonee infettate dalla variante omicron, 204.154 persone idonee infette dalla variante delta e 1.572.621 controlli negativi al test idonei. In tutti i momenti studiati e per tutte le combinazioni di vaccini primari e di richiamo, l’efficacia del vaccino contro la malattia sintomatica è stata maggiore per la variante delta rispetto alla variante omicron. L’efficacia del vaccino è stata inferiore per la variante omicron rispetto alla variante delta a tutti gli intervalli dopo la vaccinazione e per tutte le combinazioni di cicli primari e dosi di richiamo studiate. Tra coloro che avevano ricevuto due dosi di ChAdOx1 nCoV-19 (AstraZeneca), quasi nessun effetto protettivo della vaccinazione contro la malattia sintomatica causata dalla variante omicron è stato notato da 20 a 24 settimane dopo la seconda dose. Tra coloro che avevano ricevuto due dosi di BNT162b2 (Pfizer), l’efficacia del vaccino è stata del 65,5% da 2 a 4 settimane dopo la seconda dose, scendendo al 15,4% dopo 15-19 settimane e scendendo ulteriormente all’8,8% dopo 25 o più settimane. L’efficacia del vaccino di due dosi di vaccino mRNA-1273 (Moderna) ha avuto una riduzione simile nel tempo dal 75,1% dopo 2-4 settimane, al 14,9%.

Il Governo prenda atto dei dati scientifici

L’articolata ricerca scientifica, appena pubblicata, pone l’accento sulla scarsissima durata dell’efficacia dei vaccini prodotti dalle tre famose case farmaceutiche in merito alla prevenzione della malattia sintomatica della variante “omicron”. Assunto come sia impensabile sottoporre a molteplici “booster” ravvicinati l’intera popolazione mondiale, considerato il rapporto rischi/benefici ed essendo consapevoli che più richiami ravvicinati possono provocare addirittura una paralisi immunitaria, ecco che forse il Governo – e tutti coloro che “si fidano della scienza – cit.” dovrebbero prendere atto dei reali dati che arrivano, appunto, dalla comunità scientifica, togliendosi i paraocchi sulle strategie vaccinali obsolete e potenzialmente dannose, annullando le ormai desuete restrizioni anti-covid e procedendo, di conseguenza, al ripristino del Stato di Diritto ordinario. 

28 Febbraio 2022 – Redazione

Bye bye vaccino. A nulla stanno servendo le incivili e antidemocratiche ulteriori restrizioni del governo. Gli over 50, anche quelli non propriamente No vax, stanno disertando gli hub vaccinali. Il motore della campagna vaccinale si è inceppato nonostante l’obbligo introdotto dal governo Draghi. Come spiega Il Sole 24 Ore, “il mese di febbraio si chiude con un volume di immunizzazioni inferiore di un terzo (929mila). La discesa si riflette sulla categoria osservata speciale, quella degli over 50: tra il 28 gennaio e il 4 febbraio le persone in questa fascia d’età che si erano convinte alla vaccinazione erano state 167mila, ridotte ad appena 48.293 nell’ultimo report del governo (19-25 febbraio)”.

In percentuale si tratta di un crollo del 70%. “Se si prende in considerazione tutta la platea vaccinabile, le persone al di sopra dei 5 anni ancora senza alcuna dose di vaccino anti-Covid sono 4.847.910 (-191mila in una settimana). La fascia di età dove sono più numerosi i non vaccinati resta quella pediatrica: 1.615.397, pari al 44% del totale dei bambini tra i 5 e gli 11 anni. Fino al 15 giugno (quindi ben oltre la fine dello stato d’emergenza del 31 marzo), gli over 50 possono accedere ai luoghi di lavoro solo se in possesso del green pass rafforzato (la certificazione verde che si ottiene solo per vaccinazione o guarigione e non non include l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare)”.

Alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per chi ha compiuto 50 anni (scattato il 1° febbraio) erano 1,684 milioni le persone che non avevano iniziato il percorso del vaccino anti-Covid. Un percorso lungo e tortuoso partito con due richiami, poi sono diventati tre e ora si parla già di un quarto in autunno. Una cosa mai vista prima. L’adesione dei “renitenti” ha rallentato: da 167.802 prime dosi settimanali, si è passati in sequenza a 111.836, poi a 73.951 e, infine, a 48.293 degli ultimi sette giorni.

Fonte: IlParagone